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La settimana con Celje e Parma (07-13.04)

Started by Chiesa, 07/04/25, 16:29

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Chiesa

Questo è il miglior attacco della Fiorentina degli ultimi 65 anni!

La graduatoria storica dei gol segnati in media a partita dalla Fiorentina negli incontri ufficiali nelle singole stagioni

Di seguito la graduatoria delle stagioni in base ai gol realizzati in media a partita nelle manifestazioni ufficiali dalla Fiorentina.

Anno    Reti fatte    Gare    Media gol/gara
1944-45    33    11    3,000
1958-59    106    40    2,650
1927-28    42    20    2,100
1959-60    87    42    2,071
1940-41    67    33    2,030
1949-50    76    38    2,000

ULTIMI 35 ANNI
2024-25    78    42    1,857

1997-98    74    40    1,850
2012-13    77    42    1,833
2005-06    76    43    1,767
2000-01    77    44    1,750
1994-95    69    40    1,725
2016-17    82    48    1,708
2013-14    92    55    1,673
1995-96    70    42    1,667
2021-22    73    44    1,659
2022-23    98    60    1,633
2006-07    65    40    1,625
1998-99    77    48    1,604
2014-15    89    56    1,589
2023-24    92    58    1,586
1992-93    60    38    1,579
2015-16    72    47    1,532
2009-10    75    52    1,442
2007-08    80    56    1,429
2018-19    60    42    1,429
1993-94    67    47    1,426
2017-18    57    40    1,425
2019-20    59    42    1,405
1999-00    72    52    1,385
1996-97    58    44    1,318
2010-11    54    41    1,317
1991-92    50    38    1,316
2008-09    61    49    1,245
2020-21    51    41    1,244
2004-05    57    47    1,213
1990-91    47    40    1,175
2011-12    41    41    1,000
2001-02    35    43    0,814

Roberto Vinciguerra
- AMORE MIO - LA LUCE DEL MATTINO

Chiesa

Il commento: "Fagioli fa fischiare le orecchie agli schizzinosi della Juventus"

Il Corriere dello Sport elogia la crescita di Nicolò Fagioli

Nicolò Fagioli sta piacendo a tutti. Rinato alla Fiorentina, illumina il centrocampo di Raffaele Palladino in lungo e largo. Un vero e proprio centrocampista a 360°. Sulle pagine del Corriere dello Sport,Cristiano Gatti elogia la rinascita dell'ex Juventus:

    Fagioli ha sbagliato alla grande, Fagioli ha subito una condanna, Fagioli ha pagato con sette mesi di squalifica. E adesso Fagioli gioca – benissimo – nella Fiorentina. Volesse il cielo che il doloroso settore dei delitti e delle pene seguisse ogni volta questo andamento lineare, evitando a noi faciloni e partigiani di considerare sempre innocenti i nostri amici e sempre colpevoli i nostri avversari, a prescindere, lasciando invece campo libero al naturale corso della giustizia umana. Il nuovo Fagioli, emendato e ripulito delle sue macchie, è di nuovo un campione in essere, una possibile colonna della Nazionale, comunque un giocatore fatto e finito (con Kean, fa fischiare le orecchie agli schizzinosi della Juve). Merito come dice lui di chi gli è stato vicino, ma prima ancora merito suo, che ha saputo sfruttare il grande nero delle sue stupide scelte per ritinteggiarlo di celeste, colore luminoso del futuro. Diceva di lui Allegri che «ha i colpi di Modric». E certo vedendolo giocare viene facile confermarlo. Ma in fondo non è questo che importa davvero. Capita di sbagliare, di buttarsi via, di perdersi nel nulla. Qualcuno però riesce a usare il peggio per uscirne migliore. Fagioli giocatore è tornato, Fagioli uomo si sta (ri)facendo. Resta la storia giusta. Solo lui può sbagliare il finale.

Redazione VN
- AMORE MIO - LA LUCE DEL MATTINO

Chiesa

Antognoni: "Senza il mio infortunio, la Juventus non avrebbe vinto lo scudetto"

Giancarlo Antognoni si racconta alla Gazzetta dello Sport

Giancarlo Antognoni, eterno numero 10 della Fiorentina, si è raccontato alla Gazzetta dello Sport.Niente presente, ma solo passato e ricordi in maglia viola, tra gioia e rimpianti. Ecco le sue parole:

    Nei suoi 15 anni in viola non si è limitato a giocare con la Fiorentina: è stato la Fiorentina. Ancora oggi rimane "Unico 10", la bandiera, il totem. Cosa si prova? Quello che io provo per Firenze è qualcosa di speciale. E l'amore che Firenze mi ha regalato non si può spiegare. Ne sono orgoglioso, ma so che è anche una responsabilità. Quale è stata la sua partita perfetta con la Fiorentina? Fiorentina-Roma 3-1, aprile 1980. Due gol miei su punizione, un autogol di Santarini provocato da un mio tiro: quella domenica mi riusciva tutto». Il calcio le ha dato tanto, ma le ha anche tolto, vero? Mi sono infortunato due volte in maniera grave. Nel febbraio del 1984, tibia e perone: rimasi fuori più di un anno e mezzo e quello stop incise sul mio finale di carriera. E prima nel novembre del 1981, in uno scontro con Martina, il portiere del Genoa. Svenni, mi si fermò il cuore, fu decisivo l'intervento del massaggiatore, che mi salvò la vita. Venni operato alla testa, rimasi fuori quattro mesi. E quell'anno perdemmo lo scudetto. Non voglio essere presuntuoso, perché venni sostituito in maniera egregia da Miani, ma saltai praticamente metà campionato e forse con me in campo qualche punto in più l'avremmo fatto. E avremmo vinto lo scudetto. Invece fu la Juve a prenderselo all'ultima giornata

Redazione VN
- AMORE MIO - LA LUCE DEL MATTINO

Chiesa

FOTO – Mina chiama Barak al Cagliari: "Vieni al prossimo mercato?"

Il commento social del difensore colombiano

Da quando si è traferito al Cagliari l'ex viola Yerry Mina sembr aaver trovato la sua dimensione ideale. Il colombiano è uno dei leader dello spogliatoio e un fedelissimo della squadra di Nicola che, salvo disastri, dovrebbe trovare una salvezza relativamente tranquilla anche quest'anno. Mina però, sta diventando anche uomo... mercato.

Nell'ultimo post condiviso dal difensore sul suo profilo Instagram, infatti, è arrivato anche il commento di Antonin Barak, centrocampista ancora della Fiorentina ma in prestito al Kasimpasa, a cui l'ex Barcellona ha risposto prontamente: "Verrai al prossimo mercato?".



Redazione VN
- AMORE MIO - LA LUCE DEL MATTINO

Chiesa

Iachini torna in pista. Sarà il quarto allenatore stagionale della Sampdoria

L'ex viola ha atteso il responso di Mancini

La Sampdoria sta vivendo una stagione semplicemente disastrosa in Serie B. I blucerchiati si trovano oggi al 18esimo posto in classifica e rischiano seriamente di retrocedere a fine stagione. Motivo che ha spinto la dirigenza ligure ad esonerare il tecnioco Leonardo Semplici: decisione che dovrebbe diventare ufficiale nelle prossime ore. E un ex viola sarebbe pronto a diventare il quarto allenatore stagionale della Samp dopo Pirlo, Sottil e, appunto, Semplici.

Si tratta di Beppe Iachini che, spiega Telenord, è in pole per prendere il posto in panchina dopo il no incassato da Mancini. Iachini " ha atteso con senso di responsabilità la decisione di Mancini declinando le attenzioni di altri club come Salernitana e Pescara. Nelle prossime ore il comunicato"

Redazione VN
- AMORE MIO - LA LUCE DEL MATTINO

Chiesa

Dal VP: "Su Gosens c'è molto pessimismo. Colpani? Ecco quando torna"

Ecco le ultime novità dal Viola Park. Da Gosens a Colpani, come stanno gli infortunati in casa Fiorentina?

Arrivano aggiornamenti direttamente dal Viola Park sulle condizioni di Robin Gosens. Per lui il problema al ginocchio è più serio del previsto. C'è molto pessimismo attorno al tedesco. Come riportato da Radio Bruno, sarà out sicuramente sia in Conference che con il Parma domenica. Per Colpani è questione di giorni, forse rientrerà in gruppo in tempo per giovedì con il Celje

Giovanni Zecchi
- AMORE MIO - LA LUCE DEL MATTINO

Chiesa

La Nazione: "Palladino preoccupato per Gosens. Così rischia il riscatto?"

Le condizioni del ginocchio di Robin Gosens preoccupano. E il riscatto?

L'infortunio di Robin Gosens preoccupa seriamente la Fiorentina, soprattutto per la possibilità che i tempi di recupero siano più lunghi del previsto. Dopo la gara contro il Milan, l'espressione di Palladino ha lasciato intendere una certa apprensione, sebbene non siano stati ancora diffusi report ufficiali. Lo staff medico preferisce monitorare il giocatore giorno per giorno, evitando diagnosi affrettate. Per ora è certa la sua assenza sia nella sfida di Conference League contro il Celje che in campionato contro il Parma.

Il dg Ferrari ha spiegato che si tratta di un problema legato a un fastidio già noto al giocatore, ma la situazione sembra più complicata rispetto a quanto inizialmente ipotizzato. Quello che era stato definito solo un fastidio al ginocchio potrebbe rivelarsi un guaio importante proprio nel momento clou della stagione. Questo obbligherà probabilmente Parisi a un super lavoro sulla fascia sinistra, mentre sull'altro lato Dodo è già senza ricambio dopo la partenza di Kayode, rendendo la gestione delle corsie un problema tattico serio.

In parallelo, l'infortunio potrebbe avere implicazioni anche contrattuali. Infatti, il riscatto obbligatorio di Gosens è legato a un numero minimo di presenze (tra 4 e 6 da almeno 45 minuti), che potrebbero non essere raggiunte se il recupero dovesse slittare. Questo potrebbe cambiare le strategie viola sul suo futuro, complicando ulteriormente il quadro per la società. Lo scrive la Nazione.

Redazione VN
- AMORE MIO - LA LUCE DEL MATTINO

Chiesa

Buffon, Vlahovic e Coelho. Kean nella sua dimensione: non c'è motivo di andare

Buffon indica la via a Kean. Firenze lo ha fatto esplodere: è nel suo ambiente ideale

"Le persone giungono sempre al momento giusto nei luoghi in cui sono attese". Prendiamo in prestito questa massima da Il cammino di Santiago di Paulo Coelho per dire che sì, Moise Kean è arrivato a Firenze nel momento giusto e nella città che lo stava aspettando con trepidazione. E a dirlo non siamo noi, ma i freddi numeri, che premiano Kean come uno dei migliori calciatori d'Italia e d'Europa quest'anno. Arrivato con un monolitico "zero" alla casella dei gol e degli assist nel 2023/2024, Kean in otto mesi ha eguagliato i gol segnati in quattro anni di Juve ed è nella top ten (senza contare i rigori) dei marcatori dei cinque migliori campionati europei al fianco di mostri sacri come Harry Kane e Momo Salah. Quando si dice che il contesto fa la differenza. Inevitabile che con un rendimento così si formasse la coda di squadre pretendenti.

Quasi quarant'anni dopo Coelho un ben più prosaico (ci perdonerà) Gigi Buffon parla così a Dazn: "A Kean consiglierei di fare quel che lo rende felice. Alcuni hanno bisogno di determinati ambienti per performare al meglio, e probabilmente Moise ha trovato questo a Firenze. Ne tenga conto". Al di là delle simpatie o antipatie personali, non si può certo dire che Buffon il mondo del pallone non lo conosca e la stagione dell'attaccante astigiano gli dà pienamente ragione. A Firenze Kean ha trovato una dimensione a lui congeniale capace di far sprigionare in maniera dirompente tutto il suo talento. Un allenatore che lo ha voluto fin da subito, una piazza passionale che lo ha immediatamente ricoperto d'affetto, una società che ha creduto in lui e che ha accettato di non inserire in rosa un vicario per responsabilizzarlo ancora di più.

Insomma, oggi Moise Kean vive in un ambiente perfetto che lo ha portato ad esplodere. E se davvero il suo ex compagno Buffon ha ragione, non c'è motivo di lasciare la Fiorentina dopo una sola stagione. Basti pensare ai tanti giocatori che, lasciata Firenze in cerca di fortune altrove, non hanno rispettato le attese. Nastasic, Kalinic, Bernardeschi, Vlahovic. Questi soltanto quattro nomi per restare alla storia recente, ma la lista sarebbe ben più lunga. Firenze ha dato a Kean ciò che gli mancava: fiducia, centralità, affetto. E lui ha restituito tutto con gli interessi. Per questo, oggi, più che domandarsi dove potrebbe andare domani, la vera domanda è: perché mai dovrebbe andarsene? In un mondo in cui spesso si rincorre l'altrove, Moise ha trovato un presente che profuma di futuro. E a volte, restare è il gesto più rivoluzionario di tutti.

Filippo Caroli
- AMORE MIO - LA LUCE DEL MATTINO