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La settimana con Celje (14-20.04)

Started by Chiesa, 14/04/25, 18:08

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Chiesa

L'ultima di Commisso, dubbi di formazione ed Europa: la Fiorentina punta il Celje

La Fiorentina si prepara a fare la storia contro il Celje

La Fiorentina guarda con determinazione alla storia: giovedì al Franchi, contro il Celje, si gioca l'accesso alla terza semifinale consecutiva di Conference League. Archiviato con rammarico il pareggio in campionato contro il Parma, la squadra di Palladino si concentra ora sull'impegno europeo, forte del 2-1 ottenuto all'andata in Slovenia e della consapevolezza che anche i meno impiegati possono essere decisivi sul palcoscenico internazionale.

Tuttavia, la sfida non sarà priva di ostacoli. Oltre alle assenze già note di Ndour e Mari (non iscritti alla lista UEFA), Palladino dovrà fare a meno anche di Moreno, Zaniolo e Dodò, squalificati per somma di ammonizioni. Un problema non da poco, soprattutto sulla fascia destra, che costringerà il tecnico a scelte alternative per l'undici titolare. Le ipotesi principali sono due: l'impiego di Folorunsho come esterno nel 3-5-2 oppure un cambio modulo con Comuzzo terzino in una difesa a quattro.

La partita di giovedì assume anche un valore economico importante, con 2,5 milioni di euro in palio come premio UEFA per il passaggio del turno. Inoltre, dovrebbe essere l'ultima gara al Franchi a cui assisterà il presidente Commisso prima del suo ritorno negli Stati Uniti. Tutti elementi che rendono l'incontro cruciale per il cammino europeo e il morale della squadra. Lo scrive la Nazione.

Redazione VN
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Chiesa

La Fiorentina oggi su radio e tv locali

La rubrica giornaliera dedicata alle trasmissioni locali radio e tv dedicate alla Fiorentina

Riprendiamo con una rubrica che speriamo possa diventare il vademecum giornaliero per i tifosi viola che vogliono seguire le vicende della Fiorentina, attraverso le radio e tv locali. Giorno per giorno troverete gli appuntamenti in ordine cronologico. Ovviamente attendiamo anche gli aggiornamenti da parte delle varie redazioni sportive.

Radio

Ore 7.00-9.00   RADIO BRUNO   Luna Park Fiorentina
Ore 9.00   LADY RADIO   Caffè viola
Ore 9,00   RADIO BRUNO   Giornale radio
Ore 10.00   RADIO BRUNO   Giornale radio
Ore 10.00   LADY RADIO   Cosa succede in città (cronaca e sport)
Ore 12.00   RADIO BRUNO   Giornale radio
Ore 12.30   LADY RADIO   Radio Viola
Ore 13.00   RADIO BRUNO   A Pranzo col Pentasport
Ore 16.00   RADIO BRUNO   Giornale radio
Ore 16.00   LADY RADIO   Città Viola
Ore 18.00   RADIO BRUNO   Pentasport
Ore 18.00   LADY RADIO   Le bombe delle sei non fanno male

Televisioni

Ore 19.30 ITALIA 7 - Il salotto viola

Ore 21.02 TOSCANA TV - Casa viola

Redazione VN
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Chiesa

La Nazione a Palladino: "Perché Zaniolo in panchina? Il Parma ringrazia"

La Nazione ha molti dubbi sulla gestione dei cambi da parte di Raffaele Palladino

Nella gestione dei cambi durante il pareggio contro il Parma, la Fiorentina ha forse perso un'occasione per dare una scossa alla partita. Palladino, in collegamento diretto dalla tribuna con il suo vice Citterio, ha scelto di inserire Folorunsho (mossa obbligata vista l'assenza di Gosens) e Beltran, ma ha lasciato ancora una volta Zaniolo in panchina. Una decisione che ha sollevato qualche perplessità, considerando che un suo ingresso – soprattutto insieme a Kean e Beltran – avrebbe potuto creare più imprevedibilità contro una difesa chiusa come quella del Parma.

Zaniolo, infatti, avrebbe potuto dare nuove soluzioni offensive, attaccare gli spazi e cercare il duello individuale, armi che sarebbero risultate utili contro un avversario attendista e difensivista. Sebbene non ci sia certezza che il suo ingresso avrebbe cambiato il risultato, resta il dubbio su quanto l'eccessiva prudenza tattica abbia influito sul gioco sterile e prevedibile dei viola. La sua esclusione, anche in una partita bloccata, rafforza l'idea che Zaniolo non sia ancora pienamente centrale nel progetto tecnico in campionato.

Resta quindi il tema della gestione delle gerarchie offensive da parte di Palladino. Se in Conference l'idea di risparmiare Zaniolo può essere comprensibile, in Serie A la sua limitata presenza continua a far discutere. Soprattutto in gare dove la Fiorentina fatica ad abbattere muri difensivi ben costruiti, rompere gli schemi con un profilo dinamico come quello dell'ex Roma potrebbe essere una soluzione da esplorare più spesso. Lo scrive la Nazione.

Redazione VN
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Chiesa

Fiorentina-Parma, quando non basta cambiare solo uomini

Fiorentina-Parma poteva andare diversamente? Forse con qualche variazione tattica sì.

La partita contro il Parma ha riportato la Fiorentina all'ormai assodato problema di non saper gestire le partite, soprattutto casalinghe, contro le squadre piccole che arrivano al Franchi con l'intento di difendere il pareggio iniziale. E così i Ducali  non più belli e spumeggianti come lo erano con Pecchia assorbono il credo dell'arcigno difensore Chivu e scendono al Franchi con un 5-3-2 che ha portato loro quattro pareggi consecutivi compreso quello casalingo contro la corazzata Inter.

L'approccio

Palladino giustamente parte con la formazione che ha fatto faville contro le tre grandi con un centrocampo ben miscelato, la difesa coperta, le fasce arrembanti e il duo Gud-Kean che promette scintille. Queste le intenzioni del tecnico campano sostituito in panchina dal vice Citterio. Chivu però fa giocare il suo Parma con un modulo più difensivo, che ricalca quello viola, giocando uomo su uomo a tutto campo come aveva fatto la Fiorentina con Atalanta, Juventus e Milan. E i viola non sfondano, anzi subiscono spesso il palleggio esasperato degli ospiti non andando mai a pressare i difensori per paura di scoprire centrocampo e difesa. Tutto questo può andare bene nella prima parte della partita anche perché la Fiorentina è reduce dalla trasferta di Celje (ne riparleremo dopo) che ha messo alla prova muscoli e sonno degli atleti. Ma la bravura degli allenatori sta anche nel cercare di sparigliare le carte in tavola quando il gioco preparato non riesce.

Le soluzioni

Ecco invece  che Palladino nella ripresa ordina i cambi, ma solamente uomo su uomo, lasciando invariato il modo di giocare permettendo così al Parma, sempre più difensivo, di continuare la partita iniziale. Cosa avrebbe potuto fare il tecnico viola per cambiare qualcosa? Con gli stessi uomini inseriti (Folorunsho e Beltran) avrebbe potuto passare al 4-3-2-1 lasciando a riposo uno spaesato Fagioli e Marì. Dodò e Parisi sulle fasce, Cataldi, Mandragora e Folurunsho (nel suo ruolo) nel mezzo e davanti Gud e Beltran a supportare l'isolatissimo Kean. Troppo offensivo? Non credo.  Questa la prima soluzione con tutti gli atleti nel loro ruolo naturale senza dover stravolgere il loro modo di giocare. Seconda soluzione possibile da subito o come ulteriore cambio il 4-2-3-1 con l'uscita di uno fra Cataldi e Mandragora e l'ingresso di Zaniolo come esterno destro. Troppo complicato da gestire? Non credo anche perché Palladino ha fatto giocare così la sua Fiorentina per mesi. Questi a mio giudizio i cambi che avrebbe dovuto effettuare Palladino facendo poi entrare, uomo su uomo, se necessario altri due giocatori.

Le scusanti

Intendiamoci, magari con quanto da me proposto la Fiorentina avrebbe perso, ma in una corsa difficile verso Coppe europee più prestigiose serve anche saper rischiare, mostrare una mentalità vincente e non timorosi come affermato in sala stampa da Citterio "Oggi non volevamo sbilanciarci troppo. Il Parma merita rispetto, non volevamo rischiare di prendere gol". C'è anche la stanchezza del viaggio raccontata da Pradè "Siamo atterrati a Firenze alle 5 di mattina venerdì, un po' di stanchezza con tutte queste gare cominci a sentirla." Tutto vero arrivare alle 5 non permette di riposare al meglio e ricaricare le pile anche se un giocatore non è sceso in campo. Ma sapendo le difficoltà del viaggio e conoscendo da diverso tempo la squadra da affrontare forse logisticamente ci stava di dormire qualche ora in Slovenia e ripartire per Firenze la mattina di venerdì e non sarebbe cambiato niente dal punto di vista economico. Invece da molti anni succede così per tutti, vige sempre la regola del rientro post partita. Ma ci sono anche le eccezioni che confermano le regole, no?

Testa alla Coppa

Adesso testa alla Conference con le tante assenze: Dodò, Zaniolo e Moreno squalificati, Marì e Ndour fuori lista oltre agli infortunati Gosens e Colpani. Che Fiorentina vedremo? Il solito 3-5-2 c0n Folorunsho adattato a destra o un 4-3-2-1 così composto? De Gea; Comuzzo, Pongracic, Ranieri, Parisi; Fagioli (Mandragora), Adli (Cataldi), Folorunsho; Beltran, Gudmundsson: Kean. Amici, lo scopriremo solo giovedì sera.

Saverio Pestuggia
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Chiesa

Gazzetta sul mercato: "Dopo De Gea e Gosens, Commisso si tiene anche Fagioli"

La Gazzetta dello Sport fa il punto sul futuro di alcuni giocatori della Fiorentina di Raffaele Palladino

La Gazzetta dello Sport si sofferma sul mercato della Fiorentina di Rocco Commisso. Dopo gli aggiornamenti su Robin Gosens e David De Gea, sembra tracciata anche la strada per Nicolò Fagioli:

    Nel post coelhiano Fagioli non voleva pensare al futuro, ma, invece, il domani conta eccome. Per lui, per il club, per i tifosi fiorentini sempre particolarmente esigenti. La presenza di Rocco Commisso in queste settimane al Viola Park è servita anche a programmare la prossima stagione. La società, che ha già deciso di tenere lo strepitoso De Gea e l'esterno psicologo Gosens, ha in testa di riscattare anche Nicolò dalla Juventus, versando i 13 milioni e mezzo che servono. Le operazioni di recupero, anche psicologico, dei calciatori a Firenze hanno funzionato bene. Vedi Kean. La vita di Fagioli è al Viola Park.

Redazione VN
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Chiesa

Commisso su Kean: "Spero abbia voglia di restare. Proverò a convincerlo"

Rocco Commisso torna a parlare del futuro di Moise Kean

Rocco Commisso è tornato a parlare di Moise Kean e del suo futuro. L'ha fatto ai microfoni della Domenica Sportiva, soffermandosi sul rapporto con l'attaccante della Fiorentina. Ecco le parole del Presidente viola:

    Kean? Speriamo davvero che abbia voglia di restare, anche perché qui a Firenze si trova alla grande. Un consiglio per lui? Beh, io sono sposato da cinquant'anni con la stessa donna: quando stai bene in un posto, perché cercare altrove? È un ragazzo molto riservato, non parla tanto... ma prima o poi lo prendo da parte io e gli faccio due chiacchiere, magari riesco a convincerlo.

Redazione VN
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Chiesa

CorFio avverte Palladino: "Serve un piano B se si vuole arrivare in Europa"

Il Corriere Fiorentino si rivolge direttamente a Raffaele Palladino

Il Corriere Fiorentino si sofferma sulla mancanza di idee da parte di Raffaele Palladino. Va bene il 3-5-2, ma serve un piano B per le prossime partite:

    Nel finale entrano Adli, Beltran e Folorunsho (Zaniolo invece resta mestamente in panchina) ma a vincere è solo la noia. Palladino infatti sceglie di non cambiare il consueto 3-5-2 e la mossa non paga: tentare di giocare con Zaniolo largo con Kean e Beltran in area, magari passando a una difesa a quattro, forse avrebbe esposto a qualche rischio, ma probabilmente anche a un finale d'assalto dove cercare la preziosa vittoria. La signora in rosso- viola invece resta a bocca asciutta nonostante la pioggia incessante e soprattutto è ancora fuori dalla zona coppe nonostante il quarto risultato utile in campionato. Giovedì c'è il Celje per completare la missione semifinale di Conference, poi Cagliari ed Empoli. Altre due piccole in teoria alla portata ma che chiuderanno ogni spazio e venderanno cara la pelle. Per non perdere un'altra occasione insomma, Palladino dovrà studiare anche un piano B. Perché i punti pesano e il treno che porta in Europa non aspetta nessuno.

Redazione VN
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Chiesa

Commisso: "A Milano e Roma girano con la scorta, io a Firenze giro tranquillamente"

Le parole di Rocco Commisso sul suo rapporto con Firenze

Non solo il futuro di Moise Kean,Rocco Commisso ha parlato anche dello stadio Franchi e del suo impegno con la Fiorentina. Ecco le sue parole alla Domenica Sportiva:

    A Roma o a Milano si muovono con la scorta, io invece giro tranquillamente e mi trovo benissimo con i fiorentini. Ho fatto il possibile per contribuire al bene della città e della squadra, e mi auguro che ogni tanto, alla Domenica Sportiva, si parli anche di qualcosa di positivo fatto dalla Fiorentina. Per quanto riguarda lo stadio, il vero ostacolo non è Firenze, ma la burocrazia che rallenta tutto in Italia. Avevo già presentato un progetto per il nuovo Franchi e, se fosse stato approvato, oggi sarebbe già realtà. Speriamo di riuscire a trovare un'intesa e di far partire i lavori il prima possibile.

Redazione VN
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