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Restyling del Franchi. Riparte il progetto

Started by Chiesa, 14/08/11, 20:49

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Chiesa

Non hanno più voglia di parlare di Cittadella viola. E' il primo punto della ritrovata armonia fra il sindaco Matteo Renzi e il patron della Fiorentina Diego Della Valle. Armonia scoppiata il giorno dopo l'ultima lettera dei Della Valle alla città. L'ennesima in cui hanno chiesto alla città da che parte sta: con il loro progetto di squadra oppure con quella parte di tifosi sempre scontenta e critica nei confronti della società.

Di fatto il progetto Cittadella è, ormai da qualche anno, impantanato nella piana di Castello in attesa di risposte complicate. L'area è ancora sotto sequestro della magistratura e non è ancora stata presa una decisione sulla posizione della pista dell'aeroporto (si punta adesso sull'obliqua). Ecco perchè è tornato all'orizzonte il progetto di un corposo restyling per il vecchio Stadio Artemio Franchi. Un'operazione che consentirebbe comunque alla città di avere uno stadio all'altezza dei suoi omologhi europei. Niente a che fare con gli 80 ettari di cittadella dei quali i Della Valle avevano abbozzato un progetto di massima che comprendeva ampi spazi commerciali, strutture alberghiere e una sorta di Disneyland (un parco giochi) interamente dedicata al mondo del calcio. «La ristrutturazione del Franchi — interviene l'«esperto» Eugenio Giani, da poco invitato dalla stessa società viola a far parte del suo cda — è una cosa completamente diversa ma potrebbe garantire ampi spazi commerciali in modo da assicurare quella autosufficienza economica che da tempo i Della Valle cercano di regalare alla Fiorentina». Il progetto piace anche al sindaco tifoso Matteo Renzi che in passato aveva ipotizzato anche la possibile demolizione di una parte del Franchi per realizzare una struttura più moderna. Fino a questo momento la Sovrintendenza ha strenuamente difeso l'opera d'arte firmata dall'architetto Pierluigi Nervi alla fine degli anni 20. Però il progetto di copertura presentato dall'allora assessore allo sport, Eugenio Giani, nel 2005 per adeguare lo stadio alle richieste della Uefa ha già ottenuto il sì dei controllori del Ministero dei beni culturali.

Costo previsto 60 milioni di euro. Trenta dei quali destinati a pagare la copertura dello stadio realizzata in modo da non toccare la struttura del Franchi. 1.440 metri quadrati coperti al posto dell'attuale parterre della tribuna. Con tavoli, sedie e una vetrata che affaccia sul rettangolo di gioco. Più un salotto per chiacchierare che per vedere la partita e pazienza per gli attuali 2000 posti (seduti e in piedi) oggi presenti in quello spazio. Nel progetto poi ci sono ventitré «sky box», ognuno destinato ad accogliere 8/10 persone. Come negli stadi inglesi. Veri e propri salottini riservati con divani, in posizione panoramica e con altri servizi esclusivi. Riservati agli sponsor sia per vedere le partite che per altri eventi extracalcistici.

Due nuovi edifici in corrispondenza degli attuali ingressi laterali della tribuna coperta: accoglieranno due nuovi ascensori e le scale di emergenza adeguate alle richieste Uefa. Al posto del parcheggio di Maratona, poi, laddove per i Mondiali del '90 fu allestito il grande 'precario stampa' è prevista la costruzione di una torre circolare di tre piani che ospiti un auditorium, un ristorante e il museo del calcio. E ancora una volta il dibattito è aperto.

http://www.violanews.com/news.asp?idnew=84118
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Chiesa

Restyling Franchi: la Soprintendenza e i dubbi di Nardella. Commisso apre al nuovo stadio

Per il Sindaco di Firenze è un rischio troppo forte mettersi totalmente nelle mani della Soprintendenza per un progetto del genere

Spazio all'ipotesi restyling del Franchi su La Repubblica. Dario Nardella – si legge – negli ultimi due giorni ha riunito la giunta e i vertici della macchina di Palazzo Vecchio per impostare obiettivi e piani di lavoro. Il sindaco è tornato a valutare con attenzione la possibilità di rimettere mani allo stadio Franchi procedendo ad una ristrutturazione che magari possa prevedere una copertura e la creazione di nuovi spazi commerciali intorno, magari con un nuovo parcheggio interrato da 500 posti auto in zona. Non mancano però le perplessità: per Nardella è un rischio troppo forte mettersi totalmente nelle mani della Soprintendenza per un progetto del genere.

Nessuna polemica con l'ente ministeriale guidato dall'architetto Andrea Pessina, piuttosto un timore di natura strategica: il progetto del nuovo stadio lascerebbe autonomia decisionale al Comune, mentre la ristrutturazione del vincolatissimo stadio Franchi darebbe potere sull'operazione alla Soprintendenza. Tanto più rischioso questo scenario, hanno riflettuto il sindaco e i suoi, dal momento che i soprintendenti vanno e vengono. Pessina, ad esempio, pare parta in autunno. Da mettere in conto anche la volontà di Commisso, che ritiene fattibile l'idea di un nuovo stadio, magari con modifiche al piano Mercafir.


Redazione VN
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Commisso a pranzo con l'architetto Casamonti, favorevole al restyling del Franchi

La domenica di Commisso in famiglia e con l'architetto degli stadi

Il Corriere Fiorentino racconta la domenica di Rocco Commisso. Il presidente viola ha fatto visita allo studio Archea, quello dell'architetto Giovanni Casamonti, famoso per aver costruito lo stadio di Tirana e riammodernato la Dacia Arena. Secondo l'architetto, come ha spiegato al giornale qualche settimana fa, la ristrutturazione del Franchi è preferibile alla costruzione di un nuovo impianto. Nella conferenza di venerdì scorso Commisso ha annunciato che il tema delle infrastrutture sarebbe stato un tema caldo che in queste due settimane avrebbe affrontato con una nuova conferenza stampa. La visita allo studio, insomma, non appare del tutto casuale. Il tycoon ha poi voluto vedere il progetto della Cantina Antinori realizzata proprio da Casamonti, dove poi Commisso e l'architetto sono andati a pranzo con le famiglie.

Redazione VN
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Ristrutturazione del Franchi: i pro e i contro

Commisso al bivio: nuovo impianto o ristrutturazione del Franchi?

Nuovo stadio o ristrutturazione del Franchi. Commisso valuta i pro e i contro. Come scrive il Corriere Fiorentino, a breve il presidente della Fiorentina si vedrà nuovamente col sindaco di Firenze, Dario Nardella. Pare che il patron dei viola voglia ritornare negli Usa con le idee ben chiare su cosa scegliere, se rimettere le mani sul Franchi o procedere per l'operazione cittadella viola. Dopo averne già discusso alcune volte con il sindaco, e aver fatto lavorare i suoi tecnici, tornerà con le ultime domande e considerazioni. E già entro una decina di giorni potrebbe tirare davvero le fila sulla vicenda.

Il giornale si concentra sui pro e i contro della ristrutturazione del Franchi.

L'attuale impianto ha dei vincoli architettonici. Per fare un «upgrade» che competerebbe alla Fiorentina bisogna mantenere la capienza attuale, prevedere una copertura e avvicinare gli spalti delle curve, oltre a nuovi parcheggi interrati. L'architetto Marco Casamonti sostiene che si possa ricostruire le curve più vicine al campo e che la copertura possa essere elemento di tutela di una struttura in cemento armato. Ma la sovrintendenza che margini di manovra darà agli eventuali progettisti? Il sovrintende Andrea Pessina ha fatto una timida apertura.  Il quotidiano ricorda anche che il costo stimato 9 anni fa era di 70 milioni (non pochi) che potrebbero essere in parte finanziati con le attività commerciali che potrebbero nascere sotto le tribune. Ci sarebbe però un effetto positivo per la zona, con un nuovo grande parcheggio e che sarebbe in effetto volano per il progetto ipotizzato dal sindaco Nardella, con la pedonalizzazione (forse anche parziale interramento) del viale Paoli. Da qui al 2025 dovrebbe esserci anche la tramvia .

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Il nuovo stadio. Novoli o Franchi bis?

    Novoli
    Franchi ristrutturato

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Stadio Franchi, la Fiorentina riflette su interventi di restyling. La situazione

Prima di mettere le mani sul Franchi, che come è noto gode dello status di bene culturale, il club viola dovrà passare dal placet della Soprintendenza

Con l'incontro odierno tra Rocco Commisso e il Sindaco Nardella a Palazzo Vecchio è tornato d'attualità il tema legato allo stadio, con un'attenzione particolare dedicata all'ipotesi di un nuovo intervento sul Franchi. «Ci sono varie opzioni, dobbiamo ragionare e capire quanto tempo ci vuole per intervenire», ha detto il Presidente. «Dobbiamo capire cosa ci farebbe fare la soprintendenza». Come è noto infatti lo stadio comunale è un bene culturale e al pari di tutti gli altri ogni intervento deve passare al vaglio della Soprintendenza di Firenze.

Ciò non significa che in quanto monumento lo stadio sia intangibile, tutt'altro; la Soprintendenza stessa si è mostrata aperta a ricevere e analizzare progetti di sana riqualificazione funzionale. Nessun rifiuto e nessuna preclusione a priori, insomma. Semplicemente la Fiorentina dovrà presentare una proposta che sia in linea con i requisiti dell'ufficio: un progetto di qualità, che osservi il rispetto del monumento e la capacità di coniugare esigenze di funzione con la conservazione dei valori culturali. D'altronde a partire dalla sua edificazione (1930-1932) sono già state apportate numerose modifiche, alcune molto recenti.

Già durante lo scorso anno il club viola aveva avviato un dialogo con la Soprintendenza, e i tecnici delle due parti si sono confrontati fino ad inverno inoltrato nell'ottica di migliorare la funzionalità della struttura. Dopodiché i contatti sono stati interrotti per riprendere negli scorsi mesi, a seguito del cambio di proprietà. Con una differenza sostanziale: sebbene non sia ancora stata presentata alcuna proposta, la portata della complessità progettuale su cui le parti sono al lavoro oggi è maggiore. Tradotto: nel rispetto delle normative, l'intervento a cui la Fiorentina sta pensando è più impegnativo rispetto a quello che aveva in mente la precedente proprietà. Anche per questo motivo Commisso continua a chiedere tempo e pazienza. I tecnici sono al lavoro su più opzioni e la sensazione è che presto il club potrà bussare ufficialmente alla porta della Soprintendenza.

Simone Torricini
@TorriciniSimone
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Chiesa

Nardella: "Nuovo stadio o restyling del Franchi, sono ottimista"

"Bene l'incontro con Commisso, sono ottimista: si troverà la soluzione migliore, che si tratti del restyling del Franchi o del nuovo stadio. Passi avanti fatti, il prossimo step è la sovrintendenza. Come dice Rocco obiettivo "fast fast fast" e ce la stiamo mettendo tutta", lo ha scritto il Sindaco di Firenze, Dario Nardella, su Twitter, dopo l'incontro con il proprietario della Fiorentina


Dario Nardella

@DarioNardella

Bene l'incontro con #Commisso, sono ottimista: si troverà la soluzione migliore, che si tratti del restyling del Franchi o del nuovo stadio. Passi avanti fatti, il prossimo step è la sovrintendenza. Come dice Rocco obiettivo "fast fast fast" e ce la stiamo mettendo tutta 😉💜

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La Soprintendenza apre al restyling del Franchi: lo stadio dentro una teca di vetro

Ecco cosa prevede il progetto dell'architetto Casamonti per ristrutturare il Franchi

Ieri a Palazzo Vecchio c'è stato un incontro tra il sindaco di Firenze, Dario Nardella, e il presidente della Fiorentina, Rocco Commisso. Argomento di discussione: lo stadio. La Nazione ha interpellato La Soprintendenza e oggi il quotidiano scrive che il dottor Andrea Pessina ha aperto al restyling del Franchi.

Dei molti progetti arrivati in Comune e alla Fiorentina ce ne sono due in pole position: quello già realizzato dall'archistar fiorentina, Marco Casamonti, ormai uno specialista internazionale nel recupero e ristrutturazione degli stadi e quello presentato dall'architetto uruguaiano naturalizzato statunitense Rafael Viñoly, amico di Rocco Commisso. A oggi un passo avanti nelle preferenze di Commisso e del suo braccio destro Joe Barone c'è l'opera di Casamonti . Il progetto di Casamonti, realizzato con il suo studio Archea associati, prevede l'esaltazione delle parti monumentali del Franchi, la demolizione delle due curve che saranno ricostruite come tribune, allo stesso modo di come è stato fatto a Bergamo, mentre negozi e attività commerciali troveranno spazio all'interno dello stadio. Ma la ciliegina del progetto sta nella copertura: una teca di vetro che, al modo del Louvre, riparerà i tifosi e la struttura dagli agenti atmosferici e, allo stesso tempo, lascerà intatta la bellezza dell'architettura razionalista, preservandola dal deterioramento. Ci vorranno due anni e mezzo per la realizzazione, ma lo stadio potrà essere sempre utilizzato chiudendo alternatamente le due curve per demolizione e ricostruzione. Bellissimo ma forse un tantino troppo ardimentoso il progetto di Viñoly che prevede la realizzazione di un secondo stadio (che verrebbe messo in comunicazione con il Franchi) dove ora c'è il centro sportivo Astori, l'Affrico, il Cerreti e l'Olimpia.
Soprintendente: "Ok al recupero del Franchi, non vogliamo venga abbandonato"

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Il nuovo stadio. Novoli o Franchi bis?


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    Franchi ristrutturato

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Chiesa

Soprintendente: "Ok al recupero del Franchi, non vogliamo venga abbandonato"

Il Soprintendente Andrea Pessina apre al restyling del Franchi

Su La Nazione troviamo le parole di Andrea Pessina, Soprintendente all'Archeologia, alle Belle arti e al Paesaggio. C'è l'apertura verso il restyling del Franchi dopo l'incontro di ieri tra Dario Nardella e Rocco Commisso.

    Aspettiamo che ci vengano a illustrare idee e progetti per la realizzazione del nuovo stadio o per il recupero del Franchi. Costruire un nuovo stadio a Novoli comporterebbe il rischio che il Franchi venga abbandonato a se stesso: un'ipotesi che ci preoccupa moltissimo. Se mi piace il Franchi coperto da una teca di vetro? Tutto dipende dalla qualità del progetto, se sarà di grande qualità può essere l'occasione perfetta non solo per tutelare l'opera storica ma addirittura per valorizzarne e far risaltare le architetture di maggior pregio. Noi siamo per il recupero funzionale del monumento. Il Franchi è nato come stadio e mi auguro che possa continuare ad esserlo.

Andrea Pessina è stato interpellato anche dal Corriere Fiorentino:

    Certo che concederemo l'incontro a Commisso. E anche a breve. I vincoli di per sé non rendono impossibile fare le cose, le subordinano ad un'approvazione del progetto. E' evidente che lo stadio ha bisogno di manutenzione che permetta la conservazione. Bisogna, quindi, anche capire come il progetto essa essere utile per permettere l'uso dello stadio. Un edificio, se non viene usato, viene destinato al degrado. Un nuovo stadio significa costruire un nuova struttura e consumare nuovo suolo. Sul Franchi bisogna vedere se gli interventi proposti sono compatibili con l'integrità del bene o addirittura non vengano a facilitarne la manutenzione. Ma si può solo valutare in base al progetto. Perché ormai anche la conservazione dei materiali moderni (come il cemento armato con cui è fatto il Franchi, ndr) è un problema drammatico. Dovrò anche ascoltare le valutazioni del Comune. Penso ci sarà un incontro a breve.

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Il nuovo stadio. Novoli o Franchi bis?


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