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La settimana con Cagliari

Started by Chiesa, 20/05/24, 19:48

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Chiesa

Olympiakos-Fiorentina è già iniziata: i calcoli di Italiano sono evidenti

Vincere a Cagliari vorrebbe dire chiudere i conti, rendendo di fatto inutile il recupero del 2 giugno con l'Atalanta rassicura la Fiorentina. Ciò vuol dire che agli uomini di Italiano, essendo in vantaggio negli scontri diretti sia con i granata che con gli azzurri, mancano due punti per esser certi di partecipare alla prossima Conference. Vincere a Cagliari insomma vorrebbe dire chiudere i conti, rendendo di fatto inutile il recupero del 2 giugno con un'Atalanta sì già qualificata per la Champions ma che, considerando i rapporti, difficilmente farà sconti. Nel mezzo, appunto, la finale di Atene. La gara alla quale tutti pensano da quella maledetta serata di Praga e che nella testa di mister e giocatori è già iniziata da un po'. Per questo il mister sta portando avanti un turnover scientifico, con l'obiettivo di presentarsi al faccia a faccia con l'Olympiakos nelle migliori condizioni possibili. Calcoli che incideranno anche sulle scelte per la sfida in Sardegna col Cagliari, nella quale si vedrà una squadra molto diversa da quella che si giocherà la coppa. Lo riporta il Corriere Fiorentino.

Redazione VN
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Nico Gonzalez e Belotti sotto osservazione. Come sta Bonaventura?

La Fiorentina torna ad allenarsi. Da capire le condizioni di Jack Bonaventura, ma anche Nico Gonzalez e Belotti sono sotto osservazione

Giornata di allenamenti in casa Fiorentina. È atteso per oggi il ritorno in campo al Viola Park dopo le quarantotto ore di riposo concesse dal tecnico Vincenzo Italiano per rifiatare dopo la partita pareggiata contro il Napoli. Da tenere sott'occhio in maniera particolare lo stato fisico di Giacomo Bonaventura, che venerdì sera ha avuto a disposizione oltre novanta minuti per provare a migliorare la propria condizione ultimamente precaria. In esame pure la situazione di Nicolas Gonzalez e Andrea Belotti, per motivi opposti: il primo è reduce da un impiego più che abbondante - dalla sfida di ritorno di Conference League contro il Bruges ha giocato sempre per novanta minuti - mentre il Gallo si è arreso alla lombalgia col Monza ed è stato tagliato fuori dai titolari contro il Napoli perché non ancora al meglio. Lo riporta il Corriere dello Sport.

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La UEFA fa chiarezza e adesso Napoli e Torino tifano Fiorentina

Un effetto domino complesso sul quale, per la verità, da Nyon è stato a lungo tenuto un alone di mistero ma che nelle ultime ore è stato confermato anche dall'organo centrale del calcio europeo

Tutti tifano Fiorentina. Il motivo è semplice: un eventuale successo di Biraghi e soci nella finale di Atene del 29 maggio contro l'Olympiacos spalancherebbe infatti le porte non solo della qualificazione dei viola alla prossima Europa League (torneo che dalle parti del Franchi non si vede dal 2017) ma, in caso di arrivo dei gigliati all'ottavo posto in Serie A, garantirebbe alla Federazione italiana la partecipazione di ben nove sue squadre ai prossimi tornei Uefa, con la nona classificata in campionato che avrebbe diritto a giocare i playoff della prossima Conference. Un effetto domino complesso sul quale, per la verità, da Nyon è stato a lungo tenuto un alone di mistero ma che nelle ultime ore è stato confermato anche dall'organo centrale del calcio europeo, che ha riconosciuto come l'esito della finale dell'Agia Sophia sarà decisivo nel decretare il numero di rappresentanti italiane nelle prossime manifestazioni internazionali. Ad essere interessate a quanto accadrà tra Fiorentina e Olympiacos tra nemmeno dieci giorni sono in particolare due squadre: il Torino, che con il successo per 3-1 di sabato sul Milan si è preso il nono posto, e il Napoli, che pur a secco di vittorie da sei turni (e sceso al decimo gradino dopo il 2-2 di Firenze) vede ancora una remota chance di confermarsi in Europa per il quindicesimo anno di fila. La graduatoria della Serie A parla chiaro: Fiorentina ottava con 54 punti, granata subito dietro a 53 e azzurri a tallonare le avversarie a quota 52 (ma le formazioni di Juric e Calzona, rispetto a quella di Italiano, hanno una gara in più). Lo riporta la Nazione.

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Gazzetta: "Bologna su Italiano. Anche la Premier League segue il tecnico viola"

Italiano al Bologna? Strada possibile, ma l'allenatore della Fiorentina sembrerebbe avere estimatori anche in Inghilterra

Tormentone Thiago Motta. Questa sera Bologna e Juventus si sfideranno per la lotta al terzo posto e mentre i giocatori si sfidano in campo, sulle panchine si prepara a prendere inizio un vero e proprio intreccio di mercato. Sì, perché Giuntoli è pronto per accogliere proprio l'allenatore rossoblù, mentre a Bologna Saputo sta cercando di fare muro in tutti i modi. La Gazzetta dello Sport parla dei possibili sostituiti, visto che non sarà facile trattenere l'ex Spezia. Tra i candidati ci sono Maurizio Sarri, Raffaele Palladino e Vincenzo Italiano. L'allenatore della Fiorentina piace non poco a Saputo e potrebbe essere la soluzione migliore. Il tecnico però piace molto, secondo il quotidiano, anche in Premier League. Infine, attenzione al Mister X o a un nome straniero.

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L'Inter festeggia a San Siro: presente anche il dirigente viola Burdisso

Da ex nerazzurro Burdisso non è voluto mancare alla festa di San Siro. Quale sarà il suo futuro?

Come tanti ex nerazzurri, anche Nicolas Burdisso non è voluto mancare alla festa dell'Inter che oggi ha salutato il proprio pubblico alzando al cielo lo Scudetto che vale la tanto agognata seconda stella. Il dirigente viola è stato inquadrato dalle telecamere accanto all'amico e connazionale Cambiasso.

E il futuro?

Per Burdisso c'è anche da sciogliere il nodo riguardante il suo futuro visto che è ormai certa la separazione con la Fiorentina al termine della stagione corrente. Tra le piste più chiacchierate ci sarebbe quella di un possibile ritorno a Roma considerata la forte amicizia con De Rossi. Intanto si fanno i primi nomi in casa viola per chi andrà a sostituire l'argentino.

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Italiano o no, la Fiorentina non rinuncerà a Kouamè: trattativa avviata

La sensazione è che, al di là dell'addio di Vincenzo Italiano, il club viola non farà a meno di lui. La trattativa del rinnovo è avviata

Il soldato di Vincenzo Italiano, Christian Kouamè è diventato un simbolo importante per questa Fiorentina. Da quando si è ripreso dalla Malaria, raramente il tecnico viola ha fatto a meno di lui. E come dargli torto. Sulla sinistra ha sempre fatto vedere qualcosa di interessante e il suo contributo non è mai mancato. La Nazione si è soffermata sul suo futuro. Il giocatore è in scadenza, ma la Fiorentina ha un opzione a determinate cifre per il suo rinnovo. La sensazione è che, al di là dell'addio di Vincenzo Italiano, il club viola non farà a meno di lui. La trattativa del rinnovo è avviata e sarà conclusa a stagione terminata

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Poesio: "Ecco il bilancio di Italiano. Adesso la società si accontenterà?"

Ernesto Poesio, sulle pagine del Corriere Fiorentino, si è soffermato sulla stagione della Fiorentina e sul lavoro di Vincenzo Italiano. Ecco le sue parole:

 Fiorentina nei tre anni di Italiano è senza dubbio cresciuta conquistandosi un ruolo in campo europeo (due finali consecutive anche se nella terza coppa in ordine di importanza non sono da tutti) e soprattutto raggiungendo un'identità di gioco ben riconoscibile e, almeno nei tornei ad eliminazione diretta, decisamente produttiva. Una base da cui la società tra meno di un mese sarà chiamata a ripartire senza più il timoniere che di quell'identità è stato il perno. Compito difficile davanti a un bivio decisivo: accontentarsi e provare a replicare il livello raggiunto o tentare, al sesto anno di gestione, di alzarlo? A spazzare via i dubbi potrebbe essere allora proprio la finale di Atene. L'auspicato successo viola non solo riporterebbe nella bacheca un trofeo europeo che manca dal 1961 e non solo regalerebbe a Italiano un più che meritato riconoscimento, ma consentirebbe di evitare il terzo anno consecutivo in Conference per la più competitiva e remunerativa Europa League. Un salto di qualità dal campo, prima che dal mercato estivo. L'ultimo lascito di Vincenzo Italiano.

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Jovetic: "Potevo andare in finale di Champions con la Fiorentina, ma Ovrebo..."

"Avevo i capelli lunghi, compagni splendidi e poi eravamo così forti. Se non fosse stato per Ovrebo saremmo andati in finale di Champions, ne sono sicuro"

Continua a parlare della sua Fiorentina Stevan Jovetic. E quindi, dopo il racconto dei giorni di attesa in vista della finale di Conference League, l'attaccante ex viola ha parlato del suo passato a Firenze e non solo: "Ricordo tanti allenatori. Prandelli il mio allenatore, Montella molto bravo. Poi ricordo Mancini prima, Pioli poi ma quello che mi è piaciuto più di tutti e il più bravo è stato Luciano Spalletti: il numero uno". La stima per l'attuale ct della Nazionale è tanta ma il ricordo degli anni con Prandelli non si ferma qui: "Come non ricordare la mia Fiorentina. Avevo i capelli lunghi, compagni splendidi e poi eravamo così forti. Se non fosse stato per Ovrebo saremmo andati in finale di Champions, ne sono sicuro. Cosa ricordo più di tutto? Il gol dello Sporting Lisbona, da lì cambiò veramente tutto". Infine, un ricordo doveroso di chi lo definiva il giocatore più forte mai allenato: "Che rapporto con Sinisa, mamma mia. Quando arrivava lui si fermava tutto, era un persona incredibile. La sua scomparsa mi ha commosso". Si conclude così la sua intervista alla Gazzetta dello Sport.

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