Tutti commenti dopo la gara vs Olympiakos

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Italiano: "Il futuro è dalla parte della Fiorentina. Le finali potevamo vincerle"
Così l'allenatore della Fiorentina, Vincenzo Italiano, dalla sala stampa della OPAP Arena di Atene: "Perdiamo per la seconda volta consecutiva questa coppa, nonostante nessuno ci abbia mai preso a pallate. Arrivare a tre finali come abbiamo fatto noi non è facile, ci vuole tanta determinazione e concentrazione. E anche questa sera questi aspetti ci sono stati. Con Ikoné abbiamo avuto una palla clamorosa per pareggiare subito. Dispiace. Possiamo recriminare solo per il fatto che dovevamo essere assolutamente più concreti. La rabbia dei tifosi? E' comprensibile, anch'io ero convinto di poter vincere. Sapevo che sarebbe stata una partita di questo tipo, combattuta, equilibrata, con pochi spazi. C'è grande amarezza e delusione per come sono andate le tre finali, abbiamo rischiato di vincerle tutte e invece siamo qui a parlare di tre sconfitte. Si vede che ci manca qualcosa, quel qualcosa che magari questa squadra avrà un domani. Sono sicuro che il futuro sia dalla parte della Fiorentina e che in Europa potrà dire ancora la sua. Le basi che abbiamo messo sono incredibili e ci sono tanti giovani calciatori molto interessanti".

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Jovetic a Sky: "Dispiace per la Fiorentina. Tornare? Hanno il mio numero"
Nel post-partita di Atene, ai microfoni di Sky Sport dopo Italiano ha parlato anche Stevan Jovetic. L'ex viola non ha nascosto l'emozione per la vittoria arrivata con l'Olympiacos. Ecco le sue parole, con anche un pensiero speciale per la Fiorentina: Rammarico? Sono stra-felice, ho sofferto tanto per arrivare fin qui. Per me è la prima medaglia europea e non è stato facile ma abbiamo raggiunto un grande risultato. Abbiamo eliminato squadre forti e abbiamo fatto un bel lavoro, voglio ringraziare i miei compagni e tutti quelli che ci sono venuti a sostenere: i tifosi se lo meritano e ora festeggiano. Voglio ringraziare e salutare la Fiorentina: mi  dispiace per loro, per me non è stato facile giocare questa partita e mi dispiace molto per le loro finali. Ho mio papà sulla maglia, che ci ha lasciato cinque anni fa. È sempre stato con me e mi piacerebbe che mi vedesse ora. Firenze? Sento tanti miei ex compagni, ci sono ancora tante persone che lavorano lì. Sono tornato con l'Inter per una partita e poi non più per i tanti impegni. Firenze resta per me una città speciale. Futuro? Ho firmato per un anno più uno, parleremo ma non so cosa farò. Sono contento di aver vinto, il resto vediamo. Tornare a Firenze? Hanno il mio numero (ride n.d.r.) non si sa mai. Sarebbe bello. Questa stagione sono andato forte, questo è importante e sono molto felice perché troppo spesso ho avuto infortuni".

Mendilibar: "Questo percorso è stato una maratona, ma ne è valsa la pena"
L'allenatore dell'Olympiacos, Luis Mendilibar, ha parlato così in conferenza stampa al termine della vittoria della Conference League. Queste le sue parole: "Questo percorso si è concluso nel migliore dei modi. Insisto che era una maratona. L'anno è iniziato con difficoltà e abbiamo dovuto affrontare alcuni ostacoli, ma quello che devo commentare è che ne è valsa la pena. L'anno scorso l'Europa League e quest'anno la Conference? No, non vinceremo la Champions League, perché non giocheremo lì. Giocheremo l'Europa League e continueremo a sognare, faremo del nostro meglio l'anno prossimo, ma ora ci godremo questa serata. Per me personalmente, oggi è la continuazione di ciò che ho realizzato l'anno scorso. Ma so benissimo cosa significa questo per l'Olympiacos, perché per la prima volta nella storia del club accade che vinca un campionato europeo di calcio. Lo condivido e me lo godo insieme alla gente dell'Olympiacos e voglio continuare a lavorare anche con la squadra. Partita più semplice della mia carriera in termine di motivazioni? È stato difficile motivare i miei giocatori nella partita contro il Maccabi Tel Aviv. Era un momento difficile per noi, venivamo dalla sconfitta contro il Panathinaikos. Non avevamo un piano chiaro per il nostro futuro e quali fossero i nostri obiettivi. Ma dal momento in cui abbiamo fatto la sconfitta contro il Maccabi in Serbia, tutto è cambiato e abbiamo iniziato a fissare degli obiettivi e sapevamo cosa chiedere ai nostri giocatori e ora è stato più facile".