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La settimana dei cambiamenti (03-09.06)

Started by Chiesa, 03/06/24, 11:03

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Chiesa

TS: "Fiorentina, si riapre la pista Carboni, ma c'è da battere il Bologna"

Carboni-Fiorentina, storia iniziata Gennaio che continuerà in estate, anche grazie all'aiuto di Raffaele Palladino

Il nome più chiacchierato tra gli operatori di mercato è Valentín Carboni che - a meno di sorprese - godrà quest'estate pure della vetrina in Copa América. Lo sguardo è rivolto verso Firenze dove presto dovrebbe trovare casa Raffaele Palladino, ovvero l'allenatore che ha plasmato Carboni nell'ultima stagione a Monza. Alla luce del fatto che già a gennaio i viola avevano offerto 20 milioni per l'argentino (trovando di fronte un muro, da parte dell'Inter), tutto fa pensare che il canale possa riaprirsi già nei prossimi giorni. L'Inter guarda anche in direzione Bologna: Carboni è un profilo che risponde perfettamente a quanto cercano i rossoblù per alzare l'asticella in vista della Champions e pure il ragazzo potrebbe essere attratto dall'opportunità di giocare nella coppa più importante. Lo riporta TuttoSport

Redazione VN
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Chiesa

Coppa Italia 2024-25, Pisa e Juve sulla strada dei viola? Tabellone quasi completo

La Juventus, in quanto detentrice della Coppa Italia, inizierà la prossima edizione con il miglior coefficiente. Viola in campo dagli ottavi

Nella prossima edizione di Coppa Italia la Fiorentina entrerà in gioco agli ottavi di finale e disputerà la gara "secca" in casa. Tra le possibili avversarie che i gigliati potrebbero affrontare in questo turno ci sono il Pisa ed il Catanzaro. Sulla strada, invece, verso la finale la squadra viola potrebbe trovare la Juventus in un'eventuale semifinale.

Redazione VN
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Chiesa

SONDAGGIO – Meno del 10% dei lettori di Violanews boccia Italiano

Il vostro giudizio sull'operato dell'ex allenatore viola

Vincenzo Italiano ha da poco ufficializzato il proprio addio alla Fiorentina dando anche la sua motivazione. Vi chiediamo di giudicare il suo operato in queste tre stagioni fiorentine, dopo che avete espresso il vostro voto (il 6 era andato per la maggiore) nelle propaggini della sconfitta di Atene.

Il vostro giudizio


Quasi un plebiscito per la sufficienza piena: il 50% degli oltre 3mila votanti si spinge fino a "Buone" per le impressioni a caldo sul triennio, un buon 16% addirittura le definisce "Ottime". Rimane un 8% che non si ritiene soddisfatto.

Redazione VN
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Chiesa

Polverosi: "Italiano e il mercato deludente. Ma adesso ha Sartori"

Alberto Polverosi, commenta la scelta del Bologna di puntare su Vincenzo Italiano. Ecco le sue parole sul Corriere dello Sport

Alberto Polverosi, commenta la scelta del Bologna di puntare su Vincenzo Italiano. Ecco le sue parole sul Corriere dello Sport:

    Quando nel dicembre scorso la Fiorentina si ritrovò al quarto posto, con due punti in più del Bologna, Italiano chiese ai suoi dirigenti un esterno, anche perché stava per partire pure Brekalo. Gli portarono Belotti, un centravanti (il quarto centravanti della Roma) e un terzino (Faraoni) di fascia lunga. La spinta di Italiano è sui lati del campo, è sempre stato così dal primo anno in viola. Quando poi si è infortunato Sottil (che stava finalmente recuperando una buona condizione), l'allenatore si è ritrovato con appena due ali di ruolo (Ikoné e Gonzalez) e due adattate (Kouame e Castrovilli, quest'ultimo fuori dalla lista Uefa e utilizzabile solo in campionato). Questo è un rischio che a Bologna non correrà: avrà uno dei migliori interlocutori della Serie A, Giovanni Sartori, e se fra i due parte l'intesa non ci saranno disattenzioni.

Redazione VN
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Chiesa

Cecchi: "Avrà Commisso l'ambizione di dissipare la nebbia intorno a Firenze?"

Stefano Cecchi, sulle pagine della Nazione, commenta la vittoria della Fiorentina sul campo dell'Atalanta. Ecco le sue parole

Stefano Cecchi, sulle pagine della Nazione, commenta la vittoria della Fiorentina sul campo dell'Atalanta. Ecco le sue parole:

    Dopo una gara inutile come il registro delle opposizioni, la Fiorentina chiude il suo oscillante campionato di nuovo ottava, con 60 punti che la riportano nell'Europa minore e, per la statistica, sono 4 in più dello scorso campionato. Bastano per promuoverla? Chissà. Perché la squadra in A ha fatto il compitino, niente più, arrivando dove era prevedibile dovesse arrivare. Le è mancato il guizzo in coppa ad alzarle la media. Ma le stagioni sono fatte anche di emozioni e di aspettative. E ripensare alla classifica di gennaio qualche rimpianto lo genera. Così, consegnarle una sufficienza risicata, un 6 meno meno, forse è un modo per mostrarle affetto. Con la certezza che più che i voti di fine stagione contino le ambizioni per la prossima. E questa è una squadra che ieri ha chiuso un ciclo triennale. Si riparte avvolti dalla nebbia dell'incognito. Avrà Commisso l'ambizione di dissiparla e spingere la squadra verso il mare aperto del calcio di alto bordo, o dovremmo rassegnarci al galleggiamento sotto costa? Ecco il dubbio di oggi.

Redazione VN
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Chiesa

Fiorentina, al via la rivoluzione: cosa succederà al centrocampo viola?

Tutto però dipenderà dall'allenatore che verrà. I colloqui individuali, le sue direttive e l'impianto tattico adottato

Domani il direttore generale Alessandro Ferrari e il direttore sportivo Daniele Pradè faranno il punto su quanto accaduto in questa stagione e prospettare i piani futuri dei viola. I due dirigenti risponderanno dunque alle domande dei giornalisti in un momento davvero importante dove non mancano i rumors su una cessione del club da parte di Commisso. Voci però smentite in maniera netta da parte della società. I due dovranno lavorare su più fronti. Come quei giocatori in scadenza di contratto che in estate potrebbero liberarsi a zero. Bonaventura, Duncan, Castrovilli. Il primo non ha raggiunto il 70% delle presenze totali in stagione, clausola fissata nel suo contratto che avrebbe fatto scattare in automatico il prolungamento fino al 2025. Non convocato dal ct Luciano Spalletti per i prossimi Europei, adesso Jack valuta quel che potrà essere il suo futuro: 35 anni da compiere, uno dei leader all'interno dello spogliatoio e con la volontà di continuare a giocare fino ai quarant'anni. Il mercato che attende la dirigenza sarà davvero intenso. Una sorta di mini rivoluzione. Senza dimenticare quei giocatori di ritorno dai vari prestiti che nel corso del ritiro estivo. Lo riporta La Repubblica

Redazione VN
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Chiesa

Anche Pelè si inchinò alla Fiorentina di Montuori e Hamrin il 3 giugno 1960

Nelle due gare che il Santos di Pelé disputò a Firenze contro la Fiorentina conseguì una sconfitta ed un pareggio. "O'Rey" riuscì, comunque, a regalare alcune giocate del suo straordinario repertorio

Tre volte a Firenze, ma in campo "solo" due

Dopo aver dovuto rinunciare a scendere in campo con la nazionale brasiliana a Firenze il 29 maggio 1958 (in occasione dell'amichevole vinta contro la Fiorentina per 4-0, nella gara che segnò il congedo definitivo di Julinho dal pubblico fiorentino) a causa di un infortunio, Pelé, col Santos, riuscì successivamente ad affrontare la formazione gigliata in altre due occasioni e sempre al "Comunale" di Campo di Marte. La prima, da campione del mondo, il 3 giugno 1960, la seconda il 27 giugno 1967. In entrambe le gare i brasiliani si misero in luce, oltre che per le tradizionali "giocate", per il gioco duro e decisamente falloso, al punto che il carattere "amichevole" delle partite andò completamente a farsi benedire. Non solo. In entrambe le gare il Santos di Pelé venne abbastanza dominato dai viola che si imposero per 3-0 nel 1960, per poi pareggiare 1-1 nel 1967.

Tris viola nel 1960. Pelé ci prova fino alla fine

Nell'amichevole del 3 giugno 1960 i viola vice campioni d'Italia, grazie anche ad una solida difesa in cui si misero in luce Sarti ed il giovane Gonfiantini, offrirono un'ottima prestazione di fronte al proprio pubblico. Da evidenziare il fatto che, solo 2 giorni dopo, la squadra di Carniglia avrebbe ricevuto la visita del Genoa nell'ultima gara di campionato (vinta poi per 2-0 con doppietta di Hamrin). Dopo essere andata al riposo sull'1-0 grazie ad un gol di Montuori (e ad un palo colpito da Pelé nei minuti iniziali), la Fiorentina raddoppiò e triplicò nella ripresa con Lojacono e Petris, dopo che la squadra paulista era rimasta in campo con 9 giocatori a causa delle espulsioni di Getulio (fallo di frustrazione su Montuori che lo aveva ridicolizzato per l'ennesima volta) e di Mengalvio, che, per "ravvivare" la serata storta della propria squadra, vide bene di aggredire l'arbitro proprio mentre stava buttando fuori il compagno di squadra! Nei minuti finali Pelé non si diede per vinto e provò a realizzare il gol della "bandiera" con un tiro da 40 metri che si infranse sotto la traversa per poi cadere a ridosso della linea di porta. Per i brasiliani era gol, ma non per l'arbitro Jonni (già, proprio quello della sciagurata direzione di Genoa-Fiorentina 3-1 nell'ultima giornata del campionato 1995-56...).

Il "carneade" Badari rovina festa e rivincita a Pelé nel 1967

Sette anni dopo, esattamente il 27 giugno 1967, il Santos di Pelé affrontò nuovamente la Fiorentina al "Comunale" nella prima delle tre gare valide per il torneo "Città di Roma", a cui presero parte Fiorentina, Santos e Roma. Quel Santos era reduce da una tournée di 11 gare amichevoli in cui aveva conseguito 9 successi e 2 pareggi, e restare imbattuto anche contro la Fiorentina "Yé-Yé" di Chiappella (in cui erano, però, assenti Merlo e Chiarugi) avrebbe rappresentato una piccola impresa per la squadra paulista. Davanti ad oltre 40.000 spettatori fu spettacolo di calcio e di... calci. Rispettando la tradizione, infatti, i giocatori del Santos non si risparmiarono agonisticamente parlando, favorendo, così, il gioco duro. Lo stesso Pelé venne "alle mani" con Brugnera poco prima dell'intervallo. Ebbene sì, roba da non credere, il bomber Mario Brugnera contro O'Rey!  Il marcatore scelto da "Beppone" per marcare Pelé era Pirovano, ma Chiappella aveva richiesto un discreto sacrificio al centravanti viola in fase di ripiegamento, chiedendo di raddoppiare proprio sul numero 10 in maglia bianca, e Brugnera rispettò fedelmente le consegne, al punto che Pelé stesso venne condizionato da queste asfissianti marcature. Nella ripresa Pelé riuscì, comunque, a sfoderare alcune giocate degne del suo nome, ma un palo e Superchi (subentrato ad Albertosi) gli negarono il gol. A far da contralto a Pelé (e alle sue giocate) nelle file viola ci pensò Alessio Badari da Luzzara, giovane centrocampista in "prova" dalla Reggiana. Il promettente emiliano (che, però, non ebbe un futuro in maglia gigliata) subentrò a Bertini nella ripresa e resse bene la linea avanzata del centrocampo viola insieme a De Sisti. Contestualmente all'entrata in campo di Badari restò, però, negli spogliatoi il capitano e bomber viola Kurt Hamrin sostituito da Manservisi. Gli spettatori del "Comunale" non sapevano che quella gara avrebbe rappresentato l'ultimo... volo dell'uccellino svedese sulla fascia destra del terreno di Campo di Marte con la maglia viola numero 7.  Nell'ultimo quarto d'ora di gara successe di tutto. Pelé ubriacò i difensori gigliati che superò come birilli prima di essere steso in area di rigore. L'arbitro Monti indicò il rigore, ma, prima della realizzazione di Carlos Alberto, Toninho sferrò improvvisamente un colpo in faccia a Rogora. Il terzino viola volò per terra e il centravanti paulista, giustamente espulso, volò... negli spogliatoi. Dal dischetto il "Capo del Tri" (capitano dei verdeoro campioni del Mondo 3 anni dopo in Messico) portò in vantaggio il Santos. La Fiorentina non si disunì e, grazie ad un assist di De Sisti (un altro dei futuri protagonisti al mondiale messicano insieme ad Albertosi e Bertini), il "carneade" Badari riuscì ad infilare il portiere avversario con una sassata di destro dal limite. Per Pelé, anche in questo caso, la Fiorentina rappresentò un ostacolo insormontabile. Riposa in pace leggenda.

Roberto Vinciguerra
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Chiesa

Ferrara: "La Fiorentina farà un salto in avanti o si parlerà ancora di stadio?"

Benedetto Ferrara, commenta la vittoria della Fiorentina contro l'Atalanta. Ecco le sue parole sulla Nazione

Benedetto Ferrara, commenta la vittoria della Fiorentina contro l'Atalanta. Ecco le sue parole sulla Nazione:

    Partite inutili, vittorie inutili. Questa non è stata una stagione disastrosa, è stato però un passaggio fatto di illusioni e delusioni. La finale non giocata di Atene è una ferita profonda, un gennaio di mercato al gran risparmio è stato il prologo a un 2024 faticoso e privo di soddisfazioni. Tutti ci aspettiamo di capire cosa accadrà adesso. Oltre alla solite e inevitabili voci di cessione della società, ci si chiede cosa abbia intenzione di fare la coppia Pradè-Ferrari, ai quali di aggiungerà Goretti come direttore sportivo. Galliani ha raccomandato Palladino, e probabilmente andrà così. Ma non è il nome dell'allenatore a spiegarci qualcosa, visto che non si chiama Klopp o Sarri. E' l'obiettivo stabilito che interessa ai tifosi. Intanto c'è una squadra da rifondare. Si deciderà di fare un passo avanti o di continuare a galleggiare lì dove la Fiorentina galleggia da tre anni? Oppure, speriamo di no, si parlerà ancora di stadio come scusa per volare bassi? Domani tutto sarà più chiaro. Forse.

Redazione VN
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