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Restyling del Franchi. Riparte il progetto

Started by Chiesa, 14/08/11, 20:49

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Chiesa

Franchi, futuro incerto. Palazzo Vecchio chiede aiuto a Roma

Oggi l'incontro con l'archistar Fuksas, ma il nodo resta: cosa ne sarà del Franchi quando non ci sarà più la Fiorentina?

Sulle pagine del Corriere Fiorentino trova nuovamente spazio la questione relativa al Franchi. L'assessore all'urbanistica del Comune di Firenze Cecilia Del Re e le sue dichiarazioni sono in linea con quelle dell'archistar Massimiliano Fuksas (che incontrerà oggi): "Se la soprintendenza aprisse maggiormente... Ma con l'unica soluzione prospettata sulle curve, quella di costruirle più vicine ma su quelle attuali non abbattendole, la Fiorentina non è disponibile a investire".

La Fiorentina infatti vuole un nuovo stadio, moderno, che sta rendendo vane le discussioni in corso tra l'amministrazione, il presidente del Quartiere 2 e la Soprintendenza. Il nodo però resta, cosa ne sarà del Franchi? Senza Fiorentina, rischia di fare la fine dello stadio Flaminio a Roma, ormai a rischio crollo. Del Re chiede un finanziamento al governo per la manutenzione dell'impianto e un progetto operativo realizzato in sei mesi attraverso un concorso di progettazione internazionale che terrà conto proprio delle richieste dei cittadini.

Redazione VN
- AMORE MIO - LA LUCE DEL MATTINO

Chiesa

Fuksas: "Ristrutturare il Franchi è fattibile. Il mio progetto? DV poco motivati"

Le parole dell'archistar che è intervenuto per parlare del possibile restyling del Franchi

Presente al teatro della Pergola di Firenze per il primo incontro dell'iniziativa "Dialoghi sul rispetto, sulla scia dei giorni", il celebre architetto Massimiliano Fuksas (che fu chiamato dai Della Valle per il progetto relativo al nuovo stadio, progetto presentato nel 2008 ma mai realizzato) ha rilasciato queste dichiarazioni:

    In Italia c'è poca capacità nel programmare. Dopo tanti anni di esperienza ho notato che gli altri sembrano lenti ma poi vanno veloci, noi italiani sembriamo veloci ma poi ci fermiamo, proprio per le lacune organizzative e nella programmazione. Il mio progetto per un nuovo stadio a Firenze? Risale a tanti fa. Per fare un progetto servono 3 componenti: un buon cliente (e non è facile trovarlo), un buon costruttore (idem) e un architetto. Forse da parte dei Della Valle non c'era tutta questa voglia di arrivare in fondo, in quel periodo Firenze aveva problemi più importanti e altre priorità. Lo stadio Flaminio di Roma ha lo stesso progettista del Franchi, Nervi. Sembra un'analogia terribile ma spero che il Franchi non faccia la fine del Flaminio. Mettere le mani sul Franchi è fattibile. Quando non si sa a chi dare la colpa spesso viene data all'architetto o alla soprintendenza mentre la responsabilità è di tutti. Casamonti? È un ottimo architetto. L'ultimo contatto avuto con i Della Valle? Un incontro casuale durante un mio viaggio a Marrakech ma non parlammo. Commisso? Non lo conosco. Ma una volta ho sfiorato Pallotta a Roma e gli ho detto "Lo stadio nuovo a Roma non si farà mai", in compenso ci sono tante denunce e processi, speriamo che a Firenze non avvenga la stessa cosa. Tutto però fa ben sperare, serve dare fiducia alla nuova proprietà".

Alessandro Guetta
@AleGuetta93
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Chiesa

M. Nervi: "Giocare nel Franchi un onore, serve umiltà. Rischio degrado? Nullo, e vi spiego perché"

Le parole del nipote dell'autore del progetto per lo stadio della Fiorentina

Marco Nervi, ingegnere, nipote di Pier Luigi, ha difeso sulle colonne del Corriere Fiorentino l'opera del nonno, schierandosi idealmente da Bruxelles al fianco della Soprintendenza nel voler preservare le curve dell'impianto. "Il Berta (primo nome del Franchi) è una delle opere più importanti del Novecento, presente anche nella filigrana dei nostri passaporti". Nervi prosegue sostenendo che nel 1990 fu commesso un errore: togliere allo stadio la sua vocazione polivalente, rendendolo solo un impianto di calcio. "Assurdo che oggi per qualcuno le curve siano un problema, non può esserne fatto uno spezzatino".

E il rischio "cattedrale nel deserto"? Pressoché nullo, se si riporta lo stadio a com'era prima del 1990, facendone, oltre che un monumento unico per la storia del Novecento, anche un polo sportivo e culturale per il quartiere. "Prima riconosciamo il valore del monumento, poi pensiamo a come valorizzarlo"; gli esempi, come l'Olympiastadion di Monaco, non mancano e possono insegnare.

La Fiorentina, secondo Nervi, non dovrebbe lasciare il Franchi, ma essere onorata di giocare in un tale monumento. "Serve umiltà, il sindaco dovrebbe farlo capire".

Redazione VN
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Chiesa

Che ne sarà del Franchi? La sinistra chiede un confronto

Intanto la petizione dei residenti raggiunge quota 2mila firme

Al partito di chi si oppone allo spostamento della Fiorentina alla Mercafir (già 2mila le firme del comitato di residenti "Salviamo il Franchi"), si aggiunge Sinistra Italiana Firenze. Lo si legge sul Corriere Fiorentino. Ecco cosa scrive Sinistra Italiana:

    La maggioranza sta riuscendo a scrivere un'altra pagina di pessima amministrazione pubblica: dopo aver fatto ponti d'oro ai Della Valle per anni senza ottenere niente, ci riprovano ora con Commisso, abdicando al ruolo di controparte nel dialogo tra pubblico e privato. No alla riqualificazione del Franchi? Un'ipotesi caldeggiata da molti in città, proprietà viola compresa, con l'amministrazione che ha assecondato un progetto destinato a bocciatura sicura solo per rispostare la Mercafir. Non deve una specializzazione in beni architettonici per sapere che la demolizione, anche parziale, di un bel vincolato non è fattibile. Forse era comodo dimenticarsene per scaricare la responsabilità sulla Soprintendenza? Serve un reale percorso che individui una programmazione sul futuro del Franchi. La Fiorentina e la città hanno diritto a uno stadio dignitoso dove guardare le partite e vedere un concerto, ma senza abbandonare il Franchi a sé stesso il Franchi e il rione di Campo di Marte. Crediamo che si debba da subito apre un reale tavolo di confronto con tutti gli interlocutori pubblici e privati, mentre fino ad ora ci sembra di aver assistito più a task force interne al Comune, utili ad uscire sui giornali.

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Chiesa

Arch. Casamonti: "Stadio Tirana? Tempi impensabili in Italia"

Parla l'architetto Marco casamonti che curerà il centro sportivo della Fiorentina a Bagno a Ripoli

L'architetto Marco Casamonti che curerà la realizzazione del centro sportivo della Fiorentina a Bagno a Ripoli e che ha inaugurato, domenica, il nuovo stadio della nazionale albanese a Tirana,  ha parlato a Radio Bruno Toscana:

    Il Franchi è una grande opera di architettura, per alcuni aspetti eccezionali è un monumento contemporaneo, ma non è uno stadio confortevole per il calcio di oggi. Non esistono opere intangibili, ma che devono essere migliorate. A Tirana abbiamo costruito lo stadio in 3 anni: lo abbiamo progettato, abbiamo avuto le autorizzazioni e lo abbiamo realizzato in questo arco di tempo. Tempi impensabili in Italia. A Udine abbiamo lavorato sul vecchio stadio. La via maestra è costruire stadi nuovi sulle ceneri di quello già esistente. In questo modo si hanno risparmi e comodità. Lo stadio di Tirana è vissuto 24 ore al giorno. Il centro sportivo? Non riesco a essere distaccato, anche se dovrei esserlo per motivi di lavoro. lavorare per la Fiorentina mi dà uno stress superiore. E' bello lavorare con Commisso, è una persona seria. Non ci poteva esser miglior proprietà per i tifosi viola. Sul centro sportivo la proprietà ha dimostrato serietà: hanno trovato il terreno e fatto il progetto, in soli cinque mesi.

Redazione VN
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Chiesa

Futuro Franchi, Nardella annuncia: "Pronto un progetto di riqualificazione"

Avviata dalla Soprintendenza la "procedura di vincolo" dell'Artemio Franchi. La soddisfazione del Sindaco: "Renderemo lo stadio funzionale per più attività"

Nuovi aggiornamenti sulla questione stadio ed in particolare futuro dell'Artemio Franchi. "La prossima settimana dovremo avviare formalmente la procedura di vincolo" ha detto stamattina Andrea Pessina, Soprintendente per la città metropolitana di Firenze. "È un fatto positivo" il commento di Dario Nardella che ha aggiunto: "La decisione della Soprintendenza permetterà di fare chiarezza una volta per tutte su quali interventi si possano o non si possano fare sul Franchi, mettendo a tacere una polemica infondata e inutile. Qualunque sia la decisione della Soprintendenza, già da ora confermo che il Comune porterà avanti, da solo o con l'intervento di privati, un progetto di riqualificazione che renda lo stadio più funzionale per ogni tipo di attività compatibile" le parole riportate dal Sito di Firenze. 

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Chiesa

FdI: "Speriamo che il Franchi non diventi una cattedrale nel deserto"

La reazione del capogruppo di Fratelli d'Italia a Palazzo Vecchio Alessandro Draghi

"Oggi mentre si votava la variante urbanistica dell'area Mercafir, in vista della costruzione del nuovo stadio della Fiorentina, ho presentato alcuni atti che ponevano attenzione sulla ridestinazione del vecchio Artemio Franchi – dichiara il capogruppo di Fratelli d'Italia Alessandro Draghi – affinché non diventi l'ennesima cattedrale nel deserto e una raccomandazione a valutare l'impatto sul traffico del nuovo stadio in zona Novoli; l'area della Mercafir sarà in grado di sopportare le partite serali di campionato e mi auguro di coppa? Il partito democratico al governo della città ha realizzato una tramvia che non passa di fronte allo stadio e ha promesso una stazione ferroviaria che sarà costruita alle "calende greche" cioè chissà quando. È naturale pensare che i veicoli dei tifosi all'uscita di una partita serale vadano ad incrociarsi con i camion che vanno a scaricare alla Mercafir".
"Nardella – conclude l'esponente di destra – dopo che si è fatto abbindolare dai fratelli Della Valle per anni, ha strumentalizzato e preso in giro Firenze e i fiorentini; la giunta non ha una rotta chiara ma naviga a vista. In questo caso la politica faccia un passo indietro e lasci decidere a Commisso dove fare lo stadio, sia messo in condizione di non scappare a Campi Bisenzio e il Comune pensi alle soluzioni conseguenti".

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Chiesa

Franchi, restyling bocciato. No della Soprintendenza, ma si deve intervenire per... conservare

Niente restyling, sì alla conservazione di un impianto in condizioni "critiche"

Il restyling del Franchi "non si può fare". Come si legge su La Nazione è arrivato informalmente il no della Soprintendenza al progetto firmato Casamonti. Nella relazione di 15 pagine stilata da Paola Ricco e Valerio Tesi, non viene reso esplicito il niet sulle modifiche alle curve che risultano gli elementi architettonici maggiormente deteriorati. Ma allo stesso tempo la risposta negativa si evince dal fatto che «la Soprintendenza non ritiene possibile demolire in maniera estesa le curve, in quanto parte integrante del monumento». Il Franchi resta comunque un progetto di cantiere, da rendere maggiormente fruibile e da risanare per proteggerlo dall'usura del tempo. Il quotidiano specifica dunque che la relazione non indica nello specifico dove si può agire, ma sancisce il valore culturale della struttura nel suo insieme. Si deve agire, perché l'impianto ha bisogno di cure.

Redazione VN
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