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La settimana con Lazio (16-22.09)

Started by Chiesa, 16/09/24, 17:49

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Chiesa

#16
La moViola: Sacchi bene, nessun episodio dubbio in Atalanta-Fiorentina

La moviola di Atalanta-Fiorentina

La Gazzetta dello Sport e il Corriere dello Sport analizza la prestazione dell'arbitro Sacchi in Atalanta-Fiorentina. Ecco i vari voti:

LA GAZZETTA DELLO SPORT 6,5: Nessun episodio contestato in un match veloce che Sacchi dirige con attenzione e precisione. Giusti i 5 cartellini gialli estratti dall'arbitro di Macerata: per Bove (entra in ritardo scivolata su Ederson); per Hien e Zappacosta (trattenute evidenti su Bove e Dodo); per Mandragora che tenta il rinvio ma rifila un calcione a Ederson e per Richardson che sbaglia un passaggio - intercettato da Brescianini - e impedisce la ripartenza del nerazzurro con un fallo di ostruzione.

IL CORRIERE DELLO SPORT 6: Partita ricca di colpi di scena, con risultato in bilico, ma tenuta senza grandi affanni da Sacchi, che si conferma in fiducia. Forse qualcosa sul disciplinare potrebbe essere migliorato (Kolasinac, ad esempio, avrebbe meritato almeno un cartellino), di positivo c'è di non averla complicata, pur avendo fischiato tanto (31 falli, la media attuale in A è di 25,17) e ammonito 5 giocatori (media 3.89). Si lamentano entrambi, più Biraghi che Retegui in realtà: tutti e due i giocatori si tengono per la maglia all'altezza del petto, l'atalantino sterza verso l'area e poi finisce la sua corsa sbilanciato. Ovviamente nessun rigore, il capitano viola avrebbe voluto un fallo a favore, Sacchi fa proseguire senza provvedimenti e fa bene. Regolare il primo gol della Fiorentina, realizzato da Martinez Quarta: sul cross di Mandragora, è in gioco Gosens, poi arriva l'argentino che calcia verso la porta: il check è stato sull'eventuale contatto con Ederson che cercava l'anticipo sul pallone, tutto regolare. Tutto buono anche nell'azione del gol di Kean: al momento del cross ancora di Mandragora, sia l'attaccante azzurro, sia Gosens sono tenuti in gioco da Ruggeri, ultimo difendente nerazzurro.

Redazione VN
- AMORE MIO - LA LUCE DEL MATTINO

Chiesa

La fase difensiva, la difesa di... Palladino e il cappellino di Kean

Le pagelle a tutto tondo di Atalanta-Fiorentina: la difesa della difesa, il cappellino e i dribbling di Lookman

4 alla fase difensiva (3 per le palle aeree). Funziona poco un po' tutto dalle parti di De Gea (o Terracciano), ma una cosa imbarazza particolarmente. La fragilità sulle palle alte. I primi due gol dell'Atalanta evidenziano errori di posizionamento ma anche di pura marcatura: De Katelaere, ad esempio, non può staccare indisturbato.

4,5 alle parole di Palladino sulla fase difensiva. Eppure per il tecnico viola le cose in retroguardia non vanno male. Mah. Ci eravamo abituati alla sua sincerità in estate quando chiedeva rinforzi sul mercato. Adesso però parla di miglior partita della sua gestione quando la Fiorentina ha giocato di fatto solo un tempo e, appunto, di una difesa in crescita. C'è da essere d'accordo solo quando dice che i suoi hanno bisogno di tempo. Resta da capire quanto ne concederanno a lui.

7 allo stadio di Bergamo. L'ammirazione del dg Ferrari nelle interviste del pre-partita pare autentica. Il Gewiss Stadium è un autentico gioiellino. La famigllia Percassi ha investito 100 milioni. In attesa di capire che cosa ne sarà della ristrutturazione del Franchi, resta il rammarico per i soldi che comunque Rocco Commisso ormai non metterà più per l'impianto viola.

7.5 al cappellino che indossa Kean. Meno male che c'è Moise. E' la vera nota lieta del difficile inizio di stagione viola. Il quarto gol consecutivo – Nazionale compresa – è festeggiato in modo particolare, indossando quel copricapo che gli passa uno dei mille tifosi viola giunti a Bergamo. Ma il marchio di fabbrica della sua esultanza ormai è il passo di danza. E allora "Balla Kean, balla".

8 alle finte di Lookman. Mamma mia che giocatore. Dopo aver vinto praticamente da solo la finale di Europa League dello scorso anno, ha ricominciato alla grande. I suoi ghirigori, i difensori viola li sogneranno per giorni. Il gol del definitivo 3-2, poi, è un autentico gioiello. Uno con la sua classe da queste parti non si vede da tempo. A meno che Gudmundsson....

Il ViolAutore
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Chiesa

Attenzione, solidità e personalità: ciò che manca alla difesa della Fiorentina

Gli aspetti negativi della difesa di Palladino

La Fiorentina mostra problemi di personalità, attenzione e solidità. Nonostante fosse in vantaggio 1-0, in soli 21 secondi ha trasformato un calcio d'angolo a favore in un gol subito. Poco prima dell'intervallo, in 74 secondi, ha concesso due gol che hanno permesso all'Atalanta di ribaltare il risultato, subendo reti in modi diversi: un colpo di testa su contropiede, un altro su calcio piazzato, e il 3-2 causato da un errore di Dodô.

La difesa non è ancora solida, con giocatori come Dodô, Biraghi, Ranieri e Quarta che sembrano già parte di una gerarchia rigida. Palladino dovrà lavorare molto sulla difesa in vista del prossimo incontro contro la Lazio. Lo riporta il Corriere Fiorentino.

Redazione VN
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Chiesa

Cecchi: "Fiorentina, problema di piano tecnico? Sarebbe un grosso guaio"

Cecchi: "La speranza è che il problema sia tattico, che si tratti di registrare e metabolizzare un sistema di gioco del tutto nuovo. Perché se il problema fosse la caratura tecnica dei difensori in rosa, sarebbe davvero un guaio grosso"

Stefano Cecchi, sulle pagine della Nazione, ha commentato la sconfitta della Fiorentina sul campo dell'Atalanta. Ecco le sue parole:

    Con i grandi attacchi si vincono le partite, con le grandi difese i campionati, recita un vecchio motto calcistico. Al quale potremmo aggiungere: con le pessime difese si perdono partite vinte, riassumendo così quanto accaduto alla Fiorentina. Una squadra che per 44 minuti aveva finalmente messo in mostra una propria fisionomia, di ripartenze in verticale e agilità. Niente di trascendentale ma qualcosa di identitario, fino a quei tre sciagurati minuti finali del primo tempo che hanno polverizzato ogni velleità di riscatto. Lasciandoci con un dato statistico che inquieta: in 6 partite nemmeno impossibili la Fiorentina ha già incassato 10 gol, molti dei quali per propria clamorosa colpa. La speranza è che il problema sia tattico, che si tratti di registrare e metabolizzare un sistema di gioco del tutto nuovo. Perché se il problema fosse la caratura tecnica dei difensori in rosa, sarebbe davvero un guaio grosso per una squadra che coltivava ben altre ambizioni fino alle 14,59 di ieri.

Redazione VN
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Chiesa

Palladino e il lavoro durante la sosta: quando si vedranno i risultatiu

La mancanza di equilibrio è evidente, soprattuto in difesa. Adesso Palladino dovrà far vedere il lavoro fatto nella sosta

Una sosta a raccontare del duro lavoro in fase difensiva, di meccanismi da perfezionare e affinare per poi ritrovarsi sotto dopo un primo tempo giocato col piglio giusto e a tratti meglio dell'Atalanta. C'è da dire che se la Fiorentina intriga dal centrocampo in su, e merito è anche di una mediana infoltita da Palladino che si mostra a cinque con Dodò e Gosens larghi e gli interni Mandragora, Cataldi e Bove, ma le due settimane di allenamenti intensi hanno restituito le stesse criticità dalla mediana in giù. Come è possibile ritrovarsi sotto dopo un primo tempo del genere?

I punti interrogativi
 
Pongracic in panchina coi suoi 15 milioni di euro spesi in estate ed entrato soltanto nel finale, Biraghi adattato ancora una volta come terzo di sinistra, Ranieri che si fa anticipare con una facilità disarmante. Un cross, una punizione, un'azione personale. Ogni avanzata avversaria rappresenta un brivido, un rischio, la sensazione di poter incassare. Arriva così la prima sconfitta stagionale, quella che certifica una distanza ancora ampia con l'Atalanta. «C'è rammarico - commenta invece alla fine Palladino - ma è stata la nostra prestazione migliore. Questa partita ci aiuterà a crescere». Di sicuro, gare così dovranno servire come monito per non commettere più errori del genere. Specie in difesa. Lo scrive La Repubblica

Redazione VN
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Chiesa

Polverosi: "Ranieri centrale per far giocare Biraghi. Sarà un po' frastornato?"

Polverosi: "E poi, per cortesia, ma quanto ci vuole a capire che Ikoné non è da questi livelli? Tutte le volte che Italiano prima e Palladino adesso lo hanno fatto giocare dall'inizio o in corsa il risultato è sempre stato lo stesso. Zero"

Alberto Polverosi, sulle pagine del Corriere dello Sport, ha commentato la sfida tra Atalanta e Fiorentina. Ecco un sunto delle sue parole relative alla prestazione e al ruolo di Ranieri.

    Ranieri è coinvolto in tutt'e tre i gol, ma vediamo un attimo come lo hanno trasformato e non certo aiutato in questi anni: a Salerno era l'esterno di sinistra del centrocampo a cinque, a Firenze è rimasto come difensore di centrosinistra in una linea a quattro, con Palladino è diventato terzo difensore di sinistra in una linea a tre e ora centrale per consentire a Biraghi, il capitano, di giocare in una posizione a lui più congeniale (si fa per dire), cioè sul centrosinistra. Sarà un po' frastornato? Adesso l'alternativa a disposizione dell'allenatore è il ritorno alla difesa a quattro, quella che Vincenzo Italiano, come fa a Bologna, tiene altissima. Magari Palladino la può abbassare un po', ma se il primo tentativo di cambiamento è andato male, deve provare il secondo, perché ancora non ci siamo.

Redazione VN
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Chiesa

Le pagelle in rima: Quarta e Kean in cattedra, Bove alunno

Le pagelle in rima del nostro giovane collaboratore

Al primo giorno di scuola la viola parte concentrata

Inizio perfetto come a colazione pane e cioccolata

Nelle prime ore di lezione l'intera classe appare attenta

Il gol del Chino è un classico come di un noto politico il "mi consenta"

Per mettersi in mostra Kean si mette in prima fila

Cruciale come di notte al buio lo è la pila

Robin Gosens di banco ne è il suo compagno

Vuol passare alla storia come a Roma Carlo Magno

Bove è invece quell'alunno che interviene spesso

Fastidioso per la Dea come del sole negli occhi ne è il riflesso

Poco prima dell' intervallo però Lookman bussò alla porta

Distrazione fatale per i viola ne fu' la sua torta

Gigliati distratti anche dopo il suono della campanella

Di un cielo cupo De Gea nella ripresa ne fu l'unica stella

Il discorso alla classe del preside Commisso par che non sia bastato

Con il passar del tempo la viola si è sciolta al sole come un gelato

Gelato che al Franchi speriam prenda forma grazie ad un gusto islandese

Importante come oggi sarebbe saper l'inglese

Importante come del tifo ne sarà il supporto

Per trasformar un prato fiorito ciò che ora è un arido orto

Lorenzo Mazzanti
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Chiesa

Ferrara: "Difesa un buco nero. E con CR Sottil e Indovè Ikonè..."

Ferrara: "Ora che c'è il centravanti c'è da mettere a punto tutto il resto. Anche per la costruzione del carattere, perché se vai in vantaggio due volte e poi ti fai schiantare senza reagire ti viene da pensare che la testa ancora non c'è"

Benedetto Ferrara, sulla pagina della Nazione, si sofferma sulla sconfitta della Fiorentina contro l'Atalanta. Ecco le sue parole:

    Per quasi tutto il primo tempo la Fiorentina ci ha illuso. Modulo nuovo, controllo del centrocampo e un centravanti ispiratissimo. In quel "quasi" però c'è il buco nero di questa squadra fragile dal punto di vista emotivo e da quello difensivo, là dove un trio improbabile per fisico e tecnica si è arreso alzando bandiera bianca. Bandiera che è rimasta a svolazzare al vento per tutta la ripresa. Quando poi sono entrati Cristiano Ronaldo Sottil e Indovè Ikonè il buco nero si è allargato e l'illusione è diventata amara realtà. Nessun giudizio definitivo, nonostante i tre punti in quattro partite non rendano felice nessuno. Non è il caso di inferire ma solo di lavorare e di riflettere. Ora che c'è il centravanti c'è da mettere a punto tutto il resto. Anche per la costruzione del carattere, perché se vai in vantaggio due volte e poi ti fai schiantare senza reagire ti viene da pensare che la testa ancora non c'è.

Redazione VN
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