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Tutti commenti dopo la gara vs Lazio

Started by Chiesa, 22/09/24, 18:11

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Chiesa

Gudmundsson: "Mentalmente ero pronto il giorno 1, non potevo cominciare meglio"
Albert Gudmundsson, decisivo in soli 45 minuti in Fiorentina-Lazio con una doppietta su rigore, ha parlato a Dazn: "Non era una partita facile, ma non poteva andare meglio, sono contento per la doppietta e per la vittoria. A livello mentale ero pronto il giorno che sono arrivato, ho lavorato tanto per rimettermi in pari coi compagni fisicamente".

Palladino: "Gudmundsson lo aspettavamo a braccia aperte. Rimonta da uomini"
Il tecnico della Fiorentina Raffaele Palladino ha parlato a Dazn dopo la vittoria in rimonta sulla Lazio: "Nel primo tempo potevamo andare noi in vantaggio, sembrava maledetta e poi siamo andati sotto, solo dei grandi uomini potevano ribaltarla. Abbiamo cambiato sistema, chi è entrato è stato bravo e ce l'abbiamo fatta. Nel primo tempo eravamo timorosi, a calcio si gioca con coraggio ed è compito mio migliorare questo aspetto. Dedico questa vittoria al nostro presidente e ai tifosi".

Discorso al fischio finale
"Di solito a fine gara non parlo e rivederci il giorno della ripresa. Ma noi la cercavamo questa vittoria, i ragazzi sono stati incredibili nonostante i risultati non siano arrivati. C'era un po' di amarezza ultimamente ma questo gruppo è competitivo e vuole vincere. Il mercato strano, il fatto di aver avuto una squadra al completo solo da quindici giorni sono fattori da considerare. Questa partita ci servirà tanto da lezione, sono sicuro che arriveranno i risultati importanti".

Gudmundsson
"Albert lo aspettavamo a braccia aperte. Sappiamo che è un campione, ha grande personalità e talento. È entrato in un momento dove gli spazi erano più aperti e l'abbiamo messo in condizione di far bene. Io aspetto anche quelli che oggi erano in panchina e si allenano con impegno. Dobbiamo diventare forti singolarmente ed essere una squadra solida".

Bove: "Gioco dove vuole il mister. Addio? Le società pensano ai loro interessi"
Edoardo Bove, centrocampista della Fiorentina, ha parlato dalla pancia del Franchi dopo Fiorentina-Lazio. Ecco le sue parole: "Ringrazio il mister per le belle parole. Per me la responsabilità è una cosa positiva, avere una buona pressione ti porta a far meglio. L'ambizione dei tifosi e della piazza ti porterà a fare meglio. Oggi gli episodi ci hanno premiato, dopo un primo tempo con poca fiducia. Abbiamo portato a casa una grande partita. Dovevamo liberare la mente. Qui ci sono tanti ragazzi nuovi e alcuni meccanismi vanno imparati a memoria. Secondo me ci vuole più di coraggio e spensieratezza, che non deve arrivare solo quando sei sotto. In Serie A non è mai facile ribaltare il risultato, l'atmosfera del Franchi ci ha aiutati. Il mio ruolo? Mi piace giocare da mezzala in un centrocampo a tre o a due. Anche il ruolo che mi sta facendo fare il mister sulla trequarti è più divertente, puoi fare più gol. Io mi metto a disposizione del mister. Il mio addio? Non è vero che non ci siamo riusciti a imporsi. Quando vai via da una squadra, quello che lasci è la cosa più importante. Guardate Cataldi. Ci sono stato insieme di più in questo periodo. Abbiamo avuto un distacco dalla nostra gioventù, ma mi voglio soffermare su quello che abbiamo lasciato. Adesso non ci sono più bandiere, con delle società che guardano solo ai propri interessi. Ma non importa, adesso sto bene a Firenze. Non fare punti oggi sarebbe stato un problema. C'è ancora da migliorare, lo sappiamo ma sono due settimane che ci lavoriamo".

Kean: "Che orgoglio, adesso Gudmundsson ci paga una cena"
Moise Kean, attaccante della Fiorentina, ha parlato a Dazn dopo la vittoria in rimonta sulla Lazio. Nessun gol dopo un grande avvio di stagione, ma sempre la sensazione di poter essere molto pericoloso: "Mancava la vittoria e l'abbiamo ottenuta di gruppo, sono veramente orgoglioso. Siamo un buon gruppo, i risultati si vedono e la squadra mi sta aiutando tanto. Adesso Gudmundsson ci offre una cena? Sì, sì..."

Palladino/2: "Pronti per il 4-2-3-1. Qui sto crescendo, più che a Monza"
Raffaele Palladino, allenatore della Fiorentina, è intervenuto in sala stampa. Ecco le sue parole dalla pancia del Franchi: "Oggi ci siamo tolti un peso. La aspettavamo questa vittoria, arrivata in un modo difficile e complicata. Abbiamo avuto tante occasioni, sembrava maledetta ma mi è piaciuto lo spirito di questa squadra. Ho un grande gruppo e dei grandi uomini e oggi l'abbiamo capito. Dedichiamo questa vittoria a Commisso e ai tifosi. Il modulo? Non sono un allenatore che battezza un sistema di gioco e va dritto su quello. Ho dei giocatori che possono giocare a tre o a quattro. Io lavoro con la squadra al completo solo da due settimane, non dimentichiamolo. Nel primo tempo siamo stati timorosi, va bene sbagliare ma serve più coraggio. Gudmundsson? Noi Albert lo aspettavamo a braccia aperte. Non giocava da maggio e ha avuto qualche problema fisico. Da quando rientrato abbiamo lavorato duro. Non mi aspettavo questo impatto dal punto di vista offensivo, ma il merito è anche della squadra. Con il lavoro settimanale sceglierò i giocatori. Chi si impegna e dimostra voglia, giocherà. Io scelgo i primi 11 ma non significa che quelli sono i titolari. Non esistono titolari o riserve, qui esiste solo la Fiorentina. Sul rigore? Anche io avevo voglia di tirarlo (ride ndr). Non c'è una gerarchia, sono stato un ex calciatore e so che significa. Gud e Kean li battono bene, ma anche Mandragora. Magari avere tanti rigori. Emozioni? A fine primo tempo ho solo detto alla squadra di avere più coraggio, non mi piacciono le vie di mezzo. Abbiamo cambiato e con il 4-2-3-1 abbiamo fatto meglio. Sulla mia crescita personale posso dire che si cresce nelle difficoltà e lo sto facendo, molto meglio rispetto a Monza. Bove? E' un ragazzo intelligente, può giocare in tutti i ruoli del centrocampo".

Rigorista Fiorentina: Gudmundsson o Kean? La risposta di Palladino
Al termine della partita vinta contro la Lazio, l'allenatore della Fiorentina, Raffaele Palladino, ha parlato in conferenza stampa della questione rigoristi in casa viola. Le sue parole: "Anche io avevo voglia di tirarlo (ride ndr). Non c'è una gerarchia, sono stato un ex calciatore e so che significa. Gud e Kean li battono bene, ma anche Mandragora. Ci sono momenti in cui ha bisogno di far gol un attaccante o un centrocampista. Magari avere tanti rigori".

Bove/2: "Nel primo tempo troppo bassi. Siamo una famiglia"
Il centrocampista della Fiorentina, Edoardo Bove, è stato intervistato ai microfoni di DAZN al termine della partita vinta dai viola 2-1 contro la Lazio. Queste le sue considerazioni: "Cercavamo tanto questa vittoria, infatti siamo molto soddisfatti di come è andata. Abbiamo sfruttato gli episodi in modo eccellente e alla fine della partita ci siamo stretti in un cerchio a centrocampo per dimostrare che comunque alla fine dobbiamo stare insieme nei momenti difficili e poi guardare avanti. Oggi siamo stati ripagati per il lavoro che abbiamo fatto in queste due settimane, che è stato abbastanza duro, perché non ci conoscevamo benissimo. Siamo tanti giocatori nuovi e piano piano stiamo trovando la quadra. Questa era una vittoria fondamentale per noi. A che punto siamo? A buon punto. Nel primo tempo abbiamo fatto un po' di fatica con la palla, perché non avevamo la giusta fiducia, quindi abbiamo perso un pochino di palloni. Regalavamo la palla troppo facilmente ed eravamo troppo bassi. Nel secondo tempo siamo entrati subito aggressivi, più alti e infatti eravamo anche molto più in gestione con la palla. Abbiamo trovato degli spazi che nel primo tempo non riuscivamo a sfruttare. Come sto io? Io mi sono cercato di calare subito in una realtà che secondo me è una grandissima famiglia. Non è facile trovarle in Serie A, sono stati tutti disponibili con me e io cerco di dare il massimo in campo. Dobbiamo sicuramente migliorare, perché ci sono alcune cose che ci mettono ancora tanto in difficoltà, però io penso di essere a buon punto".

Palladino/2: "Pronti per il 4-2-3-1. Qui sto crescendo, più che a Monza"
Raffaele Palladino, allenatore della Fiorentina, è intervenuto in sala stampa. Ecco le sue parole dalla pancia del Franchi: "Oggi ci siamo tolti un peso. La aspettavamo questa vittoria, arrivata in un modo difficile e complicata. Abbiamo avuto tante occasioni, sembrava maledetta ma mi è piaciuto lo spirito di questa squadra. Ho un grande gruppo e dei grandi uomini e oggi l'abbiamo capito. Dedichiamo questa vittoria a Commisso e ai tifosi. Il modulo? Non sono un allenatore che battezza un sistema di gioco e va dritto su quello. Ho dei giocatori che possono giocare a tre o a quattro. Io lavoro con la squadra al completo solo da due settimane, non dimentichiamolo. Nel primo tempo siamo stati timorosi, va bene sbagliare ma serve più coraggio. Gudmundsson? Noi Albert lo aspettavamo a braccia aperte. Non giocava da maggio e ha avuto qualche problema fisico. Da quando rientrato abbiamo lavorato duro. Non mi aspettavo questo impatto dal punto di vista offensivo, ma il merito è anche della squadra. Con il lavoro settimanale sceglierò i giocatori. Chi si impegna e dimostra voglia, giocherà. Io scelgo i primi 11 ma non significa che quelli sono i titolari. Non esistono titolari o riserve, qui esiste solo la Fiorentina. Sul rigore? Anche io avevo voglia di tirarlo (ride ndr). Non c'è una gerarchia, sono stato un ex calciatore e so che significa. Gud e Kean li battono bene, ma anche Mandragora. Magari avere tanti rigori. Emozioni? A fine primo tempo ho solo detto alla squadra di avere più coraggio, non mi piacciono le vie di mezzo. Abbiamo cambiato e con il 4-2-3-1 abbiamo fatto meglio. Sulla mia crescita personale posso dire che si cresce nelle difficoltà e lo sto facendo, molto meglio rispetto a Monza. Bove? E' un ragazzo intelligente, può giocare in tutti i ruoli del centrocampo".

Pradè: "Successo che ci può riportare leggerezza. Comuzzo sarà importante"
Il direttore sportivo della Fiorentina, Daniele Pradè, ha parlato così ai microfoni di ACF al termine della vittoria contro la Lazio. Le sue parole: "Questa è una giornata importante, non solo per la vittoria. È un successo che si spera possa toglierci questa pesantezza che avevamo addosso fino a questo momento. Speriamo tutti che sia la partita che ci porta un pò di leggerezza. Inizia ora la stagione? Io l'ho sempre detto, ci si deve sbloccare a livello psicologico e mentale. Son contento per i ragazzi, che la sentivano e volevano tanto. Hanno faticato mentalmente in questo periodo. Oggi fortunatamente gli episodi sono andati a nostro favore, non dobbiamo avere pensieri negativi. Il pubblico, nonostante lo stadio sia così strano, è sempre attaccato e presente. Questo è importante. Sono molto felice per Rocco e tutta la sua famiglia, perché anche loro la sofferenza ce l'avevano addosso. Gudmundsson? L'abbiamo preso apposta, ma non dobbiamo vedere solo il singolo. Oggi abbiamo visto titolare un altro nostro giocatore, cresciuto nel vivaio, che è Comuzzo, che diventerà un calciatore importante. Dobbiamo cercare delle certezze, deve essere bravo il nostro allenatore, che è molto bravo. Abbiamo grande fiducia in lui. Anche il successo di oggi è un suo grande merito".
- AMORE MIO - LA LUCE DEL MATTINO

Chiesa

Patric: "Ho subito un pestone. Perché l'arbitro non ha rivisto anche quello?"
Patricio Patric, difensore della Lazio, ha parlato dalla pancia del Franchi. Ecco le sue parole dopo la gara della Fiorentina: "Il gioco? Per noi è la squadra giusto. Ovvio che se attacchi di più, ti scopri di più. Credo sia normale. Il messaggio è molto chiaro. Dobbiamo trovare più equilibrio, ma in questo modo crediamo più opportunità. Rigori? Mi brucia, perché abbiamo giocato un ottimo primo tempo. Gli episodi sono stati fondamentali per decidere la partita. Poi potevo fare gol, ma ho sbagliato. E questo brucia ancora di più. Oggi la squadra è scesa bene in campo. I giocatori devono fare quello che dice il mister. Contatto dubbio? La palla è in gioco e mi hanno tirato un pestone. Mi è stato detto che è un'azione fortuita da gioco ma se succede a me mi fischiano sempre rigore, essendo un difensore. Nel var non vedi l'intensità, non capisco perché non sono andati a rivedere il mio fallo e invece quello del primo rigore si".

Baroni: "Partita decisa dagli episodi, noi penalizzati da due rigori dubbi"
Il tecnico della Lazio Marco Baroni ha parlato a Dazn dopo la rimonta subita sul campo della Fiorentina: "Gara decisa solo dagli episodi. Sai quando una squadra fa più possesso, tiri, entrate in area di rigore. Ho fatto più di 1000 partite. Queste sono situazioni contrarie allo spirito del gioco. Un giocatore non può nemmeno più tentare di coprire un cross. Ho una grande passione, guardo tante partite e non vedo mai episodi così. Mi dispiace. Dobbiamo modificare anche noi il modo di difendere e stare in area di rigore. Ho parlato di spirito in questo senso. Anche sul primo Gudmundsson ha già spostato la palla, non è un pestone cattivo di Guendouzi. È una situazione al limite. Cerchiamo di proporre spettacolo ma lasciamo che ci sia in campo. Però questo è un mio pensiero. Si può sbagliare tutti ma se si va verso questa direzione diventa difficile per noi allenatori dire ai nostri giocatori come comportarsi. Guendouzi leva il piede, il pallone era stato già giocato".

Direzione arbitrale
"Abbiamo degli arbitri bravissimi ma queste situazioni sono veramente che ci mettono in difficoltà. Non è una polemica ma siamo in difficoltà nel lavorare in queste situazioni. Se voglio una squadra aggressiva gli dico di andare forte. Per me viene richiesto un calcio di aggressione. Se devo dire di andare piano mi diventa difficile. È semplicemente una constatazione. Abbiamo giocato con personalità ma siamo stati penalizzati da due episodi. E ho difficoltà anche a fare un'analisi difensiva con i miei giocatori".

Baroni/2: "Abbiamo fatto di più della Fiorentina. Rigori? Così è difficile"
Marco Baroni, allenatore della Lazio, ha parlato in sala stampa dopo Fiorentina-Lazio. Ecco le sue parole: "La sconfitta? Difficile spiegarla. Non voglio essere polemico, ho già detto quello che penso. Abbiamo fatto una prestazione importante, attraverso il gioco e la voglia. Abbiamo avuto più tutto e uscire fuori con una sconfitta fa male. Mi tengo solo una prestazione. Rigori? Noi abbiamo una classe arbitrale brava, ma per noi allenatori diventa difficile preparare certe situazioni. Si parla di un pesto non cattivo. Il calcio è di tutti, serve spettacolo e per farlo bisogna essere aggressivi e andare veloci. Attacco? Noslin si è mosso molto bene, è giovane e per me ha fatto una prestazione buona. Lo stesso vale per Dia. Non stava bene, ha preso una distorsione all'inizio. Fra primo e secondo tempo ho notato qualche problemino. Così ho inserito Pedro. Castrovilli? Uno dei centrocampisti più bravi in Italia. Ha tutto e questo ruolo lo sa fare molto bene. Non mi va di dare un input difensivo alla squadra. Dobbiamo mantenere sempre la nostra identità, la strada è segnata. L'arbitro? Il confronto tra noi e loro deve essere sereno, diretto e leale. Come sbaglio io o i giocatori, sbagliano pure loro".
- AMORE MIO - LA LUCE DEL MATTINO