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La settimana con Empoli (23-29.09)

Started by Chiesa, 23/09/24, 13:28

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Chiesa

I fischi a Castro, gli applausi a Schillaci e Sandri e il cerchio magico

Le pagelle a tutto tondo di Fiorentina-Lazio. Ovvero, tutto quanto fa spettacolo

3 alla fase difensiva sulle palle aeree e... alla difesa a 3. Ancora un gol subito di testa, più una traversa degli avversari sempre da palla inattiva. Alcuni automatismi funzionano poco e comunque quando Palladino cambia sistema e opta per la retroguardia a 4, De Gea pare molto più protetto al di là del legno colpito nel finale da Guendouzi.

5 al ritorno di Castrovilli. Baroni lo schiera titolare ma il grande ex della Fiorentina spreca l'occasione non facendosi quasi mai vedere. "Firenze resterà sempre nel mio cuore" aveva detto prima del via ma a giudicare dai fischi che lo accompagnano quando viene sostituito, non si può affatto dire il contrario.

7 agli applausi per Schillaci e Sandri. Di fronte alla morte non ci sono rivalità. E allora va registrato un caloroso saluto della Fiesole nel minuto di raccoglimento per un simbolo di juventinità come l'eroe di Italia 90, ma anche quando i tifosi biancocelesti ricordano "Gabbo", ucciso nel 2007 proprio in Toscana mentre andava a seguire la sua squadra del cuore.

7,5 al cerchio magico di fine partita. Stavolta il raduno voluto da Palladino con tutto il gruppo squadra subito dopo il novantesimo è anche più lungo del solito. Anche così si fa gruppo, soprattutto dopo un periodo difficile come quello che ha contrassegnato l'inizio di stagione della Fiorentina.

8 all'impatto di Gudmundsson sul pianeta viola. Non ci sono solo i due rigori trasformati e quello procurato, nella partita dell'islandese. Uno score che peraltro basterebbe a giudicare il voto. Ma Gud fa di più, dimostrandosi subito uomo squadra in grado di giocare a tutto campo con tanto di palle recuperate anche nella propria area di rigore. Un solo dubbio: ma c'era davvero bisogno di aspettare cinque partite e mezzo per poterlo impiegare?

Il ViolAutore
- AMORE MIO - LA LUCE DEL MATTINO

Chiesa

Ciclone Gudmundsson: la Fiorentina è very Gud

La Fiorentina conquista la prima vittoria in campionato. Decisivo l'islandese

"La Fiorentina è very Gud": così titola Tuttosport in riferimento alla vittoria della squadra viola per 2-1 contro la Lazio. Ecco quanto si legge:

"Ciclone Gudmundsson. L'islandese entra a inizio ripresa con la Fiorentina sotto di un gol contro la Lazio e ribalta la partita con una doppietta su rigore, il secondo realizzato al 90' con identica freddezza e precisione con cui ha segnato quello dell'1-1. La Lazio, pur priva di Castellanos (al suo posto Noslin e non è stata la stessa cosa), gioca e copre meglio il campo, più lucida, organizzata, incisiva, passa di testa con Gila (primo gol in A per lo spagnolo), impegna più volte De Gea (applausi) e con Guendouzi colpisce all'85' pure la traversa. Ma la squadra biancoceleste non aveva fatto i conti col ciclone Gudmundsson che negli spogliatoi viene abbracciato da Commisso mentre Palladino spezza un digiuno che in A gli durava da 200 giorni. "Ci siamo tolti un peso in una partita che sembrava maledetta, ho capito che ho un grande gruppo e grandi uomini" afferma il tecnico che dopo il palo nei minuti iniziali (deviazione decisiva di piede di Provedel su Colpani) subisce da Gila e si ritrova a rincorrere: di qui la scelta di rimodellare la squadra con la difesa a 4 (prima volta), la mediana di nuovo a tre e Gudmundsson accanto a Colpani a supporto di Kean.

L'islandese impiega pochi minuti per lasciare il segno, si procura il rigore e lo realizza sotto la curva viola. La Lazio non demorde anche se è meno brillante, crea altre chance ma non riesce a sfruttarle al di là dei cambi di Baroni, la Fiorentina pur a fatica tiene duro fallendo una palla gol con Kean prima dell'episodio-chiave che la premia al 90': l'arbitro dopo l'on field review stabilisce che il contatto Tavares-Dodo è dentro il campo, rigore per la Fiorentina, conciliabolo fra Kean che vorrebbe tirarlo e Gudmundsson che va sul dischetto e fa centro".

Redazione VN
- AMORE MIO - LA LUCE DEL MATTINO

Chiesa

Sulle orme di Muriel e Vlahovic: in tre minuti Gudmundsson cambia la Fiorentina

Gudmundsson segna una doppietta e a tanti viene in mente Muriel e Vlahovic

In soli tre minuti dal suo ingresso in campo, Albert Gudmundsson ha conquistato un rigore e l'ha trasformato con freddezza, aprendo le porte alla sua straordinaria prestazione con la Fiorentina. Nonostante questo impatto iniziale, il suo pomeriggio da protagonista era solo all'inizio. Al 90', infatti, ha segnato un secondo rigore, respingendo il tentativo di Kean di batterlo e portando la Fiorentina alla sua prima vittoria stagionale contro la Lazio.

Gudmundsson, sereno e determinato, ha dichiarato di essere mentalmente pronto fin dal primo minuto, sottolineando il lavoro fatto per raggiungere il livello fisico dei suoi compagni. Il suo esordio, con una doppietta, ricorda imprese simili a quelle di Muriel e Vlahovic, e ha già dimostrato il suo valore, con un ottimo bilancio nei rigori.

Oltre ai gol, Gudmundsson ha mostrato la sua versatilità, giocando su tutto il campo. Ha partecipato sia in attacco che in difesa, aiutando a proteggere il vantaggio nei minuti finali. Con la sua intelligenza tattica e capacità di adattarsi, l'islandese ha subito dimostrato di essere un elemento cruciale per la Fiorentina. Lo riporta il Corriere dello Sport.

Redazione VN
- AMORE MIO - LA LUCE DEL MATTINO

Chiesa

Gudmundsson diventa il sesto marcatore viola stagionale. Tutti i numeri

La graduatoria completa dei giocatori della Fiorentina andati a segno durante questa stagione suddivisi per ogni singola competizione

Di seguito la graduatoria stagionale dei marcatori degli  11 gol viola segnati nelle 7 gare ufficiali disputate in questa stagione (tra parentesi i gol su rigore)

Giocatore   TOT   A   UECL   CI
Kean   4   2   2   0
Gudmundsson 2 (2) 2 (2) 0       0
Quarta   2   1   1   0
Sottil   1   0   1   0
Biraghi   1   1   0   0
Gosens   1   1   0   0
Colpani   0   0   0   0
Beltran   0   0   0   0
Ranieri   0   0   0   0
Mandragora 0   0   0   0
Ikonè   0   0   0   0
Pongracic 0   0   0   0
Kouamè   0   0   0   0
Brekalo   0   0   0   0
Richardson 0   0   0   0
Kayode   0   0   0   0
Parisi   0   0   0   0
Dodô   0   0   0   0
Infantino 0   0   0   0
Comuzzo   0   0   0   0
TOTALE   11 (2)   7 (2)   4   0

TOT=RETI SEGNATE IN TOTALE
A=RETI SEGNATE IN SERIE A
EUCL=RETI SEGNATE IN CONFERENCE LEAGUE
CI=RETI SEGNATE IN COPPA ITALIA

Roberto Vinciguerra
- AMORE MIO - LA LUCE DEL MATTINO

Chiesa

Le pagelle in rima: "Fiorentina-Lazio è storia"

Le pagelle in rima di Fiorentina-Lazio del nostro giovane collaboratore

De Gea 7: nei libri di testo comparirà il suo nome

Crea stupore come con le sue ali fa' il pavoneGosens 6: manca lui nell' aria avrebbe detto Tozzi

L'iniziale ammonizione è per lui un fardello come la figlia per Fantozzi

Comuzzo 6,5: il gol di Gila una disfatta di Caporetto

Per il resto è un radioso maggio semplicemente perfetto

Quarta 6: il chino senza il gol è  come Lutero senza le tesi

Mancante di qualcosa come senza i pomodori son le capresi

Biraghi 6: fa' da braccetto difensivo come Lo gatto il commisario

Decisivo a far la storia come Anna Frank senza il diario

Dodo 7: prezioso ovunque è il nostro oro

Rappresentante per la viola come per la corrida il toro

Mandragora 6: cruciale a centrocampo come negli schacchi il pedone

Immancabile però come Sora Lella nei film di Verdone

Cataldi 6:  dà ordine ed equilibrio come nell' arte classica

Piacevole la sua presenza come in TV quella di Frassica

Bove 6,5: garanzia a centrocampo come a governar Pertini

Indispensabile per Palladino come il cappello per Iachini

Colpani 6: il Flaco di Monza è atteso come Romeo da Giulietta

Della sua qualità oggi solo un piccola fetta

Kean 6,5: trainator come  Giulio Cesare di questa Fiorentina

Indispensabile come a Uomini e Donne lo è Tina

Gudmunson 8: entra lui ed al Franchi va in scena una rivoluzione

L'islandese per i gigliati come per i francesi Napoleone

Ranieri 6,5: di questa rivoluzione anche lui ne è un protagonista

Si cala subito nella parte come Sordi con  il taxista

Kouame 6,5: subentrando come Armando Diaz guida tutti al successo

Importante per la rimonta come le scoperte scientifiche per il progresso

Palladino 6,5: come Cristoforo Colombo ha fatto un importante scoperta

La sua America si chiama vittoria ancor più bella poiché sofferta

Il supporto del Franchi son le sue Caravelle

In sua assenza la viola sarebbe un cielo senza stelle

Qualsiasi colonna d'Ercole con il suo sostegno potrà esser superata

Preziosa cornice di un opera appena iniziata

Lorenzo Mazzanti
- AMORE MIO - LA LUCE DEL MATTINO

Chiesa

Jacobelli: "Gudmundsson degno numero 10. Franchi? Solidarietà a Commisso"

Jacobelli: "De Gea si dimostra il secondo miglior acquisto, dopo Gudmundsson; Kean a Firenze si sta letteralmente rigenerando; Colpani è in crescendo, Dodo è una garanzia"

Xavier Jacobelli, noto giornalista, ha commentato la vittoria della Fiorentina sulla Lazio. Ecco le sue parole sul Corriere dello Sport:

 Il calcio è un gioco collettivo, ma a fare le differenza è chi lo gioca. Lo conferma Albert Gudmundsson, 27 anni, segni particolari: nuovo numero 10 gigliato. Chi indossa quella maglia viola sa quanto possa pesare. Il nuovo proprietario, invece, l'ha fatto con la leggerezza di chi è consapevole dei propri mezzi e ha ribaltato la partita, semplificando il lessico della sua squadra. Al debutto nel Franchi dimezzato (sempiterna solidarietà a Commisso, pronto a costruirne uno nuovo di tasca sua, ma gliel'hanno impedito), l'islandese è entrato e gli sono bastati 140 secondi per cambiare la Fiorentina, nel primo tempo messa sotto da una Lazio grintosa e bene organizzata, in vantaggio grazie al primo gol di Gila in Serie A. Gudmundsson, Kean, Kouamé, Ikoné: tutti insieme per rendere pirotecnico il finale di partita. Il coraggio di Palladino e la lucidità con la quale ha cambiato difesa e modulo nella ripresa, hanno ripagato l'allenatore, premiandolo con il primo successo stagionale in campionato. La Fiorentina l'ha colto nel segno del campione di Reykjavik, pezzo da novanta del mercato. È lui che ha rimesso in carreggiata il cantiere Viola, dove i lavori sono ancora in corso, però promettono bene. De Gea si dimostra il secondo miglior acquisto, dopo Gudmundsson; Kean a Firenze si sta letteralmente rigenerando; Colpani è in crescendo, Dodo è una garanzia.

Redazione VN
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Chiesa

Ferrara: "All'inizio sarebbe sbiancato anche Iachini, poi è uscito Biraghi.. "

Ferrara: "Questo sarebbe già un ottimo punto di (ri)partenza per immaginare una stagione che regali ai tifosi momenti di gioia e qualcosa da sognare"

Benedetto Ferrara, sulle pagine de La Nazione, analizza la vittoria della Fiorentina contro la Lazio. Ecco le sue parole:

    La prima vittoria della Fiorentina è stata decisamente teatrale. Un primo tempo da provinciale imperfetta che avrebbe fatto sbiancare anche Iachini, una ripresa ingioiellata dall'islandese che tutti aspettavano e da una difesa a quattro che toglie dal campo Biraghi (scelta aiutata da un cartellino giallo) e da un po' di fortuna, che fa sempre comodo. Soprattutto in questo periodo. Perché non era un momento facile, perché fino a oggi ha regnato la confusione e la pazienza iniziava a dileguarsi. Giusto sperare che questi tre punti, la presenza di Gud e un riallineamento tattico possano rappresentare la svolta di una stagione partita nella nebbia. Di sicuro adesso la Fiorentina avrà modo di lavorare con serenità sotto la guida di un tecnico che probabilmente si sarà schiarito un po' le idee. Questo sarebbe già un ottimo punto di (ri)partenza per immaginare una stagione che regali ai tifosi momenti di gioia e qualcosa da sognare.

Redazione VN
- AMORE MIO - LA LUCE DEL MATTINO

Chiesa

Palladino e la responsabilità a cui sta venendo meno: dov'è finito Sottil?

Palladino spese parole al miele nei confronti di Sottil a giugno. L'esterno, però, ha giocato col contagocce in campionato. L'allenatore sta venendo meno alla sua responsabilità. Ma cambiare idea non è vietato. Anzi

Gudmundsson si prende, giustamente, la scena. O, come si diceva una volta, le prime pagine dei giornali. In questo articolo, però, non ci concentreremo sulla doppietta decisiva realizzata dall'islandese contro la Lazio, tema già analizzato di pari passo col cambio modulo operato da Palladino.

Qui puntiamo il focus su Riccardo Sottil e Christian Kouame. Flashback: torniamo al 25 giugno, giorno della conferenza stampa di presentazione di Palladino. "Sottil è fortissimo, ha tutto. E' una mia responsabilità" disse il nuovo tecnico della Fiorentina. Dichiarazioni che facevano preannunciare l'inizio di una nuova era per il figlio d'arte. I fatti, però, stanno raccontando altro rispetto alle parole perché l'ala viola, fin qui, ha collezionato solo quarantanove minuti in Serie A (undici, ventidue e sedici contro, rispettivamente, Parma, Venezia e Atalanta). Contro Monza e Lazio, invece, è rimasto in panchina. Meglio in Conference League: settantotto minuti nella gara d'andata contro la Puskas Akademia (condita dal gol), cinquantaquattro in quella di ritorno.

Alla luce delle parole di Palladino, possiamo affermare senza problemi che, soprattutto in campionato, i conti non tornano. Contro Monza e Lazio, l'allenatore gli ha preferito Kouame, entrato al posto di Beltran nel primo caso e di Mandragora nel secondo. Questa la mera cronaca. Trattasi, dunque, di bocciatura? No, è bene non esagerare con le parole anche perché, come diceva Nanni Moretti, "le parole sono importanti". La stagione è lunga e le partite tante. C'è bisogno di tutti. Ma è giusto sottolineare, arrivati alla fine di settembre, come Palladino stia venendo meno alla sua responsabilità. Un reato? Certo che no. Cambiare idea non è vietato. Anzi, molto spesso è sinonimo d'intelligenza. Lo abbiamo visto contro la Lazio col passaggio dalla difesa a tre a quella a quattro. Nelle prossime partite vedremo se l'ex Monza punterà o no sulla sua scommessa.

Stefano Niccoli
- AMORE MIO - LA LUCE DEL MATTINO