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La settimana con Betis (05-11.05)

Started by Chiesa, 05/05/25, 02:23

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Chiesa

Calcio in tv: pomeriggio con la Primavera, poi serie A, Liga e Premier

Le partite di calcio trasmesse oggi dalla tv

Le partite del 5 maggio

16.00 Cremonese-Atalanta (Campionato Primavera) - SPORTITALIA

18.00 Fiorentina-Genoa (Campionato Primavera) - SPORTITALIA

20.45 Genoa-Milan (Serie A) - DAZN e DAZN 1 (canale 214 Sky)

21.00 Crystal Palace-Nottingham Forest (Premier League) - SKY SPORT UNO, SKY SPORT CALCIO e NOW

21.00 Girona-Maiorca (Liga) - DAZN

goal.com

Redazione VN
- AMORE MIO - LA LUCE DEL MATTINO

Chiesa

Gud a mezzo servizio, Zaniolo ancora a vuoto. Bove, ti meriti questo affetto

Le consuete pagelle del nostro ViolaAutore dopo Roma-Fiorentina

3 al liscio di Zaniolo. Quel mancato impatto con la palla da posizione favorevolissima che poteva valere l'uno a uno è un po' la fotografia dell'impatto dell'ex enfant prodige sulla Fiorentina: impalpabile. Non aiutato dai suoi ex tifosi che l'hanno massacrato, a Roma ha sprecato l'ennesima occasione. Nel giorno in cui diventa certo quello di Gosens, il suo riscatto è più che mai improbabile.

4 alla classifica. Sì, la prestazione c'è stata, siamo tutti d'accordo. Ma nel calcio poi conta buttarla dentro e stavolta Kean non è stato il solito cecchino implacabile. Così, la Champions torna pura utopia e anche la corsa per l'Europa League si complica. Restiamo convinti che l'ottavo posto attuale non rispecchi il vero valore dei viola: la stessa Roma che Ranieri ha riportato così in alto, nei due scontri diretti non è affatto sembrata più forte della Fiorentina.

5 alla rinuncia a Gud. L'islandese è uno dei veri misteri della stagione gigliata. Il feeling con Palladino non è totale e ci sta, ma la domanda resta sempre la stessa: questa squadra può permettersi di lasciarlo in panchina in match vitali come quello dell'Olimpico? Quando è entrato non è stato devastante, è vero, resta però il fatto che l'ex Genoa può diventare decisivo a ogni pallone che tocca. E regge poco anche la tesi che è stato preservato per giovedì: prima della gara di ieri, non era ancora il momento di dare priorità a un obiettivo.

7 alle parate di Svilar. Di fronte a un totem del ruolo come De Gea, il belga naturalizzato serbo ha sfornato cinque interventi decisivi. Magari nessuno particolarmente appariscente ma tutti dal quoziente di difficoltà piuttosto elevato. Ha ipnotizzato Kean e quest'anno nessun altro portiere ci è riuscito, ma la parata più bella è stata forse quella di piede sul tiro di Mandragora. Venticinque anni, il futuro non può che essere suo.

8 al cuore di Bove. E' davvero "più forte di un destino avverso", come recitava lo striscione apparso in tribuna all'Olimpico in onore dell'ex centrocampista giallorosso. Che deve "continuare a sognare" per citare un altro vessillo, esposto dalla Sud. L'abbraccio collettivo degli oltre 63.000 romanisti a Edo è stato struggente, ogni applauso che si è preso, meritato. Pur di restare nel calcio ha accettato di entrare nello staff tecnico di Palladino e ora chiama Nunziata per farsi portare all'Europeo Under 21. La Federazione gli inventi subito un ruolo, è il minimo.

Il ViolAutore
- AMORE MIO - LA LUCE DEL MATTINO

Chiesa

Palladino e quei secondi di troppo: cosa dice il regolamento. C'è una zona grigia?

l gol vittoria l'ha siglato Dovbyk, su un assist di Shomurodov, dopo un calcio d'angolo che ha suscitato le proteste di Palladino

Finita 1-0 per la Roma all'Olimpico, l'ultima sfida Champions della Fiorentina. Adesso i viola sono ottavi, e vedono il quarto posto lontano quattro lunghezze, come il sesto, visto che Juventus, Lazio e Roma sono tutte a 63 punti. Il gol vittoria l'ha siglato Dovbyk, su un assist di Shomurodov, dopo un calcio d'angolo che ha suscitato le proteste di Palladino. Il tecnico viola era sicuro che il tempo fosse scaduto. Stamani La Gazzetta dello Sport recita così: "Tutto buono il vantaggio della Roma: è Pablo Marì a tenere in gioco sia Shomurodov, autore dell'assist di testa su lancio di Angelino, sia Dovbyk, che sempre di testa insacca. La Fiorentina comunque protesta perché il corner da cui nasce la rete sarebbe stato battuto oltre lo scadere dei 4' di recupero; no: il cronometro segnava 48'57".

Tutto giusto, ma manca un dettaglio, forse quello più importante. Come mai tutti sono così sicuri che Palladino stesse protestando per il minuto del calcio d'angolo e non per quello del gol? La dinamica è particolare, e in Serie A, purtroppo, non c'è un'uniformità di giudizio. Ripartiamo dall'azione: calcio d'angolo di Pellegrini a 48'57", tre secondi alla fine della frazione. Palla dentro, viene cacciata fuori dall'area sui piedi di Angelino, che la rimette dentro e arriva il gol. Quando il pallone arriva sui piedi dello spagnolo, il cronometro segna oltre il 49'.

Non fraintendeteci, non stiamo qui a recriminare sui secondi. La nostra analisi vorrebbe vertere sull'applicazione di un regolamento uniforme. Quante volte abbiamo visto in Serie A la stessa dinamica, con un esito diverso? Calcio d'angolo, palla dentro, liberata da un difensore, e fischiata la fine senza possibilità di continuare l'azione, anche se il pallone fosse finito sui piedi della squadra in attacco. Oppure l'arbitro che dice prima della battuta: "questa è l'ultima azione".

Cosa dice il regolamento

Il regolamento ufficiale non fa riferimento specifico all'esempio di Roma-Fiorentina, per questo tutto va a discrezione dell'arbitro. Viene trattato solamente il caso del calcio di rigore: "Se un calcio di rigore deve essere eseguito o ripetuto, la durata del periodo di gioco deve essere prolungata fino a che l'esecuzione del calcio di rigore non venga completata". Il caso menzionato prima, con l'arbitro che annuncia "l'ultima azione" sul calcio di rigore viene quasi sempre applicato, vale a dire che in caso di ribattuta, la partita o il tempo di gioco finisce lì, senza che l'attaccante possa ribadire a rete. D'altro canto, il regolamento dice anche: "Il quarto ufficiale indica il recupero minimo deciso dall'arbitro al termine dell'ultimo minuto di ciascun periodo di gioco. Il recupero può essere aumentato dall'arbitro, ma non può essere ridotto". Quindi non c'è una regola che dice quando fischiare e quando no, tutto è a discrezione dell'arbitro. Per ciò non era obbligatorio terminare il primo tempo sullo 0-0.

Tommaso Ormini
- AMORE MIO - LA LUCE DEL MATTINO

Chiesa

La Nazione: "Palladino pensava al Betis. Ecco quanti tifosi ci saranno al Franchi"

La Nazione si concentra sulla sfida contro il Betis

Dopo la sconfitta contro la Roma, la Fiorentina ha subito spostato l'attenzione sulla Conference League, considerata la vera priorità. Lo ha dimostrato Palladino scegliendo di risparmiare diversi titolari all'Olimpico in vista del ritorno contro il Real Betis, e lo hanno confermato anche le dichiarazioni dei giocatori. La squadra, sconfitta 2-1 all'andata a Siviglia, è convinta di poter ribaltare il risultato e conquistare l'accesso alla finale di Breslavia del 28 maggio.

Le speranze viola si fondano su una buona prestazione nella ripresa in Spagna e sulla possibilità di schierare una formazione più fresca e completa. In particolare, si attende il rientro di Dodô, che ha mostrato segnali positivi sul recupero e potrebbe tornare ad allenarsi in gruppo già oggi. Dubbi invece su Cataldi, il cui recupero per giovedì resta in forte dubbio.

Anche il pubblico risponderà presente all'appello: lo stadio Franchi sarà quasi tutto esaurito per la sfida decisiva con oltre 23mila spettatori attesi, compresi circa mille tifosi provenienti dalla Spagna. L'ambiente sarà caldo e determinante per spingere la squadra verso un'eventuale finale europea. Lo scrive la Nazione.

Redazione VN
- AMORE MIO - LA LUCE DEL MATTINO

Chiesa

Parisi fa 70 in viola e Beltran viaggia verso quota 100. Tutti i numeri

Sono 4, con Ranieri, i giocatori nell'attuale rosa della Fiorentina ad aver disputato almeno 100 partite in maglia viola in manifestazioni ufficiali

Di seguito le presenze e le reti segnate in gare ufficiali in maglia viola dai giocatori attualmente nella rosa della Fiorentina

   TOTALE   Serie A   Coppa Italia   ECL   S.I.
   P   R   P   R   P   R   P   R   P   R
TERRACCIANO   156   -185   110   -131   17   -19   28   -32   1   -3
MANDRAGORA   138   17   88   8   8   1   42   8   0   0
RANIERI   111   8   71   3   10   0   30   5   0   0
DODÔ   110   1   74   1   7   0   29   0   0   0
BELTRAN   95   16   63   11   5   0   26   5   1   0
PARISI   70   1   45   1   4   0   20   0   1   0
COMUZZO   47   0   35   0   2   0   10   0   0   0
KEAN   41   23   29   17   1   1   10   5   0   0
DE GEA   38   -42   32   -32   0   0   6   -10   0   0
GOSENS   37   6   29   5   1   0   7   1   0   0
RICHARDSON   35   1   24   0   1   0   10   1   0   0
CATALDI   33   3   25   3   1   0   7   0   0   0
ADLI   33   5   25   4   0   0   8   1   0   0
GUDMUNDSSON   31   8   23   6   1   0   7   2   0   0
COLPANI   28   2   23   2   1   0   4   0   0   0
PONGRACIC   24   0   17   0   0   0   7   0   0   0
FOLORUNSHO   17   0   13   0   0   0   4   0   0   0
FAGIOLI   17   1   12   0   0   0   5   1   0   0
BOVE   15   1   12   1   0   0   3   0   0   0
MORENO   12   0   4   0   0   0   8   0   0   0
ZANIOLO   12   0   9   0   0   0   3   0   0   0
MARÌ   10   0   10   0   0   0   0   0   0   0
NDOUR   6   0   6   0   0   0   0   0   0   0
RUBINO   2   0   1   0   0   0   0   0   0   0
MARTINELLI   2   -2   1   -2   0   0   0   0   0   0
CAPRINI   2   0   2   0   0   0   0   0   0   0
HARDER   1   0   0   0   0   0   1   0   0   0
                                 
PALLADINO   49       35      1      13      0   

Roberto Vinciguerra
- AMORE MIO - LA LUCE DEL MATTINO

Chiesa

Roma-Fiorentina come una guerra punica

Roma-Fiorentina commentata in rima ricordando le guerre puniche degli antichi romani

All' Olimpico va in scena la quarta guerra punica

La gran prestazione senza il gol come un sacerdote senza la tunica

I romani più cinici dei palladinesi

Kean un Annibale che impaurisce ma da cui i capitolini escono illesi

I colossali Mandragora e Parisi sono due elefanti

Come De Gea a Roma hanno fatto i giganti

Valoroso guerriero lo è anche Richardson

Per aggressività e personalità paragonabile a Mike Tyson

Pongracic e Comuzzo nel guidar la difesa son Scipione l'Africano

Zaniolo uno Schettino senza il timone in mano

Giunta alla porta del Campidoglio come i cartaginesi anche la viola è stata ricacciata

Ambizioni che anche in questo caso han subito una brusca frenata

Fronte che rimane però aperto contro l'esercito spagnolo

Che giovedì al Franchi vedrà migliaia di cuori unirsi in un assolo

Lorenzo Mazzanti
- AMORE MIO - LA LUCE DEL MATTINO

Chiesa

Palladino opta per il 4-2-3-1, ma crea pericoli solo con Moise Kean

La Gazzetta si sofferma sul secondo tempo della Fiorentina a Roma

La Gazzetta dello Sport si sofferma sul secondo tempo di Roma-Fiorentina. La squadra di Palladino si rende più volte pericoloso ma solo quando si accende Moise Kean:

    A quel punto la Roma si è concentrata sulla difesa del vantaggio. Baricentro sempre più basso, Soulé e Angeliño impegnati quasi solo in contenimento, squadra corta. Ma nonostante l'atteggiamento coerente con le difficoltà della giornata, i giallorossi hanno concesso due grandi occasioni: Svilar ha murato prima Mandragora e poi Kean, che era uscito dai radar di Mancini e aveva bucato Ndicka. Gli ingressi di Baldanzi e Gourna-Douath hanno dato un po' di vivacità e corsa, mentre Palladino ha inserito prima Fagioli, poi Gudmundsson e infine Beltran e Colpani passando a un 4-2-3-1 che però diventava pericoloso solo se si accendeva Kean. Saper resistere è un pregio e la Roma ha ottenuto così il nono successo per 1-0: nessuno come lei nei cinque campionati più importanti d'Europa. Ranieri, esperto anche di salvezze, sa che il corto muso può essere un'arte. Basta non abusarne. E se la Roma è la squadra che ha fatto più punti nel 2025 nelle cinque top Leghe, significa che non ne ha abusato: il tecnico ha saputo tirare fuori ogni volta ciò che serviva. Ecco perché può sognare la Champions.

Redazione VN
- AMORE MIO - LA LUCE DEL MATTINO

Chiesa

FOTO – Bove emozionato ringrazia la curva della Roma

Edoardo Bove, evidentemente emozionato, ringrazia la curva della Roma per l'ovazione di ieri sera. Ecco la foto

Andata male per la Fiorentina, ma per Edoardo Bove, in fin dei conti, è stata una serata piena di emozioni. Il suo ritorno a Roma, prima per presentare il suo progetto, e poi per tornare all'Olimpico, La sua prima volta nello stadio che l'ha visto crescere da non giocatore giallorosso. La Curva sud, che è sempre stata attaccata al figlio di Roma, gli ha dedicato un'ovazione alla fine della partita. Ecco la foto ritraente Edoardo in lacrime per l'emozione.



Redazione VN
- AMORE MIO - LA LUCE DEL MATTINO