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La settimana dei cambiamenti (02-08.06)

Started by Chiesa, 02/06/25, 19:23

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Chiesa

#16
Laurienté-Volpato, Touré-Tramoni, Barbieri-Vandeputte: neopromosse, quanti affari

Tante le occasioni interessanti dalle neopromosse dalla Serie B: da Berardi e Laurienté, passando per Tramoni e Barbieri

Le migliori occasioni

Sarà la Cremonese a giocare il prossimo campionato di Serie A insieme a Sassuolo e Pisa, grazie alla vittoria per 2-3 nella finale di ritorno nei playoff contro lo Spezia. Come ogni anno, sono diversi i giocatori interessanti da tenere d'occhio in vista della prossima stagione, che quest'anno hanno trascinatole loro rispettive squadre verso la promozione. Tutti calciatori che potrebbero diventare anche grandi occasioni per le squadre che già quest'anno giocavano in Serie A, compresa la Fiorentina.

Matteo Bardelli
- AMORE MIO - LA LUCE DEL MATTINO

Chiesa

Laurienté-Volpato, Touré-Tramoni, Barbieri-Vandeputte: neopromosse, quanti affari

Sassuolo

Partendo dal Sassuolo, pare scontato parlare del solito Domenico Berardi, giocatore che ha sì convissuto negli ultimi anni con infortuni molto pesanti, ma che quando si trova in condizione è in grado di fare la differenza ad ogni livello. Anche in questa stagione, dopo aver saltato quasi tutta la prima parte di campionato, ha lasciato il timbro nel primo posto dei neroverdi, realizzando 6 gol e 13 assist in 29 partite. Tornerà in A anche un altro giocatore che tanto bene aveva fatto negli anno scorsi nel massimo campionato, ma che in questa stagione di B con il Sassuolo è diventato ancora più bomber: Armand Laurienté. L'esterno francese, infatti, ha fatto veramente la differenza per la squadra di Grosso quest'anno, arrivando a realizzare ben 18 gol e 6 assist in 33 partite. Sempre rimanendo in casa Sassuolo, parliamo di un altro nome grosso, che già nella passata stagione era stato ad un passo dalla Fiorentina: Kristian Thorstvedt. Il centrocampista norvegese si è convinto a riportare i neroverdi subito in A, dando anche lui un grande contributo con 7 gol e 4 assist in 22 gare. Da tenere d'occhio anche il giovanissimo trequartista Cristian Volpato, classe 2003, reduce da una stagione con 4 gol e 6 assist in 18 presenze.

Matteo Bardelli
- AMORE MIO - LA LUCE DEL MATTINO

Chiesa

Laurienté-Volpato, Touré-Tramoni, Barbieri-Vandeputte: neopromosse, quanti affari

Pisa

Anche in casa Pisa sono diversi i giocatori interessanti, partendo dall'esterno italo-francese classe 2000, Matteo Tramoni. Uno dei veri mattatori di questa stagione della squadra di Filippo Inzaghi, dove ha realizzato ben 13 gol e 3 assist in 26 partite. L'unico fattore da non sottovalutare per lui sono i problemi fisici, che già quest'anno gli hanno fatto saltare diverse partite. Un altro calciatore dei nerazzurri da tenere d'occhio è Alexander Lind, punta centrale alta 1,86 m, classe 2002, che quest'anno ha realizzato ben 8 gol e 5 assist in 32 presenze in Serie B. Passando al centrocampo, grande la stagione appena terminata di Idrissa Touré, che in 33 partite (Inzaghi non ne faceva mai a meno), oltre a fare sempre ottime prestazioni, ha realizzato anche 6 gol e 4 assist. Sicuramente uno dei giocatori più interessanti di casa Pisa. Concludiamo sulla squadra toscana con il giovane difensore classe 2000 Simone Canestrelli. Il calciatore, nativo di Montepulciano, alto 1, 92 m, oltre ad essere un punto fermo della difesa nerazzurra, è anche molto attivo in zona gol, avendo realizzato ben 3 reti e 3 assist in stagione.

Matteo Bardelli
- AMORE MIO - LA LUCE DEL MATTINO

Chiesa

Laurienté-Volpato, Touré-Tramoni, Barbieri-Vandeputte: neopromosse, quanti affari

Cremonese

Molti i profili da tenere d'occhio anche nella terza promossa in Serie A: la Cremonese. Partendo dall'ormai conosciuto Franco Vazquez, giocatore che in passato ha lasciato il segno nel calcio italiano soprattutto con la maglia del Palermo. In questa stagione di Serie B, in 31 presenze, ha realizzato ben 9 gol e 5 assist, facendone uno anche nella finale playoff di questa sera contro lo Spezia, decisivo, per il primo gol di De Luca. Poi, passiamo a Jari Vandeputte, esterno belga classe 1996, reduce da una super stagione tra Serie B e playoff con 38 presenze, 5 gol e ben 15 assist. Numeri incredibili. Parliamo poi del talento classe 1998, scuola Ajax, Dennis Johnsen. Pure lui ha svolto un'ottima stagione con la maglia grigiorossa, realizzando 8 gol e 9 assist come esterno, in 35 presenze. Chiudiamo il discorso con Tommaso Barbieri, terzino classe 2002 arrivando dalla Juventus Next Gen l'estate scorsa. Per Stroppa è stato praticamente intoccabile per tutto l'arco della stagione, realizzando tra campionato di B e playoff, in ben 35 presenze, 3 gol e 5 assist. Ottimi numeri considerando il suo ruolo.

Matteo Bardelli
- AMORE MIO - LA LUCE DEL MATTINO

Chiesa

Si calcolano i danni al Viola Park. Ma il legno anti-fuoco ha evitato il peggio

L'incendio del Viola Park ha provocato alcuni danni. Ma senza il legno anti-fuoco la situazione poteva essere molto peggiore

L'incendio del Viola Park, avvenuto nell notte tra sabato e domenica, ha provocato danni importanti alla struttura. Ma poteva andare moto peggio, come scrive Repubblica:

"Le fiamme, nate al terzo piano in una delle camere di alcuni giovani atleti, hanno interessato soprattutto i controsoffitti e la copertura esterna, con danni da alcune centinaia di migliaia di euro che si stanno quantificando con precisione. Il padiglione, di ultimissima generazione, è dotato di certificato di prevenzione incendi. Gran parte dell'edificio, tra cui gli stessi soffitti, sono in legno ma ignifugo e questo, nonostante la portata dell'incendio che poteva avere conseguenze ben peggiori, ha probabilmente limitato la propagazione del fuoco. Fondamentale poi il tempestivo intervento dei vigili: un meccanismo di allarme automatico, collegato direttamente alla centrale, li ha avvisati del rogo. Ha funzionato anche la procedura di emergenza e di evacuazione, svolta rapidamente."

Redazione VN
- AMORE MIO - LA LUCE DEL MATTINO

Chiesa

Nuovo Mister: benissimo Pioli, bene Farioli, ma prima serve chiarezza sul ds

La Fiorentina deve risolvere alla svelta il rebus allenatore: due nomi sopra tutti: Pioli e Farioli

Se è vero che "la calma è la virtù dei forti" e che "chi va piano va sano e va lontano", è altrettanto innegabile che, almeno nel calcio, muoversi in ritardo rischia di far danni. Parecchi danni. Soprattutto se si parla di allenatori e, quindi, di vere e proprie fondamenta di qualsiasi "palazzo"/squadra. Per questo, senza stare a girarci troppo attorno, la situazione della Fiorentina è tanto complessa quanto preoccupante. E pensare che (in teoria) i viola potevano avviarsi verso la nuova stagione con un enorme vantaggio. Fino a non troppi giorni fa infatti, Palladino (almeno parlando di media/alta classifica) pareva praticamente l'unica certezza in mezzo ad un vero e proprio caos. E invece no. Il Milan si è già sistemato, la Roma pure, il Bologna ha convinto Italiano a rinnovare, la Lazio riparte con Sarri e il Napoli (a sorpresa) va avanti con Conte. Addirittura il Como (anche se va fatta attenzione all'Inter) pare riuscire a trattenere Fabregas. Restano Fiorentina (appunto), Juventus, Inter e Atalanta. Con un'aggravante, per Pradè: il fatto che, piaccia o no, il diesse dovrà aspettare ancora.

Questione allenatore

E così veniamo al nocciolo della questione: la Fiorentina ha scelto (e chiamato) Stefano Pioli ma il mister, pur tentato dalla prospettiva di tornare, ha preso tempo. Il motivo? Basta tornare un paio di righe più su. Juventus, e Atalanta. Anche queste due infatti gli hanno mandato messaggi e segnali indiretti e lui prima di dire "sì" al suo vecchio amore vuole (giustamente) capire se dall'altra parte arriverà un'offerta concreta. O c'è qualcuno che può fargliene una colpa? Certo, resta sempre quel malessere di sottofondo che affiora quando si parla della Dea perché è dolorosissimo (e dovrebbe spingere Commisso e i suoi ad una reazione d'orgoglio) ma ormai, quando si parla del club dei Percassi, si dà per scontato che sia su un'altra dimensione. Soprattutto, lo pensano gli addetti ai lavori. Incredibile, terribilmente triste, ma vero. Purtroppo insomma, quel famoso vantaggio di cui sopra (l'avere un allenatore col quale programmare con anticipo) sta finendo dritto nel cestino.

Detto questo, mi sento di condividere la scelta fatta da Pradè. Perché Pioli in questo momento ha tutto quello che serve per la Fiorentina. In particolare in questo momento: ha carattere, esperienza, conosce e capisce la città, le sa parlare (quanto manca, un "allenatore" di tifosi), riporterebbe un po' di sano equilibrio e, al contrario di tanti colleghi della sua generazione, ha avuto lo straordinario merito di restare costantemente aggiornato. Andate a riguardarvi il suo Milan: aggressione alta, pressing offensivo, ricerca veloce della porta avversaria, rotazioni, scambio di ruoli. E' questa, ora come ora, la strada presa dal calcio europeo, e lui (al contrario di qualcun altro, anche parecchio più giovane) l'ha capito. Non solo. Il mister avrebbe anche lo status e il carattere per sapersi imporre all'interno del club e credo non avrebbe problemi ad avere un confronto costante (e diretto) anche col presidente. In caso contrario, o in caso di difficoltà nei rapporti, non avrebbe problemi (l'ha già fatto) a salutare. Per intendersi: certi giochetti, con lui, non funzionerebbero. E poi ancora. Al contrario di chi ha appena salutato, che si è riempito la bocca di parole come "famiglia" e "amore", si farebbe (lui si, e davvero) amare da tutti. Giocatori, ma non solo. Al Viola Park insomma (fidatevi, magari non solo per colpa di Palladino ma per buona parte si, quest'anno non è stato così) tornerebbe un clima di rispetto, condivisione, onestà.

Ma se Pioli dovesse andare altrove? Il mio voto, allora, andrebbe a Farioli. E' giovanissimo, è vero, e non può avere l'esperienza di Stefano. Ha però secchi pieni di entusiasmo da rovesciare su tutto l'ambiente e (da toscano verissimo) sarebbe il ragazzo più felice del mondo se la Fiorentina lo chiamasse. Le sue idee sono innovative, belle, duttili. Non farebbe fatica insomma ad adattarsi ai giocatori già presenti in rosa. Ha perso un campionato incredibile con l'Ajax, è vero, ma andate a guardarvi dov'era il club olandese l'anno prima e che tipo di mercato ha dovuto fare. Quel titolo perso resta una ferita dolorosissima, ovviamente, ma il percorso fatto (e come ha saputo valorizzare i ragazzi che aveva a disposizione) resta un piccolo capolavoro. Ovviamente, e questo invece mi fa essere un po' più titubante, si tratterebbe di un altro giovane talento della panchina e, come tale, a rischio errori/difficoltà. Prima di prenderlo insomma, il club sia sicuro di volerlo e di esser pronto (al contrario di quanto fatto con Palladino) a sostenerlo e difenderlo.

E Pradè che fa?

Un compito, questo, che tocca/toccherebbe in primis al direttore sportivo e, quindi, a Daniele Pradè. Ecco. Forse tutto quello che abbiamo detto fin qua dovrebbe invece venir dopo questa considerazione. La Fiorentina infatti ha un diesse non solo pesantemente nel mirino della contestazione (non è questo che deve far prendere una decisione ad una società) ma, soprattutto, per questo al centro di mille ipotesi: resta, è deluso e se ne va, ci sta pensando, boh. Aggiungiamoci che ha un contratto in scadenza il 30 giugno e che, nessuno, si è per ora sentito in dovere di rinnovarlo o (se l'ha fatto) di farlo sapere. Magari sbagliamo eh, per carità, ma forse in questo momento una parolina chiara (da parte sua, o da chi gli sta sopra...) non guasterebbe...

Matteo Magrini
- AMORE MIO - LA LUCE DEL MATTINO

Chiesa

Dzeko non vuole smettere: torna in Italia? Discorsi avviati con un club

Il bomber torna in Serie A sulla soglia dei 40 anni?

Edin Dzeko, 39enne bomber bosniaco ex Roma e Inter, lascerà il Fenerbahçe a fine contratto, ma vuole continuare a competere ad alti livelli e la serie A è un palcoscenico prestigioso che conosce e nel quale ha saputo incidere parecchio. Secondo il Corriere dello Sport, il giocatore, in passato oggetto anche di qualche accostamento alla Fiorentina, una chiacchierata con Giovanni Sartori e il Bologna tramite il proprio entourage l'ha già fatta.

Esperienza

Con il Fenerbahce Dzeko ha superato le 20 reti stagionali per due anni consecutivi, dopo che c'era riuscito solo in un'occasione nelle sei annate precedenti disputate con i club (24 nel 2017/18 con la Roma). Anche se in Turchia le difese non sono maniacali, ossessive, pressanti quanto quelle del campionato italiano, uno dei più tattici al mondo, l'attaccante ha dimostrato di saper far ancora la differenza e di poter segnare. L'esperienza europea non gli manca.

Redazione VN
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Chiesa

Il Torino punta su Baroni, ma occhio alla Fiorentina. Cairo sognava Sarri

Marco Baroni lascerà la Lazio, dove è pronto a tornare Sarri. Il Torino potrebbe essere la sua prossima meta

Le panchine di Serie A ancora non si sono sistemate in modo definitivo. Squadre come la Fiorentina ed il Torino devono ancora trovare il proprio tecnico. I granata non proseguirano con Vanoli, e come riportato da Tuttosport potrebbero puntare Marco Baroni. L'ex Lazio è la prima scelta di Cairo, anche se c'è da battere la concorrenza. La stessa Fiorentina è sulle tracce del tecnico, anche se i nomi sono tanti. Lo stesso Cairo aveva anche sognato Maurizio Sarri, anche se la pista si è raffreddata subito. Sarri infatti tornerà alla Lazio, dopo che ieri lui e Lotito hanno trovato l'accordo.

Redazione VN
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