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La settimana dei cambiamenti (02-08.06)

Started by Chiesa, 02/06/25, 19:23

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Chiesa

Sentite Gazzetta: "Palladino via per qualcosa di più. Perfetto per la Juventus"

"E forse più allegriano, Palladino, e il passato juventino da giocatore potrebbe aiutarlo se la Signora pensasse a un profilo giovane"

La Gazzetta dello Sportsi sofferma sugli allenatori senza panchina. Tra questi, dopo le dimissioni della scorsa settimana, c'è anche Raffaele Palladino. Secondo il noto quotidiano, l'ex Monza sarebbe perfetto per la Juventus:

    Il sesto posto ottenuto da Raffaele Palladino è il miglior risultato della Fiorentina da nove anni a questa parte. Nel percorso, la Viola ha battuto al Franchi tutte le grandi del campionato (tranne il Napoli), spesso con grandi partite. Eppure il tecnico di Mugnano non è entrato nei cuori dell'esigente pubblico fiorentino, tanto da dimettersi. Chissà. Forse con il pensiero di salire più un alto. La Fiorentina di quest'anno ha basato la sua stagione sulla capacità di chiudere gli spazi e poi di attivare rapidamente la furia di Moise Kean, mai così ispirato e decisivo. Totalmente rigenerato da Palladino. Squadra più reattiva che proattiva, la Viola, che ha avuto più difficoltà con le piccole, quando era chiamata a fare pi§ la partita. Palladino è stato dipinto come un gasperiniano - si sono incrociati al Genoa - ma il "Palla" non gioca le stesso calcio di aggressione fero ce. Anzi, tende ad aspettare. E a giocare su distanze più lunghe. L'Atalanta non avrebbe lo stesso tipo di attitudine. E forse più allegriano, Palladino, e il passato juventino da giocatore potrebbe aiutarlo se la Signora pensasse a un profilo giovane

Redazione VN
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Chiesa

Palladino e quel "Grazie" a Commisso. Nazione: "Rocco deluso dal tecnico"

Commisso deluso da Palladino

Raffaele Palladino ha ufficialmente lasciato la Fiorentina, comunicando il suo addio con una toccante lettera pubblicata sui social. Dopo appena una stagione alla guida dei viola, il tecnico ha spiegato di andarsene con grande dispiacere ma con la consapevolezza di aver dato tutto per il bene del club. Le sue dimissioni, presentate mercoledì e rese ufficiali venerdì, sono arrivate inaspettatamente e hanno sorpreso tutto l'ambiente. Per motivi di riservatezza, Palladino non potrà spiegare pubblicamente le ragioni dell'addio, ma ha voluto congedarsi ricordando l'impegno profuso e i momenti più belli della stagione, come la vittoria a Udine e le notti europee.

Tempo per i ringraziamenti di rito. Palladino ha sempre avuto un ottimo rapporto con Commisso, segnalato come particolarmente deluso dal comportamento dell'allenatore, al quale aveva allungato il contratto fino al 2027 soltanto pochi giorni prima delle dimissioni.

Infine, Palladino ha rivolto un saluto ai tifosi viola, riconoscendo la passione e la costante presenza che li caratterizza, pur in un contesto di giudizi spesso divisi sul suo operato. Ha concluso ringraziando Firenze e il suo pubblico per l'amore nei confronti della squadra, chiudendo così un'esperienza intensa ma breve, che si è interrotta in modo inatteso. Lo scrive la Nazione.

Redazione VN
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Chiesa

Di Gennaro: "Motta? Con l'ambiente giusto... Sarri mai preso in considerazione"

"Sarri? Io credo che Sarri non sia mai stato preso in considerazione in modo diretto. Anche se lui, a Firenze ha sempre sognato di arrivare"

Chi allenerà la Fiorentina? Questo il grande dubbio che attanaglia la mente dei tifosi viola in questi giorni. La Nazione l'ha chiesto ad Antonio Di Gennaro i modo di trovare il tecnico giusto per Firenze:

    Baroni? Primo, sarei felicissimo per Marco, ci conosciamo molto bene e vederlo in viola so che per lui sarebbe una grande soddisfazione. E poi... poi le squadre di Baroni giocano un calcio buonissimo. Nella Lazio ha pagato un finale di stagione ingeneroso, ma ricordiamoci come ha gestito e fatto giocare la squadra nei primi mesi, senza dimenticare l'impresa fatta con il Verona l'anno prima. Dove invece la scelta Baroni non la convincerebbe? Se è vero che la Fiorentina vuole un allenatore giovanissimo... lui ha una carta d'identità un pochino distante da questa aspettativa. Motta? Motta arriva da un anno, quello di Bologna, strepitoso e da un flop, i prime sei mesi nella Juve, altrettanto strepitoso. E' un allenatore che può fare bene se ritrova motivazioni, spazio e ambienti giusti. Perchè, al contrario, evitare di ingaggiarlo? Se prendi lui devi, come per Farioli, gettare basi più che per il presente, in prospettiva. E se invece la Fiorentina cerca risultati nel breve, la pressione potrebbe finire per metterlo in affanno come è stato alla Juve. Sarri? Io credo che Sarri non sia mai stato preso in considerazione in modo diretto. Anche se lui, a Firenze ha sempre sognato di arrivare

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CorSport sicuro: "Sarà sempre Gudmundsson sì, a prescindere dall'allenatore"

Il Corriere dello Sport si sbilancia per Gudmundsson

Il Corriere dello Sport si sofferma su Albert Gudmundsson. Il numero 10 della Fiorentina ha il futuro in bilico, con la società di Rocco Commisso che deve discutere il riscatto con il Genoa. Secondo il noto quotidiano, qualsiasi allenatore direbbe sì alla sua permanenza:

    Con chi alla fine affonderà il colpo e l'offerta (e Pioli e Baroni in quest'ordine sono in netto vantaggio), la Fiorentina sa benissimo di dover mettere anche Gudmundsson nel pacchetto. Più precisamente: Gud sì o Gud no. E non ci vuole tanto a capire che per il tecnico chiamato a costruire la nuova squadra sarà sempre Gud sì. Ecco perché le due cose sono correlate e perché gli uomini di mercato di Commisso dovranno prendere una decisione sul riscatto dell'islandese prima della scadenza dei tempi tecnici: una Fiorentina che vuole essere ambiziosa e competitiva non può prescindere dal suo attuale numero 10.

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Doppio impegno e gestione della piazza: ecco perché piace Baroni

La Gazzetta su Baroni

Stefano Pioli, sennò? Secondola Gazzetta dello SportMarco Baroni sarebbe il secondo nome per la panchina della Fiorentina. Ecco la situazione:

    E anche a Firenze per questo motivi stanno tenendo sotto osservazioni altri profili. Il principale dei quali è quello di Marco Baroni. Fiorentino, in uscita dalla Lazio, avrebbe l'occasione di allenare nella sua città. Ha dimostrato di maneggiare bene una piazza come Roma e di saper coniugare gli impegni nazionali con quelli internazionali.

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Ranieri e l'Italia: che rivincita per il capitano della Fiorentina

La rivincita di Ranieri

Luca Ranieri, attuale capitano della Fiorentina, ha raggiunto un importante traguardo: la prima convocazione in nazionale maggiore, chiamato da Spalletti per sostituire l'infortunato Buongiorno in vista del debutto dell'Italia nelle qualificazioni ai Mondiali contro la Norvegia. Il suo percorso inizia il 3 agosto 2019 con un'amichevole a Livorno, sotto gli occhi di amici e tifosi. Da allora, tra prestiti ad Ascoli, Spal e Salernitana, Ranieri ha affrontato un cammino tortuoso ma determinato che lo ha portato ai vertici del calcio italiano.

Quella appena conclusa è stata la sua stagione migliore, giocata con continuità e grande rendimento, dopo anni vissuti con la valigia pronta per mancanza di spazio. La svolta arrivò nella sfida contro la Juventus, quando fu schierato titolare a sorpresa, confermandosi poi anche contro la Lazio. Da lì in avanti è diventato un punto fermo, grazie alla sua duttilità e capacità di adattarsi, specialmente con il passaggio alla difesa a tre deciso da Palladino. Il suo spirito combattivo ha fatto la differenza, dentro e fuori dal campo.

Ranieri è ora un leader silenzioso, rispettato per la sua determinazione e il carattere mostrato anche contro ex compagni come Chiesa e Vlahovic. Il suo esempio potrebbe aprire la strada ad altri giovani viola come Mandragora, Fagioli e Comuzzo, che aspirano a seguire le sue orme in nazionale. La sua storia è quella di una crescita costante, di chi si è guadagnato tutto con sacrificio, lavoro e personalità. Lo scrive la Nazione

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CorSport: "Palladino e Sarri cambiano il futuro di Cataldi". Cosa sta succedendo

Cataldi potrebbe ritornare alla Lazio

Il Corriere dello Sport ha parlato del futuro di Danilo Cataldi. Con il ritorno di Sarri alla Lazio, il centrocampista potrebbe ritrovare spazio nei biancocelesti:

     Taty piace perché fa gioco, ma Sarri ha bisogno di più gol. Più volte gli aveva preferito un Ciro dismesso. Li alternava disperatamente in cerca di colpi. Sarri è contento di riallenare Pedro, vicino al rinnovo. Non è chiara la posizione di Vecino, che la società proverà a tenere. E' spazientito per l'attesa. Occhio a Cataldi, non ci sarebbero veti da parte della Lazio. Sarri l'aveva rilanciato. Dopo ogni anno vissuto in esilio è stato riaccolto con sentimenti diversi. Palladino l'avrebbe voluto per la sua Fiorentina, il riscatto era possibile, ora meno.

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Gazzetta: "De Rossi ideale per la Fiorentina. Ecco perché"

De Rossi sarebbe perfetto per la Fiorentina?

Analizzando gli allenatori senza panchina, la Gazzetta dello Sport si sofferma anche su Daniele De Rossi. Secondo il quotidiano, l'ex Roma sarebbe l'ideale per la Fiorentina:

    Con la Roma è finita troppo presto. E sicuramente prima che Daniele De Rossi potesse applicare in toto le sue ottime idee. Il passato da centrocampista centrale d'eccellenza lo ha aiutato nella trasformazione in allenatore ma non lo ha limitato. L'ex capitan Futuro giallorosso ha infatti una mente raffinata, è una persona curiosa, conosce il calcio e le sue sfumature, ha studiato non accontentandosi della propria esperienza da calciatore. E alla guida dei giallorossi aveva cominciato ad attuare modelli interessanti di gioco, spaziando tra vari sistemi per cercare la soluzione adatta agli uomini a di posizione: dal 4-3-3 al 4-2-3-1.

dal 3- 4.2-1 al 3 5-2. sempre con indicazioni precise sull'occupa zione degli spazi, in un gioco posizionale ispirato ai grandi della panchina, quindi orientato al dominio. Il destino di De Rossi è arrivare, prima o poi. a una grande panchina. Dopo quella dei sogni infranti, sara il tempo di uno step intermedio, ma non troppo. E in questo momento probabilmente la Fiorentina sa rebbe la destinazione ideale una possibilità di crescita per entrambe le parti.

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