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La settimana dei cambiamenti sotto la Nazionale (09-15.06)

Started by Chiesa, 09/06/25, 13:35

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Chiesa

Fiorentina, una telefonata a Spalletti?

Ovviamente se dovesse saltare Pioli...

Gli scenari fantascientifici, eppure reali, del calcio: un allenatore licenziato prima di una partita decisiva, Mancini che si pente e si propone per la Nazionale, confermando così che esistono uomini che hanno la faccia come altre parti anatomiche, un ottimo allenatore di 74 anni che dopo aver dato l'addio alla panchina dovrebbe dividersi tra Roma e Nazionale e Pioli che sta cercando di liberarsi dai dorati legami arabi e che è poi quanto più interessa la popolo viola. In questo disastro prossimo venturo e presente l'idea spiazzante, per la Fiorentina, sarebbe quella di provare a sentire Luciano Spalletti.

David Guetta
- AMORE MIO - LA LUCE DEL MATTINO

Chiesa

E Palladino che fa? Ci prova una squadra di A, che punta nomi vicini a Firenze

Palladino di nuovo in Serie A?

Raffaele Palladino è rimasto senza panchina dopo le dimissioni dalla Fiorentina. In primo momento poteva diventare addirittura il nuovo allenatore dell'Atalanta che poi ha optato per Ivan Juric. Adesso, l'ex viola sembra essere in orbita Parma che oggi annuncerà l'addio di Chivu.

Secondo quanto scritto da Tuttosport, il Parma avrebbe messo gli occhi sull'ex Monza. Ma non solo. Infatti, piacciono vari nomi accostati anche alla panchina della Fiorentina come De Rossi e Gilardino:

     Giorni di grandi riflessioni pure a Pisa: nella città della Torre Pendente dovranno trovare il sostituto di Pippo Inzaghi, pronto a ripartire dal Palermo (intesa triennale). Un addio che ha fatto scattare il casting per il successore. La prima idea dei nerazzurri conduceva ad Andrea Pirlo, che però appare orientato a proseguire la sua carriera a Dubai. Sondati l'ex ct della nazionale belga Domenico Tedesco (ha preso tempo per riflettere) e Alberto Gilardino. Il Campione del Mondo 2006 è pure nella short list del Parma insieme a un altro degli eroi di Berlino 2006: Daniele De Rossi. Nomi suggestivi anche se quello che intriga maggiormente i dirigenti emiliani è Raffaele Palladino, fresco d'addio alla Fiorentina. Da capire se il tecnico campano possa essere a sua volta allettato dal progetto ducale.

Redazione VN
- AMORE MIO - LA LUCE DEL MATTINO

Chiesa

In confronto alla FIGC, alla Fiorentina sono fenomeni: se salta Pioli è un problema

Quanto abbiamo avuto modo di vedere in casa Italia resterà nella storia in negativo, e a farne le spese potrebbe essere proprio il club viola

Quando sei lì che ti chiedi "ma perché, sempre a noi'". Quando ti interroghi su come sia possibile ritrovarsi, sempre, in mezzo a casi inspiegabili e melodrammi vari. Quando dopo aver visto un allenatore andarsene senza aver diretto nemmeno un allenamento ne vedi un altro che confermato, col contratto allungato e col presidente che lo chiama "figlio", saluta tutti e se ne va senza spiegare il perché. Quando una società parla di "pressioni eccessive" e l'altro fa trapelare "insanabili frizioni col direttore sportivo" dopo aver minacciato per mesi chi osava sostenerlo. Quando sei quasi arreso a vivere nelle peggiori delle realtà possibili e poi, all'improvviso, sbucano loro: la Nazionale e (soprattutto) la Federazione.

Masterclass al contrario

Sembrava impossibile mettere in piedi un teatrino più comico (o tragico) di quello a cui abbiamo assistito a Firenze nelle ultime settimane e invece, appunto, è proprio vero che al peggio non c'è mai fine. Il riferimento, va da sé, è a quanto successo in una domenica che verrà ricordata per sempre come quella della peggior figura alla quale un movimento (sia sportivo, politico o quello che volete) possa esporsi. C'è una sola parola per commentare quanto successo: vergogna. Perché non si era mai visto un allenatore annunciare in prima persona il proprio esonero (solo Fonseca al Milan, forse), col presidente che ha preso quella decisione a mangiare tartine a Parma al Festival della Serie A e che, tanto per scavare e andare più a fondo nel ridicolo, ha pure deciso di mandarlo in panchina (tra l'altro in una gara più che determinante) il mister esonerato. E noi che ce la prendiamo con la Fiorentina. Geni del calcio e fenomeni della comunicazione/gestione a confronto di Gravina e soci. Ecco. Semmai, visto che Spalletti (che da ct ha sbagliato tutto quello che poteva sbagliare) non è esattamente l'ultimo degli allenatori, avrebbe dovuto salutare un minuto dopo. Che ci vada qualcun altro, in panchina. E invece no.

Dead man walking

E così stasera andrà in scena una partita dell'assurdo e, da domani, si cercherà di capire chi sarà il prossimo ct. E qua entra in gioco la Fiorentina. La situazione, se ho capito bene, è più o meno questa: la Figc sta facendo di tutto per convincere Ranieri che, almeno in un primo momento, lasciava intendere di non voler abbandonare la Roma. L'Italia però (anche questa Italia) è pur sempre l'Italia ed è normale che ci sta pensando. Stesso discorso, più o meno, per Stefano Pioli. Un uomo che aveva e ha accolto con entusiasmi trascinante la possibilità di tornare a Firenze ma che, davanti alla chiamata azzurra, sarebbe ovviamente in difficoltà. Si vedrà. Con una premessa, ed una certezza. La premessa: nessuno, in alcun caso, si azzardi ad accusare Pioli di essersi rimangiato accordi o di aver tradito una parola data. La certezza: per i viola, dovesse sfumare il suo ritorno, il problema sarebbe enorme. Perché l'alternativa più concreta (Vieira) ha appena rinnovato col Genoa e perché, una volta approfondito il discorso con Pioli, si erano lasciate stare tutte le altre ipotesi. Resterebbero comunque nomi importanti o affascinanti. Due, su tutti: Thiago Motta e Farioli. A meno che, ma al momento nessuno in società pare averne discusso, non si tenti il colpaccio di coda e non si chiami Spalletti. Suggestioni, ad ora, niente di più.

Tutto sbagliato

Non resta che aspettare, magari ingannando l'attesa riflettendo un po' sullo stato (pietoso) del calcio italiano. Sia chiaro. Basterebbe ripensare a quanto abbiamo appena detto (Gravina, il mister esonerato abbandonato a se stesso, la Norvegia definita "corazzata", un allenatore cacciato ma chiamato a sedersi comunque in panchina) per darsi diverse risposte. Come dire: ci sarebbero un miliardo di riflessioni da fare (sulle scuole calcio; sul livello degli istruttori; sulla mentalità; su chi sfotte il Barcellona perché a San Siro continua ad attaccare salvo accorgersi che in Europa giocano tutti così; sulla mancanza di coraggio ecc ecc...) ma se questi sono i personaggi (definirli dirigenti mi vien difficile) che devono rilanciare il pallone beh...è meglio fermarsi....fare un enorme in bocca al lupo al prossimo ct sperando che prima o poi ne arrivi una che dica "Signori, io vengo, ma il giorno dopo dovete sparire tutti quanti e deve essere ribaltata tutta, ma dico tutta, la classe dirigente".

Matteo Magrini
- AMORE MIO - LA LUCE DEL MATTINO

Chiesa

Lo Monaco: "Pioli firmerà con la Fiorentina. In caso contrario, occhio alle sorprese"

Pietro Lo Monaco, noto direttore sportivo, ha commentato così le ultime notizie di casa viola

Pietro Lo Monaco, dirigente di lungo corso del nostro calcio, ha commentato le vicende di casa viola al Pentasport di Radio Bruno:

    La vicenda di Spalletti testimonia lo stato del nostro calcio. Sembriamo dei dilettanti allo sbaraglio. Non è possibile esonerare un ct e mandarlo in conferenza stampa, prima di una partita, che con qualsiasi risultato, non lo vedrà più protagonista. Questo è il risultato del nostro calcio. Pioli farebbe un grave errore ad andare in nazionale. Non avrebbe il tempo per incidere nei calciatori. Penso che l'ex Milan arriverà a Firenze. Credo che i viola abbiano già un accordo col tecnico. Ovviamente tutte le dirigenze devono avere un piano B. La Fiorentina è fortemente su Pioli, ma se non dovesse arrivare in viola, perché Pradé non potrebbe tirare fuori un nome particolare: per esempio Pochettino

Redazione VN
- AMORE MIO - LA LUCE DEL MATTINO

Chiesa

Oltre 25 anni dopo: Pioli è la voglia di un segnale chiaro alla piazza

Il tifo viola si è espresso, adesso aspetta una mossa della società. Pioli può calmare gli animi della tifoseria?

Come scriveva David Guetta poche settimane fa, il tifo è sempre stato di natura polemico. Una verità inconfutabile, visti i fischi in passato anche a delle leggende come Batistuta, Toldo e Rui Costa. A Firenze, ma come a Roma, questo aspetto è particolarmente evidente. Alla fine è la natura dell'essere umano, l'insoddisfazione perenne, il non "accontentarsi" di quello che si ha. Però si arriva a un certo punto in cui le pretese diventano necessarie. Come disse Pradè in una sua storica conferenza stampa: "Il tifo viola è abituato al bello". Questo bello di cui parlava Pradè manca a Firenze da tanti anni, forse proprio dalla Fiorentina di Paulo Sousa, o se vogliamo da quella del primo Montella. Una squadra con dei calciatori con la c maiuscola, che faceva divertire Firenze nonostante non abbia vinto niente.

Ricordiamo che anche quella Fiorentina fu aspramente contestata. Storico rimane l'episodio del ritorno al Franchi di Siviglia, semifinale di Europa League. "Oh Montella portaci a Varsavia" intonava la curva viola, uno sfottò bello e buono, visto che i viola erano sotto di cinque gol nel doppio confronto.

Assurdo pensare ai fischi di quegli anni, guardando la situazione attuale. Una squadra che per tre anni consecutivi arrivò quarta in classifica, che all'epoca però non valeva la qualificazione alla Champions League. La situazione adesso non è diversa nel concetto, si è solo traslata verso il basso. Ai tempi era venuta a noia l'Europa League, considerata come una coppa da fare con le riserve a Firenze. Adesso quella coppa è diventata la Conference League, con l'Europa League che oramai sembra diventata un'impresa da raggiungere.

Pioli porterebbe un messaggio

Palladino si è dimesso, con un accordo di riservatezza che non spiega i motivi di questa decisione. La sua annata, paradossalmente, è stata la migliore a livello di punti in Serie A dai tempi proprio di Montella. Adesso il prescelto sembra esser Stefano Pioli, questione Nazionale con il doppio ruolo di Ranieri permettendo. Un allenatore che conosce Firenze e che qui ha vissuto esperienze di vita che nessuno dimenticherà mai.

Quello che pare importante sottolineare è lo status attuale dell'allenatore parmense rispetto alla Fiorentina: ancora recentemente campione d'Italia, semifinalista in Champions League, un'esperienza con un professionista planetario come Cristiano Ronaldo. Vi ricordate qual è stato l'ultimo tecnico che è arrivato alla Fiorentina con un pedigree di questo tipo? Palladino, Italiano, e Montella sono cresciuti in viola, Prandelli ci si è consacrato, Sousa intrigava ma non era certo un profilo di rilievo. Bisogna risalire a Terim, che arrivava da tanti titoli in Turchia e dalla Coppa UEFA, e infine a Trapattoni, arrivato nel 1998 per succedere a Malesani e puntare a una definitiva affermazione.

Più di 25 anni dopo, sarebbe una novità in quel di Firenze, vista la politica viola nell'ultimo quarto di secolo sugli allenatori. Uno stipendio di circa tre milioni, più alto dei precedenti e che forse fa intendere le volontà di questa società, che riaffidandosi a Pioli, l'ultimo tecnico prima del passaggio di proprietà nelle mani di Commisso, proverebbe a chiudere un cerchio per aprirne uno nuovo e (auspicabilmente) con un raggio ben maggiore.

Tommaso Ormini
- AMORE MIO - LA LUCE DEL MATTINO

Chiesa

Cecchi: "Pioli non è una scommessa. Al posto di Beltran prenderei Thauvin"

Stefano Cecchi, ospite a Radio Bruno, ha commentato così i vari temi legati alle vicende di casa viola

Stefano Cecchi, ospite al Pentasport di Radio Bruno, commenta così i nomi caldi per la panchina della Fiorentina e il momento generale viola:

"La, sfortunata, storia viola ci dice che Pioli andrà ad allenare l'Italia e vincerà il Mondiale (ride ndr). Realisticamente penso che l'ex Milan arriverà a Firenze. Sono contento di questo, anche se le "minestre riscaldate" non mi sono mai piaciute. Questo allenatore, però, non è una scommessa. Ha vinto uno Scudetto ed è un grande uomo, oltre che un buon tecnico. Mi sarebbe piaciuto anche Di Francesco, visto che è un tecnico in grado di far giocare bene le proprie squadre. Sulla carta, però, Pioli è il migliore allenatore disponibile. Spalletti? E' bravo, ma ora è smarrito. Anche lui farebbe comodo alla Fiorentina, perché la sua esperienza non è quella di Palladino."

Il mercato estivo

"Servono due top player nel mercato: un regista e una mezzala con tanti gol. Anche perché Ndour e Richardson non mi hanno convinto. Vorrei due giocatori dal valore di De Gea in quel ruolo. In difesa, per esempio, basterà poco per migliorare il reparto. Andrei dall'Empoli e chiederei Ardian Ismajli. A centrocampo prenderei dal Venezia Nicolussi Caviglia e Jay Idzes in difesa. Io confermerei Gudmundsson e come suo vice, al posto di Beltran che venderei, prenderei Thauvin dell'Udinese. Come vice-Kean mi piacerebbe Sebastiano Esposito. Il mio sacrificio per questo mercato è Comuzzo. Eviterei di lasciar partire Dodò e Gosens, perché entrambi sono difficili da sostituire. A Firenze manca una società granitica, che fa da scudo al proprio allenatore. In questa stagione è mancata l'unione tra alcuni dirigenti e la parte tecnica"

Redazione VN
- AMORE MIO - LA LUCE DEL MATTINO

Chiesa

Spalletti: "Mai dato le dimissioni. Ranieri? Gli augurerei il meglio"

L'allenatore di Certaldo scenderà per l'ultima volta in panchina con l'Italia, in occasione della sfida con la Moldavia

Luciano Spalletti è intervenuto ai microfoni di RaiSport a poche ore da quella che sarà la sua ultima partita da CT della Nazionale Azzurra:

    In queste situazioni dipende molto da come sei fatto, da cosa metti nelle cose. Per me diventa difficile prendere sonno quando ti accade una cosa del genere. Tutto mi consuma, nulla mi scivola addosso. Le vittorie più delle sconfitte, figurati che nottata si passa ma, piano piano, con il passare del tempo, si prende atto. L'epilogo poteva essere diverso? Ho fatto delle riflessioni, ma non si può tornare indietro. Delle scelte fatte sono risultate sbagliate.

Sulle dimissioni

    Sono superconvinto che l'Italia andrà ai Mondiali. Non ho dato le dimissioni, non le avrei date. Tu mi esoneri, io firmo la risoluzione perché i soldi non sono mai stati un problema nella mia carriera. La Nazionale è diversa da un club

Su Ranieri

    Non so se Ranieri può essere il nome giusto, lui è un professionista che ha fatto vedere anche quest'anno quelle che sono le sue qualità. Io penso che la Federazione sappia scegliere la persona giusta, gli auguro tutto il bene possibile nel caso dovesse sostituirmi lui

Redazione VN
- AMORE MIO - LA LUCE DEL MATTINO

Chiesa

Africafoot – Fiorentina, cercasi esterno: il nome nuovo è quello di Hakim Ziyech

Secondo una fonte di Africafoot , diversi club europei sono interessati a Ziyech, tra cui la Fiorentina di Commisso

Hakim Ziyech si è appena svincolato dall'Al Duhail. Secondo quanto riportato da Africafoot, il calciatore marocchino non rimarrà tanto tempo senza squadra. Anzi, molti club europei si sono interessati all'esterno ex Chelsea.

Tra questi, c'è anche la Fiorentina di Commisso, che vorrebbe rinforzare il reparto d'attacco, visti i mancati riscatti di Zaniolo e Colpani. Su di lui c'è anche l'interessamento del Bologna. Il 32enne, che ha giocato anche per Ajax e Galatasaray e in passato è stato obiettivo del Milan, ha collezionato 24 presenze in questa stagione, realizzando un gol e due assist.

Redazione VN
- AMORE MIO - LA LUCE DEL MATTINO