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La settimana con Genoa, Pilzno e Salernitana

Started by Chiesa, 15/04/24, 12:27

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Chiesa

- AMORE MIO - LA LUCE DEL MATTINO

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Zaniolo vuole l'Italia, ma Emery lo elogia: "Adesso si allena alla grande"

La prestazione di Zaniolo all'Emirates ha fatto felice Emery, che spiega i suoi progressi. La permanenza al Villa Park non è impossibile

L'Aston Villa dall'arrivo di Unai Emery ha cambiato marcia. Quest'anno i villains stanno confermando quello di buono fatto vedere la scorsa annata. L'arrivo di Zaniolo aveva dato profondità in più ad un roster già pieno di qualità. Ma l'adattamento del ragazzo non è stato facile, e si è parlato di un possibile ritorno in Italia. Con la Fiorentina tra le papabili. Ma Emery dopo il successo contro l'Arsenal ha lodato così l'ez Roma:

"Sono molto felice per lui - ha dichiarato il tecnico dell'Aston Villa Unai Emery - l'inizio della stagione non è stato facile per Zaniolo, ma ora, negli ultimi due mesi, qualcosa è cambiato. Si concentra di più, si allena meglio, aiuta la squadra ogni qual volta scende in campo: non importa se gioca dieci, venti o sessanta minuti: avevamo bisogno di lui, gliel'ho detto prima della partita contro l'Arsenal, e lui ha risposto dimostrando il suo valore".

Redazione VN
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Anche Felipe Anderson rompe con Lotito. Addio alla Lazio ma Juve beffata

In casa Lazio non sono giorni tranquilli. Dopo l'annuncio di Luis Alberto anche Felipe Anderson non si nasconde

In casa Lazio è in atto una rivoluzione tecnica, e non in silenzio. Dopo il clamoroso annuncio di Luis Alberto anche Felipe Anderson parla del suo futuro. Il brasiliano, in scadenza, non rinnoverà, e lascerà Roma. Anderson in passato era stato accostato alla Fiorentina, ma il suo futuro sarà in Brasile, al Palmeiras, che lo ha annunciato a sorpresa in tarda serata. Questa la storia apparsa sul suo profilo Instagram.



Redazione VN
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Chiesa

Commisso ha tracciato la strada, adesso serve unità. Aquilani un predestinato

Il ciclo triennale della Fiorentina si chiuderà. Ma adesso bisogna restare uniti, Aquilani l'identikit ideale. L'editoriale di Enzo Bucchioni

Fra un quarto di Conference e l'altro c'era di mezzo il Genoa e non poteva che venir fuori una partita fastidiosa, ma anche scivolosa. Il pari non soddisfa, ovvio, ma va preso per quello che significa nell'attuale momento storico della Fiorentina, fatto di oggettive difficoltà, ma anche di due obiettivi importanti ancora in ballo. Non si può arrivare dappertutto, non ci sono le energie fisiche e mentali per farlo e allora ecco che con ovvie rotazioni, qualche pensiero a giovedì prossimo e qualcuno sottotono, inutile pretendere di più.

E' evidente da tempo che la Fiorentina s'è messa in testa di chiudere questo ciclo triennale, il ciclo di Italiano, provando a vincere quel trofeo che è sfuggito l'anno scorso, per regalarlo a sè stessa, per dedicarlo a Rocco e Joe e questa Grande Idea, forse inconsciamente, oggi ispira un po' tutto e tutti. La Fiorentina gestisce le ultime energie rimaste.

Ci sono partite diverse e più importanti delle altre, anche se non dovrebbe essere così.

Con il Genoa il solito ritmo lento e la poca aggressività hanno condizionato soprattutto il primo tempo, la squadra viola s'è mossa  a folate, non ha trovato continuità. Quando s'è messa in moto ha fatto soffrire la squadra di Gilardino, ma certe partite si vincono soltanto con aggressività continua, giro palla più veloce e qualche idea in più. Tutte cose che oggi mancano. Poi non è mancato neppure il classico errore di Martinez Quarta a regalare il gol su rigore ai rossoblù e soltanto per recuperare il risultato si sono visti momenti da vera Fiorentina. Sprazzi. I cambi e la maggiore qualità in campo, con il calo del Genoa, nel finale hanno lasciato anche la sensazione di poterla vincere questa partita, ma in attacco mancano sempre la concretezza e la cattiveria.

Così è stato un pareggio che fotografa la gara, ma lascia anche un po' di amaro: il Genoa si poteva battere.

E un po' di insoddisfazione c'è anche per il Var Mazzoleni che ha fatto cose inguardabili. La Fiorentina ci ha guadagnato sul rigore annullato al Genoa: a termini di regolamento il Var non avrebbe dovuto intervenire. Ma ci ha rimesso quando Mazzoleni non ha visto e non ha segnalato all'arbitro un netto fallo di mano in area del Genoa. Poggio e buca... non bene.

Comunque ora torniamo alla positività, all'energia, alla spinta, all'entusiasmo che devono accompagnare questa squadra nelle partite che restano e che contano di più. A cominciare da giovedì.

La Fiesole, come al solito, ha capito bene. Lo striscione "Giovedì tutti allo stadio", dovrebbe essere una parola d'ordine per spingere una Fiorentina in debito di ossigeno, a fare alla grande l'ultimo chilometro che la separa dalla semifinale. Un pezzo alla volta, ora c'è questo da fare. I mugugni, i contestatori di tutto e tutti, i Soliti Noti sarebbe bene si mettessero da parte, come ho già scritto tante volte, almeno fino a quando ci sarà qualcosa in ballo. Ora la scena lasciamola al Popolo Viola e quell'idea del trofeo dovrebbe essere condivisa, una grande spinta collettiva per provare ad andare oltre. A sognare. Poi il resto lo discuteremo e lo capiremo dopo.

Intanto Rocco ha nominato Alessandro Ferrari nuovo direttore generale. Una scelta nel segno della continuità del lavoro fatto negli ultimi cinque anni, dello spirito di gruppo e di appartenenza che la proprietà americana ha sempre messo davanti a tutto. E' un manager che ha condiviso ogni cosa con Joe Barone, che è sempre stato nella stanza dei bottoni viola, conosce le strategie e gli obiettivi: in società non cambierà niente. La strada è tracciata e Rocco lo ha ribadito, crescita equilibrata con rispetto delle regole economiche, grande attenzione alle infrastrutture per far crescere il settore giovanile. La scelta dell'allenatore sarà il prossimo snodo, ma come vi ho sempre scritto, quello che mi disse Joe Barone non credo cambierà: arriverà un allenatore che abbia grande attenzione ai giovani, li sappia valorizzare, proseguendo il lavoro di Italiano. Aquiliani è stato mandato a Pisa per farsi le ossa con i grandi, ma dai dirigenti viola è sempre stato considerato un predestinato. Faccio fatica a muovermi da questo nome anche se allenatori come Palladino o lo stesso Gilardino sono giovani di prospettiva.

Chiudo con il solito giochino della formazione. Chi giocherà giovedì? Ci provo: Terracciano, Dodò, Milenkovic, Quarta, Biraghi; Bonaventura e Mandragora; Nico, Beltran, Kouamè; Belotti.

Enzo Bucchioni
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Chiesa

La difesa della Fiorentina è peggiore rispetto a quella dello scorso anno

La graduatoria dei gol subiti in media a partita dalla Fiorentina negli incontri ufficiali nelle ultime 20 stagioni

Di seguito la graduatoria dei gol in media subiti a gara nelle manifestazioni ufficiali dalla Fiorentina negli ultimi 20 anni

Anno   Reti subite   Gare   Media gol/gara
2006-07   32   40   0,800
2007-08   54   56   0,964
2008-09   49   49   1,000
2012-13   45   42   1,071
2013-14   59   55   1,073
2022-23   65   60   1,083
2005-06   48   43   1,116
2010-11   46   41   1,122
2014-15   63   56   1,125
2015-16   53   47   1,128
2023-24   52   46   1,130
2004-05   54   47   1,149
2011-12   48   41   1,171
2018-19   51   42   1,214
2017-18   49   40   1,225
2019-20   52   42   1,238
2009-10   67   52   1,288
2021-22   59   44   1,341
2016-17   68   48   1,417
2020-21   62   41   1,512

Roberto Vinciguerra
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Chiesa

QS: "Erroraccio di Quarta, rimedia Ikonè. La Fiorentina non vince più"

"La Fiorentina - in campionato - continua a non vincere". Ecco l'analisi della Nazione dopo il pareggio della Fiorentina contro il Genoa

Testa alla coppa. Questa è l'unica cosa da dire dopo Fiorentina-Genoa. Una partita che finisce 1 a 1 e sancisce l'ennesimo passo falso della squadra di Italiano in campionato. Al Franchi, come sottolinea la Nazione, la squadra viola non riesce a trovare la via del gol o meglio, della vittoria. Nel primo tempo è il Genoa a passare in vantaggio con un calcio di rigore di Gudmundsson dopo un erroraccio di Quarta che regala palla a Messias. Poi è Parisi a commettere fallo su Ekuban dopo la respinta di Terracciano. Di Fiorentina poco o nulla da segnalare, se non un gol di Belotti annullato per fuorigioco. Nella ripresa, come spesso accade, è un'altra viola. Bonaventura mette in mezzo un'ottima palla e Ikonè, di testa, pareggia. Dopo di chè tanti brividi, dal rigore revoca al Genoa dal Var al possibile fallo di mano di Haps. Niente di eclatante, ma la Fiorentina continua a non vincere. Giovedì arriva la Conference e quella sì, che sarà decisiva.

Redazione VN
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