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CHIEVO VERONA - ACF FIORENTINA 0:1

Started by Chiesa, 10/03/11, 16:53

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Chiesa

Ds Chievo a VN: ''Questa Fiorentina fa paura''

Domenica alle 15 si gioca Chievo-Fiorentina: se da una parte i clivensi devono conquistare punti salvezza preziosi, dall'altra la Fiorentina proverà a vincere per cercare di fare un finale di campionato diverso da quello che tutti si aspettavano fino a poche giornate fa. Violanews.com ha intervistato il direttore sportivo del Chievo, Giovanni Sartori per un commento proprio sulla gara di domenica.

La Fiorentina è reduce da una buona prestazione con il Catania e soprattutto sembra stare meglio rispetto a qualche mese fa.
"Sta sicuramente meglio, tanti giocatori sono rientrati e infatti i risultati si sono visti. Direi che la Fiorentina è guarita, è in ascesa come squadra e con questo Mutu fa davvero paura".

Come affronterà questa gara il Chievo?
"Con il massimo rispetto e con la massima concentrazione, per noi è una partita molto importante e la stiamo preparando nei minimi dettagli. Mancano 10 giornate alla fine del campionato, sono tutte finali perché vogliamo raggiungere la salvezza. Così come sono tutte finali per la Fiorentina, il cui obiettivo non è certo la salvezza".

Cosa intende?
"I viola hanno capito che possono sfruttare il grande equilibrio di questo campionato, facendo un grande finale di campionato secondo me possono arrivare in Europa League".

Chiusura sulla Primavera: lei ha seguito a Livorno Fiorentina-Inter (finale del Torneo di Viareggio), risultato giusto?
"Risultato giusto, in effetti l'Inter ha meritato di vincere il torneo di Viareggio però Corvino merita comunque applausi per come ha saputo costruire il settore giovanile. La Fiorentina ha tanti talenti, magari ha una concezione diversa rispetto all'Inter che ha preso i migliori giovani e li ha messi insieme, quella è una squadra nata per vincere mentre la Fiorentina sta crescendo e si già tolta diverse soddisfazioni a livello giovanile. A livello di progetto, mi piace più quello della Fiorentina".

Simile poi al progetto-Chievo, per la serie A.
"Esatto, anche se in serie A è tutto più difficile".

http://www.violanews.com/news.asp?idnew=74114
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Chiesa

Qui Chievo: tutto sull'allenamento odierno

Allenamento pomeridiano a Peschiera. Il programma di mister Pioli e il suo staff: messe in azione, movimenti in fase di non possesso palla, azioni 10 contro 0 e, al posto della partitella finale, azioni offensive con partenza dalla rimessa laterale. Domani per la squadra ci sarà una seduta di rifinitura a porte chiuse.

http://www.violanews.com/news.asp?idnew=74258
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Chiesa

Le probabili formazioni delle squadre

CHIEVO (4-3-1-2): Sorrentino; N.Frey, Mandelli, Andreolli, Mantovani; Pulzetti, Rigoni, Constant; Bogliacino; Pellissier, Moscardelli. All. Pioli
FIORENTINA (4-3-1-2): Boruc; Comotto, Gamberini, Natali, Pasqual; Behrami, D'Agostino, Montolivo; Santana; Gilardino, Mutu. All. Mihajlovic

QUI CHIEVO - Pioli alle prese con la squalifica di Gelson Fernandes: Pulzetti e Guana si giocano una maglia. Moscardelli dovrebbe far coppia con Pellissier anche se sono in netto rialzo le quotazioni di Uribe, che ha ben impressionato in allenamento.
Squalificati: Fernandes
Indisponibili: -
QUI FIORENTINA - Da valutare le condizioni di D'Agostino, che ha recuperato in tempi rapidissimi dalla frattura alla mano e potrebbe scendere in campo dal 1', vista la squalifica di Donadel. Da decidere anche l'utilizzo di Vargas. In avanti Santana trequartista puro ad ispirare il duo Mutu-Gilardino.
Squalificati: Donadel
Indisponibili: Kroldrup, Jovetic, Frey
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Fiorentina-Hellas, i viola di casa a Verona. E gli ex...

A Verona, sarà come un derby. Più di un derby. In campo e su­gli spalti. Da una parte ci saranno Al­berto Gilardino, Adrian Mutu e Valon Behrami, tre simboli della Fiorentina di oggi che a Verona sono cresciuti, ma con la maglia dell'Hellas. Dall'al­tra invece ci saranno i tifosi, fiorenti­ni e veronesi, gemellati da tempo no­nostante le disgrazie di un club scivo­lato fino in Lega Pro. Sugli spalti del Bentegodi, a dare man forte al miglia­io scarso di tifosi viola che arriveran­no da tutta Italia, ci saranno anche lo­ro, gli amici veronesi, infastiditi tra l'altro per la decisione del Chievo di adottare colori e simbolo - la Scala de­gli Scaligeri - tradizionalmente appar­tenuti all'Hellas, antico club nato nel 1903. Sarà una partita nella partita e non mancherà nessuno. Da Firenze ne arriveranno oltre 600, nonostante i co­sti importanti dei tagliandi riservati ai tifosi ospiti e alle difficoltà di ac­quisto degli stessi. A loro si uniranno coloro che invece arriveranno dal Nord Italia e insieme agli amici gial­loblù proveranno a trascinare la squa­dra verso un sogno chiamato Europa.

SOGNI E RICORDI - Strappare tre punti, cercare di ripetere il successo conqui­stato nella gara d'andata, al Franchi, quando a decidere fu Alessio Cerci, al suo primo gol in serie A, significhe­rebbe intanto raggiungere quota 40 punti, ma soprattutto compiere un passo importante verso un traguardo fino a qualche settimana fa assoluta­mente impensabile. In campo, tocche­rà ai tre alfieri viola arrivati giovanis­simi in terra scaligera e che da lì han­no spiccato il volo. E' la storia di Adrian Mutu. Ceduto in comproprie­tà nel 2000 dall'Inter, realizza nella sua prima stagione in gialloblù quat­tro gol decisivi in chiave salvezza, contro Lazio, Napoli e Bari (doppiet­ta). I primi ad apprezzarne classe e fantasia sono proprio i tifosi dell'Hel­las che con lui in campo tornano final­mente a sognare. La realtà, però, fin da subito, pare più dura di ogni aspet­tativa: Mutu, il campionato successi­vo, segna 12 gol, ma ciò non basta ad evitare al Verona la retrocessione in serie B. Quell'anno c'era pure un gio­vanissimo Alberto Gilardino: in due anni mette insieme 39 presenze e 5 re­ti, facendo intravedere, non ancora ventenne, le potenzialità di un cam­pione in fase di divenire. E' tuttavia costretto a chiudere anticipatamente la sua stagione a causa di un pericolo­so incidente automobilistico (28 apri­le 2001) nel quale riporta la frattura dello sterno.

UN ANNO PER CONVINCERE - Valon Behra­mi, invece, il centrocampista arrivato a Firenze nel mercato di gennaio e fi­no ad oggi sempre impiegato da Sini­sa Mihajlovic - sempre titolare, tran­ne che nella sua prima partita in vio­la, contro la Lazio, due giorni dopo il suo trasferimento dal West Ham -, a Verona ha giocato soltanto un anno. Era la stagione 2004/05, nel campio­nato di serie B. In 33 presenze realiz­za addirittura tre reti, le prime dal suo ingresso tra i professionisti del calcio. E' grazie alle prestazioni messe insie­me con la maglia gialloblù, alla sua corsa continua, alla sua presenza co­stante, che sul centrocampista svizze­ro si accendono i riflettori del merca­to, con il Genoa e poi la Lazio pronte ad aggiudicarsi il suo cartellino.

RISCATTO - Domani toccherà a loro fa­re la differenza. Alla premiata ditta del gol Gilardino-Mutu, 97 gol in due in campionato con la maglia della Fio­rentina, e pure a Behrami, la garanzia in mezzo al campo. Sugli spalti, a tra­scinare la squadra ci penseranno i ti­fosi. Perché quello contro il Chievo, in fondo, è davvero più di un derby. In palio c'è l'Europa.

http://www.violanews.com/news.asp?idnew=74272
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Chiesa

Chievo-Fiorentina, gli schieramenti tattici

Ecco come il Corriere dello Sport vede in campo le due squadre

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Chiesa

Se si ferma Pellissier l'attacco va in crisi

È difficile vincere delle partite se non riesci più a segnare, o perlomeno se non riesci più a segnare con una certa facilità. Il Chievo non vince da 5 giornate e proprio nel corso di queste 5 giornate ha segnato solo 3 reti (Cesar contro la Lazio, Thereu contro il Cagliari e Fernandes contro il Milan), un valore così modesto che lo pone al di sopra soltanto del fanalino di coda del torneo, il Bari.
Per rendere un po' meno amaro il sapore di questa astinenza, va sottolineato come, in questo momento, a far compagnia al Chievo, ci siano tre grandi del campionato che portano il nome di Juventus (senza rete da 330'), Palermo (312') e Napoli (245').
La squadra di Pioli appare sempre più Pellissier-dipendente ed appena il valdostano perde di vista la porta ne risente l'intero assetto gialloblù. Il capocannoniere scaligero si è fermato ad un passo dalla doppia cifra, non segna quindi da sei turni, e tra i primi 20 della classifica cannonieri è quello col periodo d'astinenza più lungo.

http://www.violanews.com/news.asp?idnew=74287
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A Verona sfida fra consiglieri comunali

Sfida calcistica fra amministratori del Comune di Firenze e quelli di Verona, guidati dai due sindaci Matteo Renzi e Flavio Tosi. La partita si svolgerà domani poco prima di Chievo-Fiorentina.
Dopo la vittoria nel match disputato a Parma e nel trofeo Alessia Ballini a Coverciano, la squadra di Palazzo Vecchio guidata da Enrico Bertini, torna in campo per una sfida storica che si ripropone dopo qualche anno di assenza. Della squadra degli amministratori fiorentini (che scenderà in campo con la divisa viola della Fiorentina) fanno parte, oltre al sindaco, assessori, consiglieri comunali e di Quartiere. Dopo Verona sono già in calendario sfide con Cesena, Bologna e Brescia in concomitanza con le partite di campionato della Fiorentina. 

http://www.violanews.com/news.asp?idnew=74288
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Chiesa

Luciano: ''Aiuterò il Chievo a tenersi stretta la A''

«Sono mancato al Chievo ma vi assicuro che anche il Chievo è mancato a me» . La Freccianera riguadagna il binario. Dopo cinque mesi tra infermeria e allenamenti differenziati, finalmente, la prima settimana di lavoro in gruppo. Dov'eravamo rimasti? Racconta Luciano: «A quel 20 settembre, il Chievo primo in classifica, ospite al Bentegodi il Brescia. Tento un allungo e...» . E arriva la fitta, lo stop, lesione al retto femorale della gamba destra. «Paura? No, mai. Ho sempre saputo che sarei tornato a giocare, mi auguro sui livelli di prima. Poi, che l'allenatore mi convochi o no, io sono già contento. Da martedì sono ufficialmente arruolabile e spero di aiutare il Chievo a raggiungere la salvezza: se ci riusciamo, il prossimo sarà il nostro decimo torneo in serie A» . E' una piccola festa, per il centrocampo gialloblù. Luciano, 35 anni, il giocatore con la militanza più lunga (in riva all'Adige dal 2000 con una parentesi di sei mesi all'Inter nel 2003) rappresenta passato, presente e futuro: perché, dice sorridendo, questo pausa forzata mi ha permesso di riposare e adesso sono pronto per affrontare almeno altri due o tre campionati» . Al massimo, contro la Fiorentina, domani, «Lucio» partirà dalla panchina. Rischiarlo dal primo minuto sarebbe, probabilmente, un azzardo. Ecco perché Stefano Pioli, con Fernandes squalificato, sceglierà, nel ruolo di mezz'ala destra, uno tra Guana e Pulzetti, almeno nell'undici titolare. Ma questo è un altro discorso. Il tecnico parmigiano è felice di riabbracciare un tassello fondamentale del proprio scacchiere: «Luciano è un elemento con caratteristiche uniche, in questa squadra, e la sua corsa, le sue accelerazioni, la sua capacità di puntare l'uomo lo rendono davvero prezioso. Se lo manderò in campo? Chiedete a lui -replica scherzando Pioli -Io posso solo dire che fin qui è stata una buonissima settimana: ovviamente ha bisogno di annusare il campo e di respirare di nuovo il clima della partita. Procederemo per gradi. Ma sono certo che ci sarà molto utile in questo finale di stagione» . L'ultimo stop più lungo, per Luciano, ammontava a cinque mesi e mezzo. Stavolta, a sostituirlo è stato lo svizzero Fernandes. «E direi che si è comportato alla grande. Dopo la prima gara, in cui era inevitabilmente un po' spaesato, è cresciuto costantemente, calandosi a pieno nel ruolo» , confida l'esterno carioca. Dunque, la Fiorentina. «Squadra che attraversa un buon momento, Mutu è tornato a segnare, la classifica sorride e basta loro un successo per toccare quota 40. Penso però che il Chievo visto contro il Parma sia pronto per replicare colpo su colpo. Il pareggio di domenica scorsa è frutto di una prestazione comunque confortante sul piano dell'intensità: non va buttato via, anzi, ha fruttato un buon punto per la nostra classifica» . Che pomeriggio sarà? «Lucio» alza lo sguardo fiero: «Un pomeriggio di battaglia. E, per me, in ogni caso, una grande rivincita» .

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