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ACF FIORENTINA - UDINESE 5:2

Started by Chiesa, 26/04/11, 21:17

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Chiesa

Formazione: Santana, passi in avanti Vargas in dubbio

PRIMA GIORNATA di lavoro per la Fiorentina che si è lasciata alle spalle i due giorni di festa per la Pasqua. Mihajlovic si è ritrovato nel pomeriggio di ieri ai campini per cominciare a preparare la sfida di domenica contro l'Udinese. In attesa di notizie definitive sulle condizioni di Jovetic, per il montenegrino continua l'attesa del via libera al rientro nel lavoro con il resto del gruppo, sono soprattutto le condizioni fisiche di Santana e Vargas a poter rallegrare il tecnico serbo. Perchè l'argentino, già ieri, era di nuovo con i compagni di squadre e, come lui, anche per Vargas si avvicina il momento del ritorno in campo. Saranno fondamentalmente le condizioni di questi due giocatori a condizionare le scelte di formazione da mettere in pratica contro la squadra di Guidolin.
SE PER SANTANA, però, i tempi potrebbero essere ancora prematuri, per Vargas, rimasto a riposo in Sardegna, la sfida di domenica potrebbe rappresentare il rientro dal primo minuto in un centrocampo che, con Behrami e Montolivo in cabina di regia, vedrebbe dunque l'esclusione di Donadel. Chi invece non ci potrà essere sarà il giovane Camporese. Per il difensore centrale prosegue il percorso di recupero dopo la lesione muscolare di primo grado all'otturatore esterno che lo terrà fermo per ancora una settimana circa. E considerando che, ieri, l'unico giovane aggregato dalla Primavera era Salifu (gli altri giocatori, in settimana, lavoreranno con Buso per prepararsi al meglio alla sfida di sabato contro il Livorno che vale moltissimo in chiave play off) anche per il match contro l'Udinese lo spazio per i più giovani potrebbe essere davvero limitato.
IN DIFESA, del resto, con Camporese ai box, restano Natali e Kroldrup a giocarsi il ruolo da centrale accanto a Gamberini, mentre l'altro ballottaggio sarà fra De Silvestri e Comotto per una maglia da titolare sulla corsia destra. Detto del centrocampo, con il probabile rientro di Vargas per Donadel, davanti potrebbe toccare ancora a Cerci, uomo vittoria a Cagliari con una doppietta, a sostegno di Mutu e Gilardino chiamati al pronto riscatto dopo un paio di prestazioni, quelle contro Juventus e Cagliari, non propriamente da ricordare. Davanti, fra l'altro, si ritroveranno un'Udinese non al meglio con Sanchez che potrebbe rimanere a riposo così come Domizzi, Inler squalificato e Di Natale non al meglio. Provare ad approfittarne spetta soprattutto a loro due.
Da tener presente anche la rivalità personale di Guidolin, che ha sempre buoni motivi per voler fare una buona figura a Firenze. E l'Udinese, anche se non al completo, ha dimostrato di saper giocare bene. Per conferma chiedere notizia al Napoli, battuto in caso nonostante i bianconeri si fossero presentati in formazione rimaneggiata.

http://www.violanews.com/news.asp?idnew=76869
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Chiesa

Isla: ''Pensiamo solo a giocare bene''

Presente alla cena dell'Udinese Club di Pasian di Prato, Mauricio Isla ha espresso, in esclusiva a UdineseCalcio.tv, il suo pensiero sul momento attuale della squadra bianconera. "Polemiche? No, io sono dello stesso parere di mister Guidolin, che ha detto che non c'è bisogno di fare polemiche. Noi adesso stiamo pensando soltanto ad allenarci e a giocare bene - ha dichiarato l'esterno cileno - e vogliamo dare il massimo in queste quattro partite che restano fino alla fine del campionato".

http://www.violanews.com/news.asp?idnew=76877
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Chiesa

Pericolo Guidolin: permaloso, vendicativo (e bravo)

Vecchia storia, ma siccome Guidolin è un tipo permaloso che crede nelle vendette ghiacciate, infatti di tacco ha sepolto Zamparini e il Palermo sotto 7 gol (precisando poi nelle interviste che l'Udinese aveva abbassato il ritmo dopo il 6-0), è sempre meglio ricordarlo: nel 2005 Guidolin è stato per qualche giorno l'allenatore della Fiorentina, almeno nelle intenzioni dei Della Valle che lo avevano bloccato con l'idea di offrirgli la panchina. L'arrivo di Corvino cambiò tutto, infatti dopo qualche giorno di riflessione arrivò Prandelli. La telefonata decisiva — ci scusi, abbiamo scelto un altro — toccò proprio al nuovo direttore sportivo viola. E Guidolin non la prese benissimo.

Complimenti comunque a un allenatore che ha sempre viaggiato nell'alta periferia del calcio, senza mai sfiorare le grandi squadre ma ottendendo buoni risultati dappertutto. Partito dal Giorgione, è passato da Treviso, Fano, Empoli, Ravenna, Atalanta, Udinese, Bologna, Palermo, Genoa, Monaco, poi ancora Palermo, Parma e di nuovo Udine. Risultati accettabilissimi, cicli impostati, l'ombra dell'appartenenza al club dei raccomandati (la Gea) allontanata con la forza del lavoro e l'assenza di chiamate dove girano soldi a palate. Il presidente Pozzo ha creduto a tal punto in lui da non licenziarlo nonostante che l'Udinese, fino alla sesta giornata di questo campionato, fosse all'ultimo posto con un filotto di sconfitte.

Guidolin torna a Firenze forse ripensa a una delle sue massime soddisfazioni, la vittoria per 3-2 (29 ottobre 2006) quando era alla guida del Palermo. Ora l'obiettivo è la zona Champions, anche se le tre sconfitte nelle ultime quattro partite hanno complicato tutto e Guidolin dice che la squadra deve avere «nervi saldi e cuore caldo». Aggiunge che ha «la massimo fiducia nel designatore Braschi e nella sua squadra». Sulla Fiorentina dice che «è un avversario in crescendo, che sta giocando bene, quindi davvero ostico». Negli occhi lampettini strani e la speranza di poter recuperare almeno Di Natale. Più difficile Sanchez, mentre sicuramente non ci saranno Armero, Inler e Domizzi, tutti squalificati. Cuore caldo, ma occhio alla vendetta ghiacciata.

http://www.violanews.com/news.asp?idnew=76878
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Chiesa

Qui Udine: Sanchez out al 99% e Di Natale è in dubbio

Sarà un'Udinese malconcia quella che si presenterà domenica pomeriggio al Franchi. Oltre ai tre squalificati Armero, Inler e Domizzi, Guidolin dovrà rinunciare al 99,9% anche ad Alexis Sanchez, la stella cilena che - come riporta udineseblog - ha subito altro stiramento ed è difficile prevedere quando verrà recuperato. Anche Totò Di Natale non è al meglio e dopo la panchina col Parma, non è detto che non avvenga lo stesso a Firenze. Un Di Natale a mezzo servizio, molte volte, non ha brillato e la squadra con lui.
Guidolin ha detto ieri che studia altri moduli: tradotto si può tornare alla difesa a quattro. Difficile vedere Ferronetti, anche se il romano ha recuperato. Ma lui spera in una convocazione da qui alla fine, poi sarà la preparazione a rimetterlo al top. Basta rimane un desapercido, di cui non si hanno notizie.
 Per cui Benatia (ieri a riposo) sulla destra, con davanti Isla. In mezzo Zapata e Coda, a sinistra i problemi maggori. Pasquale dietro, ma chi al posto di Armero? Possibile un utilizzo di Asamoah da quella parte con Pinzi e Abdi in mezzo.
 Davanti Denis con Di Natale se è a posto, altrimenti c'è Corradi.
Non è proprio una squadra irresistibile, una bella occasione per la Fiorentina.

http://www.violanews.com/news.asp?idnew=76882
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Chiesa

Bomber alla Gila? Servono attaccanti stile Jovetic

Prendete il Barcellona che, fino a prova Champions contraria, resta la migliore squadra del mondo: davanti giocano Pedro, Messi e Villa, due fringuellini e mezzo, dopo che Guardiola è riuscito a sbarazzarsi prima di Eto'o e poi di Ibrahimovic, attaccanti di peso. Prendete il Real Madrid: per battere i catalani in Copa del Rey Mourinho ha fatto giocare Ronaldo centravanti, lasciando Adebayor in panchina finché non ce n'è stato bisogno per rialzare il baricentro della squadra, quando le offensive avversarie si stavano facendo troppo insistenti. Prendete il Manchester United, prossimo campione d'Inghilterra e probabile finalista di Champions: prima punta è ormai diventato Chicharito Hernandez, un trottolino con intuito del gol alla Pablito Rossi, Ronney gli gira intorno e Berbatov, centravanti di professione, sta soprattutto in panchina. Prendete il Chelsea: abituato ai continui cambi di posizione dei vari Drogba, Anelka e Kalou, fa una gran fatica a inserire nei suoi schemi un fenomeno del gol quale Fernando Torres. E ancora. Nell'Arsenal Bendtner e Chamakh non giocano mai, nel City Mancini ha già fatto fuori Dzeko, lo Schalke 04 ha massacrato l'Inter tenendo Raul alle spalle di un finto centravanti di movimento. Mentre il Bayern Monaco, che si è ostinato a puntare su Gomez, centravanti vecchio stampo che pure di gol in stagione ne ha segnati una caterva, ha perso tutto.

In Italia le cose stanno più o meno allo stesso modo. Il Milan ha sì vinto il campionato grazie a Ibrahimovic, comunque centravanti atipico se ce n'è uno, più bravo da sempre far segnare i compagni che a provvederci di persona, ma poi, quando Ibra ha cominciato a farsi squalificare, la squadra ha giocato persino meglio, grazie agli inserimenti veloci dei vari Pato, Robinho, Seedorf , Boateng e Cassano. L'Inter non riesce più a far segnare Milito e neppure Pazzini ha dato quanto ci si aspettava da lui. Napoli: Cavani è un centravanti per modo di dire. Lazio e Udinese non hanno uno straccio di prima punta decente (l'unico è Kozak fra i biancazzurri, ma non gioca quasi mai). Conclusione: i centravanti non sono più quelli di una volta. O più probabilmente: il calcio non è più quello di una volta, si è evoluto e adesso bloccare i centravanti old style è un gioco da ragazzi, o quasi.

Discorso che non assolve gli attaccanti della Fiorentina, il cui rendimento stagionale resta troppo inferiore, come dimostrato ieri su queste pagine, rispetto a quello del resto della squadra. Ma impone allo staff tecnico viola di allargare gli orizzonti. Se Gilardino se ne andrà, non ci sarà da stracciarsi le vesti. Non solo perché si è andato via via spegnendo rispetto alle stagioni precedenti (non solo in viola), ma anche perché non è più il tipo di giocatore che fa la differenza. Mutu invece è un attaccante più moderno, avrebbe caratteristiche adatte anche ai grandi club del XXI secolo, ma il condizionale «avrebbe» è d'obbligo, perché il Mutu di questi mesi la controfigura di quel giocatore e l'assoluta mancanza di reattività nelle ultime uscite non lascia grandi speranze per il futuro.

E d'altra parte Jovetic c'è, magari con un po' meno di potenza rispetto al romeno, ma con un po' più di raffinatezza tecnica: lui sì che potrebbe giocare nel Barcellona, nel Real Madrid, nello United, nel Chelsea. Tenerselo stretto. E provare a cercare nel mondo altri Jovetic, talenti in erba, ancora a prezzi potabili, da svezzare per un paio d'anni e poi sfruttare per un altro paio di stagioni, prima di realizzare una plusvalenza tale da consentirti di alzare l'intero monte ingaggi. Jovetic è il prototipo del calciatore necessario alla Fiorentina del futuro. Gilardino non va sostituito obbligatoriamente con un centravanti di ruolo. Più utili gli attaccanti tuttofare. O i centrocampisti che conoscono i tempi d'inserimento e sono pronti a sfruttare i lanci in profondità o il lavoro sugli esterni di ali se possibile veloci e tecniche al tempo stesso. Un Sanchez scovato al momento giusto è oggi più utile di qualsiasi simil-Gilardino. Guardate la classifica dei marcatori della Serie A: fra i primi undici c'è un solo centravanti tradizionale (Pazzini, che la metà delle sue reti l'ha segnata per la Sampdoria). Nelle squadre importanti oggi gol non li fanno né soltanto né in grandissima parte gli attaccanti di ruolo. Proprio perché la chiave del calcio moderno è tenere le squadre corte e capaci sia di difendere sia di attaccare con molti uomini. Gli specialisti sono sempre meno utili. Consigli per gli acquisti. Corvino conosce già come le sue tasche i mercati sudamericano e balcanico. Forse dovrebbe allargare lo sguardo anche al resto dell'Est europeo, al Belgio (e già lo fa) e ai settori giovanili delle squadre olandesi e tedesche, che di questo tipo di giocatori ne producono parecchi. Molti più loro che le squadre italiane. Purtroppo.

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Pasquale: ''Pronto per i viola. Attacco forte, ma la difesa...''

A Napoli ha dimostrato di poter coesistere con il compagno di reparto Pablo Armero, a Firenze, invece, sarà chiamato a sostituirlo. Giovanni Pasquale fa il punto della situazione in casa Udinese a quattro giorni dalla sfida del "Franchi".

"Ho lavorato bene fino adesso e quando sono stato chiamato in causa ho dimostrato di saperci fare. So che con la squalifica di Armero potrebbe toccare a me. Mi farò trovare pronto anche domenica".

Tra squalifiche e infortuni, i bianconeri rischiano arrivare decimati all'appuntamento decisivo della stagione.
"Possiamo cavarcela benissimo contro qualsiasi squadra. Lo abbiamo dimostrato a Napoli e in altre occasioni"

A Firenze la fame di vittoria potrebbe fare la differenza.
"Corretto. Chi avrà più voglia porterà a casa il risultato. Loro non hanno più niente da chiedere a questo campionato, mentre noi siamo in corsa per un obiettivo importante. La grinta su ogni pallone, la cattiveria e i piccoli dettagli faranno la differenza".

In settimana l'ex bianconero Felipe ha consigliato di marcare stretto Cerci.
"Il centrocampista viola è stato il match winner in Sardegna realizzando due gol, ma l'organico fa la differenza".

Il pericolo maggiore della Fiorentina? "Ha un buon attacco, una difesa non proprio all'altezza e un bel centrocampo. Ma noi dovremo pensare a noi stessi ed essere compatti. Il nervosismo? Quello viene quando qualcosa va storto".

Quanto peserà l'assenza di Inler al "Franchi"?
"Gokhan è un ottimo giocatore. Ci mancherà senza dubbio, ma chi prenderà il posto dello svizzero sarà all'altezza della situazione".

Qual è il punto di forza della Fiorentina?
"Il collettivo. Hanno attaccanti e centrocampisti di grande qualità".

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Chiesa

Benatia: ''L'Udinese è una grande squadra''

Nonostante il richiamo di tanti grandissimi club, il terzino dell'Udinese Mehdi Benatia non ha ancora in mente di lasciare a fine stagione la squadra friulana.

Il giocatore ha infatti ammesso oggi a Sky Sports: "Sono lusingato dall'interesse di tutti questi grandi club, ma sono già in una grande squadra che è l'Udinese. Mi ha offerto un grande palcoscenico facendomi giocare in un campionato duro come la serie A. Sono sereno e voglio finire la stagione alla grande", riporta milannews.it.

http://www.violanews.com/news.asp?idnew=76901
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Chiesa

Verso l'Udinese, 4-3-3 con formazione tipo (più Cerci)

Ripresi nel pomeriggio gli allenamenti viola dopo i due giorni di riposo concessi da Sinisa Mihajlovic. Si è rivisto ai Campini anche Santana, ma il giocatore argentino rimane in forte dubbio per domenica prossima causa problema muscolare. Così come in dubbio rimane Camporese dopo la lesione di primo grado al muscolo otturatore esterno. Contro l'Udinese dovrebbe tornare titolare Vargas, out a Cagliari: mentre sarà confermato il 4-3-3 con Montolivo regista basso e Behrami interno destro. Certo di una maglia da titolare in attacco anche Alessio Cerci, autore della doppietta decisiva in Sardegna.

http://www.violanews.com/news.asp?idnew=76902
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