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INTERNAZIONALE - ACF FIORENTINA 3:1

Started by Chiesa, 05/05/11, 19:00

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Chiesa

Passarella per Toldo prima di Inter-Fiorentina

Domenica pomeriggio i tifosi di Fiorentina e Inter che si troveranno a San Siro potranno assistere ad una passerella di Francesco Toldo, che prima della partita farà un giro di campo per salutare le due tifoserie che, a suo dire, sono i simboli delle squadre che più di tutte hanno segnato la sua carriera. Speriamo che i tifosi gli riservino l'accoglienza che merita, avendo passato nelle due squadre ben 16 anni della sua vita ed avendo regalato con le sue parate molte soddisfazioni ad entrambe le tifoserie.

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Pagliuca esalta Boruc: ''Ha fatto un grande campionato''

Intervenuto al Pentasport di Radio Blu, Gianluca Pagliuca ha parlato dei portieri della Fiorentina in questi termini: "Boruc ha fatto un ottimo campionato, senza commettere errori, a parte quello di Roma con i piedi. Mi ha destato una buona impressione senza far rimpiangere Frey. Neto? Non l'ho mai visto giocare, me ne hanno parlato bene. Il miglior portiere del mondo? Secondo me oggi è Casillas, poi mi piace molto Neuer dello Schalke".

Va in scena poi un siparietto con Ciccio Baiano ricordando la vittoria della Fiorentina 4-0 sulla Samp di Pagliuca nel '92 con doppietta di Baiano: "Me la ricordo bene quella partita - dice Pagliuca - fu un bombardamento da parte della Fiorentina, per me fu una giornata dura. Tra Baiano e Batistuta (autore degli altri due gol, ndr)..."

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Da Montolivo a Mihajlovic la partita dei destini incrociati

Pazzini, Montolivo, Della Valle, Mihajlovic, Moratti e Leonardo. Ecco Inter-Fiorentina, sfida che incrocia addii e desideri, storie passate e lampi di futuro possibile o solo immaginabile. Per il resto questa sarà una partita senza troppe ansie, quindi una sfida giocata e, almeno in teoria, divertente. A fine stagione i giocatori che hanno deluso si devono mettere in mostra: un modo per non far perdere valore a spese magari azzardate, un sistema abbastanza riconosciuto per dare senso a sfide che di senso non ne hanno poi troppo. Ma oltre il campo tra Firenze e la Milano versione nerazzurra ci sono troppe storie da raccontare. Basta pensare a Pazzini, quello che adesso tutti rimpiangono, quello che ormai vive in un coro di "Io ve lo avevo detto che l´era bono". Giusto, sì. Ma se il Pazzini altrove è stato quasi digerito, adesso il problema è immaginare altrove anche Montolivo. Vi ricordate la storiella di Pazzolivo, di uno spot un po´ forzato con una trama fondata sulla coppia più invidiata di giovani esplosi nell´Under e arrivati a Firenze nei giorni della lussuosa Fiorentina vecchio modello? Beh, il Pazzo adesso non fa che stressare al telefono l´ex compagno, che proprio come lui è diventato un punto fermo della nazionale di Prandelli.
In realtà è la Juve la società che più ha cercato Montolivo in questi ultimi mesi. Ma Giovanni Branchini, procuratore del giocatore, dopo che la trattativa per il rinnovo contrattuale si era arenata per una differenza di pochi euro (prima dei mondiali), aveva capito perfettamente che la Fiorentina non si strappava i capelli all´idea che il capitano potesse andare altrove. E Branchini, da sempre, ha rapporti privilegiati con Moratti, un po´ come Sergio Berti li ha con la Fiorentina. Il che significa che Montolivo-Inter è un´idea concreta, anche se poi in lista ci sono anche Juve, Roma e Napoli.
In attesa di sapere se Della Valle deciderà che il capitano vale un sacrificio, c´è da immaginare che molti interisti seguiranno con particolare attenzione la partita di Montolivo, mentre i tifosi viola non potranno fare altrettanto con Mariga (squalificato), nome che piace tanto a Corvino e che potrebbe rientrare (insieme a parecchio cash) nella trattativa con l´Inter. In gioco, dentro questa partita di metà primavera, c´è anche il cuore di Mihajlovic, che proprio nello spogliatoio dell´Inter ha vissuto il prologo della sua carriera di allenatore vero. Come braccio destro del suo amico fraterno Roberto Mancini, l´attuale tecnico della Fiorentina visse il trapasso dall´altra parte della barricata. Il suo carattere ruvido ha lasciato dietro di sé molte storie più o meno confermate, tipo l´Adriano attaccato al muro in un dopo partita di Champions. Abbandonata Milano con l´arrivo di Mourinho, Mihajlovic non ha mai nascosto l´idea che l´Inter sia un possibile obiettivo per il futuro, smentendo tuttavia le voci che giravano a proposito del fatto che lui avesse detto di no a Moratti per scegliere Firenze. Tutta roba messa in giro astutamente dai soliti noti. Semmai è vero il suo no alla Samp. E col senno di poi c´è anche da capire il perché.
Comunque, chissà, magari un giorno Sinisa potrebbe sedere davvero sulla panchina di San Siro. Per lui (tra gli stipendi di Moratti e la qualità tecnica quale allenatore direbbe di no?) l´Inter è una luce che brilla nel futuro, per Diego Della Valle invece ormai si tratta di passato quasi remoto. Mr Tods la sua storia l´ha vissuta nel cda dell´amico Massimo, col quale poi si è trovato a litigare nei giorni delle grandi battaglie per i diritti tv. Un passato dimenticato, anche se, si dice in giro, proprio all´Inter lavora un allenatore che a Diego piace parecchio, cioè Leonardo. Stile, nervi saldi, eleganza, calcio offensivo e una classe, va detto, molto dellavalliana. Chissà che magari un giorno questa sfida possa avvenire a panchine invertite. Certo, si tratta di ipotesi che al momento viaggiano tra le nuvole. Molto più reale invece la possibilità dello scambio Montolivo-Mariga. E questa, a occhio, non dovrebbe essere una gran bella notizia.

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Fiorentina anti-Inter: Mutu in panchina

Secondo il Corriere dello Sport-Stadio Adrian Mutu si accomoderà in panchina domenica a San Siro contro l'Inter: il Fenomeno ha disputato solo il secondo tempo nella partitella infrasettimanale e quindi Mihajlovic dovrebbe dare un'altra chance a Cerci. Per Mutu ci sarà comunque spazio a gara in corso.

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Cerci non si tocca, festa per Jovetic

SQUADRA che vince e che convince non si cambia. Sembra essere questo il motto di Sinisa Mihajlovic, che domenica a San Siro proverà a schierare la stessa formazione che ha battuto l'Udinese. Non ci saranno novità, di alcun tipo. Con Adrian Mutu che tornerà disponibile ma che andrà in panchina, nonostante il buono stato di forma. Con Jovetic che continua la marcia verso il rientro in campo, ancora rimandato (ma ieri non appena si è presentato sul campo è stato salutato con entusiasmo dai tifosi). Con Frey che rimane in panchina perchè in porta oggi c'è un Boruc che piace e che convince, ma che scalpita per giocare almeno una delle prossime tre gare di campionato. Nell'amichevole infrasettimanale contro l'Arpino Calcio (finisce 14 a 0 per i viola con le reti di Montolivo, Behrami e Cerci, le triplette di Babacar e Ljajic e le doppiette di Gilardino e Mutu), l'allenatore viola ha schierato la formazione anti-Inter, senza fare quella pretattica che oggi serve davvero a poco. A guardare la partitella, davanti a circa duecento spettatori, il ds viola Pantaleo Corvino.
MA VENIAMO alla formazione: in difesa De Silvestri confermato a destra, Gamberini e Natali al centro, a sinistra Pasqual. A centrocampo ancora Behrami, Montolivo e D'Agostino. Davanti Cerci, Gilardino e Vargas. Sperando che gli uomini più in forma dei viola riescano ancora una volta a fare la differenza. Mihajlovic, alla scala del calcio, vuole comunque una Fiorentina d'attacco. Il suo sogno lo ha manifestato pochi giorni fa: "Vincere a San Siro", per togliersi una soddisfazione doppia. Una squadra che fin dai primi minuti provi a mettere in difficoltà la formazione di Leonardo, sicuramente non nel momento migliore e con ormai pochissimi obiettivi da raggiungere. Una sfida tra due squadre che se la giocheranno a viso aperto, senza troppi tatticismi. Più per la gloria che per altro, in un momento della stagione dove si pensa molto al prossimo anno e poco a questo. Per ovvi motivi.
CAPITOLO tifosi. Tenuto conto che il Casms ha considerato la sfida fra Inter e Fiorentina una sfida a rischio e ne ha quindi limitata la vendita dei biglietti ai non residenti in Toscana, è probabile che i tifosi viola a San Siro non siano oltre 300.

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Inter, un test di 60' per essere sicuri che Samuel è guarito

Sei mesi dopo, è tornato in campo per una partita (un test di 60 minuti, 30' per tempo, ad Appiano Gentile, contro il Pizzighettone, squadra di serie D) Walter Samuel. Il 6 novembre 2010, al 5' della ripresa di Inter-Brescia (1-1), il difensore argentino aveva riportato un grave infortunio al ginocchio destro; tre giorni dopo, il 9 novembre, era stato sottoposto dal prof. Benazzo al San Matteo di Pavia, ad un intervento chirurgico per la ricostruzione del legamento crociato anteriore e del comparto postero-esterno. Il test di ieri ha confermato che Samuel è in fase di totale recupero, anche grazie alla sua straordinaria professionalità, ma dovrà allenarsi ancora molto per ritrovare la piena efficienza fisica. Vista la gravità dell'infortunio, è già importante per l'Inter che Samuel possa iniziare la preparazione estiva con il resto della squadra. L'Inter, che domenica trova la Fiorentina (e mercoledì 11 la Roma nella semifinale di ritorno di Coppa Italia), ha vinto 4-0 (gol di Milito, Coutinho, Pandev e Alibec), giocando con Orlandoni (Castellazzi 1' s. t.); Natalino, Materazzi, Samuel, Chivu (Benedetti 25' s. t.); Kharja (Alibec 15' s. t.), Thiago Motta (Carlsen 1' s. t.), Mariga, Coutinho; Pazzini (Nagatomo 1' s. t.), Milito (Pandev 1' s. t.). Julio Cesar ha giocato il primo tempo con il Pizzighettone. A parte si sono allenati Sneijder e Stankovic. Festa grande per Zanetti, in visita a Sacile (Pordenone), paese d'origine del bisnonno.

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Pazzini: ''Domenica sarò un po' emozionato''

Intervistato da Studio Sport, Giampaolo Pazzini racconta: "La mia esultanza è nata a Firenze con Toni, lui metteva la mano all'orecchio e io in contrapposizione indicavo gli occhi, ci prendevamo in giro. Domenica sarò emozionato ma nel calcio ognuno va per la sua strada e appena fischierà l'arbitro penserò solo a giocare".

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Mondonico: ''Qual è la vera Fiorentina?''

Le ultime due vittorie della Fiorentina hanno fatto tornare un po' di buon umore fra i tifosi viola che, in attesa di conoscere il futuro, si godono le reti di Alessio Cerci ed i progressi del gruppo di Sinisa Mihajlovic.
"Il finale di torneo dei viola fa venire in mente una domanda legittima, ovvero: perché solo adesso si sta vedendo la vera Fiorentina? - si è domandato, ospite ai microfoni di Radio Toscana, il tecnico dell'Albinoleffe e grande tifoso viola Emiliano Mondonico -. Certo, ora Mihajlovic ha quasi tutta la rosa a disposizione, ma questa parte conclusiva di campionato così in crescendo non so se sia un bene o un male. Fino all'altroieri eravamo a pensare alla Fiorentina del futuro, e oggi ci troviamo ad avere già una squadra competitiva. Qual è la vera Fiorentina, quello attuale o quello del passato? Secondo me è un misto di tutte e due. Montolivo? E' molto richiesto, potrebbe rinforzare tanti top club, bisognerà valutare le sue ambizioni, più che l'offerta economica del club gigliato, per il suo rinnovo".

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