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La settimana di riposo sotto le Nazionali

Started by Chiesa, 07/10/24, 14:50

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Chiesa

#24
Notte magica con gli ex, lo stile di Palladino e l'ironia della curva

Le stragelle (strane pagelle), ovvero tutto quanto fa spettacolo in Fiorentina-Milan

4 alla gerarchia dei rigoristi del Milan. "Sul dischetto deve andarci sempre Pulisic" sibila stizzito Fonseca in sala stampa. Già, ma allora che è successo al Franchi? Perché prima Theo e poi Abraham si sono fatti ipnotizzare da un immenso De Gea? Le scelte dagli undici metri sono state comunque lo specchia della serata rossonera: da dimenticare.

4,5 a Theo Hernandez. Quella del francese è la serata più sbagliata in assoluto. Oltre al penalty fallito ce n'è anche uno procurato e, soprattutto, l'espulsione a partita finita. Le proteste all'indirizzo di Pairetto potrebbero costargli carissimo visto che era anche capitano. Un compleanno da dimenticare, nonostante l'età - 27 - sia teoricamente quella della piena maturità calcistica.

7 allo striscione della Fiesole a commento dell'inchiesta che ha decapitato le curve di Inter e Milan. "Le nostre infiltrazioni sono quelli nei gradoni" è geniale, non solo perché rimanda a quelle mafiose che si sarebbero annidate tra gli ultras rossoneri, ma anche per come allo stesso tempo rimarca gli storici problemi del Franchi.

7,5 all'amore degli ex. Prima c'è Adli che segna e non esulta per rispetto verso il suo passato da milanista, poi arrivano Venuti (oggi alla Samp) e Cerofolini (Frosinone) che si uniscono alla bolgia viola negli spogliatoi. Tutto nella serata del ritorno al Franchi di Adrian Mutu. A chi lo frequenta da anni, il coro della curva per il Fenomeno ha fatto venire la pelle d'oca.

8 alla corsa di Palladino per lasciare il campo dopo l'espulsione: è stilisticamente ancora perfetta, la falcata del tecnico viola. Che però non fa più l'attaccante ma studia da grande tecnico. Voleva una notte magica e - soprattutto grazie alle prodezze di De Gea - i suoi ragazzi gliel'hanno regalata. E' la prima da quando siede sulla panchina viola, che se per qualcuno traballava, ora è di nuovo saldissima.

Il ViolAutore
- AMORE MIO - LA LUCE DEL MATTINO

Chiesa

#25
"Un alieno al Franchi" "Superman": i quotidiani elogiano David De Gea

Il pagellone di David De Gea. Così i quotidiani elogiano il portiere della Fiorentina

Rimangono ancora impresse nella mente dei tifosi viola e lo saranno per sempre le due parate di David De Gea dal dischetto contro il Milan. Una prestazione monumentale che i quotidiano hanno giustamente elogiato nelle loro pagelle. Così, oltre ai consueti voti del post gara, ecco tutti i commenti dopo la prestazione del portiere spagnolo:

LA GAZZETTA DELLO SPORT - "Superman! Para due rigori a Theo Hernandez e Abraham ma non solo. Risponde alla grande anche a Chukwueze e a un tiro dell'americano".

LA NAZIONE - "E pensare che non era considerato, in Premier, un para rigori. E meno male che nel pre-gara aveva detto che stava trovando la forma migliore. Ipnotizza prima Theo e poi Abraham e sul centravanti si ripete disinnescando con il piedone il destro velenoso a incrociare. Si supera su Chukwueze, con la mano di richiamo, dopo anche un velo di Morata che ha fatto apparire il pallone solo all'ultimo".

CORRIERE FIORENTINO - Due rigori più parati che sbagliati. Così De Gea entra nella storia della Fiorentina. Da aggiungere due ottimi interventi nel finale. Monumentale.

CORRIERE DELLO SPORT - Un alieno al Franchi. L'aria da big match lo trasforma nella sua miglior versione di Old Trafford. Due rigori parati e un'aura che avvolge tutti i compagni e lo stadio.

Redazione VN
- AMORE MIO - LA LUCE DEL MATTINO

Chiesa

#26
La moViola: Pairetto e il festival del rigore, ma che dubbi su Theo-Colpani

Ecco la moviola di Fiorentina-Milan

La Gazzetta dello Sport e il Corriere dello Sport analizzano la prestazione dell'arbitro Pairetto dopo la gara tra Fiorentina e Milan. Ecco i commenti:

LA GAZZETTA DELLO SPORT 6- Ok i rigori. Nel primo, visto al monitor, Hernandez colpisce lievemente la suola di Dodò che lo anticipa. Proteste viola per l'ingresso di Tomori in area, che però non impatta sulla respinta: la regola è cambiata. I due per il Milan sono per fallo di Ranieri su Reijnders e, stessa dinamica del primo, per calcio di Kean a Gabbia che lo anticipa. Infine, due casi:

Theo-Colpani e Ranieri-Abraham: no fallo.

IL CORRIERE DELLO SPORT 5- Pairetto fatica a farsi accettare dalle due squadre in campo a causa di diversi errori. Più che discutibile il fallo fischiato a Morata su Colpani al limite dell'area di rigore del Milan che al 24' pt porta all'ammonizione, a quel punto inevitabile, per proteste a Tomori.  L'arbitro ha avuto bisogno dell'intervento del Var Sozza per sanzionare il fallo di Theo Hernandez su Dodo nell'area di rigore dei rossoneri. Il giocatore della Fiorentina, al 18' pt, ha anticipato l'avversario ed è poi stato toccato sul piede: questa dinamica (la stessa che all'8'st ha portato al rigore per il fallo di Kean su Gabbia che lo ha anticipato) è sempre punita con il calcio di rigore. La Fiorentina si è lamentata perché Tomori è entrato in area prima dell'esecuzione del rigore, ma da questa stagione è sanzionabile solo se chi anticipa l'entrata in area ne ha un vantaggio interferendo con l'azione. Ci sta al 45' pt il rigore per il contatto di Ranieri su Reijnders, mentre resta qualche dubbio, visto il metro, sulla scelta di non punire l'intervento di Theo Hernandez su Colpani al 24' st. Espulso Palladino per proteste: il fallo fischiato a Kean su Tomori non sembrava esserci. Corretto annullare per fuorigioco i due gol alla Fiorentina.

Redazione VN
- AMORE MIO - LA LUCE DEL MATTINO

Chiesa

#27
Fiorentina-Milan: i tre fattori determinanti più uno

Torna l'imbucata di Matteo Magrini che ci racconta dei 4 fattori determinanti di questa Fiorentina

Dite la verità. Pensavate di esservi liberati di me eh...? E invece no. Giusto il tempo per l'ennesimo infortunio e rieccomi. Ovviamente, prima di tutto, ringrazio Saverio e tutta la famiglia di violanews per la pazienza e per ridarmi spazio. Non era assolutamente scontato e, quindi, grazie! Detto questo, e venendo a parlare di cose che contano, quale miglior occasione se non la prima, vera, grande vittoria di questa stagione? Sono sinceramente sollevato perché onestamente sarebbe stata dura tornare a scrivere dopo che so, il pari di Empoli o dopo la tristissima esibizione dell'altra sera in Conference. Ieri invece, finalmente, si è vista una squadra.

Il primo fattore

Ed è proprio da qua che vorrei ripartire. Dallo spirito che, per la prima volta, ha permesso alla Fiorentina di andare oltre i propri limiti. E' stato quello, fino a ieri sera, l'aspetto più preoccupante, Più del (non) gioco, più della (non) identità, più delle contraddizioni tecniche e tattiche. In questi primi mesi i viola erano parsi spenti. Pallidi, quasi tristi. Mai (o quasi mai) uno scossone, mai una reazione anche fosse soltanto nervosa. Contro il Milan invece, l'esatto contrario: furore, ferocia, fame, determinazione, voglia di aiutarsi l'un l'altro. Eccolo, il fattore che ha fatto la differenza: lo spirito.

Gli altri tre

Gli altri tre sono di facilissimi individuazione. De Gea, Gudmundsson e Kean. Certo, nessuno si dimentica Adli. Anzi. Il francese ha dimostrato (spero definitivamente) che non si può fare a meno di lui visto che, lì nel mezzo, è l'unico che abbia cervello, piedi e verticalizzazioni da regista. Se poi ci mette anche i gol, tanto meglio. I "tre tenori" però, sono quegli altri. Non ce ne voglia Terracciano, per carità, ma capite adesso cosa intendevamo quando dicevamo che se l'intenzione era alzare il livello non si poteva non intervenire sul portiere? Perché avere un campione in porta vale esattamente come avere un grande centravanti e le parate, esattamente come i gol, portano punti.

E poi, appunto, ci sono gli attaccanti. Gud ieri non mi è piaciuto ma che gli vuoi dire se alla prima (e unica) palla buona ha deciso la partita? Del resto, è esattamente quello che è mancato negli ultimi due anni e mezzo. Uno che, con mezza giocata, sapesse determinare. Inutile girarci troppo intorno. Gli allenatori arrivano fino ad un certo punto (e ieri Palladino ha sicuramente messo in campo una squadra logica e organizzata) ma senza calciatori di livello superiore difficilmente si riesce ad andare oltre certi ostacoli. Lo stesso Kean, pur sbagliando il rigore e un'altra grande opportunità, ha fatto tutta la differenza del mondo. Col pallone, e senza. Una prima punta vera, che con i suoi movimenti e con la sua capacità di far reparto da solo (sia nella profondità che nel difendere il pallone spalle alla porta) regala ampiezza e respiro a tutta la Fiorentina. Del resto, come diceva Boskov, "come gioca punta gioca squadra".

La filosofia di Palladino

Sia chiaro, tutto questo non significa che la Fiorentina sia improvvisamente guarita. La mia impressione, pensando anche al primo tempo della gara con l'Atalanta, è che contro le "grandi" o comunque contro formazioni che attaccano vedremo spesso prestazioni così. Questo perché ormai l'idea del mister inizia ad essere abbastanza chiara: baricentro basso, attesa, e ripartenza negli spazi. Una filosofia ovviamente legittima, che può piacere o meno, ma che di certo paga di più quando si può (appunto) giocare di rimessa. Diverso il discorso (vedi Empoli, New Saints ecc...) se devono essere i viola a fare la gara. Ecco. Per quei casi mi pare che manchi ancora la soluzione. Ovvio, ci possono sempre pensare quei due là davanti, ma non a caso anche loro hanno sofferto molto di più nelle scorse uscite.

Insomma, di lavoro da fare ce n'è ancora parecchio e già la prossima trasferta di Lecce darà altre, importantissime, indicazioni. Intanto però, è giusto godersi la bellissima serata di ieri e, soprattutto, i tre campioni, più uno, di questa Fiorentina: De Gea, Gudumdsson, Kean e lo spirito ammirato col Milan. Sono queste, le colonne su cui provare a costruire qualcosa di interessante.

Matteo Magrini
- AMORE MIO - LA LUCE DEL MATTINO

Chiesa

Le pagelle in rima: il felice risveglio del bambino viola

Le pagelle in rima diverse dalle altre con il filo conduttore legato al bimbo viola

7 ottobre 2024 (modifica il 7 ottobre 2024 | 11:14)

De Gea 10: è quel padre che ha portato per la prima volta suo figlio allo stadio

Ha fatto qualcosa di storico come Marconi con la radio

Dodo 8,5: di questo bambino lui ne è la mamma

Nessun pompiere rossonero riesce a spegner la sua fiamma

Ranieri 7: è colui che a quel bambino ha comprato il biglietto

Come Annalisa e Tanani con Comuzzo è perfetto duetto

Comuzzo 7: pochi anni fa' era lui a veder i suoi eroi con gli occhi di un bambino

In sua assenza la viola sarebbe una messa senza pane e vino

Gosens 6,5: è l'allarme che alla famiglia viola controlla la casa

Controllore della sua corsia come dello spazio lo è la Nasa

Bove 7: rende felice il bambino viola vendendogli le patatine

Eccellenza della mediana come in toscana le cantine

Cataldi 6,5: è quel simpatico signore del seggiolino accanto

La sue grinta per Firenze ne è gloria e vanto

Adli 8: è l'artista che al bimbo viola fa restar a bocca aperta

Piacevole come nel freddo invernale lo è il star sotto alla coperta

Colpani 6,5: è il Robin che in questo mondo di eroi nessuno vorrebbe essere

È la Penelope che aspettando la miglior condizione la sua tela continua a tessere

Gudmunson 7,5: della Marvel è un supereroe nuovo

Al veder lui al bimbo viola splendon gli occhi come a Pasqua a scartar l'uovo

Kean 7: al bambino viola fa venire le palpitazioni

Può diventare il suo idolo un po' come del papà lo era Baglioni

Palladino 8: prima notte da sogno della sua avventura gigliata

Di Van Gogh questa ne è una notte stellata

Per l'occasione in un concerto si è esibito il Franchi

Supporto indispensabile come le chele per i granchi

Notte resa magica per ogni bimbo che ha del viola nel cuore

Vittoria che della stagione ne è un fragoroso bagliore

Lorenzo Mazzanti
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Chiesa

Nazionali, un'altra sosta: ecco i giocatori della Fiorentina che lasciano Firenze

Ecco un'altra sosta per le Nazionali

Durante la seconda sosta per le Nazionali, solo sei giocatori della Fiorentina lasceranno il Viola Park, permettendo all'allenatore Palladino di lavorare con gran parte della squadra. Tra questi c'è anche Moise Kean, le cui condizioni sono però oggetto di valutazione dallo staff azzurro.

Altri 4 gli italiani chiamati dalle selezioni Under: Bove, Kayode, Comuzzo e Martinelli, che saranno impegnati con diverse selezioni azzurre. L'unico giocatore a partire per una destinazione più lontana sarà Christian Kouamé, convocato dalla Costa d'Avorio per le qualificazioni alla Coppa d'Africa. A differenza della pausa precedente, quando otto giocatori erano stati convocati, stavolta Croazia e Marocco hanno deciso di non chiamare Pongracic (causa anche infortuni) e Richardson. 

Redazione VN
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Chiesa

Scanagatta non ci sta: "Quelli concessi sono rigori sacrosanti"

Ubaldo Scanagatta grande esperto di tennis e appassionato di calcio e Fiorentina va controcorrente. "Questi rigori vanno fischiati".

Vedo che a seconda di un brutto pareggio o di una vittoria - bellissima ma conquistata grazie a due rigori magistralmente parati perché altrimenti sarebbe stata una sconfitta - cambiano gli umori e le valutazioni anche sul mercato. Che quindi si dovrebbero riflettere sulle proiezioni della classifica. Anche le opinioni su Prade e Palladino sono mutevoli.

Io forse perché mi occupo generalmente di un altro sport sono per avere sempre maggior equilibrio. Come diceva Kipling vittoria e sconfitta sono due impostori che tendono a ingannarti. Sul discorso rigori sta emergendo una posizione qualunquista: cioè che certi rigori non si dovrebbero dare.

Secondo me occorre fare dei distinguo: si gioca a grandi velocità rispetto a una volta ed è giusto premiare, nel calcio come nel tennis, chi ha l'abilità di giocare di anticipo. E punire con il rigore chi essendo più lento o più ingenuo commette quello che resta un fallo se è un calcio o un pestone che è semplicemente conseguenza di un ritardo agonistico-tecnico come di riflessi. Diverso secondo me è il caso, ad esempio, del rigore concesso alla Juventus quando un giocatore è sospeso per aria nel tentativo di saltare, un avversario gli si appoggia sulla spalla anche impercettibilmente e questi nel tentativo di non perder l'equilibrio allarga il braccio e il pallone va a colpirgli la mano. Li il giocatore non è stato né inesperto né truffaldino, non c'era alcuna volontarietà. E non poteva tagliarsi il braccio neanche lasciarsi cadere a corpo morto per non farsi fischiare un assurdo rigore

Aggiungo che se non si vogliono cambiare le dimensioni dell'area di rigore il fatto che un calcio o un pestone dovuto a un ritardo di un calciatore rispetto all'anticipo di un altro, avvenga ai limiti dell'area e da una posizione da cui sarebbe stato impossibile far gol rispetto a una in cui si sarebbe probabilmente fatto, deve essere considerato ininfluente. Anzi, per certi versi, il fallo commesso dal difensore quando neppure poteva dirsi "necessario e salvifico" va giustamente sanzionato in quanto ancor più ingenuo e colpevole.

Redazione VN
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Chiesa

Kean, day after amaro: problemi alla schiena, lascia la Nazionale

Dopo le valutazioni della mattinata con i medici dell'Italia, Moise Kean ha alzato bandiera bianca. Ansia per la Fiorentina

Con il suo strepitoso inizio di stagione, Moise Kean si è preso un ruolo da protagonista in Serie A con la Fiorentina ma anche in Nazionale. L'attaccante è molto stimato da Spalletti che lo aveva convocato per la doppia sfida di Nations League dell'Italia contro Belgio e Israele. Ma il giocatore è costretto al forfait per dei problemi alla schiena accusati dopo la partita con il Milan e diventa adesso motivo di apprensione anche per la Fiorentina. La Figc, dopo il comunicato della mattinata ("In mattinata verranno valutate le condizioni dell'attaccante della Fiorentina Moise Kean, che accusa una lombalgia") ha fatto un aggiornamento, ufficializzando l'indisponibilità di Kean.

Kean infortunato, il report della Figc

    Prima seduta di allenamento nel pomeriggio per la Nazionale, da ieri sera in ritiro a Coverciano in vista degli impegni di UEFA Nations League con Belgio (10 ottobre, Roma) e Israele (14 ottobre, Udine). Constatata l'indisponibilità di Moise Kean per le prossime due gare, questa mattina l'attaccante della Fiorentina – alle prese con una lombalgia - ha lasciato il raduno e ha fatto rientro presso il club di appartenenza per sottoporsi alle cure del caso.

Al posto di Kean, Luciano Spalletti ha convocato Lorenzo Lucca dell'Udinese.

Redazione VN
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