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La settimana di vacanza sotto Mondiale per club ed Europei U21 (23-29.06)

Started by Chiesa, 23/06/25, 12:58

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Chiesa

Due settimane cruciali: un 9 più forte di Kean è impossibile, rinforzarsi no

Kean? Trovarne un 9 più forte sarebbe impossibile, ma la Fiorentina potrebbe anche rafforzarsi. Ecco come

Fiumi di parole, quintali di riflessioni, valanghe di ipotesi. Dal 1 luglio però, e per le prossime due settimane, alle chiacchiere si potrebbero unire i fatti. Iniziano infatti i quattordici giorni più importanti dell'estate fiorentina. Quelli che, inutile girarci tanto attorno, diranno tanto (se non tutto) di quelle che saranno le ambizioni delle prossima stagione. Il riferimento, va da sé, è a Moise Kean e a quella maledetta clausola da 52 milioni grazie alla quale il bomber (entro il 15 luglio appunto) può salutare la compagnia e lasciare i viola in una situazione tremendamente difficile.

La prima offerta

Fino ad oggi comunque, l'unica squadra che ha detto chiaramente al centravanti e al suo entourage di esser disposta a pagarla, quella clausola, è l'Al-Qadsiah. Non solo. Gli arabi infatti hanno messo nelle mani di Moise una proposta da 15 milioni netti all'anno con la fortissima sensazione di potersi spingere ancora più su. La risposta? "Grazie, ma per il momento preferiamo aspettare". Non c'è stato un "no" secco insomma, e del resto davanti a cifre del genere sarebbe strano rimanere totalmente indifferenti, ma un modo per prender tempo per potersi chiarire le idee e (soprattutto) per vedere se dall'Europa arriverà qualcosa di più stimolante. Inutile girarci tanto attorno: se l'estate scorsa Kean e il suo agente hanno chiesto di inserire quella clausola significa che per loro Firenze e la Fiorentina non erano un punto di arrivo ma, legittimamente, il luogo e la società ideale per rilanciarsi ad alti livelli. E sia chiaro: ciò non vuol dire che oggi il ragazzo se ne voglia andar per forza o che non abbia dentro di sé un sentimento forte nei confronti di chi lo ha (ri)portato sulla bocca di tutti dopo stagioni di niente. Vuol dire, molto semplicemente, che per lui è arrivato lo snodo forse decisivo della carriera e che, quindi, è giusto pensare a quale sia la scelta migliore.

La gerarchia di Moise

Di sicuro, ora come ora, Moise sembra aver chiara una specie di gerarchia in mente: in cima c'è un club di primo livello (Manchester United, Arsenal, Atletico Madrid, Milan?), quindi la Fiorentina e laggiù, in un angolo, l'Arabia. Per intendersi: qualora dovesse arrivare la proposta di una società come quelle citate, e qualora da queste dovesse ricevere buone garanzie di potersi giocare una maglia da titolare, Kean difficilmente si negherebbe. L'importante, dal suo punto di vista, è non ritrovarsi in una squadra dove sarebbe chiaramente la riserva del centravanti titolare. La speranza (per la Fiorentina) è alimentata dal fatto che per nessuno di quei club Moise rappresenta una prima scelta. Nel valzer delle punte infatti, vengono prima Gyokeres, Oshimen, Nunez, forse Vlahovic...

La strategia viola

E i viola? Non possono far molto se non aspettare anche se, come abbiamo già detto, potrebbero/avrebbero potuto recapitare agli agenti del ragazzo un'offerta di rinnovo di altissimo livello. Superiore, tanto per intendersi, ai 3 milioni o 3,5 milioni di cui si sente parlare. E poi ancora, ovviamente, Pradè e i suoi devono muoversi (mi vengono i brividi di freddo soltanto a scrivere questo concetto) per "non farsi trovare impreparati". Con una consapevolezza, che dev'esser ben chiara nella testa di tutti: qualora Kean dovesse andarsene, sarebbe difficilissimo (forse impossibile) trovare un centravanti più forte. L'unico (per prospettive) potrebbe essere Pio Esposito ma l'Inter, comprensibilmente, non lo cederà mai. E quindi? La strada, sarebbe quella di cui si è già parlato tante volte. Cercare (con quei 52 milioni) di fare un mercato che, al netto della prima punta, renda i viola più forti. Questa si, missione più che fattibile. Prendendo un grande centrale dietro, magari, un regista di primissimo livello e, va da sé, un attaccante comunque di livello. Ancora un paio di settimane, comunque, e tutto sarà più chiaro. Sperando che nessuno bussi sul serio alla porta di Moise o che, qualora succedesse, al Viola Park abbiano già ben chiaro come comportarsi.

Matteo Magrini
- AMORE MIO - LA LUCE DEL MATTINO