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ACF FIORENTINA - SPAL 0:0

Started by Chiesa, 15/04/18, 03:14

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Chiesa

Dentro Milenkovic, confermato Dabo, tentazione difesa a 3: la probabile formazione anti Spal

Ecco come la Fiorentina dovrebbe scendere in campo nella gara contro la Spal domani

Il ritorno di Milenkovic e il ritorno della difesa a 3. Così, secondo la Gazzetta dello Sport dovrebbe scendere in campo nella gara di domani la Fiorentina, con Sportiello tra i pali. In difesa Milenkovic, Pezzella e Vitor Hugo, con Biraghi e Chiesa sulle due fasce. A centrocampo Benassi, Veretout e il confermatissimo Dabo, davanti Saponara e Simeone. Se anche dovessero essere questi gli interpreti che sfideranno la Spal, con fischio di inizio alle 12.30, è ipotizzabile che la difesa possa diventare a 4 con grande facilità. Milenkovic si è dimostrato in grado di poter fare il quarto bloccato a destra, lasciando così a Federico Chiesa il compito di pensare esclusivamente all'attacco. Contemporaneamente, Biraghi abbasserebbe il suo raggio d'azione dalla parte opposta. Questa è l'ipotesi di formazione che leggiamo sulla rosea:

FIORENTINA (3-5-1-1): Sportiello; Milenkovic, Pezzella, Vitor Hugo; Chiesa, Benassi, Dabo, Veretout, Biraghi; Saponara; Simeone.

Redazione VN
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Qui centro sportivo: arrivato Andrea Della Valle, primo colloquio con la squadra

Il patron della Fiorentina è a Firenze per caricare il gruppo in vista della sfida contro la Spal

Come riportato da Radio Bruno, il patron della Fiorentina Andrea Della Valle è arrivato a Firenze in questi minuti si trova all'interno centro sportivo "Davide Astori". L'obiettivo del presidente onorario è quello di caricare il gruppo in vista della gara di domani contro la Spal e di congratularsi per quanto fatto in queste ultime difficilissime settimane.

Redazione VN
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Il Franchi pronto a spingere la Fiorentina: con la Spal si sfiorano i 30.000 tifosi

Il pubblico viola pronto a rispondere all'appello della squadra per avere un aiuto nella corsa all'Europa

Il Corriere Fiorentino questa mattina si sofferma sulla straordinaria risposta del popolo viola in vista delle prossime tre sfide casalinghe contro Spal, Lazio e Napoli. In particolare nella partita di domani alle ore 12.30 si attendono poco meno di 30.000 persone allo stadio Franchi (circa 28.000 i biglietti venduti ad oggi). Un numero straordinario in un'annata cambiata profondamente dopo la tragedia di Davide Astori. Il gran merito di questa nuova affluenza di pubblico va data anche alla squadra e al filotto straordinario di 6 vittorie consecutive che ha riacceso la corsa all'Europa League. Tanto passerà anche dalle prossime tre sfide del Franchi.

Redazione VN
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"Firenze, la viola e il rito magico per Davide: caso unico in Italia, solo Barcellona rende l'idea"

Il punto sulla Fiorentina tratto da SportWeek: il racconto del legame tra la città e la squadra

Nell'edizione odierna di SportWeek, il settimanale della Gazzetta dello Sport, troviamo un fondo molto interessante, a firma Luigi Garlando, in cui si parla della Fiorentina e della serie di vittorie ottenute dopo la morte del capitano Davide Astori, allargando il ragionamento a tutta Firenze. Ve ne proponiamo un estratto:

    Nel corpo della Fiorentina sono entrate energie nuove, magiche, pescate da ragioni sconosciute, che moltiplicano le potenzialità della squadra e la spingono verso una nuova vittoria che terrà la serie ancora aperta e Davide ancora vivo. Non in tutte le città sarebbe stato possibile un rito magico del genere. Anzi, probabilmente solo Firenze può tanto, perché non c'è piazza che viva il calcio in modo così totale, immergendolo nella sua quotidianità. Nella città il calcio non è solo una questione di uomini da trattare al bar. La Fiorentina è un parente che si siede a tavola, è un affetto che condiziona sentimenti anche delle mamme e delle figlie. Non esiste in Italia un sentimento di appartenenza così generalizzato tra la città e la sua squadra. Neppure a Napoli. Forse solo Barcellona rende l'idea.

Redazione VN
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Graziani: "La Fiorentina deve puntare il Milan"

Le parole dell'ex viola alla vigilia della gara contro la Spal

Al Pentasport di Radio Bruno arrivano le parole dell'ex viola Ciccio Graziani:

    Tutte le gare sono pericolose, anche quella di domani. In una partita i valori si possono azzerare. La Fiorentina domani potrà allungare la striscia di vittorie meravigliosa, ma i guai possono essere dietro l'angolo.

    La Spal è una buona squadra, che gioca di gruppo e si sacrifica. Non ci sono i giocatori di cui doverti preoccupare in un modo particolare. La Spal lotta però per un obiettivo importantissimo, questo va temuto. Secondo oggi hanno più del 50% di possibilità di salvarsi, ma dietro ci sono squadre agguerrite. In questo ultimo mese c'è stata una cresciuta tecnica, ma soprattutto tutti sono stati bravi a unirsi, avvicinarsi sempre più. Dalla squadra alla dirigenza e alla proprietà. Simeone? Il rendimento dipende soprattutto dal lavoro che svolgi in settimana e dalla serenità che ti trasmette l'allenatore. E' stato bravo, più di così non potevamo aspettarci. La Fiorentina in classifica deve puntare il Milan. L'obiettivo è quello, guardare chi sta davanti. Se dovesse continuare così bene ci sono speranze concrete di poterlo acciuffare.

Redazione VN
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Chiesa

La rifinitura della Fiorentina sotto gli occhi di Andrea Della Valle

Il patron viola a bordo campo per osservare il lavoro della squadra


ACF Fiorentina

@acffiorentina
Rifinitura viola 🏟️  verso #FiorentinaSpal con il Patron Andrea Della Valle a seguire l'ultimo allenamento prima della partita 🕧 in programma domani alle 12.30 al Franchi.
-> http://www.violachannel.tv

Redazione VN
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Chiesa

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Chiesa

Fiorentina-SPAL 50 anni dopo: storia di una sconfitta alla "monetina" da vendicare

Esattamente 50 anni fa la Fiorentina condannò, praticamente, la SPAL alla retrocessione, ma, contemporaneamente, gli estensi superarono i viola nella finale del "De Martino" (la manifestazione delle "seconde squadre" dell'epoca) grazie al lancio della "monetina"

La SPAL torna a giocare a Firenze dopo 50 anni, esattamente da quel 5 maggio 1968 che, per gli estensi, rappresentò uno dei giorni più "neri" della loro storia calcistica, visto che la sconfitta subita al "Comunale" di Campo di Marte contribuì pesantemente alla loro storica retrocessione in Serie B.
La compagine biancazzurra, infatti, aveva militato quasi sempre in Serie A dal dopoguerra fino a quella stagione e potrebbe apparire, anche, limitativo affermare che la Fiorentina abbia semplicemente privato la SPAL del "palcoscenico del grande calcio" per un mezzo secolo esatto.
La storia di quella primavera del 1968 ci consegna, infatti, diversi retroscena che hanno per protagoniste proprio Fiorentina e SPAL. Gli estensi allenati da Francesco Petagna (nonno dell'attuale attaccante dell'Atalanta) erano in piena corsa per non retrocedere e le tre vittorie consecutive con cui si erano presentati a Firenze avevano contribuito ad alzare notevolmente le loro speranze salvezza. Quel 2-0 a firma Maraschi-De Sisti nella penultima giornata a Firenze contribuì a consolidare il terzo posto per la Fiorentina e, soprattutto, significò il ritorno nella zona "rossa" della squadra estense, con bassissime possibilità di salvezza visto che, nell'ultimo turno, i biancazzurri avrebbero ospitato la Juventus (contro cui persero). In precedenza, però, esattamente il 24 aprile 1968, Fiorentina e SPAL si erano sfidate a Salsomaggiore in occasione della finale del torneo "De Martino", ossia la celebre competizione riservata alle "seconde" squadre (che sopravvisse fino al 1971). Sulla panchina della Fiorentina sedeva Mario Mazzoni (tecnico anche della squadra "Primavera"), subentrato nel dicembre 1967 ad Andrea Bassi, chiamato, a sua volta, ad allenare la prima squadra dopo l'esonero di "Beppone" Chiappella.

Entrambe le squadre scesero in campo infarcite di elementi della squadra "titolare" (ricordiamo che, in quel periodo, non esistevano le sostituzioni in Serie A). La Fiorentina andò in vantaggio con Chiarugi sul finire del primo tempo. La SPAL pervenne al pareggio all'inizio della ripresa con Bigon su un cross di Stanzial (già, proprio il Paolino che, solo un anno dopo, avrebbe contribuito al secondo scudetto viola). Il risultato restò inchiodato sull'1-1 fino al termine dei tempi supplementari. Il successo di quell'edizione del "De Martino" venne, quindi, delegato al lancio della "monetina", modalità che, poche settimane dopo, sarebbe valsa la vittoria dell'Italia sull'URSS nella semifinale dell'unico campionato Europeo vinto dagli azzurri. Quel giorno a Salsomaggiore, però, la fortuna voltò le spalle ai viola e la SPAL mise in bacheca il prezioso titolo. Per i ragazzi di Mazzoni l'appuntamento con la storia, però, era solo rimandato. L'anno successivo, infatti, i vari Ferrante, Merlo, Chiarugi, Esposito, Mancin e Cencetti avrebbero vissuto la più grande stagione della loro carriera, ma questa è un'altra storia...

Roberto Vinciguerra
@RobWinwar
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