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La settimana di raduno e tournée inglese (22-28.07)

Started by Chiesa, 22/07/24, 01:48

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Chiesa

Lovric, la distanza è ampia. Si allontanano Vranckx e Thorstvedt

L'Udinese continua a chiedere tanto per Lovric e intanto si allontanano le piste Vranckx e Thorstvedt

La Fiorentina ha bisogno di nuovi centrocampisti. Non è un mistero che il profilo di Sandi Lovric intrighi dalle parti di Bagno a Ripoli, tuttavia l'Udinese è bottega cara e continua a chiedere cifre che non si avvicinano lontanamente a quelle che ha in mente la Fiorentina. La base per intavolare una trattativa infatti è di 12-13 milioni, ma gli uomini mercato viola potrebbero proporre eventualmente non più di 6-7 milioni. Cosa che a questo punto appare pressoché inutile.

Si allontano Aster Vranckx e Kristian Thorstvedt: il primo per la stessa ragione di Lovric e cioè il prezzo del cartellino troppo alto fissato dal Wolfsburg, mentre il secondo per motivi sostanzialmente tattici (oggi il classe 1999 troverebbe poco spazio). I contatti col Sassuolo si sono raffreddati nelle ultime settimane, vedremo se riprenderanno verso la fine del calciomercato o comunque quando la società di Rocco Commisso avrà ultimato qualche cessione che, neanche a dirlo, sarà propedeutica per pianificare nuovi esborsi economici.

Redazione VN
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Chiesa

Aggressività e Verticalità. Questa Fiorentina sembra perfetta per Quarta

Palladino disegna la sua nuova Fiorentina e questo modo di difendere sembra calzare a pennello a Martinez Quarta

I punti cardini di Palladino? Si riparte dal basso, si difende (tutti) più bassi: scontato, visto che Italiano era forse uno dei più grandi promotori dell'altezza - alle volte da vertigini - della linea difensiva. Con Palladino la squadra cambia questo, abbassandosi in fase di non possesso di almeno cinque-sei metri, ma non solo. Cambia anche la lettura dei singoli, incoraggiati a 'spezzare' la linea. Lo abbiamo visto soprattutto col Bolton, con le letture profonde di Comuzzo, in un uomo contro uomo di gasperiniana memoria. Si difende guardando l'avversario e andandolo a prendere anche fuori posizione, un sistema che sembra fatto apposta per un altro interprete che ancora non è in gruppo, Martinez Quarta.

In attesa di capire più nello specifico le altre sfumature del 'Palladino-pensiero', c'è un'altra differenza con il recente passato che salta all'occhio: la Fiorentina va più in verticale, incoraggiata dallo stesso Palladino e da esercizi ad hoc fatti in questi giorni. Non solo, la Fiorentina attacca con più uomini: emblematica l'azione a fine primo tempo col Bolton, cross di Dodo e conclusione di Parisi, da esterno a esterno (anche qui si scorge l'impronta di Gasperini). Sono prime prove, sensazioni e risposte agli input iniziali di un allenatore la cui mano inizia già a vedersi.

Redazione VN
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Chiesa

La palla passa a Kouamè: cessione o rinnovo? Brekalo piace in Serie A

Capitolo cessioni: ecco la situazioni degli esuberi in casa Fiorentina

Christian Kouame dovrà decidere il proprio futuro nelle prossime ore. La Fiorentina un accordo di massima con il Maiorca ha capito di poterlo trovare. Si tratta di una cessione a titolo definitivo per una cifra compresa tra i 6 e gli 8 milioni di euro. Starà a Kouame decidere, ma la sua situazione la Fiorentina ha bisogno di definirla in fretta. Cessione o rinnovo del contratto. Può sembrare un paradosso, ma di certo il club viola non può tenere Kouame la prossima stagione con uno stipendio di oltre 2 milioni. Se non si troverà una soluzione, l'attaccante dovrà allungare il contratto per spalmare l'ingaggio.

Il resto del plotoncino in uscita attende novità. Brekalo si è messo in mostra e su di lui ci sono gli occhi di almeno tre club: Monza, Genoa e Parma. Nei prossimi giorni è previsto un incontro con l'agente di Munteanu. I viola vorrebbero cederlo per 4-5 milioni: piace a Espanyol, Cluj e Steaua Bucarest. Anche Sabiri attende novità dall'Arabia, mentre più complicata è la cessione di Nzola. Cagliari e Lecce interessate a un prestito, Pradè invece vorrebbe monetizzare.

Redazione VN
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Chiesa

Palladino e l'intenso lavoro atletico. Ma il centrocampo preoccupa

Le amichevoli della Fiorentina hanno dato indicazioni molto chiare

Keep calm. Potremmo dirla così, all'inglese, perché di pancia la valutazione non potrebbe che essere caratterizzata da pessimismo e preoccupazione. Ma questo è calcio di luglio e, si sa, di questi tempi è giusto usare grandissima cautela. Nel bene, e nel male. E così veniamo alla Fiorentina e alle indicazioni arrivate dalle prime due amichevoli inglesi. Un pareggio 1-1 col Bolton venerdì e, ieri, una sconfitta 2-1 col Preston. Formazione di terza serie la prima, di Champioship (serie B) la seconda. Due risultati non esattamente esaltanti ma, soprattutto, due prestazioni che certo non hanno riempito gli occhi. E qua vale la pena sottolineare come tutti abbiano notato il carico che Raffaele Palladino sta mettendo nelle gambe dei suoi.

Un lavoro atletico pesantissimo, che sta mettendo a dura prova il fisico di Biraghi e compagni. Ovvio, quindi, che la squadra non sia brillante e che fatichi sul piano della brillantezza. Anzi. Sarebbe preoccupante il contrario. Condizione, ma non solo. Non si può sottovalutare il fatto che dopo tre anni la Fiorentina ha avviato una rivoluzione tattica passando dal 4-2-3-1 al 3-4-2-1 e che, soprattutto, manca ancora tutto il centrocampo. È quello, ad oggi, il ritardo più preoccupante. Vediamo comunque cosa e chi sta funzionando meglio e, al contrario, reparti e singoli più in difficoltà.

Redazione VN
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Chiesa

Palladino cerca un altro portiere. Il sacrificato sarà Christensen

La posizione di Christensen non era certa nemmeno prima dell'arrivo di Palladino, ma l'amichevole di ieri non ha aiutato

Le amichevoli in Inghilterra hanno evidenziato una lacuna in porta, e confermato i pensieri di Palladino. Secondo Tuttosport il tecnico viola voleva già un altro portiere, anche se prima c'è bisogno di rinforzi in altri reparti. Un nome buono è quello di Musso, per cui la Fiorentina ha già effettuato dei sondaggi, costo sui 10 milioni nonostante la scedenza nel 2025. Il partente dovrebbe essere Christensen, mentre Terracciano dovrebbe rimanere a meno di colpi di scena

Redazione VN
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Chiesa

Per Mckennie c'è il nodo stipendio. Troppo bassa l'offerta per Lovric

Weston Mckennie e Lovric sono i due nomi per il centrocampo viola. Piacciono entrambi, ma ancora niente accordi

Tuttosport fa il punto sul centrocampo della Fiorentina. Centrocampo che in questo momento può schierare il solo Mandragora, e che deve essere rinforzato. Tra i nomi più caldi c'è Weston Mckennie, ma per il texano il porblema resta l'ingaggio. Il giocatore vorrebbe un aumento rispetto ai 2.5 percepiti attualmente, mentre sul prezzo le società possono accordarsi. Situazione opposta per Lovric, con l'Udinese che chiede 12 milioni e la Fiorentina offre 8, ancora c'è distanza

Redazione VN
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Chiesa

Mandragora predica nel deserto. Dal centrocampo passano i destini di Palladino

Rolando Mandragora in questo momento si carica sulle spalle il centrocampo, ma servono rinforzi al più presto

Repubblica traccia un bilancio dell'amichevole contro il Preston, e del momento in casa viola. Palladino in Inghilterra ha schierato una serie di formazioni diverse, sia composte da giovani, sia da esuberi, o giocatori la cui permanenza è in dubbio. Uno dei pochi leader è Rolando Mandragora, ieri capitano e vera e propria ancora di un centrocampo ancora tutto da costruire. Le sue caratteristiche possono combaciare con quanto chiesto da Palladino. Pradè e Goretti sono a lavoro per rinforzare la mediana, tanti dei destini della viola di Palladino passeranno dalla scelta degli acquisti in quella zona di campo

Redazione VN
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Chiesa

Pongracic, la prima in maglia viola. Un'incertezza, ma è lui che imposta

Cinquantotto minuti, il debutto di Marin Pongracic con la maglia della Fiorentina è interessante. Cosa può dare a Palladino

Nel nuovo 3-4-2-1 di Palladino, uno dei ruoli chiave sarà quello del centrale difensivo, e il tecnico viola sembra aver puntato le sue fiches su Marin Pongracic. Alla prima in maglia viola, i compiti del croato sembrano già definiti. Tocca a lui impostare il gioco dal basso, uno dei punti cardine del gioco dell'ex allenatore del Monza e guidare la retroguardia. Piedi educati ma condizione ancora approssimativa, la sua gara è durata 58 minuti.

Dualismo?

Difficile dare un giudizio completo dopo nemmeno un'ora, per di più dopo pochi giorni dal suo arrivo a Firenze. Ma quello che sarà interessante è capire come Palladino deciderà di gestire la posizione del croato quando tornerà dalle vacanze Martinez Quarta. Per adesso, un'incertezza su Keane nel primo tempo (ma niente di preoccupante) e sempre a testa alta col pallone tra i piedi. Work in progress...

Pier F. Montalbano
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