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La settimana sotto le Nazionali e Como (18-24.11)

Started by Chiesa, 18/11/24, 00:13

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Chiesa

Mercato e squadra: i due messaggi di Commisso a Firenze

Rocco Commisso ha mandato dei messaggi chiari a Firenze e alla Fiorentina

La Fiorentina sta vivendo un momento d'oro, con una partenza in campionato tra le migliori degli ultimi nove anni. Sognare l'Europa è un obiettivo concreto, alimentato dall'ambizione e dal sostegno del presidente Rocco Commisso, che ha ribadito la sua fiducia nel progetto viola e la volontà di investire per rafforzare la squadra e il club.

Il presidente è pronto a intervenire per fornire rinforzi strategici a Palladino, continuando a investire per rendere la Fiorentina sempre più competitiva. Dirigenti, allenatore e giocatori devono mantenere l'unità, considerata il vero segreto del successo della squadra e della società. La questione dello stadio Franchi e il miglioramento delle strutture restano priorità per Commisso, che esorta il Comune a collaborare per risolvere le problematiche. Le infrastrutture, secondo il presidente, sono essenziali per garantire una crescita sostenibile e un miglioramento tecnico del club.

Dal 2019, con l'arrivo delle proprietà americane, il panorama della Serie A è cambiato, ma la Fiorentina di Commisso si distingue per la trasparenza e la voglia di far crescere l'intero sistema calcistico. Il presidente, nonostante le difficoltà iniziali nell'adattarsi alla mentalità locale, continua a lavorare con determinazione, puntando su regole chiare e infrastrutture moderne, pur combattendo contro burocrazia e ostacoli come i ricorsi al Tar per il Viola Park. La filosofia di Commisso, "tutto sotto controllo", riflette la sua visione imprenditoriale: migliorare il presente e il futuro della Fiorentina con una gestione equilibrata e mirata a successi duraturi, sia sul campo che fuori. Lo riporta la Nazione.

Redazione VN
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Chiesa

Firenze si chiede: cosà potrà fare la Fiorentina con Gudmundsson in campo?

Per adesso la Fiorentina non si tocca, Gudmundsson non deve chiudere la crescita di Sottil e poi a sinistra c'è anche Bove

Albert Gudmundsson, nonostante i soli 202 minuti giocati in Serie A, ha già segnato tre gol cruciali (una doppietta contro la Lazio e uno al Milan), dimostrando di poter fare la differenza. Il suo rientro, previsto per il match contro l'Inter il 1° dicembre, offrirà a Palladino nuove opzioni tattiche e una spinta decisiva in un momento chiave della stagione.

Il ritorno del numero 10 darà maggiore imprevedibilità alla manovra offensiva. Palladino potrà variare tra il 4-2-3-1, con Colpani, Beltran e Gudmundsson alle spalle di Kean, o schierare un doppio trequartista con l'islandese in coppia con uno degli altri giocatori offensivi. Il tecnico potrà alternare schemi e interpreti, senza perdere la crescita di Riccardo Sottil come esterno sinistro e l'eccellente apporto di Edoardo Bove sia in attacco che a centrocampo.

Con Gudmundsson disponibile, la Fiorentina potrà aumentare il proprio tasso tecnico e l'imprevedibilità, caratteristiche cruciali per mantenere l'alta classifica. Se i viola sono a un solo punto dalla vetta senza di lui, il suo rientro potrebbe portare a nuovi traguardi. Lo riporta la Gazzetta dello Sport.

Redazione VN
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Chiesa

Palladino ha i suoi fedelissimi, ma adesso serve anche il turnover

Palladino adesso deve usare il turnover

La Fiorentina di Raffaele Palladino ha ormai una formazione base sempre più riconoscibile, con un nucleo di fedelissimi che ricorda le formazioni storiche del calcio. Anche se Palladino sottolinea l'assenza di gerarchie fisse, in campionato l'undici titolare ha subito pochissimi cambiamenti, riflettendo un approccio simile al modello del Manchester City di Guardiola, con un gruppo ristretto di 13-14 giocatori chiave.

L'undici titolare include regolarmente De Gea, Dodo, Comuzzo, Ranieri, Kean e altri elementi stabili. Dodo, in particolare, è un vero stakanovista con 1.273 minuti giocati in Serie A, avendo disputato tutte le 12 gare da titolare (in realtà i minuti giocati da Dodô in campionato sono 1.162). La rosa è divisa in due blocchi: i titolari con oltre 800 minuti e le riserve con meno di 500. Alcuni, come Parisi e Pongracic, hanno giocato pochissimo a causa del rendimento costante dei titolari. Palladino ha gestito le rotazioni con cautela, riservando alla Conference League maggiore spazio per i meno utilizzati, mentre in Serie A ha optato per continuità e stabilità.

Con 10 gare in 35 giorni in arrivo, Palladino potrebbe ampliare le rotazioni per affrontare il fitto calendario di fine anno. Sarà necessario l'apporto di tutta la rosa per mantenere il ritmo e restare competitivi su tutti i fronti. Lo scrive il Corriere dello Sport.

Redazione VN
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Chiesa

Solo su Violanews trovate tutti i LIVE delle giovanili viola

Il nostro impegno per le squadre giovanili della Fiorentina: i LIVE di tutte le partite casalinghe

Come forse avete notato quest'anno abbiamo incrementato la produzione di eventi LIVE delle giovanili viola. Grazie ad un rinnovato gruppo di giovani collaboratori, Violanews seguirà per tutta la stagione tutte le partite dei ragazzi in maglia viola a cominciare dagli Under 14 per finire agli Under 18 e naturalmente anche la Primavera di Galloppa sarà seguita come facciamo da sempre. Ma non è tutto perché cercheremo di coprire anche le partite della Primavera femminile.

Il venerdì pomeriggio trovate su Violanews il programma dettagliato del fine settimana, durante il week end tutti i live delle partite casalinghe e infine il lunedì il resoconto di quanto è successo. Se poi volete un'informazione più completa e dettagliata il nostro sito www.numericalcio.it nella sezione dedicata al calcio giovanile vi fornirà tutti i risultati e le classifiche dei campionati che seguiamo.

Redazione VN
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Chiesa

A gennaio la Fiorentina interverrà, ma senza fretta: serviranno le occasioni

A gennaio si unirà Nicolas Valentini (ex Boca Juniors), aggiungendo profondità alla difesa, mentre la società potrebbe cogliere altre opportunità di mercato

La Fiorentina sta vivendo un momento straordinario grazie alle prestazioni eccezionali di Moise Kean, autore di 8 gol in campionato, e alla solidità difensiva garantita dalla coppia centrale Comuzzo-Ranieri e dalle parate decisive di De Gea. La squadra ha subito solo 3 reti nelle ultime 6 partite di Serie A, costruendo una delle migliori retroguardie del torneo.

Con 8 gol, è il trascinatore dell'attacco viola. La coppia Comuzzo-Ranieri e De Gea fra i pali hanno reso la difesa quasi invalicabile. A gennaio si unirà Nicolas Valentini (ex Boca Juniors), aggiungendo profondità alla difesa, mentre la società potrebbe cogliere altre opportunità di mercato senza fretta.

Dopo l'assenza nelle ultime tre gare, è pronto a tornare titolare. Adli ha mostrato segnali di crescita e può aggiungere imprevedibilità e incisività, mentre Mandragora si conferma una risorsa utile in assenza di Richardson. Con questi elementi, la Fiorentina è pronta a continuare la sua corsa sia in campionato che in Conference League. Lo riporta la Gazzetta dello Sport.

Redazione VN
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Chiesa

La gestione di Albert Gudmundsson: così l'ex Genoa punta l'Inter

Giorno, dopo giorno, Albert Gudmundsson migliora sempre di più

Albert Gudmundsson procede con cautela verso il rientro in campo dopo l'infortunio al bicipite femorale subito un mese fa. L'islandese, già al lavoro da dieci giorni al Viola Park, è sottoposto a un recupero graduale e attentamente monitorato dallo staff medico, vista la sua importanza per la squadra e il precedente stop estivo per un guaio al polpaccio.

Gudmundsson ha mostrato miglioramenti significativi, ma il suo rientro sarà scaglionato per evitare ricadute. Difficile che venga convocato contro il Como; più probabile un ritorno graduale con un ingresso a gara in corso contro il Pafos (28 novembre) e un ruolo più consistente contro l'Inter (1° dicembre). L'attenzione sul recupero è massima, data la sua storicità di infortuni e il ruolo cruciale che ricopre nella Fiorentina. L'obiettivo è preservare la condizione di uno dei giocatori più talentuosi della rosa, puntando a un pieno recupero senza forzare i tempi. Lo riporta la Nazione.

Redazione VN
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Chiesa

Da Como riparte il tour de force: Fiorentina, ora dieci gare in un mese

Fiorentina attesa da dieci gare in un mese tra Serie A, Conference e Coppa Italia: il fattore Franchi da sfruttare con sei gare su dieci in casa

Le soste per le nazionali sono terminate, almeno fino alla prossima metà di marzo. Nessuna pausa e un ritmo - scrive Repubblica Firenze - che procederà spedito anche per la Fiorentina. Così come sarà da domenica fino al termine del 2024 inteso come anno solare: dieci gare in un mese che comprenderanno tutte le competizioni in cui i viola sono coinvolti. Dal campionato, alla Conference League passando dal turno degli ottavi di finale di Coppa Italia contro l'Empoli. Il fattore Franchi da sfruttare con sei gare su dieci in casa ma anche la consapevolezza che per rimanere in alto serviranno le attenzioni mostrate fin qui. Le stesse che hanno trascinato i viola nelle zone altissime della classifica. La trasferta di domenica, quella a Como, sarà determinante per capire come la Fiorentina sarà rientrata dagli impegni con le nazionali e dopo la settimana di riposo concessa dal tecnico.

Redazione VN
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Chiesa

Cecchi: "Dai musi lunghi di Chiesa e Bernardeschi al sorriso di Dodò"

"L'altra faccia del musonismo dei Chiesa o dei Bernardeschi, che ad ogni scatto o ad ogni dribbling sembravano avere dentro una sofferenza espiativa più adatta alla contrizione religiosa che non al football"

Stefano Cecchi, sulle pagine della Nazione, commenta il momento della Fiorentina di Palladino parlando di Dodò:

    La felicità, perdio, la felicità. Quella che dicono insinuarsi in porte che non sapevi di aver lasciato aperte e che spesso fa da cosmetico per la bellezza. Ecco, se nel football esistesse un partito della felicità, lui ne sarebbe probabilmente il segretario. Perché tutto nel calcio di Domilson Cordeiro dos Santos, che per comodità chiamiamo Dodo, rimanda all'allegria. Si, Dodo, terzino-locomotiva destinato con il suo stantuffare a travolgere tutto quanto si trovi sul suo percorso lungo la fascia di destra, è nei fatti un dispensatore sano di contentezza. Uno che quando si affaccia nel catino del Franchi sembra sempre aver chiara l'idea che il calcio è un gioco e che dunque senza festosità diventa un controsenso. L'altra faccia del musonismo dei Chiesa o dei Bernardeschi, che ad ogni scatto o ad ogni dribbling sembravano avere dentro una sofferenza espiativa più adatta alla contrizione religiosa che non al football. Lui no. Lui scatta e sorride, prova il dribbling e sorride, prende un ammonizione e sorride, non con l'inconsapevolezza dello stolto ma con quella predisposizione naturale alla beatitudine dei brasiliani, che sembrano conservare il gusto fanciullo del prendere a calci una palla anche quando sono uomini maturi e campioni affermati.

Redazione VN
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