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La settimana con Panatha e Napoli (03-09.03)

Started by Chiesa, 03/03/25, 10:10

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Chiesa

Fiorentina, volevi le big? A marzo scontri da alta classifica. E servono punti...

Dal 6 marzo al 6 aprile solo scontri contro squadre di alta classifica

La Fiorentina si prepara a un marzo cruciale, un mese che Dickens descriveva come un'alternanza tra luce e ombra, capace di definire il destino di una stagione. Dopo la vittoria sofferta contro il Lecce, i viola affronteranno una serie di sfide decisive tra campionato e Conference League. Tra il 6 marzo e il 6 aprile, il calendario propone sei partite impegnative, tra cui il doppio confronto con il Panathinaikos e scontri con Napoli, Juventus, Atalanta e Milan, gare che potrebbero determinare il cammino europeo e la posizione in Serie A.

La squadra di Palladino ha mostrato un rendimento particolare: ha ottenuto più punti contro le prime della classifica che contro le medio-piccole, rendendo imprevedibile l'esito delle prossime sfide. Inoltre, la corsa per un posto in Europa si complica con il Bologna che ha superato momentaneamente la Fiorentina, mentre il settimo posto potrebbe perdere valore qualora la Coppa Italia fosse vinta da una squadra fuori dalle prime sei. Per restare competitivi, sarà fondamentale ritrovare continuità, evitando gli errori dello scorso anno in questa stessa fase della stagione.

In un mese la Fiorentina potrebbe consolidare le sue ambizioni o scivolare nell'incertezza. La lotta per l'Europa è apertissima e, con la possibilità che il ranking UEFA penalizzi il numero di squadre italiane nelle coppe, ogni punto diventa essenziale. La squadra dovrà dimostrare carattere per non essere solo spettatrice della corsa Scudetto, ma protagonista nella definizione del proprio futuro. Lo scrive il Corriere Fiorentino.

Redazione VN
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Chiesa

Kean o no, con il Panathinaikos sarà attacco a due: pronti Zaniolo e Beltran

Chi in attacco per la sfida di Conference League?

Il Corriere dello Sport, soffermandosi sul 3-5-2 di Raffaele Palladino, prova a disegnare l'attacco della Fiorentina in vista della sfida di giovedì contro il Panathinaikos:

    Rifugio sicuro per un paio di motivi belli pesanti: la ritrovata imbattibilità della porta di De Gea dopo tre sconfitte di fila e cinque gol al passivo, la garanzia di non dover andare oltre due attaccanti di ruolo per comporre l'attacco in questo momento che là davanti la coperta è un po' corta. Opzione la seconda che tornerà utile e soprattutto fattibile sia giovedì ad Atene con (la speranza) o senza (la prudenza) Kean dal primo minuto e sia domenica a Napoli, dove non ci sarà Zaniolo per squalifica. Con Gudmundsson sì recuperato miracolosamente ad appena dodici giorni da una frattura al coccige ma non al meglio, uno più uno era e rimane la formula da preferire per provare a colpire gli avversari. E restando alla trasferta greca, Zaniolo(lo stop al Maradona gli consegna il Panathinaikos quasi d'obbligo) accanto a Kean se il centravanti vercellese dovesse non solo esserci ma esserci anche dal primo minuto, altrimenti bis della coppia Zaniolo-Beltran vista appunto contro il Lecce, con Gudmundsson di scorta a meno che i miracoli dell'islandese non diventino due e Palladino individui in lui il falso nove.

Redazione VN
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Chiesa

Gudmundsson stringe i denti. E il recupero di Adli sarebbe fondamentale

Palladino confida in Gudmundsson e spera di recuperare Adli

Gudmundsson ha avuto diversi problemi fisici e non è ancora un titolare fisso della Fiorentina. In campionato è partito dall'inizio solo 9 volte su 27, mentre in Europa ha dimostrato grande incisività con un gol e un assist in appena tre presenze. La sua disponibilità contro il Lecce è stato un segnale positivo e Palladino spera di poterlo sfruttare al meglio giovedì contro un Panathinaikos imprevedibile.

Anche il recupero di Adli sarebbe fondamentale, vista la difficoltà della squadra nella costruzione del gioco da quando l'ex Milan è fuori per un infortunio alla caviglia. Le sue condizioni saranno monitorate giorno dopo giorno, con l'obiettivo di averlo disponibile per l'andata degli ottavi di Conference League.

La trasferta ad Atene rappresenta un'occasione per la Fiorentina di riscattare il ricordo amaro della finale persa contro un'altra squadra greca. Palladino e il suo staff sperano di avere a disposizione tutti i giocatori chiave per affrontare al meglio questa sfida cruciale. Lo scrive il Corriere Fiorentino.

Redazione VN
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Chiesa

Sousa: "Palladino non ha bisogno dei miei consigli. E dite grazie a Commisso"

Il parere di Sousa su Raffaele Palladino e Rocco Commisso

Paulo Sousa, intervistato dalla Nazione, dopo avere parlato della Fiorentina ha commentato anche il lavoro di Raffaele Palladino. Soffermandosi anche sul presidente Commisso:

    E su Palladino? Raffaele non ha certo bisogno dei miei suggerimenti e sa bene quello che deve fare. Oggi la Fiorentina ha una rosa incredibile in numero e qualità, e lui ha idee chiare e orientato nelle sue scelte. Come del resto lo era anche Italiano. Per questo sono sicuro che farà bene. Sulle ultime difficoltà? Può succedere. Ma quando hai una proprietà forte e ben determinata come lo è Commisso, tutto si può fare. Al presidente deve andare il massimo riconoscimento per quello che sta facendo per il club, con investimenti importanti.

Redazione VN
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Chiesa

Bene Pablo Marì, ma in Grecia non ci sarà: Palladino "prepara" Comuzzo

Pablo Marì in Europa non ci sarà. Palladino studia la difesa a 3 con Comuzzo

La Fiorentina è tornata alla difesa a tre. Il Corriere dello Sport analizza le possibile scelte di Raffaele Palladino in Grecia, visto l'assenza di Pablo Marì:

    Visto che l'andata degli ottavi di Conference League è in trasferta e su un campo non semplicissimo, è la ritrovata solidità difensiva a spingere per la conferma del 3-5-2. Un paio di occasioni la Fiorentina al Lecce le ha concesse (una sul rimpallo Pablo Marí-Ranieri, l'altra lasciando via libera ad un clamoroso contropiede all'87' dopo aver appena colpito la traversa), ma in generale l'intesa tra Pongracic, l'ex Monza e il capitano viola ha funzionato così bene, con una serie di singoli interventi e di coperture reciproche, che vale la pena puntarci ancora. C'è un però che diventa un piccolo-grande dubbio: Pablo Marí non è in lista Uefa ("sacrificato" insieme a Ndour per fare spazio a Fagioli, Zaniolo e Folorunsho). Dubbio risolto con Comuzzo al posto di Pablo Marí subito dal 1' ad Atene tenendosi Moreno di "riserva" come centrale. E non sembra un azzardo. Di certo la difesa a tre può rappresentare la base della "nuova" Fiorentina in campionato per questi ultimi due mesi abbondanti di stagione, mentre in attacco in qualche modo Palladino si aggiusta, specie sapendo che a centrocampo sono al rientro Folorunsho e Adli, e che Gudmundsson è l'elemento ideale per ritoccare il 3-5-2 nel 3-4-2-1(ex Genoa e Zaniolo alle spalle di Kean) quando sarà possibile. Tornando dove tutto è cominciato.

Redazione VN
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Chiesa

Il CorSport non ha dubbi: "Palladino ha deciso. In Grecia sarà ancora 3-5-2"

"Gira e rigira il 3-5-2 è stato la "salvezza" di Raffaele Palladino, sistema di gioco preferito con cui l'allenatore viola aveva ovviamente iniziato la sua esperienza in viola, salvo poi abbandonarlo"

Il Corriere dello Sport, nell'estratto che vi proponiamo, indica con forza il cambiamento tattico di Raffaele Palladino. La Fiorentina desso vira sul 3-5-2:

     Gira e rigira il 3-5-2 è stato la "salvezza" di Raffaele Palladino, sistema di gioco preferito con cui l'allenatore viola aveva ovviamente iniziato la sua esperienza in viola, salvo poi abbandonarlo e virare sul 4-2-3-1 e derivati (difesa a quattro fissa, comunque) per uscire dall'allora crisi e cambiare il corso delle cose. Era il 3-4-2-1 a quei giorni di fine estate, per la precisione, che non poteva essere stavolta proprio per un discorso numerico (non c'erano a disposizione tre attaccanti per problemi contingenti) e così 3-5-2 puro è stato: e la Fiorentina è ripartita battendo il Lecce. Non solo per quello, chiaro, e vediamo se ripartenza vera sarà (il calendario propone Napoli e Juventus prima della sosta, Atalanta e Milan alla ripresa), ma intanto da quello Palladino riparte anche ad Atene.

Redazione VN
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Chiesa

Sentite Sousa: "Fiorentina da Champions. Nulla da invidiare a Napoli o Bergamo... "

"La mia Fiorentina? Quella attuale, non sono scaramantico, può fare molto meglio. Come detto, grazie all'unione di tutti, con coraggio e ambizioni"

Paulo Sousa, ex allenatore della Fiorentina e oggi allo Shabab Al-Ahli, è stato intervistato dalla Nazione. Ecco il suo pensiero sulle possibilità di Champions per la squadra di Raffaele Palladino:

    La Fiorentina ha tutto per andare in Champions e fare un percorso ottimo. Soprattutto se tutti andranno dalla stessa parte, ambiente compreso. Come è successo per il Napoli quando vinse lo scudetto. Firenze non ha niente da invidiare a quella piazza e neppure a Bergamo, che ha creato stabilità tecnica e finanziaria. A Firenze c'è un progetto secondo me entusiasmante. Squadra in difficoltà? Quando Firenze trova una connessione squadra-tifosi raggiunge una chimica unica. L'unione di tutti e tra tutte le componenti che sta alla base dei risultati.Il mercato di gennaio? Questo mercato può essere fondamentale e pericoloso. Nella pre stagione hai la possibilità di lavorare e creare identità. Ora devi lavorare in fretta e magari evitare infortuni e su questo la Fiorentina non è stata fortunata. Ci vuole calma e pazienza. La mia Fiorentina? Quella attuale, non sono scaramantico, può fare molto meglio. Come detto, grazie all'unione di tutti, con coraggio e ambizioni, senza perdere fiducia nelle proprie qualità

Redazione VN
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Chiesa

Poesio a Palladino: "Insofferente. La strategia del fortino non funziona a Firenze"

Poesio dice la sua sulle critiche rivolte a Raffaele Palladino

Ernesto Poesio, sulle pagine del Corriere Fiorentino, commenta le ultime "uscite" di Raffaele Palladino in conferenza stampa. Ecco il suo commento:

    «Non ti curar di loro, ma guarda e passa», verrebbe dunque da dire al tecnico viola se non fosse che la particolare insofferenza alle critiche manifestata nelle ultime settimane non sia una delle accuse che gli viene mossa con il rischio di apparire come il capitano del Titanic davanti all'iceberg. La strategia del fortino, lo dice anche la storia recente, a Firenze non paga. Perché la città vuole essere coinvolta e se si sente esclusa dalle vicende viola reagisce con ancora più diffidenza in attesa del primo passo falso. E poi, in questo caso, l'allarme per le prestazioni della squadra appariva (e in parte appare ancora) giustificato

Redazione VN
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