• Welcome to ACFFiorentina.eu - forum of Fiorentina supporters, Fiorentina forum.
 

La settimana con Panatha e Juventus (10-16.03)

Started by Chiesa, 10/03/25, 00:08

Previous topic - Next topic

0 Members and 2 Guests are viewing this topic.

Chiesa

La moViola: rigore per il Napoli e rosso a Gudmundsson? Colombo divide

La moviola di Napoli-Fiorentina

La Gazzetta dello Sporte il Corriere dello Sport analizzano la prestazione dell'arbitro Colombo in Napoli-Fiorentina. Ecco i voti:

LA GAZZETTA DELLO SPORT 6: Un errore vero per Colombo, il fallo di Gilmour su Fagioli al limite: non è rigore, ma l'arbitro sbaglia facendo proseguire. Giusti i gialli a Buongiorno, Gudmundsson e Pongracic, sarebbe stato troppo il secondo cartellino all'islandese. Una situazione discussa, Comuzzo su Lukaku, ma le immagini non bastano per parlare di rigore: giusto continuare.

IL CORRIERE DELLO SPORT 5: Insufficiente Colombo: manca un rigore per in Napoli (che vuol dire intensità valutata in campo, è un placcaggio), manca il secondo giallo per Gudmundsson (diretto sul piede di Raspadori), manca una punizione (e giallo, già.... manca anche il giallo) per il fallo di Gilmour su Fagioli. Un passo (forse qualcosa di più) indietro per l'internazionale. Lukaku prende chiaramente il tempo, si piazza davanti a Comuzzo che lo cintura, allungando anche la gamba destra, senza prendere il pallone. Pure Colombo ha un attimo di indecisione. Forse con questa mania dei rigorini stiamo esagerando. Gudmundsson cerca di avventarsi sul pallone battuto male da Lukaku, Raspadori lo anticipa, lui gli finisce sul piede destro con il sinistro. Avendo fischiato fallo, il cartellino giallo è automatico, sarebbe stato il secondo. Un altro errore. Gilmour con il piede quasi a martello su Fagioli: fuori area (niente VAR), ma senza l'intervento l'ex Juve sarebbe andato in porta. Se non è una SPA questa... Fallo (non fischiato) e giallo (chiaro, pulito, cristallino, non dato). Ok il gol di Lukaku: c'è Comuzzo che lo tiene in gioco sul passaggio di McTominay. Corretta anche la posizione di Raspadori: ci sono Gosens e Pongracic.

Redazione VN
- AMORE MIO - LA LUCE DEL MATTINO

Chiesa

La difesa a 6, il torpore di Comuzzo e un buon finale

Il commento del ViolAutore dopo la sconfitta di Napoli. Come sempre tutto quanto fa spettacolo dentro e fuori dal terreno di gioco.

3 alla difesa a 6.  Sei diviso due, perché non è accettabile giocare per un intero tempo con più di metà squadra sovente dietro alla linea della palla. Neppure nel fortino della seconda forza del campionato, soprattutto se sei recidivo (vedi la gara di San Siro con l'Inter). Se sei la Fiorentina e in estate hai parlato di ambizione, serve qualcosa in più. I numeri invece ora ti inchiodano all'ottavo posto, scavalcati dalla Roma e quasi ripresi dal Milan, due club che in questa stagione le hanno viste di ogni.

4 alla combo di dichiarazioni Palladino-Pablo Marì. Dopo la partita sul campo ormai c'è da giocare quella davanti a microfoni e taccuini. E al Maradona la Fiorentina l'ha persa anche più nettamente. Ma come si fa a parlare di autostima in crescita o di grande prestazione offerta da una squadra che non ha problemi? I numeri, sempre loro, dicono che al netto dell'errore sul gol di Lukaku, De Gea ha evitato un'imbarcata. Anche se siamo sempre per il dialogo, a volte meglio il silenzio. Davvero.

5 al torpore di Comuzzo. In una prova difensiva difficile al cospetto per altro di grandi attaccanti, spicca l'involuzione del giocatore per cui proprio il Napoli quaranta giorni fa era disposto a fare follie sul mercato. La stagione del neo-nazionale azzurro resta eccezionale, così come la convinzione di chi scrive che lo attenda una carriera luminosa. Ma occhio, perché la storia del calcio è piena anche di predestinati di cui poi si sono perse le tracce.

6,5 all'assist di Kean. Non è la specialità della casa per uno abituato a sfondare la porte avversarie, però il tacco con cui ha liberato Gud per il gol che ha riaperto la partita è roba da palati fini. La Grande Paura di Verona, poi, è alle spalle: lo certifica il modo in cui si è avventato su una palla tesa di Fagioli nel primo tempo. E questo è anche più importante della perla da cui è nata la rete che aveva riaperto il match.

7 all'atteggiamento nel finale. La nota lieta del Maradona sono sicuramente gli ultimi minuti, al di là dell'erroraccio di Simeone che poteva fare tris nel recupero. I viola hanno avuto il merito di non mollare e, poiché il calcio è strano, potevano potenzialmente anche pareggiare. L'auspicio è che serva da monito per la "finale" di giovedì contro il Panathinaikos e per il resto di una stagione che non può - e non deve - finire a metà marzo.

Il ViolAutore
- AMORE MIO - LA LUCE DEL MATTINO

Chiesa

Cecchi: "La speranza è che Palladino abbia idee più chiare di quelle post gara"

Il commento di Stefano Cecchi sulla Nazione

Stefano Cecchi, sulle pagine della Nazione, commenta la sconfitta della Fiorentina di Palladino contro il Napoli di Antonio Conte. Ecco le sue parole:

    Vedi Napoli e pensi per forza ad Atene. Perché la sconfitta di ieri ha certificato che la strada del campionato per la squadra viola si è oramai quasi chiusa all'ipotesi di possibili soddisfazioni e che per dare un senso alla stagione l'unica via passi dall'Europa e dunque dalla gara con i greci di giovedì. Solo che, per autorizzare speranze di futuro, servirà comunque una Fiorentina diversa da quella vista al Maradona, dove il punteggio finale non fotografa il divario tecnico-tattico messo in mostra dalle due squadre. Servirà dunque una Fiorentina con una identità più marcata; che pensi ad organizzare e non solo a contenere; che consenta a un centravanti strepitoso di esprimere al meglio le doti che ha. La speranza è che su ciò Palladino abbia le idee più chiare almeno di quelle espresse ieri nelle sue analisi del dopo gara. Perché, con questa rosa, perdere a Napoli ci può stare ma uscire con il Panathinaikos sarebbe una beffa sportiva difficilmente perdonabile.

Redazione VN
- AMORE MIO - LA LUCE DEL MATTINO

Chiesa

La Fiorentina crede ancora in Gudmundsson: che Napoli sia solo l'inizio

La partita di Albert Gudmundsson

Albert Gudmundsson ha vissuto una partita altalenante contro il Napoli: poco incisivo nel primo tempo, più presente nella ripresa, ha però segnato un gol importante, un gesto tecnico che può rappresentare un punto di ripartenza per lui e per la Fiorentina. Arrivato con grandi aspettative dal Genoa, l'islandese ha vissuto un periodo difficile tra infortuni e prestazioni sottotono, ma ora ha l'occasione di lasciarsi alle spalle questo momento.

Palladino gli ha dato fiducia schierandolo titolare, lasciando fuori Beltrán nonostante la sua buona prova ad Atene. Gudmundsson ha ripagato la scelta con una rete di qualità su assist di Kean, ma ora deve dimostrare continuità. Il club continua a credere in lui, e il giocatore vuole ripagare questa fiducia. La speranza è che il gol di Napoli sia solo l'inizio di una vera rinascita, magari già in Conference League o contro la Juventus. Lo scrive la Nazione.

Redazione VN
- AMORE MIO - LA LUCE DEL MATTINO

Chiesa

Il commento: "Non considerare Fagioli un punto fermo è un errore clamoroso"

Nicolò Fagioli convince anche contro il Napoli

Pasquale Salvione, giornalista del Corriere dello Sport, ha commentato la prestazione della Fiorentina e in particolare quella di Nicolò Fagioli:

    Rispetto al Napoli ha un obiettivo molto più vicino la Fiorentina. Al Maradona ha perso la terza partita esterna consecutiva in campionato dopo essere stata battuta ad Atene in Conference. Giovedì nel ritorno con il Panathinaikos ci sarà in palio la stagione, la qualificazione sarà decisiva per il presente e il futuro di Palladino. Troppo tardi si è svegliata ieri la Viola. Ha subito troppo nel primo tempo, ha perso tutti i duelli, sembrava in bambola. La reazione è stata incoraggiante, il gol confezionato da Kean (terzo assist in campionato) e disegnato da Gudmundsson è una delle poche note liete che si porta Palladino dalla sua Napoli. Le altre due sono il solito De Gea (ma davvero era svincolato?) e il talentuoso Fagioli. Aveva ragione Allegri sette anni fa, quando nessuno lo conosceva. L'ex centrocampista della Juve dà sempre la sensazione di vedere il gioco prima degli altri, spesso trova delle soluzioni che nessuno immagina. Non considerarlo un punto fermo della Fiorentina è un errore clamoroso.

Redazione VN
- AMORE MIO - LA LUCE DEL MATTINO

Chiesa

David Guetta scrive... "La cultura della sconfitta in salsa viola"

Il commento di David Guetta

David Guetta, direttore del Pentasport di Radio Bruno e storica voce viola, ha commentato la sconfitta della Fiorentina di Palladino contro il Napoli. Ecco parte del suo commento:

    Si respira una moderata soddisfazione in casa viola dopo l'ennesima sconfitta di questo terrificante girone di ritorno: la Fiorentina ha perso bene, che poi non si sa neanche bene cosa significhi veramente. La verità è che la vittoria del Napoli è assolutamente meritata e che non c'è mai stata l'idea che Kean e compagni potessero rimontare. E allora perché quella ventata di ottimismo nelle dichiarazioni post gara?

David Guetta
- AMORE MIO - LA LUCE DEL MATTINO

Chiesa

Adesso la Conference: Palladino spera in Adli e aspetta Folorunsho

Palladino e la Conference League. La Fiorentina non può sbagliare

Dopo la sconfitta di Napoli è già il momento di archiviare e focalizzare il lavoro al Viola Park totalmente sulla Conference. Giovedì 13 alle 21 infatti i viola saranno di scena al Franchi per il ritorno degli ottavi contro il Panathinaikos, con l'obiettivo di ribaltare il 3-2 dell'andata e guadagnare l'accesso ai quarti contro una tra Celje e Lugano.

Così come la Fiorentina anche il Panathinaikos — i cui tifosi sono attesi in quantità importanti a Firenze — ha giocato ieri la sua gara di campionato, con Rui Vitoria che ha schierato gran parte dei titolari e ha ritrovato tra i convocati due pedine importanti come Jedvaj e Pellistri (quest'ultimo ex compagno di De Gea al Manchester United). Palladino riavrà rispetto a Napoli Mandragora e Zaniolo (squalificati in campionato) e perderà Pablo Marì e Ndour (fuori dalla lista Uefa) con la speranza di recuperare rispetto alla gara d'andata Adli — convocato ma non utilizzato a Napoli — Colpani e Folorunsho. Lo scrive il Corriere Fiorentino.

Redazione VN
- AMORE MIO - LA LUCE DEL MATTINO

Chiesa

Ferrara: "Questa la rosa migliore dell'era Commisso, ma bisogna giocare a calcio"

Il commento di Benedetto Ferarra

Benedetto Ferrara, sulle pagine della Nazione, dice la sua sulla sconfitta della Fiorentina di Raffaele Palladino contro il Napoli. Ecco le sue parole:

    Palladino dice (e lo pensiamo in tanti) che la Fiorentina deve ripartire dal secondo tempo di Napoli. Già. Traduzione, la nostra: la Fiorentina deve uscire dal tunnel del non calcio, quello del tutti dietro, della solitudine di Kean, quello che da un pezzo umilia i tifosi e i giocatori. Questa è la rosa migliore dell'era Commisso. Forse è tardi o forse no, ma di sicuro è il momento di iniziare a giocare a pallone, perché i giocatori per farlo ci sono. E' chiaro, tutti i punti pesanti la Fiorentina li ha persi in altre sfide, ma è altrettanto chiaro che l'atteggiamento della squadra nel primo tempo è servito solo a dare forza all'avversario e che solo De Gea, colpevole sul primo gol, ha evitato che finisse tutto in 45 minuti. Serve coraggio, servono Gud e Fagioli liberi di esprimersi,

serve il verbo "giocare". La squadra c'è, speriamo che l'allenatore sappia sorprenderci. Ps. Servirebbe anche giocare due tempi. Pare che il calcio part time non sia un granché.

Redazione VN
- AMORE MIO - LA LUCE DEL MATTINO