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La settimana con il Milan (31.03-06.04)

Started by Chiesa, 31/03/25, 15:14

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Chiesa

La Nazione: "Dieci giganti e un fenomeno. Kean magnifico, Palladino ammazzagrandi"

La Nazione commenta la vittoria della Fiorentina contro l'Atalanta

La Fiorentina si dimostra testarda e vincente nella sfida contro l'Atalanta, portando a casa un prezioso 1-0. La squadra di Palladino interpreta la partita con determinazione, sia dal punto di vista tattico che caratteriale. Il gol decisivo è di Moise Kean, autore di un'azione straordinaria che premia lo sforzo collettivo e rilancia le ambizioni viola in chiave europea.

La gara si sviluppa con ritmi intensi fin dai primi minuti, con la Fiorentina aggressiva sulle fasce e l'Atalanta che risponde con il solito pressing targato Gasperini. Dopo alcune fasi di equilibrio e qualche episodio dubbio con l'arbitro, il match si sblocca sul finale di primo tempo grazie al lampo di Kean, bravo a sfruttare un errore avversario e a battere Carnesecchi. Il presidente Commisso, tornato in tribuna dopo mesi, applaude entusiasta il vantaggio meritato della sua squadra.

Nella ripresa, la Fiorentina ha più occasioni per chiudere il match ma manca il colpo del raddoppio. Nonostante i cambi offensivi di Gasperini, l'Atalanta fatica a rendersi pericolosa e la difesa viola regge senza particolari affanni. Il triplice fischio sancisce una vittoria importante che rafforza la mentalità vincente della squadra. Palladino continua a stupire, confermandosi capace di battere le big: la Fiorentina può sognare l'Europa. Lo scrive la Nazione.

Redazione VN
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Chiesa

Gazzetta sul discorso di Palladino: "L'ha detto alla squadra, Champions possibile"

La Gazzetta dello Sport candida la Fiorentina di Raffaele Palladino alla prossima partita

La Fiorentina batte l'Atalanta 1-0. La Gazzetta dello Sportanalizza la partita della squadra di Raffaele Palladino che si rilancia per la Champions League, ma allo stesso tempo, mette in guai seri la squadra di Gasperini:

    Foto di un pomeriggio inoltrato al Franchi. Sul prato c'è una squadra abbracciata in un cerchio, tutti stretti com'erano stati in campo: missione compiuta e probabilmente l'allenatore gli stava dicendo che è possibile anche la prossima, arrivare in Champions. È la Fiorentina. L'altra squadra, dopo un veloce saluto ai suoi tifosi, sfolla a testa bassa: è l'Atalanta. E il suo allenatore - che era in un box lontano, squalificato - domani dovrà parlargli ancora di come non fallirla, quella missione. Perché la classifica da ieri è un campanello d'allarme e sorge il dubbio che quel 4-0 allo Stadium di tre settimane fa sia stato un po' un abbaglio: ora la Dea è sicura di non essere da scudetto, ma con il Bologna e la Juve che la tallonano alle spalle e un bilancio di 4 vittorie nelle ultime 13 gare di campionato, nonostante il vantaggio non può più sentirsi assolutamente certa neanche di arrivare fra le prime quattro.

Redazione VN
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CorFio rivela: "L'Europa che conta e la Conference. Ecco gli obiettivi viola"

L'obiettivo della Fiorentina? Lo rivela il Corriere Fiorentino

"La Fiorentina vuole l'Europa che conta, senza rinunciare al sogno di alzare la Conference al cielo", rivela il Corriere Fiorentino parlando di obiettivi. La Fiorentina continua la sua corsa verso l'Europa con una vittoria prestigiosa contro l'Atalanta, firmata dalla potenza devastante di Moise Kean. Il centravanti viola, in forma straordinaria, sfrutta un errore di Hien per involarsi verso la porta e segnare con un diagonale preciso. Con questo gol, Kean aggiorna il suo impressionante bottino stagionale, conquistando la standing ovation al momento della sostituzione. I viola, ora settimi in classifica, agganciano la Lazio e restano in scia per un posto in Champions League.

Ma la Fiorentina non è solo Kean. La squadra di Palladino domina il match, mostrando aggressività e qualità nel palleggio. Nonostante le occasioni sciupate nella ripresa da Ranieri e Gudmundsson, i viola controllano la gara senza soffrire. L'Atalanta, schierata con il tridente De Ketelaere-Retegui-Lookman, non riesce mai a rendersi realmente pericolosa, probabilmente condizionata anche dalla recente sconfitta contro l'Inter. Con questa vittoria, Palladino conferma il suo status di "ammazzagrandi", aggiungendo Gasperini alla lista delle sue illustri vittime.

La crescita della Fiorentina è evidente, grazie a un centrocampo solido con Mandragora e Cataldi e all'intelligenza tattica di Fagioli, determinante nella gestione del gioco. Anche i cambi, con Folorunsho, Zaniolo e Beltran, danno un contributo importante, segno di una rosa ben attrezzata. Qualche lacuna resta, come l'assenza di un sostituto per Dodò e il forfait di Gosens, ma con questa mentalità e un Kean così devastante, sognare è non solo possibile, ma doveroso.

Redazione VN
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Chiesa

CorSport elogia Palladino: "Dà una lezione di calcio all'Atalanta e a Gasperini"

Il Corriere dello Sport mette nel piedistallo più alto del podio, Raffaele Palladino

La Fiorentina conferma la sua crescita battendo l'Atalanta con un netto dominio, sebbene il risultato finale di 1-0 non renda giustizia alla prestazione viola. Palladino supera il suo maestro Gasperini con una squadra organizzata, piena di idee e capace di creare numerose occasioni. L'Atalanta, invece, appare stanca e priva di energie, soprattutto nel secondo tempo, mostrando i segni della recente sconfitta con l'Inter. La Fiorentina, rinvigorita dal 3-0 sulla Juventus, continua la sua corsa verso l'Europa con grande fiducia.

Moise Kean è l'uomo copertina della serata, una vera pantera in campo. Il suo gol è da grande centravanti: approfitta di un errore di Hien, lo supera con un tocco di esterno e poi si invola per 40 metri prima di battere Carnesecchi con un diagonale perfetto. La sua prestazione esemplifica forza, fame e velocità, mandando in delirio il Franchi. Il pubblico, compatto e trascinante, ha reso lo stadio un fattore determinante, contribuendo a un impressionante ruolino di marcia casalingo contro le big della Serie A.

Nel secondo tempo, la Fiorentina avrebbe potuto dilagare, creando almeno sei nitide occasioni da gol. Ranieri e Zaniolo si vedono negare il raddoppio da un super Carnesecchi. L'Atalanta, al contrario, non riesce mai a impensierire la difesa viola, con un unico tentativo insidioso di De Ketelaere. La differenza tra le due squadre è netta, con la Fiorentina che si conferma solida, cinica e sempre più lanciata verso le zone nobili della classifica. Lo scrive il Corriere dello Sport.

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Fiorentina, il programma di oggi

Il programma giorno per giorno

La preparazione in vista del match contro il Milan riprenderà domani

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Chiesa

Battere l'Atalanta giocando alti: la mossa tattica straordinaria di Palladino

La mossa tattica di Raffaele Palladino contro l'Atalanta

La Fiorentina sorprende l'Atalanta giocando con un baricentro alto, una scelta tattica che segna un cambio di rotta rispetto alle precedenti uscite. Raffaele Palladino spiega come il ritorno alla difesa a tre abbia permesso maggiore aggressività e spinta offensiva, avvicinandosi alla sua idea originale di calcio. Questa strategia ha funzionato alla perfezione contro una big, ma l'allenatore sottolinea l'importanza di mantenere lo stesso atteggiamento anche contro squadre di media e bassa classifica per scalare posizioni in campionato.

La vittoria rafforza la fiducia della squadra, che nelle ultime settimane ha mostrato grande compattezza e serenità, come sottolineato da Palladino. Il ritorno di Rocco Commisso, presente negli spogliatoi per festeggiare con il gruppo, ha dato un'ulteriore spinta emotiva. Nessun problema grave per Parisi e Gosens, con il primo uscito per crampi e il secondo assente per una botta in allenamento. Segnali positivi che confermano la crescita della Fiorentina, ora più consapevole della propria forza.

Gasperini, invece, riconosce i limiti della sua Atalanta, spiegando come la sosta per le Nazionali abbia inciso sulle energie della squadra. La mancanza di dinamismo ha reso difficile ribaltare la partita, con il rischio di subire un secondo gol. Lo Scudetto, già sfumato con la sconfitta contro l'Inter, non è mai stato realmente in discussione, mentre su Retegui il tecnico conferma di aver deciso solo alla vigilia di farlo partire titolare, nonostante una condizione ancora da migliorare. Lo scrive il Corriere dello Sport.

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Chiesa

Moise Kean trascina la Fiorentina: Firenze ha trovato il suo simbolo

I numeri di Moise Kean con la maglia della Fiorentina sono impressionanti

Moise Kean continua a stupire con numeri impressionanti: con il gol decisivo contro l'Atalanta, è salito a 16 reti in Serie A, confermandosi letale soprattutto contro le big del campionato. Ben 7 dei suoi gol sono arrivati contro le prime sei squadre in classifica, e in 12 partite diverse ha contribuito direttamente a 17 dei 24 punti conquistati dalla Fiorentina. Contro l'Atalanta, ancora una volta, ha sfruttato un errore difensivo per trasformarlo in una rete da tre punti, con una corsa fulminea e un diagonale perfetto che ha lasciato senza scampo Carnesecchi.

Il rendimento di Kean è impressionante anche dal punto di vista dell'efficienza: ha segnato 16 gol con soli 35 tiri in porta, mantenendo una media di una rete ogni 141 minuti in Serie A e ogni 133 minuti in tutte le competizioni. Numeri che lo rendono l'attaccante italiano più prolifico in maglia viola dai tempi di Giuseppe Rossi nel 2013-14. Dopo anni di rendimento altalenante in Italia, Kean sembra aver finalmente trovato la sua dimensione, complice anche il supporto dell'ambiente e della squadra, come lui stesso ha dichiarato nel post partita.

Palladino, consapevole dell'importanza del suo bomber, gli ha concesso qualche minuto di riposo nel finale, permettendogli di godersi la meritata standing ovation del Franchi. Firenze ha ormai trovato in Kean un simbolo, l'uomo in grado di far sognare la città e trascinare la Fiorentina verso traguardi che da troppo tempo sembravano irraggiungibili. Con la sua determinazione e il sostegno del gruppo, il numero 20 viola vuole continuare a scrivere la sua storia, già ricca di record e di emozioni. Lo scrive il Corriere Fiorentino.

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De Gea rimane a guardare, Atalanta in confusione: la Fiorentina vince alla grande

La Fiorentina batte l'Atalanta sotto ogni punto di vista

Il Franchi è un fortino, tutte le big ci cadono. Raffaele Palladino lo sa bene e l'ha dimostrato anche ieri contro l'Atalanta del suo maestro Gasperini. La Gazzetta dello Sportsi sofferma sulla gara giocata dalla Fiorentina, che prende 3 punti fondamentali per la stagione:

    Il risultato di ieri è allo stesso tempo molto più gratificante e preoccupante di quanto recitato dall'1-0 finale, a seconda dell'angolatura da cui lo si guarda. Solo una cosa la Fiorentina può rimproverarsi: di non aver blindato la vittoria, nonostante le chance per Fagioli, Kean, soprattutto Ranieri (solissimo davanti a Carnesecchi), anche Mandragora, a fronte del quasi nulla proposto dagli avversari. Ma Palladino ha strameritato di battere per la prima volta il suo maestro Gasperini e la sua Viola di confermarsi grande con le grandi, dopo aver già piegato Juve, Milan, Lazio, Inter e Roma. Tutte in casa, perché al Franchi c'è il serbatoio che ha rifornito 33 punti sui 51 che ha oggi. Il suo portiere, quasi da senza voto; Carnesecchi, il migliore della Dea. La sua gara è stata fatta di idee chiare, enorme sacrificio, corsa, intensità, anche di chi Palladino ha scelto alla distanza, senza disdegnare di ordinare nel finale una difesa a cinque con Comuzzo e Folorunsho esterni, per mascherare l'enorme dispendio di energie affidandosi alle ripartenze, comunque velenose. Quella dell'Atalanta, invece, una delle peggiori prove dell'anno: nella ripresa, dominata ancora dai viola, addirittura peggiore che nel primo tempo. Senza un briciolo della sua proverbiale furia, scollata, imprecisa, precipitosa e sempre respinta nel suo confuso buttare avanti palloni senza un progetto.

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