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La settimana con il Milan (31.03-06.04)

Started by Chiesa, 31/03/25, 15:14

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Chiesa

Ferrara su Palladino: "Ha sbagliato, capito e poi imparato. È la sua vittoria"

Benedetto Ferrara, sulle pagine della Nazione, ha elogiato la figura di Raffaele Palladino per la vittoria contro l'Atalanta

Benedetto Ferrara, sulle pagine della Nazione, commenta la vittoria della Fiorentina sull'Atalanta elogiando la figura di Raffaele Palladino. Non è, secondo il giornalista, solo la vittoria di Kean:

    Su Kean poco dire: letale, fantastico, decisivo. Ma la Fiorentina non è solo il suo uomo gol dai grandi numeri. Questa ennesima vittoria al Franchi contro un avversario dagli obiettivi di alto livello è figlia di un gruppo speciale, del suo allenatore e di una società che non ha mollato la presa. La forza si vede nei momenti difficili e li, in quei momenti, si costruisce, quando tutti remano dalla stessa parte. Palladino ha guidato lo spogliatoio nell'ombra di giorni complicati, ha riflettuto, ha sbagliato, ha capito, imparato, cambiato e alla fine ha trovato la strada per iniziare la volata. La Fiorentina è unità e orgoglio, è Kean, ma anche una difesa immacolata nelle ultime due gare e un centrocampo che finalmente, a tre, ha trovato equilibrio e identità. Questa volta Palladino ha messo sotto il suo maestro. E queste non sono soddisfazioni da poco. Sempre con rispetto e gratitudine. Perché lo stile è stile. E anche quello conta.

Redazione VN
- AMORE MIO - LA LUCE DEL MATTINO

Chiesa

Mandragora fa 130 in viola. Kean tocca quota 21 gol. I numeri della rosa

Sono 4, con Ranieri, i giocatori nell'attuale rosa della Fiorentina ad aver disputato almeno 100 partite in maglia viola in manifestazioni ufficiali

Di seguito le presenze e le reti segnate in gare ufficiali in maglia viola dai giocatori attualmente nella rosa della Fiorentina

   TOTALE   Serie A   Coppa Italia   ECL   S.I.
   P   R   P   R   P   R   P   R   P   R
TERRACCIANO   156   -185   110   -131   17   -19   28   -32   1   -3
MANDRAGORA   130   14   83   7   8   1   39   6   0   0
DODÔ   106   1   71   1   7   0   28   0   0   0
RANIERI   104   6   67   3   10   0   27   3   0   0
BELTRAN   87   15   58   10   5   0   23   5   1   0
PARISI   62   1   40   1   4   0   17   0   1   0
COMUZZO   39   0   30   0   2   0   7   0   0   0
KEAN   35   21   27   16   1   1   7   4   0   0
GOSENS   32   5   26   4   1   0   5   1   0   0
DE GEA   30   -32   27   -27   0   0   3   -5   0   0
RICHARDSON   28   1   20   0   1   0   7   1   0   0
COLPANI   27   2   22   2   1   0   4   0   0   0
ADLI   26   4   21   3   0   0   5   1   0   0
CATALDI   26   3   21   3   1   0   4   0   0   0
GUDMUNDSSON   24   8   18   6   1   0   5   2   0   0
PONGRACIC   16   0   12   0   0   0   4   0   0   0
BOVE   15   1   12   1   0   0   3   0   0   0
MORENO   11   0   4   0   0   0   7   0   0   0
FOLORUNSHO   10   0   9   0   0   0   1   0   0   0
FAGIOLI   9   1   7   0   0   0   2   1   0   0
ZANIOLO   7   0   6   0   0   0   1   0   0   0
NDOUR   4   0   4   0   0   0   0   0   0   0
MARÌ   5   0   5   0   0   0   0   0   0   0
RUBINO   2   0   1   0   0   0   0   0   0   0
MARTINELLI   2   -2   1   -2   0   0   0   0   0   0
CAPRINI   2   0   2   0   0   0   0   0   0   0
HARDER   1   0   0   0   0   0   1   0   0   0
                                 
PALLADINO   41       30      1      10      0   

Roberto Vinciguerra
- AMORE MIO - LA LUCE DEL MATTINO

Chiesa

Calabrese su Kean: "Dategli una squadra da Champions"

Kean e la clausola: sarà lui a decidere se restare o meno. Ma tocca anche a Commisso, e non è solo questione di soldi

Vi proponiamo un piccolo estratto dell'editoriale di Giuseppe Calabrese questa mattina su La Repubblica:

    Con Moise Kean si può sognare. (...) Quello che preoccupa, semmai, è la clausola di rescissione sul contratto di Kean. L'ha voluta lui prima di firmare con la Fiorentina fino al 2029. È valida dal 1° al 15 luglio, valore intorno ai 52 milioni. Sarà lui a decidere, la Fiorentina può solo sperare che Moise preferisca rimanere. Ma è chiaro che anche il presidente Commisso dovrà fare le sue mosse. E badate bene, non è una questione economica, anche se i soldi hanno il loro valore. No, è soprattutto una questione di ambizione. Ed è qui che potrebbe entrare in gioco Commisso. Kean deve molto alla Fiorentina, ma la sua riconoscenza non può andare a sbattere contro una società senza grandi obbiettivi, specialmente in Europa. La Fiorentina deve puntare in alto e provare ad allestire, per il prossimo anno, una squadra che lotti per un posto in Champions. (...)

Redazione VN
- AMORE MIO - LA LUCE DEL MATTINO

Chiesa

Oggi Fiorentina-Genoa, finale Viareggio Cup: dove vederla in TV e streaming

Fiorentina-Genoa, finale della 75ª edizione della Viareggio Cup. Ecco il miglior modo per seguirla in TV e in streaming

Sarà Fiorentina-Genoa la finale della 75ª edizione della Viareggio Cup, fissata per lunedì 31 marzo alle ore 15:00, allo stadio dei Pini-Bresciani di Viareggio. I ragazzi di Capparella hanno superato in semifinale il Sassuolo per 2-1 grazie alle reti di Puzzoli e Sturli, mentre i rossoblù il Torino per 0-2. Ecco i migliori modi di seguire la partita in TV e in streaming.

In tv e streaming

Luogo   stadio dei Pini-Bresciani, Viareggio
Data e orario   Lunedì 31 marzo, ore 15:00
 Tv   Rai Sport, canale 58 e 146
 STREAMING   Rai Play

Violanews.com, come per tutto il resto della competizione, offrirà copertura live con cronaca testuale e contributi post partita da parte della nostra inviata a Viareggio Giada Di Stefano.

Redazione VN
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Chiesa

Sentite Sabatini: "Kean strepitoso, per me è più forte di Osimhen"

L'opinionista Mediaset alza il tiro su Kean: "Se quel gol lo avesse fatto Osimhen, ne parlerebbero in tutto il mondo"

Tutti pazzi per Moise Kean. L'attaccante della Fiorentina sta conquistando tutti in questa stagione per i gol, ma non solo per i gol. Una presenza continua a fare reparto da solo, una fisicità e una fame da centravanti top. E mentre si sprecano paragoni illustri, Sandro Sabatini non si è tirato indietro azzardandone uno con Victor Osimhen, eroe dello scudetto del Napoli 2022/23 quando vinse anche il titolo di capocannoniere.

"Kean è meglio di Osimhen"

Durante la puntata di ieri sera di Pressing su Canale 5, Sandro Sabatini ha parlato così di Moise Kean: "Le qualità le ha sempre avute, l'anno scorso ha avuto diversi infortuni e comunque stava per andare all'Atletico Madrid. Quest'anno è definitivamente sbocciato. Il gol che ha fatto con l'Atalanta se lo fa Osimhen finisce sulla CNN. Per me Kean è meglio di Osimhen" ha detto l'opinionista.

Redazione VN
- AMORE MIO - LA LUCE DEL MATTINO

Chiesa

Retroscena Bove, il procuratore: "Il primo a chiamarmi è stato Florenzi"

Ecco un piccolo retroscena raccontato da Gianluca Comandini, socio di Diego Tavano nella società che si occupa della procura di Bove

Gianluca Comandini, imprenditore, socio di Diego Tavano nella società che si occupa anche della procura di Bove e Presidente del Vesta Calcio, ha parlato in un'intervista al canale Youtube Ggforfootball, dove ha rivelato un piccolo retroscena di quel famoso primo dicembre del 2024, durante Fiorentina-Inter:

    Vi racconto questo retroscena. Durante Fiorentina-Inter, in quei minuti toccanti per tutti, io ero allo stadio in lacrime a telefono con Diego Tavano, per capire la situazione. Il primo a chiamarmi per accertarsi è stato Alessandro Florenzi. Si è preoccupato di tutte le persone vicine a Edoardo, per capire il loro stato d'animo. È una persona d'oro, a cui vuoi per forza bene. Tutti vorrebbero averlo come amico

Redazione VN
- AMORE MIO - LA LUCE DEL MATTINO

Chiesa

Punti persi con le "piccole": male Fiorentina e Bologna. Benissimo l'Inter

L'analisi statistica dei confronti diretti fra le prime nove in classifica e quelle in zona retrocessione non premia la Fiorentina

La Fiorentina e il Bologna sono, indubbiamente, le squadre che hanno "perso" più punti con le "piccole", cioè con le ultime 8 squadre in della classifica di Serie A attualmente impegnate nella lotta per la salvezza. La squadra viola è la squadra che ha lasciato più punti per strada con queste squadre di ultima fascia, precisamente 17 punti su 12 gare (in cui ha conquistato "solo" 19 punti sui 36 disponibili, cioè il 53% sul totale).

Anche il Bologna può lamentare una certa incapacità nel conquistare punti contro le "piccole", contro cui ha "perso" 16 punti in 16 gare, conquistando, però, 32 punti, ossia il 67% di quelli a disposizione. Non bene neanche la Roma che, per adesso, "lamenta" la mancanza di 13 punti, spalmati, però, su 15 gare.

Stesso discorso per la Juventus, con 10 punti "buttati" in 10 partite. L'unica squadra "ammazzapiccole" è solo l'Inter, con solo 2 punti "persi" (un pareggio contro il Monza) in 12 gare.

Roberto Vinciguerra
- AMORE MIO - LA LUCE DEL MATTINO

Chiesa

Impresa? "No, normalità". Pradè rilancia per una Fiorentina tra le grandi

La Fiorentina si rilancia sul campo e Pradè detta la linea: la famosa "ambizione" si sta traducendo in fatti

Una prestazione da Grande, con la G maiuscola. Non la prima vittoria contro le big del campionato, anzi l'ennesima, ma una dimostrazione di maturità come raramente questa Fiorentina aveva fatto in stagione. E poi le dichiarazioni di Pradè nel post gara, non banali, perchè tracciano una rotta chiara: partite così non vanno più considerate imprese, perchè sono nelle corde della squadra viola. Di più: devono diventare quasi la normalità. Andiamo con ordine.

Un (piccolo) salto di qualità

Riparto dal campo, tra conferme e progressi. C'è Kean davanti a tutti, questo è scontato, anche se scontato non è (affatto) continuare a fare prestazioni di questo livello. E continuare a segnare. Ma una bellissima conferma è quel trio di centrocampo che - azzardo - mi ricorda vagamente i tre tenori dell'epoca montelliana: Cataldi è diverso da Pizarro, più equilibratore e meno catalizzatore di gioco, ma tra (questo) Mandragora e Aquilani ci sono similitudini, così come tra Fagioli e Borja Valero. E se quella Fiorentina incantava per la qualità del gioco, molto più di questa, è difficile credere che sia un caso che da quando Palladino ha varato questo assetto (Pana, Juve e Atalanta), ci sia stato questo rilancio improvviso. Non solo: pur aumentando la qualità in mezzo, a discapito della quantità, la Fiorentina ha trovato un equilibrio che spesso le era mancato in stagione. E qui arriviamo ai progressi, evidenti, della difesa. Pongracic-Marì-Ranieri sono stati - almeno ieri - insuperabili e l'intera fase difensiva è stata finalmente gestita alla perfezione, senza dover ricorrere alle barricate in area e ai miracoli di De Gea. Segnale di maturità, forse (con la Fiorentina di quest'anno meglio non sbilanciarsi troppo).

Avviso ai naviganti: si alza l'asticella

E veniamo a Daniele Pradè, che quest'anno ha deciso di non essere quasi mai banale. "I ragazzi, il mister e tutti quanti devono capire che noi ambiamo a fare questi risultati, è la nostra ambizione. Noi siamo la Fiorentina e battere le squadre forti non dico che debba essere la normalità, ma è questo il nostro percorso". Parole che valgono, da un lato come monito a Palladino e alla squadra per il finale di stagione, ma dall'altro - soprattutto - suonano come una dichiarazione d'intenti importante per un'orizzonte futuro. C'è una rinnovata voglia di alzare l'asticella, di non accontentarsi più del settimo-ottavo posto, ma di tornare al tavolo delle grandi, o quantomeno subito a ridosso. I segnali arrivati dalle ultime due sessioni di mercato, seppur sempre con l'attenzione a far tornare i conti, sono chiari: la Fiorentina di oggi è molto più forte, per valori e prospettive, di quella della scorsa stagione. E la firma è quella di Pradè, alla prima stagione in cui le redini dell'area tecnica sono completamente in mano sua. Dopo 9 mesi possiamo dire che il DS non mentiva quando parlava di "ambizione" e le parole di ieri alimentano la speranza che questo sia solo l'inizio.

Simone Bargellini
- AMORE MIO - LA LUCE DEL MATTINO