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La settimana con il Milan (31.03-06.04)

Started by Chiesa, 31/03/25, 15:14

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Chiesa

CorFio: "Gli addobbi per la Champions rimangono in cantina. De Gea salva la viola"

Tutto il rammarico del Corriere Fiorentino dopo Milan-Fiorentina

La Fiorentina accarezza il sogno Champions per dieci minuti, ma deve poi fare i conti con la rimonta del Milan e con un pareggio che lascia l'amaro in bocca. Dopo un avvio travolgente, con il 2-0 firmato Gudmundsson (complice Thiaw) e Kean, i viola si vedono raggiunti da un Milan in ripresa, che riapre la gara con Abraham. A salvare la squadra di Palladino è soprattutto un De Gea monumentale, autore di interventi decisivi in serie.

I rimpianti aumentano con il gol annullato a Dodò nel finale per fuorigioco, a coronamento di una prestazione comunque brillante da parte della Fiorentina. Il punto guadagnato permette ai viola di agganciare Roma e Lazio in classifica a quota 52, un segnale che conferma la crescita della squadra, sia in termini di gioco che di mentalità. Il ciclo contro Juventus, Atalanta e Milan ha mostrato una Fiorentina matura, capace di tenere testa anche alle big.

Palladino si affida al consueto 3-5-2, con Gudmundsson e Kean supportati da un ispirato Fagioli. La partenza è fulminante e San Siro mugugna davanti a un Milan irriconoscibile. Ma nella ripresa il copione cambia: i rossoneri spingono con rabbia, De Gea si supera più volte, ma Jovic trova il pareggio sfruttando una disattenzione difensiva. Alla fine è 2-2, tra rammarico e consapevolezza: la Fiorentina c'è e può sognare, a patto di fare il salto di qualità anche contro le squadre meno blasonate. Lo scrive il Corriere Fiorentino.

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Fiorentina, il programma di oggi

Il programma giorno per giorno

Subito Allenamento al Viola Park con orario di inizio alle 15

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Sprechi e un Milan sottovalutato: gli errori commessi dalla Fiorentina

Così la Fiorentina non ha portato una partita che sembrava già chiusa

La Fiorentina parte fortissimo a San Siro, andando in vantaggio nei primi dieci minuti grazie a un'autorete e al solito gol di Moise Kean. La squadra di Palladino sembra lanciata verso l'Europa, mostrando gioco e determinazione. Nei minuti successivi avrebbe anche l'occasione di chiudere la partita, ma tra errori sotto porta e le parate decisive di Maignan, il punteggio resta in bilico.

Il Milan, inizialmente tramortito, si risveglia dopo l'allarme lanciato dal pubblico di casa e riesce a rimontare. La Fiorentina subisce il ritorno rossonero, perde brillantezza e vede sfumare la vittoria, complice anche un gol annullato per fuorigioco a Dodò nel finale. Il pareggio lascia l'amaro in bocca e sottolinea l'importanza della continuità, sia nel mantenere il vantaggio che nel proseguire la serie positiva in campionato.

Nonostante il rammarico, la Fiorentina chiude un ciclo complicato con un bilancio positivo: sette punti conquistati contro Napoli, Juventus, Atalanta e Milan. L'unico stop è arrivato al Maradona, ma i successi contro i bianconeri e gli orobici testimoniano la crescita del gruppo. Palladino, però, è visibilmente frustrato per l'occasione persa e chiude la serata con un'espulsione per proteste. Lo scrive la Gazzetta dello Sport.

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Fiorentina, adesso arrivano le "piccole": ecco il test per Palladino

La Fiorentina adesso affronterà sulla carta squadre più debole

Sette appuntamenti al termine del campionato della Fiorentina, quelli che determineranno la classifica finale dei ragazzi di Palladino. Due soli scontri diretti rimasti: la trasferta dell'Olimpico contro la Roma in programma nel primo weekend di maggio e l'atteso match con il Bologna della penultima giornata che segnerà il ritorno di Vincenzo Italiano al Franchi. Poi cinque partite che fin qui hanno sempre nascosto insidie perché contro squadre di medio-bassa classifica. Specialmente quelle lontane dal Franchi.

La serie però comincerà nel fortino viola domenica pomeriggio contro il Parma, incastonato tra le due sfide col Celje. A Pasquetta la Fiorentina sara poi di scena a Cagliari (ore 15), mentre una settimana più tardi ospiterà l'Empoli in piena bagarre salvezza. Detto della trasferta di Roma (collocata tra le due ipotetiche semifinali di Conference), ecco poi la trasferta di Venezia, la già citata gara interna col Bologna e l'atto finale del campionato alla Dacia Arena di Udine. Da li, scongiuri permettendo, mancherebbero tre giorni alla finale di Breslavia. Lo scrive la Nazione.

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Bella, verticale e organizzata: il gol di Kean rappresenta la vera Fiorentina

Un'azione da incorniciare quella del 2 a 0 conclusasi con il gol di Moise Kean

La Gazzetta dello Sport elogia i primi minuti della Fiorentina di Raffaele Palladino che mettono il Milan sotto di 2 gol. L'azione che porta al gol di Moise Kean è da incorniciare:

    Sembrava però che l'unica a divertirsi fosse la Fiorentina. Dopo dieci minuti poteva essere finita, anzi, poteva essere l'inizio di una goleada: Milan con la testa chissà dove, Musah perde un pallone insensato in mezzo, nessuno lo aiuta, Mandragora innesca Gudmundsson che entra da sinistra e mira in porta, con deviazione un po' pasticciata di Thiaw. E uno. Neanche il tempo di guardarsi negli occhi e i milanisti si fanno trovare impreparati sull'azione più bella della Fiorentina: lancio di quaranta metri di Fagioli che squarcia il Milan da destra a sinistra, Parisi, quindi Mandragora, Dodò e infine Kean davanti alla porta: 0-2. Milan congelato, gol numero 100 per Kean tra tutte le sue squadre. In queste azioni c'è tutta la Fiorentina, bella, verticale, aggressiva, organizzata, e c'è tutto il Milan, confuso, lento, non squadra

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Gazzetta difende Palladino: "Pochi giorni fa era da mandare via, memoria corta... "

La Gazzetta dello Sport difende con forza la figura di Raffaele Palladino

La Gazzetta dello Sportprende le difese di Raffaele Palladino. Un allenatore duramente criticato dalla piazza fiorentina qualche settimana fa, ma che adesso sembra aver trovato la squadra con la sua Fiorentina. Il noto quotidiano torna a parlare di quanto successo a Edoardo Bove e dell'impatto che ha avuto sulla squadra:

    Nel nome della coerenza, poche giornate fa Palladino era da mandare via. Memoria corta: prima di Bove, il calcio della Fiorentina era uno spettacolo. Vedere la morte davanti non può non aver scioccato i viola. Inoltre, tatticamente Bove era il centro di gravità permanente perché da sinistra garantiva equilibrio, spinta, superiorità in mezzo. Palladino ci ha messo un po' per capire che a tre dietro avrebbe ritrovato certi sincronismi, poi dal mercato gli è arrivato Fagioli, il regista che la Juve cercava disperatamente e non sapeva di avere. Fagioli è nel ruolo ideale di mezzala-play, senza invenzioni, con Mandragora in appoggio e Cataldi in protezione. Il centrocampo viola ha momenti notevoli. Il segreto è anche nella corsa irresistibile di Dodò a destra, ne sa qualcosa Theo, e in Kean che è diventato un attaccante totale, da ripartenza e da area.

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CorSport: "Fiorentina, certe partite si portano a casa. Al Milan è andata di lusso"

Il Corriere dello Sport non commenta con positività il pareggio della Fiorentina di Raffaele Palladino

La Fiorentina esce da San Siro con molti rimpianti dopo un pareggio spettacolare e combattuto contro il Milan. Avanti 2-0 nei primi dieci minuti con un'autorete e il gol di Kean, i viola dominano il primo tempo con personalità, palleggio e una manovra fluida che mette in crisi i rossoneri. Il Milan però reagisce, accorcia con Abraham e trova il pari nella ripresa con Jovic, approfittando di un errore difensivo. Nonostante il 2-2 finale, la squadra di Palladino ha mostrato qualità e intensità, pagando però l'incapacità di chiudere la partita e le parate straordinarie di Maignan.

Il match è stato ricco di occasioni da entrambe le parti, con De Gea e Maignan assoluti protagonisti. Lo spagnolo ha salvato più volte la Fiorentina con interventi decisivi, mentre il francese ha negato a Kean il gol del possibile 3-2 con tre parate strepitose. La Viola ha avuto anche due gol annullati, l'ultimo a Dodò nel finale, che ha reso il pareggio ancora più amaro. La squadra ha comunque dimostrato di poter competere ad alti livelli, ma ha bisogno di maggiore cinismo e continuità.

Tatticamente, Palladino ha confermato la crescita della squadra: il centrocampo ha costruito trame precise e incisive, e la coppia Kean-Gudmundsson ha funzionato bene. Tuttavia, alcune disattenzioni difensive e la mancanza di fisicità in certi momenti hanno permesso al Milan di rientrare in partita. La zona Europa resta vicina, ma per raggiungerla servirà mantenere questo livello anche contro le squadre meno blasonate. La prestazione resta incoraggiante, anche se il pareggio lascia l'amaro in bocca. Lo scrive il Corriere dello Sport.

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La Fiorentina e una kryptonite chiamata trasferta: lontano dal Franchi è dura

I numeri della Fiorentina fuoricasa sono ben diversi da quelli al Franchi

La Fiorentina di Palladino mostra due volti molto diversi tra le partite giocate al Franchi e quelle in trasferta. In casa, infatti, i viola hanno un rendimento da zona Champions, con 33 punti conquistati in 16 partite. Lontano da Firenze, invece, la squadra fatica: il pareggio a San Siro ha portato a soli 19 i punti raccolti in 15 trasferte, un rendimento che vale appena il nono posto in classifica per performance esterne.

Questo divario sta pesando sulle ambizioni europee della squadra, che ha mostrato il suo miglior volto contro le big tra le mura amiche, battendo Juventus e Atalanta. In trasferta, però, la Fiorentina ha vinto solo una volta nel 2025, contro la Lazio, e complessivamente ha portato a casa l'intera posta solo cinque volte su quindici partite, riuscendoci anche contro Lecce, Genoa, Torino e Como. Il rendimento altalenante fuori casa è il principale ostacolo alla continuità necessaria per puntare concretamente all'Europa.

Con sette partite ancora da giocare e ben quattro trasferte all'orizzonte (contro Cagliari, Roma, Venezia e Udinese), il destino del campionato viola si deciderà in gran parte lontano dal Franchi. Se lo stadio di casa è stato finora il terreno fertile dei sogni, ora la vera sfida per la Fiorentina sarà portare lo stesso spirito anche in trasferta, dove si giocherà gran parte della qualificazione europea. Lo scrive il Corriere Fiorentino.

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