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ACF FIORENTINA - AC MILAN 1:2

Started by Chiesa, 06/04/11, 15:43

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Chiesa

Aperti i cancelli del Franchi

Alle 18.30 sono stati aperti i cancelli dello stadio Artemio Franchi di Firenze, dove alle 20.45 inizierà il posticipo Fiorentina-Milan. Temperatura prevista a Firenze intorno alle 20.45: 20° circa. Umidità al 55%. Cielo sereno. Vento debole.

http://www.violanews.com/news.asp?idnew=75995
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Chiesa

#73


FIORENTINA: Boruc - Comotto, Gamberini, Natali (55' Kroldrup), Pasqual - Montolivo, Donadel (63' Behrami), Vargas - Santana, Gilardino, Ljajic (46' Babacar). A disp.: Neto, Kroldrup, Camporese, D'Agostino, Cerci, Behrami, Babacar. All.: Mihajlovic

MILAN: Abbiati - Abate, Yepes, Thiago Silva, Zambrotta - Flamini, Van Bommel, Seedorf - Boateng (76' Gattuso) - Ibrahimovic, Pato. A disp.: Amelia, Oddo, Antonini, Emanuelson, Gattuso, Papastarhopulos, Robinho. All.: Allegri.

Arbitro: Morganti (Ascoli Piceno)

Reti: 78' Vargas - 8' Seedorf, 41' Pato

Ammoniti: Donadel, Gilardino, Santana - Ibrahimovic (2)

Espulso: 86' Ibrahimovic

Spettatori: 32.677 (914 mila euro)
- AMORE MIO - LA LUCE DEL MATTINO

Chiesa

Le pagelle: Vargas predica nel deserto, Boruc evita la goleada

BORUC 6,5: Deve volare subito su Seedorf e capisce che per lui non sarà una serata facile. Battuto proprio dall'olandese (gol imparabile), è incolpevole anche sul raddoppio di Pato. In compenso è bravissimo in almeno 3 occasioni evitando un passivo più pesante.
COMOTTO 5: Partita in salita già dal primo pallone, regalato agli avversari. Sbaglia a fare il fuorigioco su entrambe le reti milaniste. Prova a guadagnarsi un rigore, senza riuscirci.
GAMBERINI 5: Partita da incubo a cospetto di Pato che spesso e volentieri lo manda a vuoto. Sbanda anche lui sul primo gol.
NATALI 5,5: Il meno peggio del pacchetto arretrato, se non altro perchè prova a ringhiare su Ibra e compagni. Ma anche lui partecipa alla giornata nera della difesa. Dal 55' KROLDRUP 6: Entra quando la partita è ormai compromessa e se la cava.
PASQUAL 5+: Tanti errori anche per lui in fase difensiva, prova a farsi vivo con qualche cross. Non si esime pure lui da qualche uscita in ritardo, come quando tiene in gioco Ibrahimovic lanciato a rete.
DONADEL 5: Siamo costretti a ripeterci, ma in questa posizione defilata sulla destra sembra poco a suo agio. Ci mette la solita generosità per ringhiare sugli avversari, ma raramente riesce a fermarli. Un giallo, ingenuo, in avvio ne condiziona la partita. Tanti passaggi sbagliati. Dal 62' BEHRAMI 6: In campo a tempo di record dall'infortunio, porta dinamismo e grinta in una squadra completamente spenta. Anche se non può essere il solito motorino.
MONTOLIVO 5,5: Vuol giocare regista davanti alla difesa, un ruolo che richiede un'intraprendenza diversa nel dirigere il gioco. L'impegno è massimale, ma se in fase di rottura non può dare quanto un mediano deve 'compensare' con geometrie e intuizioni smarcanti. Invece si limita al passaggino semplice e innocuo. Prende parte all'azione del 2-1 con un bel tiro dal limite.
VARGAS 7: Predica nel deserto ma sembra l'unico, per personalità e qualità, a poter duellare alla pari con i milanisti. Nel primo tempo sforna cross a raffica, che Gila e compagni non sembrano però apprezzare. Un po' si demoralizza alla distanza ma trova comunque la fiammata che riapre (virtualmente) il match.
SANTANA 6-: Prova l'acrobazia al 5', poi deride Yepes andandosene di tacco al cross. Il dinamismo è il solito, anche se non sempre riesce a concretizzare la giocata. Nella ripresa perde vistosamente lucidità e nel finale si innervosisce un po'. Ha l'ultima chance della gara, ma di testa non è il suo forte.
GILARDINO 5,5: Continua il suo tabù contro il Milan. Bravo nel proteggere palla e far salire la squadra nel primo tempo, ma non fa mai paura ad Abbiati. Prenderla di testa tra Yepes e Thiago Silva non è facile, ma è anche vero che dei tanti cross di Vargas, anche per sbaglio uno potrebbe prenderlo.
LJAJIC 5: Mihajlovic gli aveva chiesto risposte e invece arriva la solita prestazione abulica. Solo uno squillo in 45': un bel destro dal limite che chiama Abbiati alla deviazione in tuffo. Dal 46' BABACAR 5,5: Ha voglia di strafare dopo 4 mesi i naftalina e ci prova subito dalla distanza, facendo arrabbiare Gilardino che voleva palla in mezzo. Fatica a farsi coinvolgere nell'azione viola, complice una posizione defilata che non gli si addice.

MIHAJLOVIC 4,5: La Fiorentina combattiva che aveva auspicato rimane solo un'intenzione e le bacchettate a Ljajic e Babacar non hanno effetti benefici (anzi). La superiorità del Milan è a tratti imbarazzante e la viola palesa limiti ben superiori ai valori (teorici) dei suoi giocatori. La fragilità difensiva è particolarmente evidente, con Pato e compagni che si infilano con disarmante facilità eludendo quasi costantemente la trappola del fuorigioco. Senza Boruc e con Ibra in serata accettabile sarebbe finita in goleada.

http://www.violanews.com/news.asp?idnew=76006
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Chiesa

14 TIRI TOTALI 10
1 GOL 2
0 / 5 TIRI RESPINTI / PARATI 0 / 6
8 TIRI FUORI 2
3 AMMONIZIONI 1
0 ESPULSIONI 1
5 CALCI D'ANGOLO 3
3 FUORIGIOCO 8
14 FALLI COMMESSI 10
50% POSSESSO PALLA 50%
26 RIMESSE LATERALI 13
46 CROSS TENTATI 11
49% TERRITORIALITA' 51%
7 RETRO PASSAGGI (Portiere) 4
405 PASSAGGI 432

http://www.violanews.com/news.asp?idnew=75999
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VIOLANEWS.COM
BORUC 6,5
COMOTTO 5
GAMBERINI 5
NATALI 5,5
KROLDRUP 6
PASQUAL 5+
DONADEL 5
BEHRAMI 6
MONTOLIVO 5,5
VARGAS 7
SANTANA 6-
GILARDINO 5,5
LJAJIC 5
BABACAR 5,5
MIHAJLOVIC 4,5
FIORENTINANEWS.IT
Boruc 6,5
Comotto 5
Pasqual 5,5
Gamberini 5
Natali 6
Kroldrup 6
Donadel 6
Behrami 6
Montolivo 5,5
Vargas 6,5
Santana 6
Ljajic 5
Babacar 5,5
Gilardino 6
FIORENTINA.IT
BORUC 7.5
COMOTTO 5
GAMBERINI 5.5
NATALI 6
KROLDRUP 6
PASQUAL 5
DONADEL 5
BEHRAMI, 6
MONTOLIVO 5
VARGAS 7.5
SANTANA 6.5
LJAJIC 5
BABACAR 6
GILARDINO 5.5
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BORUC 6,5
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NATALI 6
KROLDRUP 6
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LJAJIC 5,5
BABACAR 6
GILARDINO 6
MIHAJLOVIC 5
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Chiesa

Vargas giura fedeltà, Jovetic vede il ritorno in campo

Il titolo di Juan Vargas su Fiorentina-Milan è tutto nelle parole finale pronunciate prima di lasciare la zona mista. Parole che non apparten­gono alla partita ma che non hanno un significato meno importante. Una frase secca. «Non ascolto le voci di mercato e aggiungo che a Firenze sto bene e intendo rispettare il contratto che ho con la Fio­rentina ». Scadenza giugno 2013, per la cronaca.

(...)

CI ABBIAMO PROVATO - «Intanto - ha aggiunto l'ester­no sudamericano - penso che il Milan sia la squa­dra più forte in assoluto e comunque, dopo un pri­mo tempo non all'altezza, nella ripresa abbiamo giocato alla pari dei rossoneri. Purtroppo, ho se­gnato il gol che accorciava le distanze quando mancava troppo poco alla conclusione. A quel punto scarseggiava il tempo a nostra disposizione. Ci abbiamo provato con le forze che ci rimaneva, però gli sforzi non sono stati premiati. L'espulsio­ne di Ibrahimovic? Non ho visto quello che ha fat­to, perché ero di spalle, e non parlo dell'arbitro nemmeno per gli episodi sui quali recrimina la Fiorentina».

FINIRE BENE - L'obiettivo della Fiorentina Vargas l'­ha sottolineato: non mollare. Chiaro, c'è anche un obiettivo personale. «Voglio chiudere nella manie­ra migliore una stagione che è stata condizionata da troppo infortuni» . Lo proverà a fare da centro­campista interno. «Un ruolo che non è il mio, ma piano piano mi sto abituando a muovermi nella posizione che mi ha affidato Mihajlovic. E' un ruo­lo diverso da quello mio naturale, sebbene pure da mediano sia tanto importante accompagnare l'azione offensiva quanto rientrare per dare una mano alla difesa. Ora che fisicamente ho recupe­rato, cerco di dare un contributo maggiore sotto il profilo della corsa e del dinamismo. La grinta? Beh, serve anche quella e contro le grandi viene spontaneo dare magari qualcosa in più» .

JOVETIC SPERA - Specialmente, Jo-Jo conta i giorni al suo rientro in campo. Questa con il Milan, come tante altre in verità, sarebbero state le partite giu­ste per il talento montenegrino. «Mi sento meglio - ha specificato Jovetic - e sto correndo con una certa scioltezza. La visita dei giorni scorsi è anda­ta bene e ha confermato che i problemi di forza so­no superati. Dopo Pasqua avrò l'ultimo consulto e se il professore mi darà il via libera, allora torne­rò. Mi manca poco, ma voglio essere al cento per cento. Un po' di paura rimane, quindi non voglio ri­schiare niente. E' stata dura per me stare fuori co­sì a lungo, ma in questi mesi sono stato sempre vi­cino alla squadra. Non vedo l'ora di rientrare».

http://www.violanews.com/news.asp?idnew=76019
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Chiesa

Milan troppo forte, Viola puniti

CI SONO CATEGORIE di differenza, il Milan ne riempie parecchie vincendo a Firenze e rischiando il pareggio dopo il gol di Vargas: ma il Napoli resta a meno tre, l'Inter sotto di cinque, lo scudetto lontano sei giornate. Un rigore non concesso nel secondo tempo (fallo di Seedorf su Comotto) accende la protesta e la partita con una tensione che risveglia i viola, fino a quel momento in grandissima difficoltà. Il gol di Vargas riapre un po' di giochi nel finale, la Fiorentina si rianima con grave ritardo e l'arbitro Morganti non fa una gran figura per come fa incattivire la partita. Ibra ammonito e poi espulso nel finale complica la vita ai rossoneri, che chiudono rammaricandosi per lo spreco dei momenti migliori, tanti nel corso del match. Resta lo strapotere fisico e tecnico del Milan del primo tempo, con Seedorf inevitabile star e un gruppo di mohicani di lusso pronti a partire negli spazi. La Fiorentina becca due gol quasi in contropiede, ma resta fuori dalla partita e rincorre in affanno palloni improbabili.
Solo qualche guizzo accettabile, perché comanda il Milan anche quando sta fermo. Prova Mihajlovic nel secondo tempo a dare una scossa — dentro Babacar per Ljajic, poi Behrami per Donadel — ma l'energia globale è tutta dalla parte del Milan.

PARTITA SEMPLICE per Allegri, dopo 7 minuti c'è subito il destro di Seedorf, innescato dalla zuccatina di Pato e oplà, il Milan è già sopra in scioltezza viaggiando con aria casual e molto comoda sui centimetri del fuorigioco. La difesa viola oscilla fragile, dall'altra parte i treni sferragliano su binari invisibili ma si trovano sempre. Il Milan tiene Boateng alto e spinge a bordo di una muscolatura superiore. La Fiorentina cerca di capire come funziona la partita, è legata agli estri di Santana che cerca di accorciarla e fare da piolo mobile.
Donadel si becca un giallo perché entra duro su Boateng, Ljajic ci prova da lontano con un destro basso, ci sono segnali di risveglio che il Milan, molto concentrato, osserva senza ansia. La forza fisica è tutta dalla sua parte, Seedorf vale mezzo centrocampo da solo e in contropiede riparte seguendo strade conosciute, senza sforzo, infilandosi negli spazi: il bis di Pato (cinque gol segnati in campionato contro la Fiorentina, quattro al Franchi) arriva quando Boateng accelera a sinistra e taglia basso al centro, dove Comotto perde il tempo sul sinistro in corsa del brasiliano.

SUPERIORITÀ NETTA, la Fiorentina resta bass anche perché la fonte di gioco (Montolivo) viene seccata da Boateng. Pochi altri hanno le idee o la forza per inventare qualcosa. Nel secondo tempo entra Babacar per Ljajic, Gilardino si sente meno solo ma in contropiede non gli arriva un passaggio semplice e si arrabbia. Dall'altra parte Ibra si mangia un gol in contropiede, poi entra come un drago nella difesa — scambio con Pato — e sfiora il tris con una potenza che smonta un cartellone. Entra Behrami per Donadel, la Fiorentina si rianima un po', l'arbitro non vede un fallo in area di Seedorf su Comotto e l'orgoglio viola riprende fiato. Vargas accorcia con un sinistro che fa coraggio alla Fiorentina, L'espulsione di Ibra aggiunge adrenalina, ma il Milan regge.

http://www.violanews.com/news.asp?idnew=76023
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