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ACF FIORENTINA - JUVENTUS FC 0:0

Started by Chiesa, 13/04/11, 19:37

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Chiesa

Scontri tra tifosi post Fio-Juve: 4 denunce, 110 identificati

Quattro tifosi - tre della Fiorentina e uno della Juventus - sono stati denunciati a Firenze per disordini dentro e fuori lo stadio ieri in occasione della partita tra le due squadre, finita 0-0. Per tre di loro è stato emesso un Daspo per 5 anni. Altri 110 tifosi (un centinaio bianconeri e gli altri viola) sono stati identificati dopo un lancio di sassi e bottiglie contro alcuni bus di supporter ospiti e qualche momento di tensione fra le opposte tifoserie a fine partita.
Tra i denunciati, un tifoso viola di 50 anni, avvicinatosi al settore degli juventini, aveva cercato di colpirli con una cinghia. Un ultrà juventino di 24 anni aveva invece minacciato e colpito con un pugno uno steward. Al termine dell'incontro due tifosi viola, di 31 e 27 anni, sono stati denunciati per aver aggredito e danneggiato un'auto degli juventini, dando un pugno a uno di loro.

http://www.violanews.com/news.asp?idnew=76451
- AMORE MIO - LA LUCE DEL MATTINO

Chiesa

Basso gradimento

Un'ambiziosa partitella. Rispetto ai match del passato Fiorentina e Juventus hanno giocato un modesto e onesto calcio dalle poche emozioni nel quale sono misurati gli effetti del loro decadente momento. Meglio la Fiorentina, più sveglia e più convinta, ma incapace, pur molto agitandosi, di impegnare Buffon. Peggio la Juventus, quasi inesistente nel primo tempo, leggermente più sveglia nella ripresa con Del Piero e Toni, ma nel complesso molto mediocre anche se, nella sua nuova dimensione da semi-provinciale, è riuscita perfino a tirare in porta più della Fiorentina. Ne è uscito un pareggio di assoluta inutilità per entrambe squadre. La Fiorentina cercava la vittoria in modo da fornire al suo sempre meno affezionato pubblico (ieri, però, largamente presente) una soddisfazione corposa, anche se sono passati i tempi in cui questa era «la partita che vale una stagione» (oggi le stagioni si salvano con una bella classifica). Dunque la squadra viola non è riuscita a dare al suo pubblico un'attesa gioia, fallendo l'occasione pur senza fallire la partita. La Juventus, invece, cercava i punti per una rimonta Champions che, in queste condizioni, sembra del tutto fuori portata. Alla fine tutti formalmente scontenti per non aver vinto, tutti intimamente contenti per non aver perso.

La Fiorentina non ha giocato male. Montolivo è stato bravissimo nel primo tempo, vincendo il confronto con i centrocampisti bianconeri con i quali si è misurato potremmo dire quasi a scopo dimostrativo. Nella ripresa la confusa piega della partita lo ha un po' contrariato, come se fosse ormai impossibile mettere ordine. E per il resto la squadra ha decorosamente portato avanti il suo compito, senza trovare il gesto vincente in Mutu e in Gilardino. Fatto sta che anche l'ultima possibilità di dare una parziale ma apprezzabile scossa al campionato viola è passata senza essere colta. Le partite con il Milan e con la Juventus rappresentavano un'occasione per un recupero di popolarità, sia per la squadra sia per Mihajlovic. Non sono state sfruttate e ora anche il gradimento per il tecnico è molto basso. Rimangono cinque «inutili» giornate da sfruttare per rivedere Frey e per dare spazio a qualche giovane, ma soprattutto rimane l'incertezza sul futuro, sulle ambizioni e le dimensioni della Fiorentina. Due campionati da mezza classifica, pochi segnali di rinascita, un fuoco che non si riaccende, nessuna scossa all'orizzonte. Almeno per ora.

http://www.violanews.com/news.asp?idnew=76440
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Desolati: ''Fiorentina, che delusione''

"Il pareggio contro la Juventus tutto sommato può anche starci, per come è andata la partita e per i valori in campo espressi dalle due squadre. Certo, con attaccanti più in forma, vista l'ottima prestazione del centrocampo, il risultato sarebbe stato favorevole alla Fiorentina, ma la mia delusione non è per il pareggio contro i bianconeri, ma per tutto il campionato dei viola. Per la mediocrità vista in questa stagione, con molte squadre di alto livello che hanno fallito e sono state discontinue, il giudizio sul torneo della squadra di Mihajlovic non può che essere negativo". L'ex attaccante gigliato Claudio Desolati parla ai microfoni di Rtv38.

http://www.violanews.com/news.asp?idnew=76454
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Il risultato: mai una gioia

La Fiorentina non ha battuto neanche stavolta una "grande". Due le ragioni. La prima, ovvia: la squadra di Mihajlovic non ha vinto. La seconda: anche se avesse vinto sarebbe cambiato poco, perché definire questa misera Juve una "grande" non è proprio possibile. Tutto questo spiega un concetto che sta in tre parole scontate ma efficaci, che sintetizzano alla perfezione questa Fiorentina. La prima è: mai. La seconda: una. La terza: gioia. Il fatto che sia finita tra fischi non sorprende. In fondo questa era l´ultima occasione che la Fiorentina aveva per scusarsi con i suoi tifosi. Quelli che, pur scuotendo la testa, alla fine tra mille sacrifici sono sempre lì a soffrire e a sperare che qualcosa li sorprenda. Da parte sua lo stesso allenatore immaginava che una vittoria contro la Juventus avrebbe salvato qualcosa di questo tormento infinito chiamato campionato. Battere la Juve è sempre una soddisfazione. Magari non ti cambia la vita ma un po´ l´umore sì, anche se questa Juve è grigia come la somma dei suoi colori.

Tanto che la partita è stata un confronto tecnico tra due dei più deludenti allenatori del campionato. Uno che cambia in continuazione posizioni e moduli mandando in confusione i suoi (Delneri), l´altro che cambia sempre a giochi fatti, con mosse comunque prevedibili come un superdribbling di Supercerci. Già, il rilancio dell´ex fenomeno del Pisa era stato studiato a tavolino. Pensate un po´: magari se avesse segnato alla Juve qualcuno se ne sarebbe venuto fuori con tono arrogante: visto? Non erano soldi spesi male quei 4 milioni dati alla Roma per un giocatore prossimo alla scadenza del contratto. E nemmeno il suo megastipendio. Sì, ma il pallone ha le sue regole. Possono accadere tanti episodi in un campionato, momenti belli e momenti bui, ma comunque la stagione alla fine racconterà sempre la verità. E come una vittoria con la Juve avrebbe salvato poco o niente della mediocrità collettiva, così Supercerci resta una delusione, ma solo per chi si era illuso. E comunque, diciamolo, alla fine non è colpa sua se in ogni società di calcio ci sono delle priorità di rapporti tra dirigenti e procuratori (e a volte anche allenatori). Resta da vedere quanto pesano realmente e dove portano alla fine certe corsie preferenziali.

Ma il fatto è che in tutto questo c´è una cosa che ci sfugge. E non parliamo del gioco di Mihajlovic, che al momento sfugge soprattutto ai suoi giocatori. E nemmeno ci sconvolgono le dichiarazioni di Diego Della Valle rilasciate alla stampa Usa. La storia della Fiorentina che è un hobby, insomma, un giochino per distrarsi. Ok, la sincerità va sempre apprezzata e poi, diciamocelo, se avesse detto che la Fiorentina è solo un affare sarebbe stato peggio. In realtà, forse, ci sarebbe piaciuto di più sentire parlare di passione, perché la parola hobby fa pensare a cose tipo pesca, bricolage e giardinaggio. Ma il grande mistero è un altro. Se hai un hobby di solito lo fai per divertirti. E viene da pensare che il bricolage sia molto più divertente di questa Fiorentina. Insomma, tra verniciare due mensole in garage e rivedere in tv tutte le partite dei Sinisa boys voi cosa scegliereste? Già. Comunque, se proprio vogliamo vedere il lato buono della faccenda diciamo che nella vita ci sono anche i Behrami: cuore, corsa e coraggio. Evviva Valon, allora. E chiunque abbia voglia di correre e lottare come lui.

http://www.violanews.com/news.asp?idnew=76436
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Chiesa

Fiorentina e Juve lontane da tutto

Se la Juve è questa, altro che Champions League. Ieri a Firenze è sembrata un'Inter in miniatura, sen­za più forza, sfinita, molle, incerta sul­le gambe e con un incedere tremolan­te. Doveva essere la partita per la Champions e invece rischia di diventa­re la partita che la mette fuori perfino dall'Europa League: se il Palermo va in finale di Coppa Italia, e prende quindi un posto nella seconda Coppa continentale, la squadra di Del Neri dovrà giocarsela con la Roma. Oggi sa­rebbe fuori e quanto alla Lazio sem­bra di un pianeta irraggiungibile.

La Juventus ha concesso l'intero pri­mo tempo alla Fiorentina, tantochè l'arrendevolezza e l'impotenza dei bianconeri avrebbero dovuto consi­gliare alla squadra di casa un altro ti­po di partita. O meglio, un tipo di par­tita diversa dalla trequarti in su, per­ché fino a quel punto il gioco dei viola scorreva bene, agevolato dall'assenza totale dell'opposizione juventina. Fac­ciamo un esempio: quando Montolivo riceveva palla, spalle alla porta di Buf­fon, aveva sempre tutto il tempo per girarsi, alzare la testa, cercare il com­pagno più libero e lanciarlo. Solo a quel punto, intervenivano Aquilani e Marchisio. Nel primo tempo, la Fio­rentina è andata al tiro 13 volte, fra conclusioni in porta, fuori o ribattute, ma non ha creato una sola occasione da gol. E parate vere di Buffon, zero. Una squadra di teneroni gioca come ha giocato la squadra di Mihajlovic. Dove serviva la cattiveria, i viola met­tevano la bontà d'animo, un difetto già notato più e più volte in questa stagio­ne. Difetto, a quanto pare, incorreggi­bile.

ZERO IN ATTACCO - Attraverso Montoli­vo, unica fonte di luce in una buia not­te per il calcio, la Fiorentina ha avuto la partita ai suoi piedi per tutto il pri­mo tempo, ma nessuno dei suoi attac­canti ha trovato lo spunto per creare un pericolo a Buffon. Gilardino è sta­to inghiottito da Barzagli- Bonucci, Mutu non ha mai trovato uno spunto degno del suo livello e Cerci, rispolve­rato da Mihajlovic a oltre due mesi dalla sua ultima gara da titolare, ha sbagliato quasi tutte le iniziative, ben spalleggiato da De Silvestri. A destra, un disastro tecnico. Eppure la Fioren­tina attaccava in prevalenza su quella fascia.

(...)

La Fiorentina ha proseguito nella sua partita d'attacco, senza... l'attacco. Mihajlovic ha provato a renderla più incisiva con Ljajic al posto di Cerci, ma la sostanza non è cambiata. Poteva starci un rigore per un intervento mal­destro di Bonucci su Krøldrup, ma con un altro peso offensivo la Fiorentina avrebbe fatto comunque un gol a un avversario così molle. Quando è entra­to Toni, sono arrivati i primi cross dal­le due fasce, ma l'ex viola, fischiato dai suoi vecchi tifosi, si è fatto vedere so­lo nell'attimo in cui ha tolto una palla in piena area a Marchisio: nemmeno Gamberini l'avrebbe fatto così bene.

http://www.violanews.com/news.asp?idnew=76424
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Le assenze, gli alibi e i 'miracoli'...

"La nostra stagione è stata condizionata dagli infortuni". La frase, più o meno letterale, è stata il leitmotiv di Mihajlovic per raccontare la stagione deludente della Fiorentina non solo sul piano dei risultati ma anche del gioco. Peccato che, attenuanti a parte, non manchino esempi di squadre capaci di sopperire con l'organizzazione a carenze di organico o ad assenze pesantissime. Pensiamo all'Udinese che, non sazia di una stagione superiore ai valori della carta, ieri è stata capace di espugnare il San Paolo infrangendo il sogno scudetto del Napoli. Già di per sé un'impresa fantastica, figurarsi se ottenuta senza Sanchez e Di Natale, cioè i due fenomeni della squadra bianconera che spesso hanno fatto la differenza per la squadra di Guidolin. Uno che sarà pure antipatico come persona - e lo è - ma che il suo lavoro di allenatore lo sa fare bene. E così anche senza le stelle, l'Udinese può vincere e giocare bene. Un miracolo?

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TATTICA: Come cambia la Fiorentina con Cerci o Ljajic (FOTO)

La staffetta fra Cerci e Ljajic ha comportato un cambio tattico non indifferente nella Fiorentina ieri pomeriggio. Il serbo infatti non è andato a coprire la zolla dell'esterno romano, ma ha giocato più da trequartista, permettendo al contempo a Mutu di giocare più avanzato. Vediamo come attacca la Fiorentina per vie centrali quando gioca Cerci e quando gioca Ljajic.

CON CERCI - Finchè Cerci è stato in campo lo schema della Fiorentina in caso di ripartenza è stato sempre il solito, Mutu scende a prendere palla a centrocampo, Cerci scatta largo a destra per evitare la marcatura dei centrali e lasciare spazio a Gilardino, che prova a inserirsi in area sul filo del fuorigioco. La manovra qui descritta viene applicata più volte, qui sotto ne abbiamo due esempi, uno nel primo tempo e uno nell'inizio della ripresa. In questo caso la Fiorentina riparte con una sorta di 4-3-3 asimmetrico.





CON LJAJIC - Mentre nelle immagini sopra Mutu e Gilardino giocano quasi sulla stessa verticale in una sorta di  4-3-3, quando il serbo entra in campo Mutu va ad affiancarsi praticamente a Gilardino, giocando più esterno e più avanzato. Il modulo somiglia più ad un rombo, con Ljajic incaricato di abbassarsi a prendere palla e avanzare sfruttando gli spazi lasciati dalla mediana bianconera.

Nelle immagini sotto non vi proponiamo un esempio dello schema sopra descritto, ma una variante in cui Ljajic si abbassa e chiama palla, sente Mutu che vuole il pallone e quindi fa il velo per il rumeno, scattando poi in avanti per ricevere il passaggio dal numero 10 gigliato. La manovra poi si sviluppa in maniera simile a quella descritta poche righe sopra, solo che anzichè essere Mutu ad affiancarsi a Gilardino e Ljajic ad avanzare palla al piede i due giocatori si invertono i ruoli.





Lo schema ovviamente cambia quando la Fiorentina attacca dalla fascia sinistra anzichè su vie centrali.

IL FUTURO DI CERCI - In settimana si è parlato anche di un cambio di ruolo per Cerci, proposto dallo stesso Mihajlovic. Non è da escludere che in futuro quindi il tecnico serbo chiederà all'ex romanista di giocare come Ljajic che, non dimentichiamolo, nasce anche lui esterno.

http://www.violanews.com/news.asp?idnew=76458
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Chiesa

Moviola: su Kroldrup c'era rigore

La Gazzetta dello Sport
Nel primo tempo, sfugge alla terna arbitrale una manata di Mutu a Motta a palla lontana. Al 14' della ripresa, manca un rigore alla Fiorentina: sul cross di Cerci, Kroldrup anticipa Bonucci che tocca l'avversario sulla gamba. Al 37' Mutu viene fermato per un fuorigioco che non c'è.

Corriere dello Sport-Stadio
Bonucci colpisce prima il pallone, poi arriva il contatto con Cerci che aveva rubato palla ed era pronto ad andare via, la Fiorentina aveva protestato perché riteneva fosse chiara occasione da gol. Per prendere posizione, Mutu dà una gomitata (o una sbracciata) a Motta, che va giù: nessuno degli ufficiali di gara ha visto, sarà materia per la prova tv? Episodio critico nella ripresa: Bonucci viene anticipato da Kroldrup, non tocca il pallone ma solo l'avversario con un intervento scomposto, siamo in area, poteva starci il penalty. Mutu fermato in offside: se c'è è davvero millimetrico.

http://www.violanews.com/news.asp?idnew=76442
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