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La settimana con Brugge

Started by Chiesa, 06/05/24, 01:53

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Chiesa

Poesio: "Visita di Commisso è stata silenziosa. Speriamo ci siano idee chiare"

Ernesto Poesio, sulle pagine del Corriere Fiorentino, ha commentato la sconfitta della Fiorentina e la presenza di Rocco Commisso:

    È abbastanza normale quindi che il primo a voler dimenticare subito la dodicesima sconfitta in campionato (non poche) sia stato proprio Italiano nel dopo gara. Difficile dargli torto perché l'impressione è che sarebbe inutile, e potenzialmente dannoso, soffermarsi troppo su errori così grossolani come nel caso del primo gol. Meglio non aggiungere altra tensione a un reparto difensivo che dà la sensazione di andare ormai in apprensione a ogni palla lunga. Una tattica che certamente il Bruges riproporrà mercoledì, proprio come ha fatto il Verona ieri al Bentegodi in attesa del puntuale errore dei viola. Ma i belgi proveranno ad alternare anche attacchi palla a terra e sono quelle le situazioni in cui la Fiorentina, grazie al pressing (che ieri si è visto pochissimo) e al recupero palla riesce a diventare pericolosa, ancor più che con azioni costruite. Sarà una partita di nervi tesi, quella in Belgio, prima che un confronto tecnico. E i viola dovranno dimostrare di aver imparato a leggere i momenti della partita che è ciò che distingue una squadra vincente da una che non lo è. Gestire il vantaggio di un gol, sarà la vera sfida di Bruges per conquistarsi un posto nella finale di Atene. Dove, se tutto andrà bene, si rivedrà anche Rocco Commisso. La visita lampo del patron è stata «silenziosa». Nessuna dichiarazione sul futuro e sui programmi della società. Scelta comprensibile visto che la squadra è ancora in corsa per gli obiettivi stagionali. La speranza è che tra le stanze del Viola Park le idee siano invece ben chiare. Trovarsi a rincorrere non sarebbe certo il modo migliore per iniziare un nuovo ciclo.

Redazione VN
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Chiesa

Toto formazione: per Gazzetta e CorFio c'è un solo errore

Le scelte di formazione di Vincenzo Italiano per la gara odierna della Fiorentina secondo i quotidiani in edicola

Violanews premierà Gazzetta e Nazione vincitrici in tandem con la Coppa "Toto formazione VN 22/23", ma vediamo quale 11 schierano in campo i 5 quotidiani che si sfidano nel nostro Toto formazione.

Toto formazione
Gazzetta   CorSport    Nazione   Repubblica   Cor.Fioren
Christensen   Christensen   Christensen   Christensen   Christensen
Faraoni   Kayode   Kayode   Kayode   Kayode
Milenkovic   Milenkovic   Milenkovic   Milenkovic   Milenkovic
Ranieri   Ranieri   Ranieri   Ranieri   Ranieri
Parisi   Parisi   Parisi   Parisi   Parisi
Lopez   Lopez   Lopez   Lopez   Lopez
Duncan   Duncan   Duncan   Duncan   Duncan
Ikoné   Ikoné   Ikoné   Kouamè   Ikoné
Barak   Barak   Barak   Barak   Barak
Kouamè   Kouamè   Kouamè   Castrovilli   Castrovilli
Nzola   Nzola   Nzola   Nzola   Nzola

Classifica dopo 51 partite valide
Corriere dello Sport 448 (su 561 disponibili)
La Nazione 447
Corriere Fiorentino 446
La Repubblica 444
La Gazzetta dello Sport 444

Redazione VN
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L'appello del CorFio: "Castrovilli, davvero non si può continuare insieme?"

Il Corriere Fiorentino si chiede: "Davvero, non si può far nulla per andare avanti insieme? In fondo, sarebbe la soluzione migliore per tutti"

Lo evidenzia il Corriere Fiorentino. La reazione comunque c'è stata, ed è lì che è andato in onda un altro grande classico: il palo. Sono 21, con quello colpito da Castrovilli. E se non è record di sempre in serie A, poco ci manca. Tutte cose già viste insomma, come l'occasione mancata da Ikonè a tu per tu col portiere prima che Castro, con un vero gioiello, rimettesse a posto le cose. Ecco, magari sarebbe il caso di aprire una riflessione sul suo futuro. Davvero, non si può far nulla per andare avanti insieme? In fondo, sarebbe la soluzione migliore per tutti. Per lui, che avrebbe l'opportunità per rilanciarsi in un ambiente che conosce e dove sarebbe protagonista. E per la società, che difficilmente può trovare altrove un giocatore così. Un gol prezioso, il suo, con i viola che a quel punto avevano tutto il secondo tempo per provare a vincerla. Il problema è che questa squadra proprio non ce la fa a chiudere la porta e così, dopo un avvio di ripresa pieno di confusione, è arrivato un altro omaggio.

Redazione VN
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Casualità e frustrazione sul gol del Verona. E Milenkovic già protestava

Sul gol di Noslin ci sono molti dubbi. Tutto nasce da un rilancio sbagliato di Milenkovic che già protestava per il fallo di mano di Lazovic

Forse anche la partita della Fiorentina che, nel caldo del "Bentegodi" e nella stanchezza mentale di una stagione usurante e col pensiero al Bruges, non ha saputo ribattere al nuovo vantaggio del Verona, abbastanza casuale e con il carico di recriminazioni di parte viola sopra descritte, dopo che un pallone mal rinviato da Castrovilli, sbilanciato dall'ottimo recupero appena fatto, si è trasformato in ripartenza gialloblù: il cross di Duda, il tocco di mano di Lazovic, il rinvio quello sì sbagliato di Milenkovic intento già a segnalare il fallo dell'avversario e il destro sfonda-porta di Noslin quasi a mettere "paura" a Christensen, hanno confezionato il 2-1 per i gialloblù di Baroni. Nonostante i trenta minuti che mancavano, e sarebbero stati trentotto col lungo recupero, e nonostante il tutti-dentro nel tentativo di rimonta affidato al mix tra 4-3-3 e 3-4-3 con Belotti, Nzola, Beltran, Kouame, Bonaventura, Barak, Mandragora (ora centrocampista, ora centrale dietro con Milenkovic spostato a destra) in campo, la Fiorentina ha messo insieme una sola (buona) occasione per pareggiare mentre il Verona ormai difendeva e basta: il sinistro alto di Nzola (38') consegnava i tre punti al Verona e trasportava i viola a Bruges. Lo riporta il Corriere dello Sport.

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Polverosi: "Il terrore negli occhi di Christensen e gli errori di Ranieri"

Alberto Polverosi, sulle pagine del Corriere dello Sport, analizza la prestazione della Fiornetina e di due singoli:

Nel resto dell'Italia si chiamano schiocchezze, a Firenze bischerate. Palla sotto il controllo di Ranieri, la protegge in attesa dell'uscita di Christensen, che un passo avanti lo fa, ma poi indugia e si ferma, alle spalle del difensore viola c'è Noslin, Ranieri aspetta, Christensen di più, Noslin di meno perché intuisce l'incertezza dei due, porta via la palla e così il sostituto di Terracciano può solo buttarlo giù. Rigore e 1-0 del Verona. Il secondo gol del Verona va invece catalogato fra i "classici" della Fiorentina: ripartenza, errore nella respinta di Milenkovic (condizionato comunque dal tocco di mano di Lazovic) e terrore negli occhi di Christensen che quasi gira la testa davanti alla botta terrificante di Noslin. Di bischerata in bischerata la Fiorentina continua a prendere gol senza senso. Quello del Bruges era stato diverso, un po' tecnico e un po' tattico, ma anche in quel caso era coinvolto Ranieri che Italiano preferisce agli altri due difensori centrali, tantoché ieri era l'unico viola confermato dopo la sfida di Conference, l'unico a non entrare nella massiccia rotazione da ben sette partite. Se si guarda la stagione intera, Ranieri resta il miglior difensore della Fiorentina, il problema è che nelle ultime due gare le sue incertezze (la prima in società con Martinez Quarta, la seconda con Christensen) si sono tradotte in gol pesanti.

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Chiesa

Ingenuità e distrazioni: la Fiorentina deve svegliarsi in difesa

I numeri parlano chiaro, la difesa della Fiorentina va spesso in difficoltà. Adesso serve una sveglia, soprattutto in vista del Brugge

Ingenuità, distrazioni individuali e collettive che adesso iniziano a essere numerose e pesano sulla classifica. Come confermano i 39 gol subiti in 34 partite di campionato. Tutti ben distribuiti, visto che solo in 8 occasioni (quattro al Franchi e altrettante in trasferta) i viola non hanno preso gol. Lazio, Milan e Atalanta (le avversarie che hanno subito più o meno le stesse reti in serie A) si presentavano a questa giornata quota 12 (la Lazio) e 13 clean sheet. Ad eccezione del Napoli, che ha avuto una pessima stagione, per quanto riguarda le partite chiuse senza gol subiti la Fiorentina è più vicina ai numeri di chi lotta per non retrocedere (anche l'Hellas, ad esempio, è a 8 partite giocate senza subire reti; Lecce e Udinese a 7). È andata meglio in Conference, dove i clean sheet sono stati 5 in 13 uscite, a fronte di 13 reti incassate ma più «concentrate» rispetto al campionato. Infine c'è un altro dato che concorre a rimpolpare questi numeri ed è quello dei rigori concessi. Adesso i viola sono arrivati a 9 in campionato (di cui solo uno non segnato dagli avversari): Salernitana e Sassuolo, che sono in fondo alla classifica, hanno avuto così tanti rigori a sfavore. Nel ritorno di Conference, dove Italiano ritroverà tutto il suo arsenale offensivo, la Fiorentina dovrà svegliarsi in difesa per non essere costretta rincorrere ancora. Primo, non prenderle. Lo riporta il Corriere Fiorentino.

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Chiesa

6 maggio 1956, lo scudetto è viola con 5 giornate d'anticipo!

Ricorre quest'oggi un importante anniversario della storia della Fiorentina

Ventinovesimo turno del campionato di Serie A 1955-56, mancano sei gare al termine del torneo e la Fiorentina scende in campo il 6 maggio 1956 a Trieste. Due giornate prima il Milan era stato sconfitto 3-0, ma i rossoneri restavano, nonostante tutto, l'unico avversario prima del trionfo tricolore. I viola schierano una formazione nella quale mancano due dei protagonisti della splendida cavalcata di quella stagione, Montuori e Prini. Uno dei punti di forza della compagine gigliata di quell'anno fu rappresentato, anche, dalle "riserve", che si fecero trovare sempre pronte quando chiamate in causa. E così Scaramucci e Mazza non fanno rimpiangere i titolari. Passano in vantaggio i viola con una rete di Julinho, ma gli alabardati pareggiano con Brighenti. Solo un punto dunque, ma il contemporaneo pareggio del Milan a Torino contro la Juventus assicura la matematica certezza della vittoria finale. Sono, infatti, tredici i punti di distacco dai rossoneri, una differenza incolmabile a cinque partite dalla fine (record condiviso con Torino, Inter e Juventus tutt'ora imbattuto), quando, i punti attribuiti per la vittoria erano due. Il successo tricolore matematico dopo "solo" 29 giornate della squadra viola, invece, è primato assoluto (e difficilmente eguagliabile).

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Noslin manda il Verona in paradiso. Campanello d'allarme in casa Fiorentina

Gli errori commessi contro il Verona potrebbero costare cari a Bruges se ripetuti

La Fiorentina esce sconfitta dal Verona per 2-1 dal Bentegodi. Questa una parte dell'analisi di Tuttosport:

Un golazo di Noslin manda in paradiso il Bentegodi e fa scattare un campanello d'allarme in casa Fiorentina. Mercoledì c'è la trasferta di Bruges in Conference League e in Belgio certi errori potrebbero costare tanto. Certo, sulla rete che decide il match incide il tocco, netto secondo i viola, di mano di Lazovic che nemmeno in sala Var ravvedono. Ma la vittoria del Verona vale tantissimo per le salvezza. Manca davvero poco per realizzare qualcosa di incredibile. Intanto il risultato di Verona regala una prima sentenza: il Bologna è aritmeticamente in Europa.

Mastica amaro a fine gara Vincenzo Italiano. "Siamo andati sotto su una nostra ingenuità, ma poi abbiamo preso in mano la gara, con l'ennesimo palo colpito e qualche occasione per andare oltre il pareggio. Nel secondo tempo potevamo fare meglio, però il loro secondo gol nasce da un tocco di mano netto di Lazovic che cambia la direzione del pallone. Non per attaccarsi a qualcosa, ma era una partita equilibrata per tanti motivi, ci dispiace perché ci tenevamo a non perderla e invece è andata così". Italiano per raddrizzarla ha pescato a piene mani dalla panchina. "Quando siamo andati sotto abbiamo tentato il tutto per tutto per pareggiarla. Il Verona è stato bravo a sfruttare l'occasione che gli abbiamo concesso, ma siamo andati vicini a pareggiare. Una partita che doveva finire diversamente, gli episodi ci sono girati male soprattutto per i due gol presi".

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