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La settimana con il Milan (31.03-06.04)

Started by Chiesa, 31/03/25, 15:14

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Chiesa

Toto formazione: per tutti c'è Gosens di troppo

Le scelte di formazione di Raffaele Palladino per la gara odierna della Fiorentina secondo i quotidiani in edicola

Nell'ultima stagione si è aggiudicato il nostro gioco il Corriere Fiorentino con una grande rimonta nella fase finale della stagione. Alle sue spalle La Nazione. Da quest'anno inseriamo anche le formazioni di Tuttosport dividendo la tabella in due parti contando che sia più leggibile. Per tutti cè òa sorpresa Parisi al posto di un Gosens infortunatosi alla vigilia.

La Gazzetta   CorSport   Tuttosport
De Gea   De Gea   De Gea
Pongracic   Pongracic   Pongracic
Pablo Marì   Pablo Marì   Pablo Marì
Ranieri   Ranieri   Ranieri
Dodò   Dodò   Dodò
Mandragora   Mandragora   Mandragora
Cataldi   Cataldi   Cataldi
Fagioli   Fagioli   Fagioli
Gosens   Gosens   Gosens
Gudmundsson   Gudmundsson   Gudmundsson
Kean   Kean   Kean

La Nazione   Repubblica   Corriere F.no
De Gea   De Gea   De Gea
Pongracic   Pongracic   Pongracic
Pablo Marì   Pablo Marì   Pablo Marì
Ranieri   Ranieri   Ranieri
Dodò   Dodò   Dodò
Mandragora   Mandragora   Mandragora
Cataldi   Cataldi   Cataldi
Fagioli   Fagioli   Fagioli
Gosens   Gosens   Gosens
Gudmundsson   Gudmundsson   Gudmundsson
Kean   Kean   Kean

Classifica dopo 40 partite

La Repubblica 405

Tuttosport 399

La Gazzetta dello Sport 399

Corriere Fiorentino 390

La Nazione 388

Corriere dello Sport  386

Redazione VN
- AMORE MIO - LA LUCE DEL MATTINO

Chiesa

La moViola: Doveri la gestisce. Mani Pongracic-Marì non punibili

Ecco la moviola di Fiorentina-Atalanta

La Gazzetta dello Sport e il Corriere dello Sport si soffermano sulla prestazione dell'arbitro Doveri in Fiorentina-Atalanta. Ecco le varie valutazioni:

LA GAZZETTA DELLO SPORT 6: Doveri lascia correre dopo 3' sulla spinta di Hien ai danni di Kean che stava uscendo dall'area (ma era dentro al momento del contatto). Doveri non ritiene punibili nemmeno i due tocchi di mano di Pongracic e Pablo Marì in area fiorentina nella stessa azione: troppo ravvicinata la palla per potersi togliere ed entrambi mostrano la volontà di evitare il contatto.

IL CORRIERE DELLO SPORT 6,5: Partita piuttosto complessa, soprattutto nel primo tempo, gestita da Doveri con saggezza e polso: lo dimostrano i tre cartellini gialli (Hien, Samardzic, Kolasinac) alla luce del fatto che l'arbitro (e presidente) di Roma 1 è l'arbitro italiano con meno ammoniti (1.92 a gara). Tre situazioni in area, corretto andare avanti. Protesta l'Atalanta per un tocco di braccio di Pablo Marí: non c'è certezza che il movimento sia volontario, il pallone arriva da distanza ravvicinata (tocco di ginocchio di Retegui) e prima batte sul petto/pancia. Giusto considerarlo (anche da parte del VAR) non punibile. Ci sono, nella stessa azione, altre due situazioni: ancora Pablo Marí forse con la mano sinistra dopo uno sbilenco tentativo col piede sinistro alto; Pongracic con il destro ma in un flipper con Retegui (appena prima dell'episodio descritto in apertura). Rischia un po' Ruggeri nella sua area: Dodo lo anticipa con il destro, lui lo tocca con il sinistro, non è un contatto clamoroso ma c'è: per dire, se Doveri avesse fischiato il rigore sarebbe stato impossibile per Marini (forse) intervenire per farlo togliere. Zappacosta si appoggia a Kean che va giù in maniera sicuramente troppo disinvolta, Doveri non ci pensa proprio a fischiare ma anche, qui lo avesse fatto, VAR con le mani legate.

Redazione VN
- AMORE MIO - LA LUCE DEL MATTINO

Chiesa

Kean contro Retegui, Gazzetta si schiera: "Moise straripante. Non c'è partita"

La Gazzetta dello Sport si sofferma sul duello tra Moise Kean e Mateo Retegui

Moise Kean contro Mateo Retegui, Fiorentina-Atalanta è stata anche questa. L'attaccante di Raffaele Palladino ha stravinto lo scontro con il suo compagno di Nazionale e la Gazzetta dello Sport lo ha voluto sottolineare:

    Si sono salvati in due-tre, e chi è entrato non ha acceso la scintilla della necessaria reazione al cazzotto dell'1-0: preso subito prima dell'intervallo per uno svarione di Hien, che ha lanciato Kean in fuga per 40 metri, verso il suo 21° gol stagionale, costruito e finalizzato alla perfezione. Almeno al momento, fra lui e Retegui che pure lo precede nella classifica marcatori, non c'è partita. Ma tutti e tre gli attaccanti di Gasperini hanno steccato, denunciando l'azzardo dell'impiego di un tridente puro che la Dea può permettersi solo quando è dominante, e oggi non lo è. Così, lasciando il possesso palla all'avversaria, la Viola con il suo triangolo magico di centrocampo scomposto con saggezza dalle scelte di Cataldi ha alternato attese e verticalità spietata: spedendo Dodò e Parisi in fuga sulle fasce e soprattutto mandando in continuazione Mandragora e Fagioli alle spalle dei mediani nerazzurri (ah, l'assenza di Ederson...), a sostenere Kean. Anche ieri in versione centravanti totale: nel far salire la squadra, con duelli e sponde; e per il suo avere la porta sempre in testa, anche troppo quando non ha visto Gudmundsson e Fagioli più liberi di lui.

Redazione VN
- AMORE MIO - LA LUCE DEL MATTINO

Chiesa

Kean cavallo di razza, Commisso si protegge dal sole e Gosens studia da vice

In Fiorentina-Atalanta tutto quanto fa spettacolo dentro e fuori dal campo.

4 alla maglietta della salute di Gritti. Al di là della scelta poco alla moda del vice di Gasperini come sotto camicia, il voto è anche alla prestazione dell'Atalanta. Fino a due settimane fa era in piena corsa per lo scudetto ed aveva il miglior attacco della serie A. Dopo la sconfitta con zero tiri in porta di Firenze, la Dea farà meglio a guardarsi le spalle.

5 all'imbracatura della torre di Maratona. Il nuovo Franchi sarà bellissimo, non ne dubitiamo. Ma vederlo così non fa bene agli occhi. Dopo i crateri sotto la Fiesole, ecco il nuovo look di uno dei simboli dello stadio, che durante la sosta del campionato è stato avvolto dagli operai con travi e ponteggi. E bisognerà anche farci l'abitudine, perché per i lavori si preannunciano tempi tutt'altro che brevi.

7 ai consigli da "secondo" di Gosens a Palladino. Anche così si ricrea la magia evocata dal tecnico nel dopo partita. Se dopo questa stagione sull'ottovolante sembra tornato nelle grazie dell'ambiente, è anche grazie all'unità dello spogliatoio che non è mai venuta meno. Lo certifica l'esterno tedesco che va ugualmente in panchina nonostante sia indisponibile e scambia pareri sul match con il suo allenatore. Robin starà anche studiando da vice?

7,5 agli occhialoni del presidente Commisso. Bentornato Rocco. Scontato che la squadra gli dedichi il successo per l'energia - per dirla con il ds Pradè - che porta sempre il suo arrivo. E lui? Sembra felice ma in tribuna non si toglie mai le lenti che lo proteggono dal sole. Forse anche per mascherare un po' di (fisiologico) jet lag.

8  momento di Kean che fa (anche) il cavallo. Che personaggio, Moise. Il ventiquattresimo (!) gol stagionale gli consente di stravincere il duello a distanza con un Retegui non al meglio. Ma non si accontenta. Ormai spopola sui social per i suoi atteggiamenti: stavolta ne fanno le spese i difensori atalantini, sbeffeggiati con l'imitazione di un purosangue che si scrolla di dosso il fantino dopo l'ennesimo fallo subito.

ViolAutore
- AMORE MIO - LA LUCE DEL MATTINO

Chiesa

Cecchi su Kean: "I paragoni si sprecano. Con lui ogni obiettivo è possibile"

"La gara di ieri ne è il compendio: un gol prepotente alla Batistuta, certe difese della palla che rimandano a Toni inframezzate da giocate di genio alla Gilardino"

Stefano Cecchi, sulle pagine della Nazione, elogia la prestazione di Moise Kean contro l'Atalanta di Gasperini. Ecco il suo commento:

    I paragoni col passato potrebbero sprecarsi: di nuovo toni e fulmini, il Re Pantera, che la fantasia è sempre un accessorio meraviglioso del calcio. Ma anche senza fughe nell'immaginifico, di certo oggi Moise Kean sembra essere un centravanti che si iscrive di diritto alla scuola dei grandi bomber viola. La gara di ieri ne è il compendio: un gol prepotente alla Batistuta, certe difese della palla che rimandano a Toni inframezzate da giocate di genio alla Gilardino. Si: di fronte alla prepotenza fisica e tecnica di Moise, oggi ci si può solo togliere il cappello e applaudire. Se poi a ciò si assomma il fatto che la Fiorentina finalmente, con l'abito tattico del 3-5-2 e Gudmundsson lasciato libero di dispiegare dove vuole il proprio talento, ha trovato una sua identità definita, si può davvero pensare che ogni obiettivo stagionale ancora possibile è lecito. Anche perché sognare nel calcio non è mai stato un difetto, anzi.

Redazione VN
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Chiesa

Polverosi incorona Kean: "Ecco la pantera viola. Ieri è venuto giù il Franchi"

"Ha guidato la palla per quasi 40 metri, Hien dietro arrancava, e quando è arrivato al limite dell'area l'ha incrociata sul palo più lontano. E' venuto giù il Franchi"

Alberto Polverosi, commentando Fiorentina-Atalanta, si è soffermato sulla figura di Moise Kean. L'attaccante della Fiorentina è straripante e il noto giornalista così descrive l'attaccante viola sulle pagine del Corriere dello Sport:

     Se Batistuta era "Re Leone" e Hamrin "uccellino" (sono i primi due cannonieri della storia della Fiorentina: a Firenze amano i paragoni col nobile mondo animale), Moise Kean è la pantera di questa squadra. Ha una forza pazzesca, una rabbia pari solo alla fame, uno scatto che ieri ha annientato anche un difensore massiccio come Hien. Il gol di Kean è il gol del centravanti di razza. E' vero che il primo errore è stato del difensore atalantino (ha cincischiato con la palla e l'ha persa), ma Moise lo ha poi saltato con un tocco di esterno al di qua della linea di metà campo ed è partito con una ferocia mai vista verso la porta di Carnesecchi: ha guidato la palla per quasi 40 metri, Hien dietro arrancava, e quando è arrivato al limite dell'area l'ha incrociata sul palo più lontano. E' venuto giù il Franchi.

Redazione VN
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Chiesa

Incredibile Fiorentina, non fa tirare in porta l'Atalanta. E Retegui perde la testa

La Fiorentina inibisce l'attacco dell'Atalanta. E Retegui non prende bene la sostituzione

La Fiorentina non solo vince contro l'Atalanta, ma la inibisce totalmente. Infatti, come riporta la Gazzetta dello Sport, la squadra di Raffaele Palladino non ha concesso un tiro in porta alla squadra di Gasperini. E non è una cosa che succede spesso, anzi:

    Stridente il vuoto che l'Atalanta ha proposto nell'altra metà campo, anche quando Gasperini ha smontato tutto l'attacco: non rischiando per più di 55' il recuperato in extremis Retegui (che però se l'è presa molto per l'uscita), rinunciando allo svagato Lookman pur di provare a "proteggere" per altri 10' De Ketelaere e poi mescolando le posizioni di Brescianini, Maldini e Cuadrado. Ma nulla: da più di due anni la Dea non chiudeva una gara di campionato senza tiri nello specchio della porta, ieri mai centrato nonostante nove tentativi. Nelle ultime sei partite, quattro volte ha fatto scena muta. Ha perso due gare di fila, come non le succedeva da agosto. Quella con l'Inter era stata l'ultima sconfitta in trasferta: con Lazio e Bologna alle porte, attese al Gewiss, sarà bene ritrovare almeno la magia (perduta da un bel po') del proprio stadio.

Redazione VN
- AMORE MIO - LA LUCE DEL MATTINO

Chiesa

Pagelle in rima: i viola festeggiano il Capodanno fiorentino

Il nostro classico commento in rima alla partita della Fiorentina

Il Capodanno fiorentino si festeggia anche al Franchi

Gli uomini di Palladino di ballar non son mai stanchi

Kean un Fiorello nel fare il karaoke

Sembra esserci nato apposta come le nonne a far le cuoche

Dodo' fin da subito balla sopra il tavolino

Senza di lui la festa è una cena senza vino

De Gea è l'unico che non si muove

Gli onnipotenti Ranieri e Pongracic son Poseidone e Giove

Fagioli fa ballare tutti dalla postazione deejay

Entusiasmante come nel salto in lungo lo è Fiona May

Mari e Cataldi per la festa han fatto la spesa

Per un telefono al 1% ne son la presa

Gudmunson per far colpo spreca la sua occasione

Parisi canta a squarciagola pur non conoscendo la canzone

Mandragora è l'ultimo ad andare via

Della macchina bergamasca ne provoca l'avaria

È un calcio storico gigliato per furore e appartenenza

Che di orgoglio a Commisso ne ha riempito la credenza

Per il Mondo ha prevalso il cuore sulla carriera

Anche lui con gli ultras a sventolare sciarpa e bandiera

Lorenzo Mazzanti
- AMORE MIO - LA LUCE DEL MATTINO