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La settimana con il Milan (31.03-06.04)

Started by Chiesa, 31/03/25, 15:14

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Chiesa

Rendimento portieri Serie A: De Gea secondo solo di qualche decimo!

Portieri della Serie A: l'analisi del rendimento fornita dal Corriere dello Sport

Emergono dati significativi riguardo il rendimento dei portieri in Serie A, che pongono Svilar al primo posto per percentuale di parate rispetto ai tiri ricevuti. Il portiere della Roma registra una straordinaria percentuale di parate del 74,8%, una cifra che lo colloca in cima alla classifica, sebbene la sua posizione sia seguita da De Gea della Fiorentina, con una percentuale del 74,5%. Il portiere spagnolo della Fiorentina rappresenta un punto di riferimento importante in questa statistica, grazie alla sua costanza e al suo ruolo cruciale nel determinare i risultati della squadra.

A seguire, un altro portiere in grande forma è Sommer dell'Inter, con il 73,1%. Il portiere svizzero ha migliorato ulteriormente i suoi numeri grazie alla serie di salvataggi cruciali compiuti nella partita contro l'Udinese, evidenziando il suo impatto decisivo in campo.

Al quarto posto troviamo Carnesecchi (Atalanta) con una percentuale di parate del 72%, seguito da Meret (Napoli) al 69,7% e Maignan (Milan) al 69,4%. A chiudere la lista dei primi dieci, troviamo Di Gregorio (Juventus) con il 67,1%, Skorupski (Bologna) con il 63,2% e Provedel (Lazio) con il 55,8%.

Redazione VN
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Chiesa

Berti: "De Gea il miglior portiere straniero in A. Martinelli? Deve giocare"

Gianluca Berti sui portieri della Fiorentina

Gianluca Berti, ex portiere, è intervenuto ai microfoni di Radio Bruno durante il Pentasport, per commentare i portieri della Fiorentina:

    De Gea è il miglior portiere straniero del campionato, ma se consideriamo gli italiano metto per primo Carnesecchi. De Gea è un portiere internazionale, ha fatto la storia al Manchester United. La Fiorentina deve fare di tutto per tenerlo e credo che da parte sua ci sia una certa riconoscenza. Martinelli? Secondo me un giovane bravo deve giocare, non può stare a guardare gli altri. Martinelli lo avrei mandato a farsi le ossa, anche in Serie C. L'anno dopo fare uno step superiore in Serie B in una squadra amica per vedere se Martinelli, giocando con i grandi, può fare il portiere della Fiorentina per tanti anni. Un giovane ha bisogno di giocare. E' vero che si allena con i grandi portieri ma conta il campo.

Milan-Fiorentina

    Il Milan sta facendo una stagione disastrosa per la squadra forte che è. La società è un'altalena. Se la Fiorentina è quella delle ultime partite possiamo sperare in una grande prestazione e perché no in una grande vittoria.

Redazione VN
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Chiesa

Kean e l'Azzurro: "Sogno avverato. Ora voglio il Mondiale"

Kean, il prescelto: la sua intervista a Vivo Azzurro TV

Se nel suo Doppio Sogno Arthur Schnitzler analizzava la crisi dell'individuo di fronte alla realtà dell'esistenza, Moise Kean propone una visione diversa, più motivazionale: perché accontentarsi di vivere un sogno quando è possibile realizzarne due?

Il piccolo Moise, cresciuto ad Asti, ha coltivato sin da bambino due passioni che lo hanno accompagnato nella sua crescita: il calcio e la musica. Queste passioni lo hanno portato in giro per l'Europa, dall'Inghilterra alla Francia, in un percorso di vita fatto di alti e bassi, cadute e risalite. "Mi è sempre piaciuto stare per strada con i miei amici, giocare a pallone e fare musica", ha raccontato Moise in un'intervista a Vivo Azzurro TV, in occasione dell'ultimo raduno della Nazionale.

Dall'oratorio alla Juventus

La carriera calcistica di Moise è cominciata in oratorio, dove si sfidava con gli amici fino a tardi. "Il parroco doveva chiudere, ma noi aspettavamo che se ne andasse per scavalcare e tornare a giocare. Per il calcio si fa di tutto", ricorda. Ma la sua determinazione non è passata inosservata. È così che arrivano le prime chiamate: il Torino e poi la Juventus, dove cresce e si forma come calciatore. In bianconero, approda alla Primavera, allenata da Fabio Grosso, uno degli eroi del Mondiale 2006.

"Ricordo quel Mondiale, avevo 6 anni, e il bar in piazzetta era sempre pieno. Vedevo quanto ci teneva la gente e mi dicevo: un giorno voglio vestire la maglia dell'Italia. Ho sempre sognato di indossarla", afferma Kean. Il sogno si è avverato, ma Moise non si accontenta: il suo obiettivo è il Mondiale. Per arrivare in Canada, Messico e Stati Uniti nel 2026, il contributo dei suoi gol sarà fondamentale. "Speriamo che qualcuno scenda al bar a vederci alzare la Coppa. Sarebbe qualcosa di indescrivibile."

La carriera internazionale

Nel novembre del 2018, a 18 anni e 9 mesi, Kean debutta in Nazionale contro gli Stati Uniti. Nel marzo 2019, a Udine, arriva il primo gol in azzurro, rendendolo il secondo marcatore più giovane nella storia della Nazionale dopo Bruno Nicolé. La sua carriera decolla, e nell'estate del 2019, dopo un trasferimento da quasi 30 milioni di euro, Moise inizia la sua esperienza con l'Everton. Sebbene la prima stagione in Premier League non sia stata semplice, con solo due gol all'attivo, Kean ha imparato molto.

La sua vera esplosione arriva a Parigi, con il Paris Saint-Germain. Con il PSG realizza 17 reti, vincendo una Supercoppa e una Coppa di Francia. "L'esperienza all'estero mi ha aperto gli occhi, mi sento fortunato ad aver giocato con tanti campioni come Mbappé, Neymar e Cristiano Ronaldo", racconta Moise. Dopo l'esperienza francese, torna in Italia, alla Juventus, ma non riesce a dimostrare tutto il suo talento. E così, dopo aver vinto un'altra Coppa Italia, accetta la proposta della Fiorentina. A Firenze, Kean ritrova la sua forma migliore, segnando 16 gol in campionato e 21 reti complessive in 35 presenze.

Il ritorno in Nazionale e il messaggio ai giovani

Dal viola all'azzurro il passo è breve. Il 23 marzo, Moise segna una doppietta nella storica rimonta della Nazionale contro la Germania, un'impresa che fa entusiasmare anche Luciano Spalletti: "Abbiamo trovato un lottatore, ha coraggio e personalità". Kean è pronto a dare il suo contributo per il futuro della Nazionale. "Oggi siamo un gruppo di giovani molto forti. Il mister crede in noi e questo è il nostro punto di forza. Possiamo fare grandi cose".

Il Prescelto: Calcio e Musica

Oltre al calcio, Moise ha sempre nutrito una passione per la musica. "La musica mi è sempre piaciuta. Nella mia famiglia ci sono sempre stati sport e musica. Era il mio sogno fare musica e far uscire la mia musica", spiega. Così, a dicembre, Kean lancia il suo primo album da rapper, Chosen ("Il Prescelto"). Con il suo disco, il giovane attaccante vuole trasmettere un messaggio ai giovani: "Se sei bravo a fare più cose, perché non farle?".

Tra un gol e l'altro, Moise trova il tempo per scrivere le sue canzoni, spesso dopo gli allenamenti o in trasferta. "Scrivere mi calma e mi rende felice", afferma. Con Chosen, il bomber azzurro dimostra che è possibile conciliare diverse passioni e perseguire più sogni, proprio come ha fatto nella sua vita.

Redazione VN
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Chiesa

Monti: "Fiorentina, se giochi così sei da 6° posto. Europa? Dal campionato è dura"

Il commento di Gianfranco Monti sulla sfida contro il Milan e la possibilità della Fiorentina di arrivare in Europa

Gianfranco Monti è intervenuto ai microfoni di Radio Bruno durante il Pentasport per commentare la sfida di sabato contro il Milan:

    Ieri (in Coppa Italia) ho visto solo il primo tempo, ma non ho visto un gran Milan. Ha dei giocatori importanti. La Fiorentina ha bisogno di squadre che fanno la partita e ti lasciano spazi. Non sarà una partita agile, ma la Fiorentina se la può giocare. Per me con l'Atalanta la partita è stata perfetta, vorrei giocassero uguale perché danno fiducia per arrivare al sesto/quinto posto in campionato. Come gioco la Fiorentina non mi fa impazzire, ma se porta a raggiungere gli obiettivi va bene lo stesso. E' un gioco povero su certe cose ma porta a casa il risultato.

Europa

    La strada è più vicina in Conference, piuttosto che in campionato. E' più difficile arrivare in Europa passando dal campionato. C'è chi dice che in semifinale si potrebbe trovare il Betis, ma se ho paura del Betis perché devo sperare di arrivare in Europa League? In Europa ce ne sono tanti di Betis. Ma non si deve puntare sulla Conference a discapito del campionato. Se la Fiorentina raggiungesse l'Europa dovrebbe fare un ulteriore salto di qualità prendendo un vice Kean e un vice Dodò.

Redazione VN
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Chiesa

Pellissier: "Fiorentina, progetto solido e calcio divertente. Niente di meglio"

Le parole dell'ex bandiera del Chievo Verona sulla Fiorentina

Sergio Pellissier, storica bandiera del Chievo Verona, ha commentato la situazione della Fiorentina e la stagione di Moise Kean in un'intervista a NewsSuperscommesse.it.

"Nonostante i cambiamenti rispetto alla scorsa stagione, la Fiorentina sta facendo un campionato sopra le righe. Dopo un periodo di difficoltà, ha mostrato grande vigore e prestazioni convincenti. La vicenda che ha coinvolto Edoardo Bove ha messo alla prova la squadra, ma è anche diventata uno stimolo per fare meglio. La società di Commisso ha costruito un progetto solido e sta lavorando in modo straordinario, con un centro sportivo all'avanguardia e una squadra che gioca un calcio divertente. Lottano per un posto in Europa e hanno raggiunto due finali di Conference League. Non si può chiedere di più".

Pellissier ha poi parlato di Kean, sottolineando la sua importanza per la Fiorentina: "Moise è l'attaccante ideale per una squadra ambiziosa. Sta facendo molto bene grazie alla fiducia dell'allenatore e dei compagni. A Firenze ha trovato il suo ruolo da leader in attacco, senza la pressione di dover segnare sempre, ma con la libertà di sbagliare e crescere. Alla Juventus, pur avendo fatto bene, non aveva lo stesso spazio per esprimersi. Kean è un giocatore che può fare la differenza se messo nelle giuste condizioni, e Palladino ha creduto in lui fin da subito".

Redazione VN
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Chiesa

Polverosi: "Milan non superiore alla Fiorentina. Stanchezza un fattore"

Il commento di Alberto Polverosi

Il giornalista del Corriere dello Sport-Stadio Alberto Polverosi è intervenuto a Lady Radio per analizzare la situazione della Fiorentina in vista della prossima sfida con il Milan, offrendo un'opinione sulla situazione attuale delle due squadre.

"Il Milan ha fatto una buona impressione nella ripresa contro l'Inter, ma la prima parte della partita non è stata granché. Il gol di Abraham ha spaccato la partita. La Fiorentina, che ha avuto cinque giorni di recupero, si prepara meglio rispetto ai rossoneri, che hanno avuto solo due giorni. In questo momento della stagione, penso che questo possa fare la differenza. La squadra titolare del Milan ha giocato contro l'Inter, quindi potrebbero esserci dei cambi, ma i loro top player, come Leao e Theo Hernandez, sono stati in campo e dovrebbero esserlo anche contro la Fiorentina. Potrebbero accusare la stanchezza".

Polverosi ha poi approfondito il confronto tra le due squadre, esprimendo un'opinione netta sul loro attuale stato di forma: "Oggi non vedo il Milan superiore alla Fiorentina. La squadra viola sta vivendo un buon momento. Kean è in un periodo straordinario e Abraham e Gimenez sono dietro di lui, Gosens sta andando meglio di Theo Hernandez e Dodô sta facendo meglio di Jimenez. A centrocampo, gli interpreti della Fiorentina sono di altissimo livello. Non c'è dubbio che questa partita parte alla pari, anzi, la Fiorentina attualmente è messa meglio di quella che vinse all'andata contro il Milan, quando De Gea parò due rigori".

Redazione VN
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Chiesa

Parla Palladino e Commisso ascolta. Il presidente è in sala stampa

Il presidente Rocco Commisso presente alla conferenza stampa di Palladino in vista della sfida contro il Milan

Tra pochi minuti parlerà Raffaele Palladino in diretta dal Viola Park. Ma ad ascoltare le sue risposte ci sarà un ospite speciale, ovvero Rocco Commisso. Il presidente viola, come potete vedere dalla nostra foto, è presente in sala stampa assieme alla moglie Catherine e al dg Alessandro Ferrari. Un segnale chiaro che la proprietà vuole lanciare, anche in vista della sfida contro il Milan sabato alle 20.45.



Giovanni Zecchi
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Chiesa

De Rossi "futuro viola"? Prende quota un'opzione oltreconfine

De Rossi e il futuro dopo la Roma: Firenze piazza appetibile, ma spunta un'altra ipotesi

Flachi, durante il Pepito-Day, ci ha ironizzato su, scrivendo "Futuro viola" sopra una foto insieme a Daniele De Rossi. Lo stesso ex allenatore giallorosso, ha infatti annunciato che tornerà ad allenare nella prossima stagione, senza però svelare troppi dettagli sui suoi piani. Tra le opzioni che lo affascinano, secondo il Corriere dello Sport, c'è il Marsiglia, dove attualmente lavorano due suoi amici: Roberto De Zerbi in panchina e Medhi Benatia come direttore sportivo.

Il futuro di De Zerbi è incerto, con la possibilità di un ritorno in Serie A che entra sempre più nel vivo. Proprio Benatia avrebbe avuto contatti esplorativi con De Rossi, con cui ha condiviso l'esperienza alla Roma durante la storica serie di undici vittorie consecutive.

Al momento, si tratta solo di un'idea da sviluppare. De Rossi ha ancora un contratto di oltre due anni con la Roma e sta valutando le opportunità migliori per il suo prossimo passo in panchina. Marsiglia potrebbe essere una destinazione interessante. Tuttavia, il club francese sta vivendo un momento difficile: con quattro sconfitte nelle ultime cinque partite, è scivolato al terzo posto e rischia di restare fuori dalla Champions League.

Redazione VN
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